La prima frase che voglio dire su questo BarCamp: "E’ stato uno dei BarCamp "più BarCamp" a cui abbia mai partecipato".
… ma andiamo con ordine.
Reduce da una trasferta romana, sono tornato a casa venerdì alle 14.00, giusto in tempo per mangiare qualcosa ed aspettare che gli amici Googlisti passassero a prendere me e Mia per andare a Bari, dove era in programma il BollentiSpiritiCreativeCamp, primo BarCamp organizzato in terra di Puglia.
Sono sincero: prima di andarci ero un po’ scettico, perchè mi sembrava "presente" il rischio che un evento del genere, patrocinato dalla Regione Puglia, tutto potesse essere tranne che un BarCamp…. ed invece è stato tutto il contrario…
Arrivati alla sede del BarCamp non senza difficoltà (il monastero di Santa Scolastica NON è l’unico palazzo a chiamarsi così a Bari, a quanto pare), ci troviamo di fronte a quella che definire "organizzazione perfetta" mi pare riduttivo; su un tavolo erano presenti delle schede da compilare per la registrazione, che consegnate al desk di accoglienza permettevano di ricevere la "sacca" (che Koolinus chiama "smug") del Camp e di scegliere fra una maglietta o una penna USB, entrambre brandizzate per l’evento.
La sede: si vede chiaramente che NON è un evento improvvisato, così come è altrettanto chiaro che è stato fatto un grosso investimento in denaro (parlando con gli organizzatori ho avuto la conferma che questo BarCamp era un evento "istituzionale" della Regione Puglia).
La sede scelta era stupenda ed allestita in maniera impeccabile, con impianto audio/video in ognuna delle tre sale a disposizione (potete vederla dalle foto che ho scattato), al posto del tabellone in carta per i post-it con gli interventi c’era un plasma dove, grazie ad un software apposito, gli interventi venivano inseriti in una timeline elettronica… insomma, uno spettacolo… 🙂
Le persone: questa è stata la sorpresa più grande in assoluto! Centinaia di persone, per la stragrande maggioranza giovani. MAI mi sarei aspettato un così grosso successo di pubblico per un evento che in Puglia non era mai stato organizzato. E NON pensiate che fosse così solo perchè era in concomitanza con la Notte dei Ricercatori; al piano di sopra c’era proprio l’evento inaugurale con le istituzioni in pompa magna e… ERA DESERTO.
NON c’erano blogger conosciuti (ad eccezione del sottoscritto, dei Googlisti, di Mia e di Donato aka Markingegno che ho avuto il piacere di conoscere proprio in quest’occasione), NON c’erano tavoloni con decine di laptop e folla bloggante/twittante, non c’era alcuna "autoreferenzialità blogosferica" da nessuna parte. SOLO ed ESCLUSIVAMENTE persone intervenute per partecipare ad un BarCamp sulla creatività giovanile, per sentirne parlare e discutere insieme.
Un particolare degno di nota: la struttura in questione era TOTALMENTE ACCESSIBILE, ed infatti c’erano diversi ragazzi diversamente abili che hanno seguito i talk nelle varie sale, potendo muoversi senza problemi anche con le sedie a rotelle.
Gli interventi: tantissimi quelli in scaletta, a partire dalle 19.00 e fino all’1 di notte, alcuni molto interessanti ed altri meno (beh, io sono poco creativo e più tecnico, ma ho apprezzato molto gli interventi che ho seguito). Il taglio di alcuni interventi era molto "istituzionale" (si parlava di finanziamenti, leggi et similia) ma… quando ho visto prima un cortometraggio realizzato da Unisco per spiegare la creatività dei giovani nelle aree urbane degradate ed un "intervento" realizzato cantando e suonando la chitarra da Roberto Talamo per discutere di teoria della canzone… beh… ho pensato: "Cavoli, questo è DAVVERO UN BARCAMP", nel vero spirito della parola. Nei talk non c’erano vere e proprie discussioni, ma queste nascevano come sempre in seguito, negli spazi intorno, nei corridoi e nei gruppetti di persone che si incontravano e parlavano di quello che avevano appena ascoltato, spesso vedendo al centro del discorso colui/colei che aveva appena finito di argomentare dietro al microfono.
Le iniziative collaterali: trattandosi di un evento sulla creatività, a "margine" c’erano una serie di iniziative collaterali organizzate o improvvisate, come quella di "pittura collaborativa" (non saprei come definirla altrimenti) fatta nel corridoio fra una sala e l’altra ed una rappresentazione teatrale intitolata "contro’Odissea" dove si ri-elaboravano le "donne di Ulisse".
Trovate l’intero fotoset dedicato al BollentiSpiritiCreativeCamp su Flickr qui: http://www.flickr.com/photos/giovy/sets/72157602201240284/
Considerazioni personali: come ho già detto (ma mi piace ripetermi, in questo caso) il BollentiSpiritiCreativeCamp è stato un BarCamp ECCEZIONALE, davvero uno dei migliori a cui abbia partecipato (peccato non essere potuto restare oltre le 22.30, causa viaggio di ritorno).
Ho potuto apprezzare la voglia vera di fare, di creare qualcosa insieme e lo spirito collaborativo che si poteva respirare dappertutto. Ho visto partecipanti, dopo un talk, scambiarsi indirizzi per tenersi in contatto, progettare di aprire un blog insieme dove discutere delle tematiche di cui si era appena parlato, essere davvero entusiasti di aver partecipato ad un evento del genere. E sono sicuro che il camp NON si fermerà qui… i Bollenti Spiriti continueranno ad andare avanti e farsi conoscere, perchè ci mettono davvero passione in quello che fanno… e se guardate il wiki del camp, esempio banale, si è già trasformato… ospitando (a mia insaputa ma con estremo piacere) le foto che ho scattato durante il camp e facendole diventare accompagnamento del racconto di quello che è stato un evento SPECIALE.
Non sono solito ad usare superlativi ma… in questo caso… se li meritano e ci sono davvero tutti….
e non sai quanto mi spiace non esserci stata prevedevo di essere a PZ e quindi saremmo venuti…
ma son rimasta in calabria questa settimana
Ero sicura che sarebbe stato bellissimo! Ci sono moltissimi creativi al sud, che purtroppo per scarsi mezzi ed opportunità non riescono ad uscire e lavorare con ciò che amano fare. Ci sono un sacco di giovani che hanno voglia di fare, imparare, concretizzare le loro idee e le loro ispirazioni. E invece… parlo anche di me visto che la mia regione è considerata sud, quando la mia città è fisicamente più a nord di Roma (se vogliamo essere pignoli). Ci strappano le ali e le istituzioni pensano spesso a mangiare i soldi che dovrebbero andare per organizzare eventi, formazione, lavoro e attività creative, culturali. Ogni tanto qualcosa succede ma non sempre ed è come se quell’unico tentativo di cambiare le cose non sia valso a nulla.
Sono proprio contenta che il BarCamp di Bari sia riuscito.
Questi ragazzi hanno bisogno di eventi del genere e di ritrovarsi in eventi del genere. Invece di sentirsi abbandonati e trascurati dalle istituzioni. Sicuramente un lavoro egregio da parte degli organizzatori.
Sarebbe bello se non dovessimo obbligatoriamente trasferirci tutti al nord o addirittura all’estero come forse dovrò fare io, per poterci realizzare e vivere non dico nel lusso ma DECENTEMENTE.
Ok, sorry per lo sproloquio…sto come una iena!
😀
che dire? ogni volta che leggo di questi Camp provo un pò di invidia. Mi piacerebbe parteciparvi un pò. Il Romagna Camp é quello che mi ha segnato particolarmente. In senso positivo naturalmente.
Manu
Mannaggia. come mi è potuto sfuggire :(((
ciao giovy, ero al camp e anch’io mi sono divertita molto… è stato bello, soprattutto per noi che stiamo lavorando su alcuni contenitori di Bollenti Spiriti giù a Lecce.. Avevo notato che sei in gamba con le foto e devo dire che confermo anche perchè ne hai fatta una molto bella a me! 😉 ( sul gruppo del camp trovi le anche le mie foto)
Se organizziamo un barcamp nel leccese, e me lo permetti, te lo farò sapere!
Ciao!!
[…] dallo stesso team che l’anno scorso organizzò il riuscitissimo Bollenti Spiriti Creative Camp, quest’anno si è cercato di dare un’impronta "europea" al camp, considerando […]