Stamattina DEVO esprimere un pensiero che mi frulla per la mente da un po’, alla luce di un po’ di cose che sto vedendo in giro per la blogosfera ultimamente.
Un paio di mesi fa si è tanto parlato (e si continua a farlo tutt’ora) della fantastica "autoreferenzialità" dei blogger, al punto che si organizzarono addirittura delle autoreferenziali presentazioni barcampistiche al riguardo (tanto di cappello, se la discussione viene trattata in modo costruttivo).
All’autoreferenzialità dei blogger si arrivò dopo un lungo "il blog che linka un altro blog, che a sua volta viene linkato da quell’altro blog, che regala un link al blog suo amico" e via dicendo.
Conclusione di questa prima fase: tanti "circoli" di amici autoreferenziali che ogni tanto "accettano" qualche nuovo amico.
Non c’è da scandalizzarsi, per carità, è normale e succede anche nella vita reale, dove nuovi amici vengono introdotti in "comitiva" da membri già appartenenti, e dopo un po’ ne entrano a far parte in pianta stabile acquisendo il diritto di invitare altre persone a farne parte.
Nella blogosfera sono stati individuati tanti "circoli": i blog tecnici (di cui penso di far parte anch’io), i blog politici (che ruotano tutti, a quanto pare, intorno ad un paio di comunità abbastanza forti), i blog letterari (che sono, a mio modesto parere, i più autoreferenziali), i blog "cazzeggiologici" e via dicendo…
Ogni tanto esponenti dei diversi "circoli" si incontrano ai BarCamp, discutono, parlano, si relazionano e… rimescolano un po’ le carte.
Tornati a casa, forti dei nuovi acquisti all’interno dei propri circoli, cosa fanno?
Partono con la seconda fase: lanciano un "meme", coinvolgendo prima i blogger che conoscono direttamente (autoreferenziandosi), in modo che questi estendano a loro volta il meme a chi conoscono in maniera virtutale.
Risultato: decine, centinaia di persone che si mettono contemporaneamente a parlare della stessa cosa.
Ok… a volta da un meme ben congegnato si riescono a trarre interessanti spunti di discussione e partorire anche idee che poi finiscono sui giornali (su cui ovviamente scrivono moltii blogger di cui sopra, ca va sans dire), fornendo una splendida visione del "collaborare online".
Ma… questi meme sono sempre "a fin di bene"?
Non amo fare la parte di quello che "vede il marcio anche quando non c’è" ma cosa pensereste se vi dicessi che un meme, partorito da un blogger e passato "via link" ad altri blogger, ha come effetto principale (involontario?) quello di innalzare il proprio rank (su Technorati o nelle varie classifiche che considerano i backlink fra i blog), la propria popolarità (link di primo, secondo, terzo, quarto livello… man mano che il meme va avanti) e… il proprio "ritorno" economico (più visitatori = più impression pubblicitarie = più click potenziali sulle stesse)?
Fantascienza? Esagerazione? Mah….
Badate bene: non sto parlando delle "catene", che normalmente si passano a 4-5 persone e che di solito generano un ritorno di traffico relativo; il meme favorisce sopratutto chi lo lancia… 😛
E non sto neanche parlando di quei meme "utili" che aiutano a comprendere meglio certe dinamiche.
Non a caso in questo post NON ci sono link ad alcuni dei meme che sono passati per la blogosfera ultimamente (e che stanno ancora girando), ma se siete blogger "attivi" (e leggete e commentate la blogosfera) sicuramente ne avrete letto o partecipato a più d’uno.
Pensate mi stia sbagliando? 😛
Commenti (51)

Ad essere sinceri alcune volte vengono lanciati degli spunti interessanti (ad esempio l'idea di segnalare ai miei lettori dei blog semi-sconosciuti che seguo personalmente), ma non ha senso infarcire il post di link e contro-link secondo uno schema prestabilito.
Esempio: oggi ho scoperto un blog (unozero.net) con un articolo interessante e l'ho inserito tra i link del mio ultimo post. Chi vorrà potrà visitarlo e valutare se vale qualcosa, io per il momento l'ho inserito tra i feed da seguire. Non ho forse ottenuto lo stesso effetto senza meme?
ma è possibile che tutti siamo a caccia di link? smettiamola e blogghiamo senza essere maniaci di un link su PR alti.
Questa è la definizione di meme (almeno di Wikipedia).
Per ciò che mi riguarda partecipo alle discussioni quando le reputo importanti e quando ho tempo. Se manca o uno o l'altro, le lascio cadere.
Il fenomeno, ad ogni modo, per quel che mi risulta, è internazionale e non prettamente italiano.
Per quanto riguarda i "circoli" dei blog, anche qui hai ragione. E' nella natura umana organizzarsi in clan e gruppi. La rete aiuta a mettere in contatto persone che sono accumunate da interessi comuni e che in altri contesti magari non si sarebbero mai potuti incontrare.
Ti porto ad esempio l'esperienza di mia moglie (una Food Blogger). Appena aperto il suo blog ha partecipato e vinto un meme <a href="http://apemaia.wordpress.com/2006/11/06/lape-maia-commossa-ringrazia/).
" target="_blank">http://apemaia.wordpress.com/2006/11/06/lape-maia...
Nel mondo dei Food Blogger ho scoperto che i meme sono molto diffusi e sono un ottimo sistema di scambio ricette. Spesso mettono su dei concorsi con premi gastronomici.
Il meme vinto da mia moglie le ha permesso di farsi conoscere e le e' servito per conoscere altri blogger con la sua stessa passione e i suoi stessi gusti.
Quindi ben vengano i meme, purche' servano a far "girare" le informazioni giuste e a far ampliare il "circolo".
Secondo me vale tutto. Nel senso che lo si fa per sentirsi coinvolti, per noia, carenza di idee,iteresse ecc ecc ecc.
Io partecipo a volte se la cosa mi diverte e/o mi interessa.
se anzichè avere dei circoli (e ricircoli) chiusi di notizie o discussioni ci fossero dei "flussi aperti" probabilmente sarebbe diverso e usare i meme sarebbe solo uno strumento per lanciare uno spunto quando c'è un interesse reale (come poi dovrebbe essere) e non per incidere su PR e affini..
questo post ad esempio potrebbe essere un meme (un meme sui meme per l'esattezza :D ) se chiunque fosse interessato parlasse dell'argomento magari citandoti. se invece sei tu ad invitare quatro o cinque blogger che conosci a parlare della cosa, è diverso.
spero di essere stato vagamene chiaro :P
Personalmente ho sempre evitato di partecipare a queste catene (sebbene chiamato in causa) e continuerò così. D'altronde parlo già di tutto *a random* sul mio blog. Perché dovrei iniziare a farlo solo quando interpellato?! :-)
I meme sono restrittivi per il mio modo di vivere il blog! :-P
Ciao,
P|xeL
Se conosci tuttavia un solo essere umano che non abbia alcuna inclinazione a tirare acqua al proprio mulino, presentamelo!!! I più noti uomini politici e condottieri della storia umana hanno curato prima la propria gloria personale, quindi (nel tempo libero :mrgreen :) tutto il resto e, nonostante i mezzi per conseguire fama, potere e notorietà non siano sempre stati etici ed ortodossi, vengono tuttora ricordati ed osannati e le loro sepolture sono collocate in tombe fastose e costosissime.
Condivido quello che scrivre Andrea Richetta
No, perchè, rileggendo, mi è venuto il dubbio che intendessi davvero usare "collaborazionismo"? Nel qual caso, non ho capito bene la metafora! :-)
Detto questo ti invito ufficialmente ad entrare nel mio gruppo molto chiuso ed elitario di 6 lettori. :mrgreen:
assolutamente no.
Non ho altro da dire: non avevo dubbi che lo scopo collaterale del meme fosse quello.
Alcuni, certamente, lo fanno per un ritorno di immagine :(
Si, di molto.
Il meme si diffonde o non si diffonde per meriti suoi propri, indipendenti dalla "intenzione recondita" di chi lo lancia.
E quindi, qual'è il problema? Metti che tu lanci un bel meme, e tutti ti linkano, e le tue visite salgono. E allora? Io sono felice per te.
Il tuo successo non mi toglie niente, e nessuno mi impedisce di fare un meme ancora più bello, e di guadagnarmi ancora più accessi del tuo, se voglio e se sono capace.
A mio modo di vedere bisogna saper discernere e valutare ogni iniziativa per quello che è, senza fare di tutta l'erba un fascio perchè si sbaglierebbe. Poi non è che ci siano delle regole precise, ferree ed universalmente riconosciute per questo genere di "conversazioni": se uno vuole lanciare una discussione la lancia, se uno vuole parteciparvi vi partecipa nel modo e nei tempi che più preferisce.
Alcuni è vero non sono molto seri, ma ogni tanto bisogna spezzare dalla solita serietà quotidiana e non ci trovo nulla di male nell'intavolare una discussione del genere.
a volte questi meme sono un bel gioco, a volte sono fatti tanto per fare (a volte avranno anche un piano ben architettato per avere un ble riscontro in termini di linkaggio)
per quanto mi riguarda partecipo se interessante e se ho qualcosa da dire
a volte partecipo per puro cazzeggio avendo tempo di cazzeggiare
a volte partecipo perchè particolarmente ispirata (vedi ieri sul perchè leggere un blog) ma comunque perchè ho qualcosa da dire
quando non partecipo è perchè, nell'ordine, non mi va, non so che dire, non direi meglio quanto altri hanno già detto, non ho tempo di fare dire e seguire l'evoluzione del meme stesso, non lo ritengo rilevante per il carattere del mio blog (che rispecchia il carattere mio dopotutto)...
mi spaventa il tornaconto che uno ne può avere...se il meme è pensato proprio per averne un tornaconto...va contro la mia idea di blog che fondamentalmente è divertirsi in qualche modo con altri attraverso la rete
Ridere fa bene.
Io non ci vedo nulla di male. Saranno -alcuni- inutili, poco originali ma proprio non riesco a vederci nulla di male.
... e se potessi fare qualche esempio, salterebbe agli occhi... ma è meglio di no... :P
@ Luca Moretto: parole sante... :P
@ Luca Conti: è chiaro che non sto parlando del "meme per definizione", che si propaga spontaneamente e per meriti suoi; io sto parlando dei meme "creati ad arte" che un tizio X lancia e dice: "Vorrei che Tizio, Caio, Sempronio, Zuzzurro, Baldassarre ecc mi dicessero cosa ne pensano". ;)
Al che i personaggi suddetti si sentiranno quasi in obbligo di continuare il meme, propagandolo ad altri, e via dicendo.
Se un meme è spontaneo, non fa mai male... ma NON è di quello che sto parlando... ;)
@ Antonio Furno: ma "quei meme" sono positivi ed utili, e ben vengano... :)
@ Andrea: che vengano dall'estero poco conta...
Come ho già detto a Luca, se sono spontanei ed "arrivano" qui in Italia, poco male.
Se vengono creati apposta... beh, è diverso... :P
@ juzdongivaphuck: beh, questo post NON potrebbe essere un meme solo perchè non l'ho pensato in quanto tale, nè l'ho passato ad altri (per fortuna!) :D
Ad ogni modo, se fossero davvero fatti come un flusso aperto di informazioni, sarebbero molto utili (veri quanto detto da Antonio Furno)
@ P|xel: come si suol dire... "A pensar male si fa peccato, ma raramente si sbaglia" :D
@ Linker: eheheh.... vero... ma non volevo mica scomodare i Faraoni... :P
@ Tambu: bravissimo, il punto centrale della discussione è proprio che "i meme non dovrebbero aver bisogno di link". Peccato che non sia così, e solo contro questi mi sono rivolto, non contro i meme in se...
@ Andrea Richetta e Daniele Salamina: il "meme da definizione" si... ma il "meme da link" no... :P
@ svaroschi: LOL! NOOO, assolutamente non era un riferimento (nè esplicito nè sottointeso) a quel genere di collaborazionismo.
In realtà anche il termine "collaborazione" mi sembrava improprio... al fine l'ho cambiato con "collaborare online". ;)
@ Pepenero: infatti io NON ho generalizzato, ed ho distinto chi lo fa animato da "spirito buono" da chi lo fa animato da un proprio tornaconto (di qualunque tipo).
Ah... grazie per l'invito ad entrare nel tuo circolo esclusivo, accetto volentieri... :P
@ Maxime: LOL! Prima o poi si farà la gara a "chi ha il meme più lungo" :D
@ Marco: assolutamente no, figurati... sono certo (leggendo anche i commenti) di non essere nè il primo nè l'unico a pensare una cosa del genere.
Ma finora non l'ho letto da nessun'altra parte... :P
@ Gioxx: i miei vicini nella 2000 blogger sono più "famosi" di me, quindi non avrebbero nessun vantaggio se io partecipassi... :D
@ Gaspar: come ho scritto (e mi ripeto volentieri, no problem) il "vero" meme è quello che dici tu e vive di vita propria, indipendentemente da chi lo lancia; il meme "da link" (quello che ho stigmatizzato io) no, e vive di link "autoreferenziali".
Qual'è il problema? Nessuno... se non fosse che personalmente non apprezzo questo tipo di giochetti (per di più spacciati per cose "belle e utili") e quando mi accorgo che vengono lanciati apposta per "fare risultato" mi fanno calare la considerazione che nutro per chi fa queste cose. :)
@ Davide: perchè, hai lanciato un meme "solo per aumentare le tue quotazioni"? :D
E' vero, non bisogna fare d'ogni erba un fascio, ed io sono stato chiaro su questo punto.
E poi... come altri hanno detto... si partecipa liberamente e nessuno costringe nessuno a partecipare, no? (anche se a volte diventa difficile dire "no", specie se chi lancia il meme è un amico) :P
@ catepol: se si tratta di meme seri, partecipo volentieri.
Se si tratta di meme divertenti partecipo volentieri e mi diverto pure.
Se qualcuno invece vuole "usarmi" per qualche scopo... no, non mi diverto più.
@ Vester: ehm... non apprezzo particolarmente, oltre ai meme, lo spam nei commenti...
Questo passi, ma solo perchè è divertente.
Comments by IntenseDebate
si un meme aumenta la popolarità, si a volte i meme vengono fatti per questo, si comunque rimangono spesso realtà positive.
Sto pensando ad un meme in questo periodo, in meme che lancerò soltanto al raggiungimento di un discreto pubblico, sto pensando a questo meme non per la classifica, che ci si creda o no, ma per socializzare e trattare un argomento che mi interessa particolarmente.
Anche la socializzazione è un secondo fine, ma il secondo fine non è prerogativa dei meme, lo stesso scrivere un post su un blog ha comunque un suo scopo secondario, il blog non è più in diario da tenere con il lucchetto, non lo è mai stato, quindi scrivere per se stessi è una rarità, lo scrivere serve a creare rapporti, a tessere una tela, ed è forse questo criticabile? e se c’è chi preferisce il pay-for-click alla tela è criticabile? se il meme fa schifo non si segue, se il meme è interessante anche se porta 100/1000 € nelle tasche di un blogger non dovrebbe interessare.
Questo è ovviamente solo un mio punto di vista, spero di essere riuscito ad evitare toni polemici!
🙂
red