Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
Stamattina tratterò un argomento "inconsueto", e che molto probabilmente vi farà sorridere (come ha fatto sorridere me quando ho letto l’articolo che mi ha ispirato).
Il titolo di questo post potrebbe sembrare "criptico", ma in realtà sarà chiarissimo quando leggerete il resto del post.
Situazione: la mia Mia mi ha chiesto di portarle da Milano "Internazionale", un settimanale che da queste parti si trova con difficoltà. Venerdì, quindi, appena uscito dalla Fiera sono passato in edicola e gliel’ho comprato. In treno, per passare un po’ di tempo, ho pensato di dargli un’occhiata.
Molto interessante, scritto bene e con una raccolta di articoli internazionali (ovviamente… 😉 ) di ottimo livello.
Fra i vari articoli che ho letto, quello più "simpatico" parlava della carta igienica high-tech.
Pare infatti che dietro un prodotto "stupido" come la carta igienica (destinata a parti del corpo sicuramente non molto "intelligenti") ci siano invece fior di scienziati (addirittura dei fisici!) costantemente al lavoro per migliorarne le caratteristiche fisiche, studiarne il comportamento sotto sforzo, la degradabilità… e tutto questo in funzione del "mercato" a cui è rivolta.
Il mercato? Eh già… perchè le carte igieniche NON sono tutte uguali, e cambiano in funzione della tipologia dei fruitori (e NON a seconda del tipo di culo, come raccontava una vecchia barzelletta). 😛
Oltre ad avere quindi carte igieniche a doppio/triplo/quadruplo velo, con strappi più o meno delineati (meglio che non vi racconti il percorso che dà vita alla tratteggiatura di strappo della carta igienica… probabilmente per progettare uno shuttle ci vuole meno cervello), con rilievi e microforature studiate apposta per evitare "l’effetto striscia marrone" (ehm… non mi fate essere più esplicito), le carte igieniche sono studiate in funzione della popolazione e del tipo di uso 😀
Voi non lo sapevate (e neanch’io, prima di leggere quest’articolo), ma esistono due tipologie principali di "utilizzatori" della carta igienica: i piegatori e gli appallottolatori.
I piegatori sono coloro che usano sovrapporre la carta igienica in più foglietti.
Per questi "soggetti" è importante che la carta igienica sia robusta e resistente alla lacerazione.
Vengo quindi a scoprire che i tedeschi (soggetti presi ad esempio perchè l’articolo proviene da "Die Zeit" un giornale tedesco) sono quasi tutti "piegatori". Io stesso sono un piegatore, e non lo sapevo… 😀
Gli appallottolatori sono coloro che comprimono la carta igienica in una pallina, dopo averla usata.
Per questi soggetti è importante che la carta igienica sia molto liscia e praticamente senza struttura, altrimenti immaginatevi gli intasamenti prodotti dalle "palle" di carta.
In Germania gli appallottolatori sono solo il 6 per cento, mentre i francesci sono molto più "appallottolatori" dei tedeschi. In America, poi, appallottolano praticamente tutti…
Esistono infine gli arrotolatori e e gli utenti a strappo singolo, ma sono una minoranza che non incide sulle statistiche e non influenza gli scienzati ed i produttori di carta igienica (beh, sarei proprio curioso di conoscere una persona che usa la carta igienica strappandola in foglietti singoli… un pazzo!).
Insomma… vi sareste mai immaginati che dietro il mondo della carta igienica si nascondesse tutto questo microcosmo fatto di psicologia, scienza, fisica e chimica?
Neanch’io… 😛
E comunque…. giusto per curiosità… voi che tipologia di utenti siete, piegatori o appallottolatori?
piegatore….non c’è n’è
Io sono un’arrotolatrice… ^_^
Piegatore perfezionista maniaco (devono combaciare perfettamente gli strati piegati). E guai se il rotolo non ha lo strappo rivolto verso l’esterno.
@ Arcadi: 😀
@ ilallallero: ma davvero??? 😯
@ Maxime: LOL! Si, la ricordo la storia del rotolo con lo strappo verso l’esterno…
Beh, in pratica sei un maniaco della carta igienica.
Vuoi andare a lavorare come beta-tester nell’azienda tedesca citata nell’articolo? 😆
piegatore!
Piegatore, assolutamente! Anche perchè se appallottoli la carta dopo averla usata rischi di zozzarti le mani! 🙂
Ma vendono ancora la cartaigenica senza strappo? 😐
se ho capito bene… sono arrotolatrice!!!… ^_^ con piegatura di sicurezza qualche volta! ahahah
Bè guarda tu fai l’esempio della carta igienica ma credo che oggi come oggi dietro
tutto quel che vien messo sul mercato ci siano studi etc etc ( ho fatto per due anni
una scuola di design e seguito l’iter di alcuni prodotti … incredibile pensare quanti
processi e studi portino a un prodotto magari “banalissimo”)
Detto questo … boh sicuramente la compro extra soft perchè ho la pelle delicata
( Fox Seta e Scottinelle) poi la strappo a caso senza particolari accorgimenti se
devo essere sincera
Piegatore preciso … 😀
me[at]egosconnesso.net
😉
Ciao!
Ah, beh… boh… forse ho capito male… nel senso che io arrotolo la carta che devo usare attorno alle dita della mano, sfilo la mano e afferro il batuffolo gonfio e soffice, passo sulla zona di interesse e la getto così com’è.
@ davidonzo: perchè, hanno mai venduto la carta igienica senza strappo? E come si fa a romperla? Non puoi mica stare con un paio di forbici in bagno… 😀
@ eStrix: mi sa che anche tu, come ilallallero, non hai capito bene…
Si fa riferimento alla carta igienica per l’utilizzo “posteriore”, non per quello “anteriore”…
Lì è ovvio che voi donne “arrotoliate”… 😉
@ ilallallero: ok… ma il tuo discorso vale per TUTTI i tipi di utilizzo? Perchè come ho risposto ad eStrix, per quello anteriore è normale che voi donne “arrotoliate”… 😛
Arrotolo anche per l’uso posteriore… così faccio spessore, aumento l’effetto morbidezza… certo che a casa mia la carta igienica va via come il pane! 😆
io non credo di aver capito bene la modalità “arrotolatrice”
❓
Io ti diro anche che in svezia (dove son ora) hanno una carta strana, monostrato e per nulla soffice….
D.
Io aumento la risicata percentuale degli arrotolatori