Finalmente (dopo un po’ di tempo, dovuto a numerosi impegni di lavoro e non) sono riuscito a "dare alle stampe" (si fa per dire, dato che parliamo sempre di editoria online) un nuovo articolo per Apogeonline.
Stavolta la mia attenzione si è focalizzata su una delle migliori suite di collaboration aziendale esistenti, ovvero Zimbra.
Di seguito un estratto dell”articolo, che potete leggere per intero su Apogeonline.
Zimbra si definisce «the leader in open source messaging and collaboration», e non a torto. Fornisce infatti una delle soluzione più complete per la collaborazione aziendale, riuscendo a competere (e in alcuni casi a primeggiare) con diverse soluzioni closed source realizzate da grossi calibri dell’IT mondiale, come IBM (con Domino) o Novell (con Groupwise). Proviamo allora a conoscere meglio Zimbra sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto l’aspetto funzionale. La suite è disponibile in tre versioni:
1. Open Source Edition: rivolta agli sviluppatori e alle organizzazioni che cercano una soluzione di collaboration, ma non hanno bisogno di supporto o caratteristiche di amministrazione avanzata;
2. Network Standard Edition: indirizzata a organizzazioni ed enti che hanno bisogno di una soluzione di collaboration enterprise-level e di tutti i servizi di supporto avanzati, volti a garantire continuità operativa e gestione avanzata;
3. Network Professional Edition: versione sostanzialmente identica alla precedente, con la possibilità aggiuntiva di sincronizzarsi con Microsoft Outlook o Apple iSync.[…]
Perché preferire Zimbra Open Source a soluzioni proprietarie? Non esiste una sola risposta a una domanda in apparenza semplice. Una prima nota a favore di Zimbra è certamente l’essere una soluzione open source: in una soluzione proprietaria c’è solo la software house che si occupa del bug fixing, dello sviluppo di nuove funzioni e del supporto (spesso offerto opzionalmente e a caro prezzo); in una soluzione open source come Zimbra c’è una community che ci lavora (oltre al team di sviluppo, ovviamente) e che fornisce supporto tramite forum, mailing list e magari chat in realtime. I bug vengono scoperti prima, così come prima vengono forniti dei workaround capaci di limitare i problemi in attesa che si sviluppi una patch. Impegare una soluzione open source permette di valorizzare eventuali professionalità aziendali che altrimenti non potrebbero intervenire direttamente e che all’occasione sono in grado di approtare piccole modifiche e personalizzazione.
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Sembra molto interessante… avrei due domandine, se possibile:
1) la “parte server”, è disponibile anche per Windows?
2) la migrazione da Exchange è affidabile?
Certo in questo modo si potrebbe fare a meno della classica pubblicazione di OWA…
Ehm… chiedo perdono, dimenticavo una domanda, la migrazione da Exchange è disponibile anche anche nella versione Open Source?
Grazie e perdona la rottura di scatole! 🙂
@ Lorenzo: la parte server NON è disponibile per Windows, ma solo per alcune distribuzioni Linux e Mac OS X Server.
La migrazione da Exchange è disponibile anche nella versione Open Source, ma NON ti so dire quanto sia affidabile non avendola testata (non avevo server Exchange da migrare) 😛
… e tranquillo, nessuna rottura di scatole… 😛
Grazie Giovy, molto gentile! 😉
c’è anche qualcosa per l’instant messagging tra colleghi? io sto cercando di rimpiazzare Exchange Server 2000 e Windows Messenger (quello della versione Small Business Server 2000) con un altro sistema integrato di messaggistica e collaborazione tra utenti. 🙂
@ maga: no, niente IM tra colleghi, al momento.
Se vuoi qualcosa che faccia tutto quello che hai detto, dovresti guardare fra le soluzioni IBM di portale collaborativo (IBM Workplace, che usano Sametime come IM integrato).
bè se era open-source forse un pensierino lo facevo 😉
[…] seguono proprio per questo… :P) e nel corso degli anni ho avuto modo di testarne moltissime. Ho parlato in passato di "collaborazione online" con Zimbra, un’applicazione server-side da installare su un proprio server per migliorare la […]