Jul 212004
 

Bilancio di un fallimento annunciato. L’applicazione del bollino virtuale nel web a due mesi dall’entrata in vigore. Fuorilegge anche SIAE.it e FIMI.it

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(Fonte: Punto Informatico)

Commento di Giovy:
Che dire oltre? Che l’applicazione di una legge CRETINA colpisce per primi coloro che l’hanno creata, e poi risale su fino ai siti istituzionali di Governo, Camera e ministeri.
Bellissimo questo passaggio:
“I siti della SIAE e della FIMI hanno del tutto ignorato la disciplina posta dalla legge Urbani, visto che è praticamente impossibile individuare la prescritta informativa. La circostanza mi ha lasciato perplesso, visto che sono stati due tra gli enti che maggiormente hanno spinto per ottenere l’approvazione della legge Urbani. Il sospetto è che tali enti – visto che hanno dimostrato di poter ottenere l’approvazione di leggi di loro gradimento – si sentano talmente forti da ritenere di essere sottratti all’osservanza di quelle stesse leggi. Comunque sia, l’impressione che se ne trae è di un legalismo di facciata, che invoca il rispetto delle leggi sul diritto d’autore solo per gli altri. È una condotta gravemente contraddittoria, oltre che illegale, che non giova all’autorevolezza – già da molto tempo in crisi, in verità – di tali enti.”

Beh, NOI (e con noi intendo il cosiddetto “Popolo della Rete”) l’avevamo immaginato che il rispetto della legge sul diritto d’autore valga solo per gli altri, e NON per chi ha rotto le pelotas per far si che fosse approvata.

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