Lo storage personale facile, veloce e per tutti. 🙂
In passato vi ho parlato di altri servizi di storage personale (come Box.net o Sthenic), che comunque richiedevano di perdere qualche secondo fra “apprendimento” ed utilizzo.
DropBoks, invece… è di una semplicità disarmante, ed il servizio ha un target preciso: se stessi.
Nessuna condivisione con alcuno, ma solo un servizio di personal storage immediato, per evitare di “inviare via mail file a se stessi”.
Come funziona DropBoks?
Beh… quasi mi vergogno a spiegarvelo, perchè anche un bambino di due anni ci riuscirebbe… 🙂
Vi registrate (è richiesta solo una mail, che diventerà il vostro username) ed una password. Dopodichè, scegliete un file da caricare in DropBoks usando la finestra di upload e… fatto!
L’interfaccia fa uso di AJAX (in modo molto discreto) per la visualizzazione delle schermate di login e per l’upload dei file.
Il file (fino a 50 MB di dimensione per singolo file e fino ad 1 GB di spazio totale a vostra disposizione) verrà inviato nella propria “dropboks”, dove resterà disponibile per i download successivi.
Un’occhiata all’interfaccia di DropBoks vi farà capire immediatamente quanto semplice ed immediato sia questo servizio.
Clicca sull’immagine per ingrandirla
DropBoks è gratuito (o meglio è “donationware”, quindi SE VOLETE potete donare 1$ per aiutare i gestori a mantenere il servizio) e NON ha pubblicità di nessun tipo nelle sue pagine.
Che dire… semplice, gratuito e veloce. Davvero ottimo. 😉
Bel servizio, quindi poi non si può passare un file a qualche altra persona vero?
@ thisendo: no, non è possibile condividere con altri i propri files.
L’idea sembra ottima… il trionfo del minimalismo utile. Però (va bene, sono meschino e sospettoso, lo ammetto) eviterei a) di fornire il proprio indirizzo email principale e b) di caricare qualcosa di importante o privato. Certo, il giocattolo sarà di un gruppo di giovani perbene, ma il tutto è un tantino insolito. Non c’è copyright da nessuna parte, nè un “chi siamo”, anche se nelle condizioni d’uso c’è un indirizzo di San Diego apposta per “avere il rimborso di qualsiasi donazione” fatta a DropBoks. Più unico che raro… senza contare che aggiunte le commissioni di Paypal per rimborsare un dollaro ricevuto andrebbero in perdita netta. Non sono iscritti alla camera di commercio locale, quindi non sono una società… eppure un gigabyte a testa e (si suppone) banda a profusione per i download non sono cosa da nulla che si improvvisa dalla sera alla mattina. Infine, una curiosità nelle condizioni d’uso… il servizio, dicono, è regolato dalle “leggi degli Stati Uniti d’America”, ma una società americana non scriverebbe mai una cosa del genere. I servizi sono regolati dalle leggi dello Stato di residenza, la California. Un errore macroscopico, quindi il disclaimer non è stato scritto da una persona esperta, tantomeno da un avvocato.
Insomma, splendida idea. Ma suggerirei cautela 🙂
Complimenti casper per aver analizzato il servizio cosi a fondo!
Uhm … facile sembra facile non è molto lo spazio , ho letto bene
su Internet Magazine di questo servizio non mi sembra finora
tu ne abbia parlato sbaglio?
@ casper: beh, NON è quel genere di servizio.
Serve solo ad evitare di doverti inviare via mail file, ma ovviamente NON per conservare file importanti e/o strettamente riservati.
Per quello c’è Box.net. 😉
@ Barbara: ho testato in passato anche Xdrive, ma non mi era piaciuto affatto, ed il client Windows per utilizzarlo era moooolto instabile ed appesantiva tantissimo la macchina su cui era installato.
Azz, ora non so più quale scegliere … 😀
Grazie Giovy io non l’avevo mai sentito prima ma leggendo sulla rivista non sembrava male almeno evito l’ennesima registrazione 🙂
Utile!
io mi mando sempre un sacco di roba nelle mie automail 😀