Mar 032005
 

AHHHHHHH!!!!!
Pensavate mi fosse sfuggito (o avessi deliberatamente evitato di parlarne).
Ed invece NO, eccomi qui…
Come sono felice… in questo periodo le cazzate regnano sovrane, e pare ci sia una segreta gara a premi (con un milione di voti e di posti di lavoro come premio) per il vincitore (o i vincitori).
Da ieri, però, abbiamo un’ottima rosa di candidati per il mese di marzo: potete scaricare la lista in formato pdf qui.
Ma cosa potranno mai aver fatto questi simpatici figuri per meritare un premio così importante?
Hanno sottoscritto il… “Patto di Sanremo“.
Già il nome… “Patto di Sanremo”, nel periodo di Sanremo, non brilla certo per originalità…
Aggiungiamoci anche degli echi storici poco piacevoli (Patto di Varsavia, Patto di Londra…), ed una sana voglia di incul…care agli utenti un uso “consapevole” dei sistemi P2P, ed avremo questo ottimo cocktail a base di veleno, da servire rigorosamente amaro.

Il Patto di Sanremo in pillole (Fonte: Punto Informatico)
Il “patto” in realtà è un’intesa fra i sottoscrittori che mira a creare un ambiente digitale definito “sicuro”, pensato per incoraggiare chi detiene i diritti sui contenuti a metterli a disposizione sulle reti telematiche “creando così un punto di confronto e di collaborazione tra quanti sono impegnati nella diffusione della cultura on line: il Governo, i fornitori di connettività, i titolari dei diritti, le case di produzione musicale, cinematografica, televisiva, editoriale, di intrattenimento, nonché i gestori delle piattaforme distributive (QUI il pdf).

In teoria vorrebbe essere un modello legale per la fruizione di contenuti online… in teoria…
In pratica (ed in estrema sintesi) non è altro che il voler ribadire i concetti della Legge Urbani, cercando di coinvolgere provider, associazioni dei consumatori, e sopratutto le lobby dei diritti audiovisivi (SIAE, FIMI, AFI e compagnia brutta) che tanto hanno spinto (e continuano a spingere) per criminalizzare gli utenti dei sistemi P2P (ma non solo).
Inutile spiegare a questi signori che shop online di musica legale come l’iTunes Music Store NULLA hanno a che vedere con i sistemi P2P, come sono stati definiti erroneamente.

Ma… attenzione, utenti!.
Il ministro Stanca ha ripetuto diverse volte, durante gli ultimi giorni, che “gli utenti comuni, ovvero quelli fruiscono in proprio di contenuti digitali, anche se di provenienza illegale, stiano tranquilli. Per loro non ci sarà la mano pesante, ma solo delle sanzioni pecuniare”.
Sanzioni pecuniarie il cazzo! C’è L’ARRESTO!!!
La Legge Urbani, allo stato attuale, prevede l’arresto e la detenzione per chi usufruisca illegalmente di contenuti protetti da copyright PER TRARNE PROFITTO, e non solo per FINI DI LUCRO.
Ovvero… scaricate un mp3? Andate in galera!!!
Nulla è cambiato, anche se qualcuno vorrebbe far credere agli utenti il contrario.
Non bevetevi le chiacchiere, continuate a seguire questa aurea regola (che continuo a ripetere fino allo sfinimento agli utenti del canale di supporto #emule-italian): scaricare materiali protetti da copyright (audio/video/testo/software) è REATO PENALE in Italia. E’ possibile utilizzare il P2P in modo assolutamente legale, ed i materiali free non mancano di certo! Regolatevi di conseguenza.

… ed ora non correte a scaricarvi i CD di Sanremo… fate i bravi… 😀

Aggiornamento ore 11.00:
Dopo averlo aggregato sul Journal, mi sono reso conto che ieri The Rat Race ha scritto un articolo sullo sullo stesso tema e con praticamente lo stesso titolo. Ovviamente non l’avevo ancora visto, e dopo averlo letto vi consiglio di fare altrettanto (se siete interessati all’argomento, ovviamente), perchè affronta lo stesso problema da un diverso ed interessante punto di vista.

Mar 022005
 

Oggi sono cazzi.

Mi sento particolarmente incazzoso, specie se di prima mattina apro una qualunque testata online e NON TROVO articoli su quella che ritengo una notizia di primaria importanza, ovvero l’abolizione negli Stati Uniti della pena di morte per i minorenni, ed al suo posto invece c’è largo spazio per Sanremo (e tutte le cazzate che ciò comporta) e per la morte di Alberto Castagna (pace all’anima sua, come dicono da queste parti).

Per trovare un articolo che ne parli ho dovuto usare Google. Non che mi dispiaccia, per carità, ma ho come l’impressione che una notizia di questa portata sia passata “quasi” inosservata.
Per trovare un articolo degno di questo nome mi sono dovuto buttare infatti sulla stampa svizzera (l’articolo è in italiano), o cercare qualche rilancio di agenzie su siti alternativi.

Parliamone
Sono sempre stato contrario alla pena di morte, IN OGNI CASO. Non si può punire un assassino con un assassinio, è una contraddizione palese (IMHO) in termini.
Sarebbe un po’ come “combattere per la pace” o, prendendo a prestito un “motto” dei pacifisti americani in voga durante l’ultima guerra in Iraq: “Fighting for peace is like fucking for virginity”.
Ecco… la pena di morte come soluzione alla morte di qualcun’altro è la stessa cosa.
Un piccolo passo avanti è stato fatto ieri, abolendola per i minorenni perchè “ritenuta ‘crudele’ e contro i dettati della Costituzione“.
Ora mi chiedo due cose:
1) come mai se ne sono accorti solo ora, del fatto che sia crudele contro i minorenni, dopo decenni di esecuzioni e dopo moltissime di queste su minorenni?
2) perchè dovrebbe essere crudele SOLO per i minorenni, e NON per un ragazzo di 19 anni?

Che cosa cambia fra un ragazzo di 17 anni, 11 mesi e 20 giorni ed uno di 18 anni ed un giorno? NIENTE.
In America invece cambia molto: il ragazzo di 18 anni ed un giorno è un ASSASSINO che può essere giustiziato quello di 17 anni, 11 mesi e 20 giorni è un bambino, e NON può essere giustiziato.

Che cazzata immane!
Beh, del resto stiamo parlando dell’America, ovvero del paese dove a 16 anni puoi guidare l’auto ed ammazzare tranquillamente bambini e vecchiette mentre devi aspettarne 21 per bere una birra… bah…

Purtroppo la pena di morte NON è in vigore solo negli Stati Uniti, ma in altri 62 paesi nel mondo.
Fa impressione però che siano proprio gli Stati Uniti, un paese all’avanguardia in moltissimi campi, ad essere il capofila di questi “paesi della morte”.

Voi come la pensate? Pro, contro o indifferenti?

Nessuno Tocchi Caino.it

Nessuno Tocchi Caino è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo. E’ un’associazione senza fine di lucro fondata a Bruxelles nel 1993 e costituente il Partito Radicale Transnazionale.

Mar 012005
 

Gmail Ebbene si… io l’ho appena notato (e l’ho notato perchè mi è arrivata la notifica del commento di Zizio che mi diceva la stessa cosa): l’interfaccia di Gmail è stata tradotta in italiano!.
Ora mi toccherà abituarmici (in fondo era molto funzionale anche in inglese, almeno per me), ma mi metto nei panni di alcune persone alle quali ho dato un invito e, appena registrati, mi hanno scritto dicendo: “Ma è in inglese! Non ci capisco un cazzo”.
Beh… eccoli accontenti… 😉

C’è ancora qualcosa da perfezionare, tipo le lettere accentate che appaiono con caratteri strani, o i combobox adattati alle vecchie dimensioni e che non fanno leggere per intero le opzioni da scegliere… ma le sistemeranno, si spera… 😛

Aggiornamento ore 21.15:
Hanno esaudito i miei desideri… mi è tornata l’interfaccia in inglese! 😀
Che bravi quelli di Gmail… 😛