… e la catastrofe inizia!
Lunedì 05/09/05, ore 08.00
Il sottoscritto è al lavoro già da mezz’ora, quando ricevo la prima telefonata di un utente che, acceso il computer, non riesce a collegarsi al server.
– Ovvio – penso, io… abbiamo cambiato l’indirizzamento IP – sto arrivando! –
Da quel momento, è stato un susseguirsi ininterrotto di chiamate: computer infetti da non si sa che virus, computer che non riuscivano a stampare in rete, computer che non riuscivano a loggarsi sul dominio, computer che non riuscivano ad accedere al database server, computer che… che palle!!! 🙁
Se c’è un inferno dei sistemisti, oggi si è trasferito qui dove lavoro io…
Ora sono le 11.00, e forse saranno cinque minuti che il telefono non squilla…
… ma riprenderà presto, oh se riprenderà presto… 🙁
Ieri parlavo dei danni che ha fatto l’uragano Katrina.
Oggi invece vi porto una news fresca fresca su Google Maps.
Le immagini di New Orleans su Google Maps sono state aggiornate il 31 agosto 2005, e facendo una ricerca per “new orleans” su Google Maps si può notare subito un nuovo bottone rosso con l’etichetta “Katrina” che vi permette di passare rapidamente dalla vista delle ultime immagini post-uragano a quelle pre-uragano (cliccando sulla solita vista “satellite”).
Queste invece, a titolo di esempio, sono le foto del Superdome (dove sono ancora ammassate migliaia di persone in attesa di una sistemazione) prima e dopo il passaggio di Katrina.
Le immagini della devastazione portata da Katrina raggiungono un nuovo livello, con questa nuova funzione di Google Maps.
… anche se probabilmente avremmo tutti preferito non vederle.
Leggendo il titolo, si potrebbe pensare ad una vecchia coppia di coniugi.
Lui gentile e tenero (non per niente la parola “bush” in slang americano ha un preciso significato), lei dura ed autoritaria (un nome fortemente teutonico).
Peccato che non siano una coppia americana, ma DUE distastri naturali.
Il primo è solo colpa degli americani che l’hanno votato e scelto (ed ora se lo tengono… hanno voluto la bicicletta?), il secondo è arrivato senza essere invitato, provocando gli stessi danni economici che ha provocato (e continua a provocare) la politica di guerra portata avanti dal primo disastro.
Ho già parlato del disastro Bush, e sapete bene come la penso al riguardo.
Vorrei parlare del disastro Katrina, ma NON sotto l’aspetto dei danni, dei morti e dei dispersi.
No… se ne parla in tutti i telegiornali, e su tutti i quotidiani…
Voglio parlare del disastro Katrina E del disastro Bush messi insieme, e di come tutti i soldi spesi in una guerra inutile potevano essere risparmiati per fronteggiare catastrofi come il disastro Katrina.
Voglio parlare di come non ci siano persone nè riservisti dell’esercito a sufficienza per fronteggiare l’emergenza, perchè tutti impegnati a farsi ammazzare in Iraq.
Voglio parlare della mancanza totale di organizzazione e di come la macchina dei soccorsi si sia messa in modo lentamente e disordinatamente; cos’è… se i soldati americani hanno ordini diversi dall’uccidere o imbracciare un fucile, non sono capaci? Cos’è… i “grandi strateghi” della guerra, capace di organizzare un attacco distruttivo nei minimi particolari, non sono capaci di organizzare i soccorsi per qualche città?
Cazzo…. stiamo parlando dell’America, mica del Burundi!
Stiamo parlando di una superpotenza da migliaia di miliardi di dollari di PIL, mica di una nazione con il PIL della provincia di Campobasso (presa ad esempio solo per la dimensione, per carità).
Provate a dare una lettura ai blog taggati “hurricanekatrina” su Technorati, e vi renderete davvero conto di come al disastro Katrina si sia aggiunto il disastro Bush, rafforzandone gli effetti.
E non venitemi a dire, per favore, che Katrina non si poteva evitare.
E’ vero… avete ragione…
… ma si poteva evitare benissimo di andarsene in vacanza e tornare solo dopo che la devastazione aveva assunto proporzioni inimmaginabili (il disastro Bush è tornato SOLO IERI dalle vacanze!!!), così come si potevano mitigare gli effetti di questa catastrofe annunciata, rafforzando gli argini e le dighe, e facendo evacuare la popolazione per tempo (ed infatti alla fine non ci si è riusciti).
Bah…. forse le mie sono solo parole scritte da una persona che non ha vissuto “in prima persona” tutti e due i disastri…
… e ringraziando il cielo, anche se qui dovesse capitare un evento della stessa portata dell’uragano Katrina, mi risparmierei sempre e comunque il disastro Bush…
Una preghiera per tutte le persone che sono state uccise dal disastro Katrina (gli abitanti delle zone colpite) e per tutte quelle morte a causa del disastro Bush (molte di più… molte, molte di più…).
Come tutti saprete (beh, l’avete letto qui!) ho installato come moltissimi altri Google Talk, appena questo è stato rilasciato al pubblico.
Ma, come i miei contatti su GTalk avranno avuto modo di vedere, fino ad ora NON potevo chiacchierare a voce perchè le cuffie con microfono che avevo mi facevano schifo (ed erano decisamente scomode, uno di quei modelli da 3 o 4 euro).
Oggi invece sono passato da Hardware Workshop, del caro amico Tommy, a ritirare la cuffie che gli avevo chiesto di prendermi, una Logitech® Premium USB Headset 350, sicuramente più costosa di quella che avevo, ma infinitamente più comoda e performante.
Dopo mangiato, quindi (ovvero 15 minuti fa) ho deciso di provarle… 😛
Attaccate ad una porta USB dell’hub, si sono autoconfigurate sotto Windows XP e non ho dovuto fare altro che regolare il volume. Ho quindi configurato e lanciato Skype, di cui conoscevo già la qualità audio. Ho chiamato subito (sfruttando un voucher SkypeOut da 2 € che era incluso nella confezione della cuffia) casa mia, coinvolgendo la mia gentile sorella nella prova.
Ottima qualità audio, come immaginavo, del resto… 🙂
Ora dovevo solo provare Google Talk in una chiamata voce… 😛
Scorro la contact list e… la scelta cade sul prode davidonzo, mio collega moderatore di Emuleitalia.net.
Mi assicuro che disponga di una cuffia (ehehehe… è un tecnologico, figurati se non l’aveva!), lo obbligo ad installare Google Talk (finora usava Miranda per accedere alla rete GTalk), e provo a chiamarlo…
Risultato: spettacolare!
L’audio è di ottimo livello (assolutamente paragonabile a quello di Skype), nessuno ritardo, echo o voce metallica.
Sembrava di parlare al telefono, ed infatti ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere e conoscerci “a voce”. 😉
Google Talk passa quindi l’esame “voce” con il massimo dei voti, per quel che m riguarda.
Certo… non ancora esiste la possibilità di chiamare telefoni fissi o cellulari, ma stando a quanto è possibile leggere sul Google Blog, il futuro porterà molte novità per questo nuovo e giovane sistema di IM/VoIP. 😉
Da Tiscali Notizie un po’ di notizie curiose… [:haha:]
1) “Serial defecator” mette in ginocchio il Minnesota: aperta la caccia all’uomo (Dopo i serial killer, un nuovo pericolo minaccia la società american: i serial cagoni…) 🙂
2) Scandalo negli Usa: scopre in un video che la moglie va a letto col vescovo (Beh, i prelati americani sono sempre stati molto “indisciplinati” sotto questo punto di vista… ma farsi beccare in video…) 😀
3) Per errore si chiude i testicoli con un lucchetto: va all’ospedale dopo 2 settimane (Mi fa tanto venire in mente una delle prime scene di “Tutti pazzi per Mary”, quando lui si chiude i gioielli nella zip dei pantaloni…) 😀
4) Abbinamenti per palati forti: nasce la salsiccia di pesce con fragole e latte (ARGH! Mi sto sentendo male solo a pensarlo… che cosa schifosa…) 😛
5) Per scommessa fa sesso con 64 uomini in un giorno, l’amica si ferma a quota 52 (Ah, però… complimentoni… E pensare che ha anche pagato per riuscire a vincere la scommessa… Meglio non fare calcoli però sulla media di rapporti all’ora, diventerebbe difficile pensare come abbia fatto a sopportare tutto quel “movimento”) :))