Buongiorno e buon inizio settimana a tutti, spero vi siate riposati in questo week end. 🙂
E spero anche che voi, amici e “lettori” romani, siate belli riposati perchè oggi… sarete attaccati dai terroristi!!!
No, tranquilli… non sono a conoscenza di informazioni riservate dei Servizi Segreti, nè tantomeno sono uno dei terroristi che attaccherà Roma oggi.
Fortunatamente, l’attacco delle 9.30 a Roma è solo un’esercitazione, e nessuno perderà la vita in questi “giochi di guerra” (passatemi il paragone con il famoso film).
Ma… il motivo che mi ha spinto stamattina a parlarne è l’aver sentito stamattina per radio le dichiarazioni del prefetto Achille Serra, che ha detto (riporto a mente): “L’esercitazione di oggi è fondamentale per prepararci ad attentati del genere, e sarà utilissima a capire dove sbagliamo”.
Ok… ma siamo sicuri che sarà davvero così utile?
Permettetemi di fare qualche considerazione… sapete, sono un po’ scettico al riguardo, e mi piace fare il “San Tommaso”.
Per l’esercitazione di oggi:
1) si conosce l’ora dell’attacco (9.30)
2) si conoscono i luoghi dell’attacco (il Colosseo, stazione metro Repubblica, un autobus)
3) si conosce la tipologia dell’attacco (alcuni kamikaze)
4) sono già pronti i mezzi di soccorso, polizia, carabinieri, squadre antiterrorismo e via dicendo
5) la zona è stata chiusa, e non ci saranno “interferenze”
6) non ci saranno (ovviamente) morti reali e feriti reali
In un attacco terroristico “vero”, invece:
1) non si conosce il momento dell’attacco
2) non si conosce il luogo (o i luoghi) dell’attacco
3) non si conosce come i terroristi attaccheranno (Kamikaze? Gas nervino? Bomba nucleare sporca? Agenti batteriologici?)
4) nessuno è pronto all’intervento
5) in caso di attacco, di solito scoppia il panico e le persone spaventate rendono ancora più difficile l’intervento dei mezzi di soccorso
6) ci sono morti “reali” e feriti “reali”, che richiederanno un trattamente diverso da quelli “virtuali” dell’esercitazione.
NON sto dicendo che è assolutamente inutile, ci mancherebbe!
Sto solo dicendo che quando accadrà veramente (speriamo di no!) tutte queste esercitazioni mostreranno il fianco e la debolezza dell’essere state solo una messinscena, perchè sicuramente i soccorsi arriveranno in ritardo, ci sarà panico, non si riuscirà a coordinare tutto come si deve (e come è stato fatto nelle “prove”).
Ricordo un post di .mau. (questo) in cui esprimeva le stesse perplessità riguardo all’esercitazione di Milano…
Perchè non dire semplicemente (avvisando per tempo popolazione e forze dell’ordine/soccorso, in modo da evitare il panico): “Attenzione, oggi ci saranno delle simulazioni di attentato” e tenere segreti posto ed ora degli stessi? Non sarebbe molto più realistico ed utile a capire realmente le dinamiche e la tempistica di intervento in caso succedesse realmente?
Mah…