Jul 172004
 

In giro per blog, capito su Macchianera e scorgo fra i diversi blog che non avevo ancora letto questo di attentialcane.
Volete divertirvi ad improvvisarvi stilisti, e vi manca il soggetto adatto?
Bene, da oggi potete vestire “virtualmente” nienchemeno che il caro Presidente tuttofare (e quindi anche modello)!
E vi assicuro che il guardaroba è moooolto fornito! 😀

Jul 152004
 

Il 23 maggio, in questo blog, parlai della scomparsa di un hard disk contenente materiale riservato dal Los Alamos National Laboratory.
Bene… a distanza di nemmeno due mesi, ‘sti tizi non si vanno a perdere altri due dischi?

Ma cavoli!
Sono la nazione più potente del mondo, detengono il superpotere nucleare, hanno i laboratori più avanzati al mondo per la creazione di armi di distruzione di massa (e poi vanno a cercarle dove probabilmente non ci sono) e che succede?
Permettono che due dischi contententi chissà che segreti sulle loro tecnologie nucleari vadano perduti?

Uè, mr. President… poi non lamentarti se il primo terrorista del cavolo ti viene a piazzare una bomba atomica artigianale direttamente sotto al letto nella Casa Bianca!
I piani per la costruzione… glieli hai dati tu!

Jul 142004
 

Una petizione sostenuta dalla FIMI viene controfirmata da numerosi grossi nomi della musica nazionale, da Dalla a Venditti, a Ramazzotti: non rubate la nostra creatività.

Leggi tutto l’articolo…
(Fonte: Punto Informatico)

Commento di Giovy:
Tralasciando gli artisti firmatari (un po’ tutti i cantautori italiani), mi vorrei soffermare sui “punti” di questa petizione, e discutere su quelli che secondo me sono un’emerita stronzata (con il massimo rispetto per chi di musica ci campa, e magari ha sottoscritto una petizione che non ha nemmeno letto).

1) SI alla musica legale su internet
2) NO al furto della musica
3) SI alla copia personale NO alla “pirateria” personale
4) SI, noi artisti, musicisti e autori desideriamo che il nostro
pubblico abbia l’accesso piú ampio possibile alle nostre opere
5) NO alla demagogia e all’ipocrisia della “musica gratis” in rete.
E’ normale pagare un computer, una connessione o un
abbonamento, il trasporto… e rubare i contenuti, la nostra
creatività ?
6) SI al rapido sviluppo e alla promozione di servizi legali per la
distribuzione di musica online
7) NO, non troviamo normale che il frutto della nostra creatività
sovvenzioni lo sviluppo della banda larga o l’accesso alla rete
8) SI, noi vogliamo continuare a negoziare liberamente i nostri
diritti con i produttori
9) NO alla licenza legale per il peer to peer
10) SI a internet che permetta a tutti di comunicare, di moltiplicare
l’offerta e l’accesso alle opere e a remunerare coloro che creano e
che producono.


1) SI alla musica legale su internet
No problem

2) NO al furto della musica
No problem, ma vedi risposta al punto 4

3) SI alla copia personale NO alla “pirateria” personale
No problem, ma vedi risposta al punto 4

4) SI, noi artisti, musicisti e autori desideriamo che il nostro pubblico abbia l’accesso piú ampio possibile alle nostre opere
Ed allora ABBASSATE I PREZZI DEI CD, cazzo!
Combattete insieme al VOSTRO pubblico affinchè i CD costino il giusto, e non 25 €!
Non pensate solo alla vostre tasche, perchè se voi pensate solo ai cazzi vostri, il pubblico penserà solo ai suoi, e di conseguenza comprerà (o scaricherà) musica pirata per tutelare il suo portafogli!

5) NO alla demagogia e all’ipocrisia della “musica gratis” in rete.
E’ normale pagare un computer, una connessione o un abbonamento, il trasporto… e rubare i contenuti, la nostra creatività?

No, non è normale rubare i contenuti, ma NON E’ NORMALE nemmeno che io debba pagare un sovrapprezzo sui CD che uso per fare il backup dei miei dati per darlo a voi!
Dove cacchio è scritto che devo darvi un tanto al MB per dei dati PERSONALI di cui NON VE NE FREGA NIENTE?
E lo stesso vale per DVD, Hard Disk, Memorie Flash (vedi la Legge Urbani, a riguardo!)

6) SI al rapido sviluppo e alla promozione di servizi legali per la distribuzione di musica online
No problem

7) NO, non troviamo normale che il frutto della nostra creatività sovvenzioni lo sviluppo della banda larga o l’accesso alla rete
NO, non trovo normale che l’acquisto dei CD per i miei dati sovvenzioni lo sviluppo del vostro conto in banca!

8) SI, noi vogliamo continuare a negoziare liberamente i nostri diritti con i produttori
Insieme ai vostri diritti, pensate anche ai nostri… ovvero un prezzo EQUO per i vostri CD! Abbassate i prezzi, e vedrete come li compreremo!!!

9) NO alla licenza legale per il peer to peer
Ma siete fuori???? Che cacchio c’entra il peer to peer? Sapete o no che il P2P può essere usato LEGALMENTE per veicolare CONTENUTI ASSOLUTAMENTE LEGALI? Vedasi l’uso che ne fanno per la distribuzione di alcune versioni di Linux!
NON E’ il P2P ad essere ILLEGALE, è l’uso (personale) che se ne potrebbe fare!

10) SI a internet che permetta a tutti di comunicare, di moltiplicare l’offerta e l’accesso alle opere e a remunerare coloro che creano e che producono.
No problem, purchè il prezzo per remunerare coloro che producono SIA GIUSTO.

Jul 132004
 

Un collega mi ha appena mandato questa presentazione di PowerPoint che ha come soggetto le “donne informatiche”.
Lungi da me il fare un discorso maschilista (e prego tutte le donne di prendere la cosa con la dovuta ironia e sense-of-humour), ho pensato di metterla a disposizione del mondo (donne comprese, ovviamente).
Vi prego, non fatemi pentire di aver cercato di farvi sorridere tirandomi su un flame sul ruolo della donna, su quello dell’uomo, su “… e le donne sono così”, e “…voi uomini siete tutti uguali”.
E’ PER SORRIDERE, no more!

Donne informatiche (129 KB)

Jul 132004
 

Paradossi made in USA. Una sentenza sul DMCA stabilisce che gli interventi di assistenza tecnica possono violare brevetti e copyright

Leggi tutto l’articolo…
(Fonte: Punto Informatico)

In pratica, ed in estrema sintesi, un’azienda di riparazioni e consulenza informatica è stata chiamata con urgenza per correggere un bug software di un’altra azienda.
I programmatori in questione, “smanettandoci”, hanno corretto il bug. Ora però rischiano di essere incriminati per pirateria in base al Digital Millenium Copyright Act (il tristemente famoso DMCA).

Commento di Giovy:
… e qui mi piacerebbe tanto sapere come la pensano anche tutti gli informatici (e non) lettori di questo blog.
L’argomento è controverso.
Se leggete l’articolo, infatti, pare che i programmatori di quest’azienda abbiano risolto il problema creando una patch che, caricata in memoria e scavalcando un algoritmo di protezione del software abbia risolto il problema.
Ok, il fine giustifica i mezzi, ma… a parer mio ed in fin dei conti quello che hanno fatto si chiama hacking.
Hanno fatto reverse engineering di un’applicazione terza per correggerla, e nonostante la loro azione sia stata espressamente richiesta dal cliente, loro non erano autorizzati a farla.
NON VOGLIO accendere flame o guerre di opinioni, mi interessa solo sapere come vedete la cosa.
E’ legale o no quello che hanno fatto?

Lasciamo da parte il fatto che sia giusto o meno (perchè è indiscutibilmente giusto, almeno dal punto di vista del cliente che chiede un prodotto funzionante e sicuro), ma il mezzo per giungere a tale scopo è giusto?

Ovvero: doveva essere la società produttrice del software (NON Open Source, ma protetto da brevetti e copyright) a patchare il problema (con i tempi biblici che tale azione avrebbe richiesto) o chiunque, in possesso della necessaria conoscenza, poteva intervenire con urgenza mettendo mano al codice?

Che ne pensate?