Ci risiamo, lo so…
Sto rimandando questo post da settimane (anche se avevo ben chiaro cosa scriverci) ed alla fine dei conti ho fatto bene, perchè quello che è successo in questo weekend mi ha dato la spinta necessaria per mettere le dita sulla tastiera e tornare a lamentarmi.
Se non vi va di leggere l’ennesimo post-lamento, scorrete la pagina e sceglietene un’altro a caso… 😛
Da ieri arrivano trackback ad un vecchio (e tristemente noto, dato che ancora oggi viene commentato e linkato) post in cui mi inventavo due "categorie" di BarCamp che stavano emergendo…
Perchè sta succedendo? Semplice…. perchè alcune (se non tutte) delle cose di cui mi lamentavo si stanno avverando, e nonostante sperassi un miglioramento della situazione sui BarCamp in Italia… non posso che prendere atto che le cose stanno peggiorando… sempre di più…
IngannaCamp: dicesi "IngannaCamp" (termine coniato or ora e brevettato… 😀 ) quell’evento che viene spacciato dagli organizzatori per BarCamp ma…. che di BarCamp ha poco o nulla. Sotto il termine IngannaCamp si possono annoverare illustri (si fa per dire, eh!) predecessori, come il discusso GreenCampIt (che invece era un evento politico), il VlogCamp (che invece era una programma televisivo, come ebbero a dire due diretti partecipanti) ed ultimo il securitycamp (che invece era un corso di formazione per gli addetti di una banca… sigh) come Sid05 ci ha fatto sapere. E’ stato proprio quest’ultimo evento la classica "goccia che fa traboccare il vaso", con persone che avrebbero fatto centinaia di chilometri (ma per una fortunata serie di coincidenze non l’hanno fatto) per partecipare ad un evento che tutto era tranne che un BarCamp.
Ovviamente che non fosse un BarCamp NON era affatto stato menzionato, visto che era anche presente sul wiki ufficiale dei BarCamp e… mio malgrado… anche su BarCamp Italia. E’ questo che ha fatto incazzare ME, e spinto a scrivere questo post; come "owner" di BarCamp Italia ho modo di conoscere e "sentire" tutti gli organizzatori di BarCamp italiani, così come dare qualche consiglio e chi me ne chiede (e lo faccio con piacere); allo stesso modo sono stato contattato dagli "organizzatori" del securitycamp, gli ho dato la possibilità di pubblicizzare il loro evento su BC Italia (anche perchè non spetta a me controllare alcunchè, ci mancherebbe!) e… sorpresa! Un "IngannaCamp" con tutte le carte in regola….
Faccio mea culpa per eventuali lettori di BarCamp Italia che si siano sentiti invogliati a partecipare per averne letto sul blog, e siano rimasti delusi…
Ma… prima che sia troppo tardi, stavolta voglio dar retta al mio cervello, e SCONSIGLIARE FORTEMENTE UN EVENTO che mi puzza di IngannaCamp da chilometri di distanza: l’ArtBizCamp. Spero di sbagliarmi… ma non sono l’unico ad avere un dubbio del genere, ne sono sicuro…
Della questione "IngannaCamp" (anche se non con questo nome) se ne sta parlando nel gruppo "Indigeni Digitali" creato su Facebook da Luca.
AccavallaCamp: il nome è self-descriptive e non è associabile ad un evento in genere, ma all’abitudine (perchè ormai sta diventando un’abitudine, è chiaro) di organizzare BarCamp tutti negli stessi giorni, fregandosene senza alcun problema se quel giorno ne sono stati organizzati altri.
E’ già successo in passato (anche se con grosse differenze, perchè organizzare due BarCamp differenti per tematiche a migliaia di chilometri di distanza penso non crei problemi a nessuno) e succederà sempre di più in futuro… e per motivi che sinceramente non capisco.
Esiste un calendario (costantemente aggiornato) che dovrebbe aiutare tutti nella scelta di una data libera: perchè cavolo non viene neanche guardato???? L’unico motivo che mi viene da pensare è il menefreghismo, male tipicamente italiano… e che ha portato (ed oggi) ad organizzare QUATTRO BarCamp il 6 di ottobre, di cui ben due nella stessa città. Dai… è assurdo!!! Non si può neanche più portare avanti la tesi "ognuno sceglie quello che gli interessa" perchè con quattro camp nello stesso giorno, una persona potrebbe essere interessata a più di un evento… e se poi due sono nella stessa città….
Accavallarsi in questo modo PER ME è una mancanza di rispetto nei confronti sia di chi ha organizzato per primo un BarCamp in quella data sia di chi vorrebbe partecipare; siete liberissimi di pensare che alla fine non succede niente ad ammucchiarsi tutti lo stesso giorno, ma per me non è così… Gli strumenti per scegliere una data libera ci sono… per favore, utilizzateli!
Considerazioni sparse: che il formato BarCamp in Italia sia un successo è chiaro a tutti… ma spero inizi ad essere chiaro a tutti che ci si sta avventurando verso un punto di non ritorno, dove "tutto è Camp ma nulla è BarCamp". Lungi da me il voler fare il controllore/moralista del caso… ma un po’ di auto-regolamentazione non farebbe male, in alcuni casi.
E la proposta di "marchiare" come fakecamp quegli eventi in forte odore di IngannaCamp non è affatto sbagliata, se effettuata con cognizione di causa…
da quello a cui insieme partecipammo ( roma ) , le cose sembrano lentamente essere precipitate con qualche esempio positivo però ( Zena camp ) ….
Credo che ci serva solo la serietà….ed il rispetto per il lavoro altrui, non sputtanando la formula CAMP.
Penso che tu abbia ragione, ma questo non è il punto.
Ho letto anche il post di Sid. Mi fa piacere notare che tutt’e due, secondo me, non state facendo una discussione accademica e un po’ inutile su chi sta fuori e chi sta dentro la parola barcamp, ma cercate in modo pratico di proporre un modo trasparente di segnalare ai partecipanti le intenzioni degli organizzatori, visto che l’etichetta barcamp fa gola e attira partecipanti.
Non si tratta, mi pare, di stabilire qualcosa di vago, come se quello di Grillo sia un blog e meno, tanto per fare un esempio famoso, ma si tratta di evitare, a me curioso di fare centinaia di km spinto da una chimera, e ritrovarmi arruolato al posto di qualcun altro.
Arruolato: confinato in un luogo dove non vorrei essere.
here we go …again!
:-/
ma si sa, gli italiani sono creativi, fantasiosi, e se vedono una cosa che funziona ..la scopiazzano!
Male pero’, che i cinesi almeno quando copiano realizzano un prodotto cosi’ simile all’originale che non si coglie differenza.
Come sai ti avevo contattato perché intenzionato ad organizzare il primo Podcamp in Italia, ma al momento preferisco accantonare il progetto primo peché non ho trovato molto entusiasmo in giro al riguardo, ma anche per molti dei problemi che da tempo tu denunci. Aggiungerei anche una categoria di partecipanti ai Barcamp, i “Tiro l’acqua al mio MulinoCamp”. Coloro che si presentano ai Barcamp per pubblicizzare sfacciatamente i loro progetti commerciali. Non è un problema solo italiano, ne ho visti anche al PodcampUK a Birmingham a cui ho partcipato.
PS Se qualcuno è interessato a organizzare un Podcamp in Italia mi contatti, non c’ho rinunciato del tutto e l’unione fa la forza:-) renato [at] nightpassage.org
Io purtroppo ho subìto sulla mia pelle entrambe le categorie di Camp che hai egregiamente descritto nel tuo post, ma non mi va di alimentare nuovamente una polemica che mi fece passare per un rosicone ed un egoista laddove ero semplicemente una vittima.
Ora, anche se di fatto non esistono regole perché comunque stiamo navigando in un campo che è bello proprio in quanto ognuno è libero di fare quello che cazzo gli pare (e ci mancherebbe pure), è bene che questi episodi vengano costantemente monitorati e sputtanati (e bada bene, non fermati o boicottati), affinché ogni possibile partecipante abbia a disposizione tutti gli elementi per decidere se aderire o meno.
P.S.: quali sono i 4 Camp contemporanei che si svolgeranno ad Ottobre? Su quale dei 4 si orienterà la “blogosfera bene”?
Ho aperto tempo fa un post sul blog del WordCamp proprio per discutere di questo.
Potresti aprire un gruppo google di discussione o un forum dove confrontarci tutti , organizzatori e partecipanti , per creare una sorta di linea guida per aiutare tutti a creare dei bei Camp ?
Magari proprio su barcampitalia.
ciao
wolly
Che dire Giò. Argomento già trattato mille volte e conosci bene il mio punto di vista. Mi ero segnato per andare al SecurityCamp ma per altri impegni -fortunatamente- sono mancato. Mi sarebbe seccato alquanto farmi la tratta Ravenna-Viareggio per trovarmi ad un convegno di clienti IWBank (grazie per il resoconto Sid).
La parola BarCamp, come più volte ripetuto, ormai è inflazionata. Viene utilizzata da tutti perché “fa figo” e funziona. Davvero un peccato 🙁
Palmasco ha perfettamente ragione, se proprio ci deve essere un barcamp a settimana che almeno sia chiaro chi organizza (che sul perchè poi ognuno ci arriva da solo)…
Ma sei tu che fai diciamo da moderatore a Barcampitalia? Ho capito bene?
Perchè se è così la cosa è realtivamente semplice.
Nel senso, per essere autorizzati devono passare da te.
Ti puoi preparare un regolamento da pubblicare su barcampitalia, da tenere sempre a vista a lettere cubitali e come ti scrivono glielo rimandi ancora. Deve essere chiaro.
Solo se rispettano tutti i punti possono aprire la loro paginetta e iniziare a promuoversi.
Se fanno i vaghi o non hanno i requisiti hai tutto il diritto di sputtanarli. Sullo stesso Barcampitalia, se vuoi…anzi, se non puoi farlo tu, chi per te dovrebbe.
Diffondere in rete (di modi nei hai davvero tanti) che non è un Camp autorizzato e fine.
Sugli eventi mascherati da BarCamp per attirare sponsor e media sono assolutamente d’accordo.
Sull’accavallaCamp un po’ meno. Di base hai perfettamente ragione, ma per comprendere il perchè della data si dovrebbe chiedere allo staff. Prima di dire che uno manca di rispetto, si potrebbe chiedere il perchè.
Altra cosa sugli accavallacamp è la geografia dell’Italia. Nel calendario che linki al 27 ottobre ci sono già 2 barcamp e ti preaccuncio un terzo, il TrinacriaCamp 😀
Lo abbiamo deciso mesi e mesi fa. Prima dell’estate. Ma non siamo ancora in quel calendario.
Eppure andiamo avanti, senza sentirci di mancare di rispetto a nessuno.
D’altra parte, come fa un barcamp fatto a Catania ad essere concorrente ad uno fatto a Rovigo o Milano?
Anzi, la mia proposta era quella di collegare in videoconferenza in BarCamp. Ma la proposta non ha avuto nessun esito, forse perchè i BarCamp italiani il primo problema che hanno è la competizione…
Mi piacerebbe collaborare, ma poi ognuno cerca di portare acqua al suo mulino e vede una richiesta di collaborazione come una minaccia. Ti giuro che non so spiegarmi i motivi. Tanto più che dai barcamp in teoria non dovrebbe mangiarci nessuno…
Mah…
[…] MILLE MODI DI DIRE BARCAMP […]
[…] MILLE MODI DI DIRE BARCAMP […]
Giovy, in effetti volevo andare al SecurityCamp ma qualcosa non quadrava. Non so che ma non quadrava.
Bene bene, ora lo so…
Dille prima queste cose, appena le sai, così noi povere fanciulle sprovvedute non ci caschiamo..:)
🙄
bofh