Sep 302006
 

Sono sempre più felice di aver scelto un Nokia E60 come cellulare, perchè oggi ho scoperto un’applicazione semplicemente fantastica (nonostante la prima versione del client sia stata rilasciata in aprile): MGTalk, la versione "mobile" di Google Talk.

MGTalkMGTalk è un client Jabber open source realizzato in Java che funziona su ogni piattaforma mobile che supporta lo standard j2me midp 2.0.
Io l’ho installato senza problemi sul mio cellulare, e dopo averlo configurato (beh, in pratica è preconfigurato per GTalk) con le chiare indicazioni presenti sul sito dello sviluppatore, l’ho fatto connettere alla rete WI-FI, e… immediatamente online!
MGTalk supporta quasi tutte le feature del client "vero" (tranne le funzioni vocali, peccato!), compresa la notifica della posta presente su Gmail.
Può riconnettersi automaticamente in caso di disconnessione, ed è possibile personalizzare il proprio "status online", così come in Google Talk.
L’uso è semplicissimo ed utilizzandolo su cellulari dotati di tastiera QWERTY (come il Nokia E61) si può fare tranquillamente a meno di un PC (nei cellulari con tastiera "cellulare" non è il massimo della comodità abbandonarsi a lunghe sessioni di chat).

Se d’ora in poi mi vedrete online con lo stato "Giovy on Nokia E60", beh… saprete che sto utilizando MGtalk sul mio cellulare. 😉

Sep 292006
 

… ed era ora, aggiungo subito… 😛
Dal lancio di Google Reader (di cui parlai qui) Google ha più volte apportato piccola cambiamenti funzionali, ma MAI estetici o migliorativi dell’interfaccia (e dell’usabilità che, sinceramente, faceva penare).
Sotto potete vedere uno screenshot della vecchia interfaccia.

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Google Reader vecchia interfaccia

Da stamane invece Google Reader si presenta così:

Google Reader nuova interfaccia

Beh, il cambiamento estetico è notevole.
Ma… fortunatamente NON di sola estetica si parla; la nuova versione di Google Reader è profondamente mutata anche per quanto riguarda la gestione dei feed, la loro organizzazione e le modalità di lettura.
E’ stato migliorato di molto il tagging organizzativo (la possibilità di raggruppare x feed sotto una comune “etichetta”), ed adesso è possibile rendere pubblici specifici tag usati per gestire i propri feed.
Inoltre, l’interfaccia è adesso molto più coerente con quelle utilizzate dagli altri servizi Google (sopratutto Gmail e GCalendar).
Chissà che non assisteremo a breve ad un’integrazione VERA del feed reader in Gmail? 😉

Sep 282006
 

Explicit ContentAccade a volte che “personaggi” (nella fattispecie un deputato del Parlamento Italiano, votato dagli italiani) presenti una proposta di legge che, vista la sede in cui è stata presentata, non potrei non prendere seriamente.
Se invece se ne fosse parlato nel bar sotto casa piuttosto che in Parlamento, ed al posto del deputato in questione ci fosse stato un mio amico, l’avrei sicuramente mandato affanculo, dicendogli: “Ciccio, ma che droga ti sei preso stamattina, per pensare cazzate del genere?”.

Pare invece che l’on. Enrico Nan (deputato eletto tra le fila di Forza Italia) abbia presentato una proposta di legge (il ddl C 1256) intitolata: “Disposizioni per la tutela della morale pubblica e per la prevenzione delle molestie e delle aggressioni sessuali“.
Leggendo solo il titolo, si penserebbe: “Beh, è una cosa positiva… si cerca di prevenire le molestie e le aggressioni sessuali, purtroppo troppo frequenti ultimamente”.
Ok, leggiamo cosa si prefigge questa proposta di legge:

“La presente proposta di legge si prefigge pertanto di prevenire tali fenomeni, impedendo che notizie, immagini od ogni altro dato suscettibile di colpire in modo «perverso» l’opinione pubblica sia facilmente accessibile e possa, pertanto, stimolare comportamenti contrari alla morale pubblica e pericolosi per la tutela personale e sessuale dell’individuo.”

Mmmmm… mi sa tanto di tentativo di “censura moralizzatrice”…
Ed infatti, andando avanti con la lettura, si arriva all’art. 2 e si scopre dove l’on Nan voglia andare a parare realmente:

1. E`vietato consentire il libero accesso ai siti INTERNET che riproducono contenuti a sfondo sessuale e che divulgano immagini o notizie finalizzate a promuovere o a suscitare fantasie di tipo sessuale.
2. Ai siti di cui al comma 1 si puo`accedere solo dopo avere autocertificato la propria maggiore eta` e avere fatto espressa richiesta di accesso.
3. I siti di cui al comma 1 non possono essere pubblicizzati.

Cosa? E’ vietato PER LEGGE consentire il libero accesso ai siti Internet con contenuti a sfondo sessuale, e per farlo bisogna autocertificarsi e fare richiesta di accesso? Ah… ovviamente c’è anche una sanzione per i trasgressori, ovvero:

ART. 4.
[omissis]
2. Chiunque viola le disposizioni di cui all’articolo 2 e` punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.

In soldoni: avete visitato un sito “osceno” senza la prescritta autocerficazione? Cazzi vostri… vi beccate una multa (se vi va bene) o andate in galera (se vi va male)! 😀

Alcune domande mi sovvengono (oltre all’esprimere il mio totale disappunto per un’idiozia del genere):
1) Chi decidi cosa è o non è “osceno” o volto a suscitare fantasie di tipo sessuale?
2) Se io (che normalmente parlo di informatica e tecnologia) un giorno scrivo un articolo in cui parlo del calendario di Max con le foto dell’ennesima modella/velina nuda, suscito fantasie di tipo sessuale (beh, penso di si… no?) e quindi divento sanzionabile e/o diventa necessaria una richiesta di autorizzazione a qualcuno (non meglio identificato, potrebbe essere chi gestisce il sito/blog ed in tal caso il sottoscritto, o il provider, o chi fa hosting) per continuare a leggere le ultime novità Web 2.0 di cui tornerò a parlare dal giorno successivo?
3) In che modo si dovrebbe “verificare” la liceità di questo o quel sito? Navigandoselo tutto?

Probabilmente sarebbe meglio se l’on. Nan si dedicasse ad attività più produttive (essendo pagato da NOI contribuenti) o si mettesse a studiare DAVVERO il modo di prevenire/combattere le molestie sessuali, piuttosto che voler censurare l’intera Internet.

Sep 272006
 

openvault_logo.gifA volte capita di dover condividere un file con qualcuno (ed io stesso ne ho parlato diverse volte, ultimamente riguardo Box.net).
Se però NON volete dovervi registrare per dare la possibilità a qualcuno di scaricare un file, potete utilizzare da oggi Sthenic.com, "the open vault: free and secure file hosting for the masses" 😉
Ovviamente (ed un sorriso si fa largo sul mio volto) è un’applicazione Web 2.0, realizzata in AJAX… 😀 😉

Come funziona Sthenic?
Semplicissimo: scegliete il file da condividere, lo inviate tramite l’interfaccia di upload avendo la possibilità di taggarlo (ed opzionalmente impostare una password per permettere il download) ed ottenete un URL da condividere con il mondo per farlo scaricare.
I "vault" personali (lo spazio utilizzato da ognuno) sono identificati da un VID (una specie di "chiave" univoca alfanumerica) che dovrete ricordare per accedere ai file che state condividendo.
La privacy è garantita (non dovete lasciare NESSUN dato personale che vi identifichi, neanche un indirizzo di mail) ed i files condivisi vengono cancellati dopo un tempo random.
Unica nota "negativa" che ho trovato nel servizio: non c’è la possibilità di farsi inviare una mail con il proprio VID qualora ne ce dimenticassimo (ovviamente, dato che NON siamo registrati e NON l’abbiamo fornita), e quindi conviene segnarselo da qualche parte.

Disclaimer: NON utilizzate questo servizio per condividere file personali (numero di carte di credito, dati finanziari, video/foto zozze fatte alla propria ragazza/moglie/amante ecc.)

Sep 262006
 

Ricevo spesso in mail richieste di lettori di questo blog che mi chiedono consiglio su come aprire un blog, su quale piattaforma scegliere e (domanda più frequente rispetto alla media) sull’hosting da usare per WordPress.

La prima cosa che consiglio a chi vuole aprire un blog su piattaforma WordPress ma non vuole prendersi la briga di configurarlo ex-novo, è di aprire un blog su WordPress.com.
Pro: avrete la certezza di un blog sempre aggiornato (per quanto riguarda la piattaforma), sperimenterete in anteprima le "novità" che poi verranno introdotte nel pacchetto WordPress disponibile per l’installazione in proprio, godrete di alcuni servizi che normalmente dovrete avere a parte (come le statistiche di accesso al blog ed ai feed). Inoltre, non dovrete preoccuparvi di backup, manutenzione ecc.
Contro: NON potete personalizzare il layout con uno di vostra scelta ma dovete utilizzare uno di quelli pre-esistenti (a meno di non acquistare il servizio opzionale che permette la personalizzazione del foglio di stile del vostro blog, cosa che oltre ad essere costosa comporta una conoscenza profonda dei CSS), non potete installare plugin, non potete redirigere i vostri feed su servizi opzionali, non potete usufruire di servizi di statistiche che comportano l’inserimento di javascript nelle pagine (che non potete modificare) o l’accesso ai log del server (che non avete).
Insomma… siete pesantemente limitati.

Se ritenete che tali pesanti limitazioni non facciano per voi, allora il passo successivo da intraprendere è installare WordPress su un vostro server (in hosting, in housing o gestito direttamente da voi).
I requisiti minimi per l’installazione di WordPress sono:

  • PHP versione 4.2 o superiore
  • MySQL versione 3.23.23 o superiore

Qualunque server abbia questi requisiti va bene (sia esso Windows o Linux). Ovviamente l’ideale è avere un server Linux, dove potete contare anche sulla possibilità di modificare il file .htaccess, per personalizzare i permalink, redirigere i feed, bloccare l’hotlinking delle vostre immagini ecc.
Non spetta a me guidarvi nell’installazione di WordPress, dato che Andrea Beggi ha scritto un ottimo tutorial step by step in italiano, che vi renderà l’installazione semplicissima.
Io vorrei darvi qualche consiglio (basato sulla mia esperienza) sull’hosting da utilizzare e su alcuni servizi utili da attivare per rendere il vostro blog "più completo".

Uno degli hosting consigliati da WordPress (e molto diffuso fra i blogger di mia conoscenza) è DreamHost, un servizio statunitense che offre spazio e banda a volontà, per 10 dollari al mese (pagando interamente il primo anno).
Ve lo potrei anche consigliare, ma:
1) non penso abbiate bisogno di tutto questo spazio o questa banda
2) è un hosting statunitense, ed il supporto è in inglese (beh, magari non avete una perfetta conoscenza della lingua)
3) ultimamente hanno avuto un po’ di problemi, che si sono tradotti in buchi di visibilità ed altri disservizi.
Per questo: NO, NON ve lo consiglio.

Restando in Italia, si sente spesso parlare fra i blogger di Tophost o Excom. Il mio consiglio: NON ci pensate nemmeno.
Un sacco di amici stanno ancora maledicendo il giorno in cui hanno ceduto alle lusinghe di hosting gratuito, per ricevere un servizio non confacente alle loro aspettative.

Se volete spendere poco (e per i blog personali è una priorità, dato che non vi danno da mangiare) io vi consiglierei sicuramente di rivolgervi ad Aruba.
Il servizio che offrono è migliorato moltissimo negli ultimi anni, hanno una delle webfarm più grandi d’Italia, hanno un’assistenza che risponde ai ticket in tempi brevi (considerato il tipo di servizio a cui si fa riferimenti).
Riepilogando, la loro migliore offerta per mettere su un blog basato su WordPress è composta da:

  • registrazione dominio + hosting Linux (con spazio e banda illimitate): 25.00 euro annui (iva compresa)
  • accesso MySQL con 5 database e 50 MB di spazio: 8.50 euro annui (iva compresa)

Opzionalmente (e NON necessario per il vostro blog) potete sottoscrivere anche le statistiche Deepmetrix LiveStats (che funzionano sui log del server, risultando molto attendibili) per 15.50 euro annui (iva compresa).

Il mio blog è proprio su Aruba, e che io ricordi il massimo "down" che ho sofferto sarà durato un paio di minuti al massimo.

Servizi supplementari
Quali potrebbero essere i servizi supplementari legati ad un blog? Vediamone qualcuno.

  • Statistiche di accesso alle pagine: se decidete di non prendere le statistiche a pagamento di Aruba, potete optare per quelle offerte da Performancing (al momento le miglior, secondo me, dato che sono rivolte specificamente ai blog) o da Google Analytics. Entrambe funzionano via Javascript, da aggiungere al vostro template.
  • Statistiche di accesso ai feed: qui il dominio è incontrastato di FeedBurner, che presto offrirà anche le statistiche di accesso alle pagine, dopo l’acquisizione di  Blogbeat.
  • Backup: il servizio più conosciuto è BackupMyBlog, che vi permette di schedulare dei backup automatici del database MySQL del vostro blog.
  • Monitoring del sito: è un "plus", ma ad alcuni potrebbe far comodo sapere quando il blog non è raggiungibile; per questo scopo potete utilizzare Site24x7

Al momento non mi sovvengono altri servizi più o meno "utili" a chi apre un blog su WordPress; se ne conoscete, fatemi sapere nei commenti (così come se avete dubbi, incertezze, perplessità o vi servissero dei consigli aggiuntivi) 😉

Sep 252006
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana!
E’ un po’ di tempo che non vi parlo di qualche nuovo “technogadget” appena acquistato, ed oggi pongo rimedio… 😉

Nella mia “vita” di tecnoappassionato ho cambiato decine di cellulari, ma in prevalenza ho posseduto dei Nokia (con un paio di digressioni su Motorola).
Il “penultimo” era un Nokia 6680, che ho trovato semplicemente fantastico, e pensavo fosse il telefono “definitivo”, in quanto a funzioni e tecnologia impiegata.
Ma… non avevo ancora visto la Serie E di Nokia (semplicemente perchè doveva ancora uscire sul mercato) 😀
Inizialmente mi sono innamorato del Nokia E61, uno smartphone simil-palmare, con tastiera QWERTY, che Suzukimaruti ha splendidamente recensito qui (invogliando più d’uno a comprarlo).
Poi ho visto…

Nokia E60Il Nokia E60 è uno degli ultimi arrivati di casa Nokia, ed è un concentrato di tecnologia ed innovazione (ovviamente, altrimenti non l’avrei comprato).
E’ un cellulare Dual Mode Triband (GSM 900/1800/1900 ed UMTS) con sistema operativo Symbian Serie 60 Terza Edizione.
Non si può dire che sia piccolissimo, sebbene il peso sia inferiore a terminali più piccoli.
La scocca è in plastica “metallizzata” e da una piacevole sensazione di robustezza.
Il display (352×416) è semplicemente fantastico! Vi giuro che non ho mai visto un display del genere su un telefonino, e per me è sicuramente comparabile agli schermi dei palmari di fascia alta.
Ha una connettività “globale”, essendo dotato di infrarossi, bluetooth e… WI-FI!
Ebbene si, una delle cose più interessanti di questo telefono è proprio la possibilità di connetterlo a rete Wireless in standard 802.11b/g; supporta inoltre diversi protocolli di sicurezza wireless come WPA ed il più moderno WPA2, rendendo quindi possibile la connessione anche a reti protette.
Fra le applicazioni disponibili per il download gratuito sul sito Nokia c’è anche un utile Hotspot Finder, che vi permette di fare “wardriving” con questo cellulare… 😉
Inutile parlarvi in modo diffuso delle applicazioni presenti (tante e rivolte sopratutto ad un’utenza “business”, vero target di questo cellulare), troverete le classiche applicazioni simil-office per la visualizzazione e l’editing di file Word, Excel e PowerPoint, Adobe Acrobat e così via; ottimo il supporto per le stampanti, specie quelle HP. Grazie all’interfaccia WI-FI, ho stampato senza alcun problema sulla mia stampante laser di rete HP LaserJet 1320n senza dover installare alcunchè, ma solo impostando il suo indirizzo IP.
Vorrei invece spendere due parole sugli aspetti “innovativi” di questo telefono: l’essere dotato di un browser web “vero” e la possibilità di effettuare chiamate in VOIP via Internet tramite il protocollo SIP.

Il browser integrato permette una visualizzazione eccezionale della stragrande maggioranza delle pagine web; persino pagine graficamente complesse vengono visualizzate correttamente.
Per migliorare inoltre la navigazione web, è possibile inoltre ruotare lo schermo di 90° via software.
Aggiungete il fatto che, grazie all’interfaccia WI-FI, è possibile quindi navigare su Internet in modo wireless a costo zero nelle zone coperte da questo segnale.
Ah… questo telefono E’ COMPATIBILE con l’autenticazione degli hotspot FON… 😉

La possibilità di effettuare chiamate in Voice over IP tramite protocollo SIP è la funzionalità che mi ha spinto REALMENTE a comprare questo cellulare; collegandosi ad una rete Wireless e tramite un provider che fornisce questo servizio (io uso Sipgate, consigliato in un articolo linkatomi da Suzukimaruti, che permette anche di chiamare numeri fissi e mobili a costi comparabili a quelli di Skype) è possibile utilizzare Internet per le proprie chiamate, con un notevole risparmio in alcuni casi.

Ma… ci saranno anche delle pecche, in questo cellulare?
NON SO… io vi dico quelle che alcuni potrebbero considerare “aspetti negativi”:
– la mancanza di una foto/videocamera (benchè sia comunque possibile effettuare videochiamate, inviando una foto al posto del proprio video e ricevendo senza problemi il video del proprio interlocutore).
– la scarsa disponibilità al momento di software dedicato (rispetto a quello disponibile per i sistemi Symbian S60 precedenti).

In conclusione: se vi serve un cellulare “serio” ed “operativo”, con una connettività globale, il Nokia E60 è perfetto.
Se volete giocarci… beh, forse vi conviene cambiare target. 😉

Sep 222006
 

Torniamo a parlare di Beppe Grillo (anche se in modo indiretto, questa volta) dopo l’articolo che tanto polverone suscitò al riguardo (lo trovate qui, sulla vecchia piattaforma che usavo prima di WP).
Leggendo questo post sul blog di Stefano Vitta, ho visto il video che alcuni “grilli” (quelli che io definii pecoroni) hanno girato in occasione di una loro “manifestazione” alla festa dell’Unità di Milano, in occasione della visita di Piero Fassino (lo potete vedere qui sotto) e che è stato pubblicizzato sul blog di Grillo con un titolo che nulla a che vedere con la manifestazione.

Lungi da me esprimermi in merito alla questione politica (sapete come la penso sull’esprimere idee politiche in questo blog).
Volevo solo focalizzare la vostra attenzione su alcune cose, premettendo che:
– mi sono pubblicamente dichiarato “di sinistra”, lo sapete tutti
– sulla questione “indulto” la penso esattamente come chi ha girato il video (è stato una cazzata inutile e pericolosa, sopratutto per la popolazione che si è vista inondare di delinquenti che prima erano impossibilitati a nuovere).

Detto questo, osservate:
1) la singolare somiglianza del sig. Piero Ricca (l’organizzatore di tutta la manifestazione) con lo stesso Beppe Grillo; è identico nel visus… è identico nel modo di fare (stesso piglio “grillesco”, stessa voce “urlante”)
2) l’essere volutamente “provocatorio” (così come lo è Grillo)
3) il “quasi meravigliarsi” per la reazione generata (chiariamoci: NON GIUSTIFICO assolutamente chi aggredisce un’altra persona che vuole esprimere le proprie idee, ma non mi sembra neanche incredibile che qualcuno si sia irritato per il suo modo di fare)

Il punto della questione è: l’utilizzo dei nuovi media quali catalizzatori di tutti questi pseudo-personaggi che MAI avrebbero pensato di fare cose del genere, se non ci fossero state queste nuove tecnologie ad agire da “collante”.
Riferendoci all’episodio trattato: il blog di Grillo agisce da “collettore” virtuale, mentre Meetup agisce da “luogo di ritrovo” virtuale dove pianificare questo genere di incontri.

Ok… in fin dei conti non hanno fatto niente di male se non un po’ di casino, non c’hanno rimesso ossa rotte ma solo un microfono, ma… è davvero questa la “gente che viene da un blog” (cito il titolo del post di Stefano) o sono solo la versione “nuovo-mediata” degli ultras che si organizzavano nei garage?

E se dalle parole si passasse ai fatti, con l’organizzazione di manifestazioni violente? Sarebbe in qualche modo perseguibile colui che ha dato “lo spunto” come istigatore, o il blog/sito che ha permesso “l’adunata sediziosa”?

Parliamone…