Feb 282005
 

The Journal Stavo leggendo (mmm… meglio “stavo studiando”) un po’ di technotes su un software di content filtering che sto testando in azienda (a breve ne parlerò anche qui) ed avevo il Filter di Giuseppe Granieri aperto.
Penso: “Ok, diamo un refresh alla pagina e vediamo se c’è qualcosa di nuovo”.
La pagina ricarica e… “Cacchio! Non è più The Filter!“.

The Journal

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Qualche attimo di smarrimento…
Ho pensato, nell’ordine:
1) Invece di fare “reload” ho caricato qualche altra pagina
2) Hanno defacciato il sito (qualche cracker stronzo c’è sempre, in giro)
3) Mmmm… i contenuti sembrano gli stessi… vuoi vedere che Giuseppe ha aggiornato (o meglio, rifatto) il Filter?

Va da se che il terzo pensiero era quello buono… 🙂
Carina la nuova interfaccia, molto pulita ed esteticamente interessante.
Devo ancora capire un po’ di cose (la disposizione delle sezioni è un po’… boh…), ed alcuni criteri riguardo alcune cose, ma… beh, mi pare un buon inizio… 😉

Bravo Giuseppe! 🙂

Aggiornamento ore 20.40:
Le risposte ad alcuni miei interrogativi sono arrivate puntuali, con la descrizione e qualche hint sul nuovo “Journal”. 😉

Feb 282005
 

Gironzolando per il web (in realtà stavo visitando questa pagine di Google, che mi ha portato a cercare tutti i siti che contengono la parola “www.giovy.it”), sono capitato per caso sulla pagina di BlogItalia che lista i blog più visitati per la categoria “Informatica e Internet”.
Beh, che ci crediate o meno (io non ci credevo), sono il NONO blog in assoluto per quella categoria, su 310 blog.
La mia espressione nel vedere ciò è stata “STICAZZI, e chi se lo immaginava!”, specie vedendo moltissimi nomi, decisamente più illustri di me, dietro di me…
Beh… che non me l’aspettavo l’ho già detto, ed alla fine potrebbe anche non fregarmente niente, dato che non scrivo di certo per “vincere un premio” o “entrare al posto x in una classifica y”.
Se vi piace quello che scrivo, continuate a leggermi…
Se NON vi piace… beh, ho una bella lista di “blog che leggo, che osservo e che commento” nella colonna di destra, potete anche partire da quella per leggere qualcosa di più interessante, no? Almeno sarei utile… 😀

Feb 272005
 

Gmail Forse pochi di voi se ne saranno accorti, ma da un po’ (di preciso non so da quanto, io me ne sono accorto ieri) Gmail dispone di una versione in “plain html” (non basata su tutti i javascript e XML push) virtualmente accessibile da ogni browser esistente.
Non è più necessario quindi utilizzare l’ultimo IE, o l’ultimo Safari, o Mozilla, ma potrete leggere la posta da ogni parte del mondo, specie se “since you never know what kind of browser that internet café in Siberia is going to have” (dall’help di Gmail).
Quindi ho dovuto testare se era vero, e per testarlo ho cercato di leggere la mia Gposta dal… mio palmare!!! 😀
Fino a qualche tempo fa era impossibile, e se ci si provava si vedeva (al posto della finestra di login) un desolante messaggio che diceva grossomodo: “Cicci belli, questa piattaforma non è supportata, quindi attaccatevi al ca**o e cambiate browser”.
E già… come se fosse semplice installare un’altro browser su un palmare Pocket PC (almeno fino al prossimo Mozilla, in fase di sviluppo per questa piattaforma).
Invece ora, accedendo con il palmare, si viene accolti dalla solita finestra di login, e inserendo username e password si riesce tranquillamente ad entrare in Gmail, a leggere la posta, a rispondere… insomma, finalmente Gmail è diventata davvero accessibile.
Certo, utilizzando la nuova interfaccia in “plain html” alcune feature di Gmail non sono disponibili, e nello specifico:
– Filter creation
– Settings
– Spell checker
– Keyboard shortcuts
– Address auto-complete
… machissenefrega! Se ho già la possibilità di leggermi la mia posta su Gmail quando sono in giro per il mondo ed ho solo il palmare appresso… sai che me ne faccio dello spell checker o delle scorciatoie da tastiera, no? 😉

Feb 262005
 

HP Pavilion dv1168EA Ho fatto la pazzia…
Stamattina sono entrato in un negozio per fare un po’ di acquisti di materiale informatico per l’ente dove lavoro…
… e ne sono uscito ANCHE con il giocattolino in questione… 😀
Ok, ora siete tutti autorizzati a darmi del pazzo, quando tre giorni fa davo il contrordine per il mio portatile Acer.
Ma… nella mia pazzia sono coerente con quelli che sono i motivi che mi hanno spinto a prendere quest’altro portatile.
Mi serviva una macchina performante (sul portatile vecchio ora ho un dual-boot con WinXP Media Center e Windows Server 2003), e quindi ho abbandonato un Centrino Dothan 1.5 GHz, 512 MB di RAM e 30 GB di HD per una macchina con un Centrino Dothan 1.7 GHz, 1 GB di RAM e 80 GB di HD.
Un bel salto in avanti, non c’è che dire… 😀
Ma ora… la scheda:

HP Pavilion dv1168EA (la brochure in pdf la trovate qui).
– Microsoft® Windows® XP Home Edition
– Tecnologia Mobile Intel® Centrino™, Processore Intel® Pentium® M 735 Tecnologia avanzata Intel® SpeedStep®
– 1024 MB DDR PC2700 a 333MHz (2×512 MB)
– 80 GB Disco fisso EIDE, ATA 100 4200 rpm
– Monitor TFT WXGA BrightView Widescreen da 14,0”
– Intel® Extreme Graphics 2
– Fino 64 MB di memoria video condivisa
– Interfaccia IEEE 1394
– DVD Writer dual format (+/-R +/-RW)
– Connessione di rete wireless Bluetooth®
– Lettore di supporti digitali (6 in 1) (xD, SD, Smart Media, Memory Stick, Memory Stick Pro, Multimedia Card)
– LAN wireless integrata Intel® Pro/Wireless 2200 802.11b/g
– HP Mobile Remote Control

Commento di Giovy:
Sbav… sbav…. non vedo l’ora di andare a casa per aprirlo, metterlo in carica e smanettarci… slurp…
Rispetto all’Acer (Attenzione!!! E’ tornato in vendita!!!) questo ha una scheda video meno performante, ma… per il resto è una scheggia!!!! 😉

… ed ora… avanti… crocifiggetemi… 😀
Ah, mi sono scordato di dirvi quanto l’ho pagato… 1499 €, iva inclusa. La mia Mastercard sta ancora piangendo…

Feb 262005
 

Succede in Iran, paese che avrà un ruolo importante al prossimo Summit ONU sulla Società dell’informazione. Il giovane blogger aveva osato criticare il regime
(Fonte: Punto Informatico)

Quant’è bello vivere in Italia, dove non solo puoi scrivere quello che vuoi sul tuo blog (ovviamente nel rispetto delle leggi italiane), ma altri ” blog” (per modo di dire) si sentono autorizzati a prendere i tuoi pezzi, modificarli come gli pare ed attribuirtene onori (pochi) ed oneri (eventualmente molti).
Non voglio entrare sulla questione LiberoBlog perchè altri ne hanno già parlato diffusamente (colonna destra, i commenti al blog di DElyMyth sono proprio riguardo quest’argomento), ma voglio parlare di questo poveretto iraniano, chiamato Arash Sigarchi, che si è beccato 14 anni di carcere in direttissima, per aver (a detta del governo iraniano) “cospirato, spiato e vilipeso alcuni leader iraniani”.
Va da se che in realtà le accuse sono assolutamente ridicole, e che niente del genere sia stato effettivamente commesso da Arash.
E’ troppo frequente, ultimamente, osservare come alcuni paesi cerchino di imporre una censura fortissima su tutto quello che passa per la rete, limitando anche il “libero pensiero” dei “sudditi”.
Cina, Cuba, Corea, Tunisia, Iran sono solo alcuni esempi di questa “tirannia” contro la liberà di pensiero (e di parola), che commina carcere e punizioni corporali a persone colpevoli solo di aver avuto un loro spazio sulla rete, dal quale esprimere le loro idee (non necessariamente politiche, e non necessariamente contro il regime).
Ah… se pensate di andare in quei paesi e di essere al sicuro, perchè siete stranieri ed avete un blog su server fuori da quella giurisdizione… beh, lì mettono in galera anche se vi azzardate a mandare una mail “reazionaria” a vostro padre in Italia, descrivendogli cosa avete visto, da un Internet Cafù (ovviamente tutti sotto attento controllo da parte dello Stato).

Ho trovato poi (sempre nell’articolo di Punto Informatico) il link ad un sito, ovvero il “Comitato per proteggere i bloggers” (Committee to Protect Bloggers, in inglese), dove si può fare il punto su questo ed altri episodi di censura e/o prevaricazione ai danni dei bloggers.

Feb 252005
 

Buongiorno a tutti.
Stamattina, se il tempo me lo permette, ho intenzione di scrivere un articolo un po’ più “tecnico”, rivolto agli addetti del settore (amministratori di sistema e responsabili IT, in primis), riguardo l’implementazione di un semplice sistema di help desk web-based sulla intranet aziendale.
Ho detto “semplice” perchè la soluzione che ho scelto di implementare è:
– freeware, open source e rilasciata sotto GPL
– non richiede costose piattaforme hardware dedicate
– semplice da gestire (ma questo non dovrebbe essere un problema, vero sysadmin?)
semplice da utilizzare (ed avendo spesso a che fare con utenti che a malapena sanno utilizzare un word processor, è un punto fondamentale)

La mia scelta quindi è caduta sull’Help Desk Liberum, un prodotto open source per piattaforma Windows + IIS.
So che molti “tecnici” storceranno il naso sulla scelta di utilizzare IIS sotto Windows, ma è stata dettata semplicemente dal fatto che in un’azienda è molto più semplice avere a disposizione un computer con WinXP Pro e IIS piuttosto che un server Linux + Apache + MySQL, e avendo come target un’implementazione low cost e SENZA hardware aggiuntivo dedicato… 😉

In dettaglio, quindi, per implementare questo help desk serve:
– una macchina con Windows NT/2000/XP e con IIS (funziona benissimo anche sotto Windows Server 2003 + IIS 6, ma è già un impegno più “consistente” avere una macchina del genere)
– un database Access o SQL Server (il primo va bene per delle piccole imprese, il secondo è consigliato per un’azienda medio-grande). Ovviamente è possibile utilizzare l’MSDE (Microsoft SQL Server Desktop Engine) invece di SQL Server 2000, in modo da NON avere costi dato che l’MSDE è gratuito).

L’installazione è semplicissima (e quidata in modo chiaro da un readme contenuto nel pacchetto), e consiste in:
– modificare un file di configurazione (che riflette il tipo di database da utilizzare, ed eventuali path (percorsi) e nomi
– (opzionale per SQL Server) creare il database tramite uno script, incluso nel pacchetto di installazione
– creare la directory virtuale (o il nuovo sito web) in IIS per l’accesso ai file ASP dell’help desk.
Attenzione! Per Windows Server 2003 si deve seguire la guida presente qui, perchè c’è da impostare l’abilitazione ai ‘Parent Paths’.

Subito dopo l’installazione, si può passare all’aggiornamento del database ed alla configurazione, che avviene tutta su interfaccia WEB. Il sistema di help desk è tutto in inglese, ma è prevista la possibilità di tradurre (a mano, purtroppo) le stringhe utilizzate, e convertirlo TOTALMENTE in italiano.
E’ possibile definire utenti (ovviamente), responsabili per i diversi settori d’intervento (che riceveranno un’email quando un utente richiede il loro intervento), categorie e settori, diverse priorità assegnabili.
E’ prevista anche una reportistica di tutto il lavoro svolto, utile se si deve “rendere conto” di quello che si è fatto a qualche superiore, piuttosto che avere uno storico degli interventi.
Inoltre è possibile creare una “knowledge base” a partire dagli interventi chiusi, in modo da dare agli utenti la possibilità di consultarla e trovare una soluzione PRIMA di inviare una richiesta ai tecnici.

Ho preparato anche alcune schermate esemplificative, in modo da darvi un’idea di come sia strutturato e permettervi di valutare se sia “semplice” ed utile per il vostro target, potendo eventualmente optare per soluzioni più complesse ma a pagamento.

Cliccate sulle immagini per ingrandirle

Schermata iniziale help desk


Questa è la schermata iniziale, che accoglie utenti e responsabili al login. Ovviamente al posto di “Ente” ci sarà il nome della vostra azienda, impostabile nel pannello di controllo.

Pannello di controllo problemi - responsabile

Questo è il “centro di controllo” dove i responsabili del supporto tecnico hanno la possibilità di vedere i problemi che gli sono stati assegnati, o di inserirne di nuovi (come ho fatto io, nella schermata successiva).

Pannello di controllo inserimento problemi

Questa è la schermata dove i responsabili (o gli utenti) inseriscono un problema, e lo classificano in base a priorità, categoria, stato ecc.

Schermata riepilogativa UTENTE

Schermata UTENTE che riepiloga i problemi inseriti, con data e stato attuale di lavorazione.

Schermata dettaglio UTENTE

Schermata UTENTE con il dettaglio del problema inserito, e dove l’utente andrà poi a leggere la soluzione al problema.

Schermata riepilogo RESPONSABILE SUPPORTO

Schermata RESPONSABILE SUPPORTO che riepiloga i problemi inseriti, con data, priorità e stato attuale di lavorazione.

Schermata dettaglio RESPONSABILE SUPPORT

Schermata RESPONSABILE SUPPORTO con il dettaglio del problema inserito, e dove il tecnico andrà a chiedere eventuali note, ed infine a fornire la soluzione al problema.
E’ possibile anche inviare una notifica all’utente in caso di aggiornamento/modifica/ del problema, oltre a quella automatica per la chiusura del problema.

Schermata login Amministratore

La schermata di login dell’Amministratore dell’help desk.
Potete notare (in basso sulla destra) il Gmail Notify che mi avvisa dell’arrivo della mail inviata dall’help desk per il problema inserito in precedenza.

Menu Amministratore

Il menù dell’Amministratore, dal quale potrete configurare ogni minimo dettaglio dell’help desk (utenti, categorie, avvisi, tipo di login e via dicendo).

E-mail di notifica

Infine, questa è la mail di notifica di che il sistema di help desk ha mandato a me in qualità di responsabile per quel tipo di problema inserito in precedenza.

Considerazioni finali: se volete implementare una soluzione di help desk a basso (o nullo) costo, questa è la soluzione per voi.
E’ davvero semplice da implementare, e le conoscenze richieste per l’installazione e la configurazione di IIS e SQL Server (qualora decideste di utilizzarlo al posto del database Access) dovrebbero essere alla portata di un qualunque amministratore di sistema.
In ogni caso è disponibile un forum di supporto con migliaia di domande e risposte per ogni eventuale problema, e con moltissime guide utili sia per l’esperto che per il newbie.

Feb 242005
 

Stamattina entro nella macchina di mio padre, come tutte le mattine, e trovo sul cruscotto i biglietti (erano almeno cinque) che vedete nella scansione (e che sono arrivati sul cruscotto perchè distribuiti da uno di quei simpatici personaggi con divise circensi fermi ai semafori).
Lo guardo e sono subito colpito dalla scritta: ” Biglietto omaggio. Entrate in due“.

Biglietto Circo 01

Cacchio, da quando un circo regala biglietti omaggio come noccioline?
Ma… osservate con attenzione il biglietto, nella zona indicata dalla freccia…

Biglietto Circo 02

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Ecco il trucchetto!
In realtà NON si entra in due gratis, ma uno dei due DEVE PAGARE.

Riflettiamo un’attimo: io sono grande, e ci ho messo cinque secondi per accorgermi della scritta (e del sottile inganno, molto simile alle clausole scritte in minuscolo nei contratti capestro) ma… se il biglietto fosse finito nelle mani di un bambino? Avrebbe letto solamente “Biglietto omaggio – Entrate in due”, non facendo caso alla piccola scritta vicino la stellina, abbagliato da quell’OMAGGIO gigante scritto in giallo.

Come definireste voi un comportamento del genere? Sicuramente NON è una truffa (in quanto, anche se piccolo, è pur sempre scritto che uno deve pagare), ma come minimo mi sembra un COMPORTAMENTO SCORRETTO ed INGANNEVOLE, specie se rivolto ai bambini (che sono il target di quel biglietto, ai grandi il circo interessa poco…), non trovate?