Jun 182005
 

Ce l’ho fatta…
Sono riuscito a sopravvivere, ed eccomi qui a raccontare la mia “esperienza”, che purtroppo non sarà un caso isolato: ieri ho avuto la “fortuna” di accompagnare la mia ragazza a fare shopping, e passare un’ora da Terranova, nota catena tutta italiana di abbigliamento “ggiovane” (tenendo presente che NON è la prima volta che succede, ma è stata sicuramente la permanenza più “lunga”).

Beh… se c’è un posto che potrebbe essere definito contemporaneamente “Paradiso e Inferno”, questo è Terranova.
Ma partiamo dall’inizio.

Siamo entrati nel negozio alle 20.00 in punto, orario di massima affluenza (cacchio!), e già la battaglia si preannunciava epica: decine di ragazze erano infatti impegnata nella ricerca della magliettina “trendy” con le farfalle colorate (che aveva fatto impazzire anche la mia ragazza), del toppino colorato, della minigonna ascellare (definirla “inguinale” sarebbe un eufemismo), del pantalone semi-trasparente sotto il quale mettere un perizomino nero (ARGH!!!!).
Daniela inizia a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcosa che la possa interessare, mentre io mi guardo intorno cercando di compenetrare la psiche di queste “assatanate della magliettina con le farfalle colorate”.

La “ragazza tipo” ha solitamente fra i 13 ed i 30 anni (nonostante abbia visto alcune volte anche signore sugli “anta” cercare di infilarsi magliettine di tre taglie più piccole della loro), e gira per il negozio (solitamente accompagnata da ALMENO un’amica), portandosi dietro due-tre-quattro capi d’abbigliamento, che poi andrà a provare negli appositi camerini.

I camerini: sono dei loculi di 1 mt. per 1 mt, dotati di specchio (ovviamente), ed una tenda per proteggersi da sguardi indiscreti.
Questa “protezione” in realtà non esiste, in quanto TUTTE le ragazze che entrano in camerino per provarsi qualcosa, dopo un paio di minuti usciranno dallo stesso camerino per farsi vedere/giudicare/consigliare dalle amiche (e da tutti quelli che, inconsapevolmente, si trovano lì fuori).
E poco importa se esci solo con il toppino mini-mini, o con la gonna che è praticamente inesistente… tanto si è tra donne, non c’è problema…
No… non c’è problema… se non ci fossero lì fuori anche gli sventurati ragazzi/uomini accompagnatori delle “ricercatrici di maglietta con le farfalle colorate”, che approfittano così per rifarsi gli occhi mentre la loro ragazza è intenta a provarsi la maglietta in camerino, dando così un senso alla loro presenza in quel negozio… 😀
Ovviamente, anche la propria ragazza prima o poi dovrà farsi vedere/giudicare/consigliare da voi, e quindi voi (uomini) vi piazzerete strategiamente davanti alla tenda del camerino, tenendola sigillata con le unghie e con i denti, in modo che SOLO VOI possiate godere della vista della vostra ragazza in mini-minigonna o top (salvo infilare ogni tanto la testa in camerino mentre si cambia, gesto che vale una visione sicuramente più interessante e se vi va male un FINTO accenno a buttarvi la testa fuori dal camerino) e NON il tizio che sta cercando di sbirciare in tutti i camerini da 20 minuti…
Ovviamente questa procedura viene ripetuta N volte, dove N è un numero che tende ad infinito, a seconda dei soldi e del tempo a disposizione (se quindi avete una carta di credito, ed entrate nel negozio alle 17.00, siete finiti!).
Nel mio caso è stata una procedura “relativamente breve”, in quanto siamo usciti dal negozio alle 21.00 (stava per chiudere…), con SOLO tre magliette e due top all’attivo… 😛
La spesa (in termini economici) è stata davvero modesta (come termine di paragone, io di solito mi ci compro una sola maglietta o mezza camicia, con quei soldi 😀 ), e questo contribuisce al successo di questi negozi (vasto assortimento, linee giovani, prezzi ridotti all’osso).
Ovviamente non esiste solo Terranova, ma anche… Extyn, Motivi, Blue Gaya e decine di altre catene (sono quasi tutti franchising), create per far impazzire le ragazze…
… ed anche i ragazzi che le accompagnano… 😛

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