Twitter is dying?
L’interrogativo non è mio (anche se lo condivido in pieno), ma è quello che si stanno chiedendo diversi autorevoli personaggi del web.
Ho parlato di Twitter e dell’inaffidabilità del suo servizio solo due settimane fa (o poco più), ma da allora alcune cose sono cambiate, è innegabile.
Più di una volta mi sono trovato a chiedere in Twitter: "Ehi, ma che fine avete fatto tutti?". Altri hanno chiesto la stessa cosa, trovandosi in diversi momenti a vedere due twit a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro, cosa che "in tempi normali" sarebbe inconcepibile.
Nel frattempo, è entrato in campo Plurk, e sono sicuro di non sbagliare affatto se dico che nell’ultima settimana è stato MOLTO più utilizzato di Twitter (se qualcuno ha voglia di smentirmi, si faccia avanti).
Duncan Riley (ex Techcrunch) ha scritto ieri sul suo nuovo The Inquisitr: "Twitter has jumped the shark". Ne cito un passaggio interessante:
I soon realized that Twitter users were a dedicated, loyal bunch who would stick with the service no matter what. But even this dedicated loyalty had a limit, and suddenly it seems that at long last people have had enough and are either abandoning Twitter or like me, spending less time on it
Mmm… quindi non sono l’unico ad aver notato che è in corso un certo abbandono da parte della "fedele user base" di Twitter. Ma andiamo avanti…
Dave Winer (Scripting News… il padre dei blog, chi non lo conosce?) ha scritto ieri: "Plan B". Cito:
Now we’re going the other way. When I log onto Twitter these days, it’s empty, quiet, a ghost town.
People wondered what would replace it. It’s becoming clear the answer to that is the worst possible one — nothing. The energy of Twitter is evaporating. Which is terrible, because it replaced decentralized systems built around our blogs, which are now quiet, they sleep with Twitter. It was a bad deal.
Mmm al quadrato… definire Twitter "a ghost town" è abbastanza significativo…
E per finire, c’è anche chi ci va giù duro, come Rafe Needleman (Webware), che ha scritto: "A proposal for Twitter: Shut it down". Cito anche qui:
I believe Twitter is bleeding users. Every time Twitter users go to Twitter.com or to their Twitter app and they see the "Fail Whale," an error message, or just a non-responsive site, they’re that much less likely to come back the next time. Instead, they’re going to FriendFeed, Jaiku, Pownce, or even the whacked-out Plurk.
Until the Twitter team can get the service working again for good, here’s what they should strongly consider: Close the site. Take it offline. Put plywood over the doors and windows, as it were, with a big "We’re remodeling!" sign on the front. Ask users if they want to be e-mailed when the site reopens for business and don’t send that e-mail until the thing is fixed. Really fixed. Then have a grand reopening party.
Mmm al cubo… chiudere Twitter per lavori?
Non condivido, in questo caso, l’idea di Rafe… per il semplice motivo che chiudere Twitter "adesso" significherebbe condannarlo a morte.
Che moltissimi utenti lo stiano usando meno è un dato di fatto… così come è un dato di fatto che altrettanti utenti stiano iniziando ad utilizzare servizi alternativi (in tre giorni ho raggiunto 238 utenti che seguo su Plurk, contro i 312 di Twitter, che uso dall’inizio… tirate voi le somme). Se chiudessero per manutenzione (anche solo una settimana), al ritorno troverebbero certamente ancora utenti pronti ad utilizzarli, ma sarebbero enormemente in meno.
Sicuramente io continuerò ad utilizzare Twitter e personalmente lo preferisco ancora a Plurk (troppo dispersivo per i miei gusti), anche se devo ammettere che ci provo "meno gusto di prima" a farlo, semplicemente perchè… NON FUNZIONA!
Aprire l’interfaccia web e trovare la balena in volo con gli uccellini… o il messaggio di "Over Capacity", o Twhirl che non si aggiorna a causa dei limiti imposti alle API… E’ frustrante, e quando si perde il divertimento, il gioco viene presto a noia. Di contro, Plurk sta facendo divertire TANTO gli utenti, e ci sono persone che stanno inviando molti più aggiornamenti su Plurk che su Twitter (su, siate sinceri… non si può parlare più di "febbre da lancio").
E personalmente SONO SICURO che se Plurk tirasse fuori delle API pubbliche e si realizzasse un client in Adobe AIR che rendesse l’utilizzo di Plurk più "efficace", Twitter se la passerebbe DAVVERO male… più di come se la sta passando adesso…
In definitiva: Twitter sta morendo? Cosa ne pensate?
Io non me ne intendo dal punto di vista “tecnico”, ma l’ho pensato subito che PLURK “prende” di più. Il fatto che i messaggi slittino orizzontalmente, implica uno scrivere senza “fine pagina”. Il che fa perdere totalmente la cognizione del tempo perchè non pone limiti visibili. L’effeto creato da PLURK è quello di una community di amici che cammina (all’inizio, qualche giorno fa) sempre più velocemente (ora si posta già con maggior frequenza) verso una linea d’arrivo invisibile che si sposta sempre più in là.
L’effetto dipendenza è garantito.
(maddalena)
io sto aspettando di vedere che combinano a Twitter prima di parlarmi. Secondo me si riprende alla grande. Diamogli tempo. Dopo tutto è sempre un servizio gratuito che pretendiamo. Su plurk è un gran cazzeggiare lo avrai capito ma fino a che è meno immediato ed usabie dubito che l’esodo che c’è stato sia realmente un esodo. E’ una prova fgenerale, per non sentirsi fuori dal gruppone che utilizza i servizi fighi. Tolto un gruppetto di cui faccio parte (i big cazzeggiators) non è che è utilizzatissimo plurk. C’è quelche messaggio ogni tanto di chi c’è entrato per curiosità e perchè ci stanno entrando dentro tutti compresi i soliti noti. E quando succede questo, tutti son là ad iscriversi ad un servizio. Se non ha sfondato jaiku e meemi stenta a trovare seguito almeno fra noi italiani e quindi il supporto che merita, per non parlare di pownce che credo utilizzino neanche una decina di persone (e per non parlare del fatto che tutti su tutto abbiamo fiondato i feed di twitter…)…
bè vediamo. secondo me l’abitudine TWITTER dovunque e comunque è dura da battere
Anche io sono molto mmm … Twitter lo vedo un po’ molto in calo.
Sì, è vero che Plurk è più dispersivo, ma crea più dipendenza: la timeline, i commenti, il fatto che funziona … Ha delle potenzialità notevoli, per essere molto giovane. Vediamo cosa combinano con le API: ci sta sia solo questione di tempo.
Qualcuno ha provato Plurk via IM? Io l’ho provato con GTalk e credo che abbiano ancora da lavorarci un po’ … 🙂
Uhm… io, forse un po’ in “controtendenza”, sono contento di questa transizione: e lo dico per Twitter, dal momento che considero Plurk un “divertissement” per tutti. Mentre il primo è un servizio che, piuttosto, andrebbe orientato all’utenza più “tecnica”: mi spiego, anzitutto Plurk – anche se stanno sviluppando applicativi di terze parti per ovviare al problema! – è di difficile consultazione e sarebbe il primo dominio da “bannare” in azienda… peraltro, non vedo una possibile applicazione utile per le API (eventuali). Twitter è “leggero”, invece, ed esistono già soluzioni egregie per un utilizzo professionale. Insomma, Plurk è giusto “cazzeggio” allo stato puro e si perdono troppi interventi (quasi tutti). Forse, che Twitter diventi un prodotto d’élite è anche un bene!
Penso che Plurk sia uno strumento utile per il cazzeggio-delirio puro, per stare insieme come in una grande osteria, per vaneggiare in compagnia anche con chi su Twitter non ti calcola nemmeno. Ciò non lo rende (quindi e però) un valido sostituito di Twitter.
Cosa penso di Twitter? Che condivido la frase che recita più o meno: se ogni volta che apro twitter c’è qualcosa che non va, la voglia di aprirlo la prossima volta mi passa.
Ciao 🙂
plurk è molto più incasinato ma anche molto più divertente. il fatto è che plurk lo puoi utilizzare se non hai davvero nulla da fare, sennò, per quanto multitasking, ti perdi un po’. almeno io, non ci sto dietro. twitter riesci ad utilizzarlo anche facendo altro, perché è più ordinato, meno dispersivo e più immediato. forse riusciranno a convivere: twitter per il cazzeggio medio, plurk per quello totale.
Raga, sveglia: Twitter sta semplicemente attraversando la fase di transizione da una cosa ENORME a una cosa IPER-MEGA-ENORME.
Quanto poi al farsi avanti sull’uso di Twitter vs. Plurk nell’ultima settimana, Giovà, eccomi:
http://www.alexa.com/data/details/traffic_details/twitter.com?site0=twitter.com&site1=plurk.com&y=r&z=3&h=300&w=610&c=1&u%5B%5D=twitter.com&u%5B%5D=plurk.com&x=2008-06-07T09%3A07%3A24.000Z&check=www.alexa.com&signature=K3HPLeWsPgIAHJ25%2BbeWzhYmd0M%3D&range=7d&size=Medium
Credimi, non c’è proprio storia.
Che dire.. se morisse non ne sentirò l amancanza ne intendo per ora iscrivermi a Plurk, perchè? Perchè diciamocelo, la buona idea è diventata presto una cloaca; questi sistemi possono essere un sistema “piacevole” per tenersi in contatto, per avere notizie rapide, magari per qualche aiuto estemporaneo. Insomma mi può far piacere che l’amico tizio stasera va al cinema a veder XYZ e chiede se qualcuno si aggrega, che Caio ha trovato http://www.pinco.it che offre una interessante libreaira di sviluppo in PHP, ma non me ne frega assolutamente nulla di sapere che Sempronio sta andando a farsi la doccia, o che Tizio fa la pausa caffè.
Twitter è collassato sotto il peso del traffico generato, al 50% totalmente inutile, non ha un modello di business che lo possa portare a rendere entro un certo lasso di tempo ed infatti mi pare che dei banali problemi hw lo stiano affossando.
Non si capisce poi cosa possa dare in più rispetto ad un microblogging dedicato da seguire via feedreader, o rispetto a classici programmi di messagistica… forse l’immediatezza? Beh si se uno non ha un c…o da fare e sta a leggere twitter ogni 10 minuti forse…
A me sembra si stia esagerando. Addirittura una “ghost town”: ieri c’e’ stato un down di mezz’ora. I problemi ci sono per carità, ma sono sporadici.
Ok che un servizio con 1 milione e passa di utenti basato sull’interazione immediata deve funzionare e funzionare bene. Però i post che citi tu nonostante siano scritti da “guru” del web 2.0 mi sanno nell’ordine di:
– Delirio da crisi d’astinenza
– Voglia di “next big thing”
– Pubblicità negativa con secondi fini
Il meme di “twitter sta per morire” piace a molti ultimamente… Chissà perché.
Il vero problema, come dico sempre è il business model di twitter: a questi è scoppiata la bomba in mano. Per assurdo potrebbero aver cominciato in un garage e aver dovuto vendere la macchina per pagarsi i server. Non lo sappiamo.
A sto punto che mettano gli adSense e/o servizi premium, magliette, 1 twit pubblicitario ben segnalato ogni 100 twit ricevuti da un utente (idea della madonna, scavalchi anche il problema dei moltissimi che usano client di terze parti), quello che gli pare, ma cominciassero a ricavarci soldi.
Sarebbero più contenti loro e più contenti noi.
Ed allora che ne dite del down di 1 ora circa (credo) di Amazon?
http://twitturly.com/urlinfo/url/4952e9de1abe320fa6e5d900454a3f9a/
Io concordo con Tombolini. Per quello che ho letto in giro (avessi tempo vi farei il post)…Twitter, servizio gratuito e perchè tale prendiamocelo così come ce lo danno, causa sovraccarico si è attivato per passare e/o diventare una cosa più grande e più funzionale, capace di reggere il peso di tutti noi.
Ora il tempo glielo dobbiamo dare, o ce ne andiamo da Twitter e scegliamo un altro social network. Per il bene che voglio a Plurk, smettiamola di dire che son la stessa cosa…perchè non lo sono. Plurk al momento richiede veramente tempo, ed è tempo che va in cazzeggio puro. Non c’è modo di risalire alle conversazioni che ti riguardano o cercare termini di interesse per seguire le discussioni. Non è Twitter.
Gente…se catepol ha il doppio di utenti di scoble in questo momento su plurk e parliamo nell’ordine delle centinaia mica di numeroni, i 20000 followers di scoble dove sono? (così come i 600 miei che mancano all’appello su Plurk rispetto al mio twitter?) Non lo scrivo per tirarmela…ecco catepol si paragona a scoble. No lo scrivo per darvi il polso della situazione. Sono (e siamo) sempre su twitter. Solo che avendo poco tempo, quando un tool non funziona e non è essenziale alla nostra vita (mica Twitter è essenziale…dai…) semplicemente non ci si perde tempo dietro e si aspetta che rifunzioni. altrimenti si cercheranno altre soluzioni. Ma per l’utilità che ce ne deriva e per la massa di utenti che utilizza il servizio che abbiamo piacere di avere tra i friend.
Detto ciò..divertitevi su plurk se ne avete il tempo. altrimenti prendiamo il buono che Twitter ci dà e aspettiamo i miglioramenti, Ritengo non siano così cretini a Twitter di mollare baracca e burattini (e il milione e passa di utenti) ma che stiano lavorando per noi.
Se poi non lo fanno…morto un social network ne apriremo un altro
@ ibridamenti: Plurk “prende” sicuramente di più. E’ indubbio. Ma è altrettanto indubbio che sia più complesso da seguire, rispetto a Twitter. Personalmente preferirei che questi tornasse a funzionare e gli utenti lo utilizzassero come prima, ma… boh… la vedo dura…
@ catepol: jaiku e meemi sono MOLTO meno utilizzati (al momento di Plurk). Tu dici che quello di Plurk è un fenomeno che si esaurirà presto? Forse… ma se dovessero tirare fuori API pubbliche, avrei dei seri dubbi al riguardo. Differenze di utilizzo? Anche qui: forse…
@ Zizio: che Twitter sia in calo è sotto gli occhi di tutti. E Plurk è appena stato lanciato, quindi devono ancora affinarlo come servizio…
@ Federico Moretti: interessante punto di vista, quello basato sulle differenze di target… anche se Plurk penso si possa usare nè più nè meno come Twitter, VOLENDO… 🙂
@ Ester: già… l’unica sua salvezza può essere la stabilità…
@ tascabile: mi auspico che possano condividere… anzi, personalmente spero sia Twitter a prevalere perchè, nonostante usi Plurk, non sono arrivato ancora al punto di “amarlo”.
@ Antonio: se avessi passato lo stesso tempo (in contemporanea, con Twitter e Plurk entrambi aperti) avresti visto una differenza ENORME nell’utilizzo. Su Plurk c’erano discussioni, persone, vita… su Twitter il deserto. Il grafico di Alexa non ha senso, perchè è il grafico di un servizio con milioni di utenti attivi. E’ come se vuoi confrontare il traffico di eBay con quello di Mr. Price. E’ ovvio che quello di eBay sarà enormemente più grosso…
@ SteveAgl: sinceramente mi sono iscritto a Plurk SOLO per preservare il mio nick (come molti, penso), ma… devo dirti che c’ho preso gusto a starci su. Ed ultimamente anche più di Twitter. Poi ovviamente tutto dipende da impegni, tempo libero, interessi ecc… 🙂
@ Napolux: penso si sia andati oltre il semplice “problema tecnico”. E quante volte hai potuto leggere su Twitter, ultimamente, frasi tipo: “Ehi, ma dove siete tutti?” “Ehi, ma è un mortorio qui” “Ehi, ora vado su Plurk”. Io l’ho letto tante volte. E dei meme non me ne frega niente, sono partito da una mia osservazione (linkata dal twit di un paio di gg fa)
@ Dario: anche quello penso abbia influito, ma come ho scritto a Napolux, si è oltre il semplice problema tecnico… sono gli utenti che si stanno disaffezionando al servizio…
@ catepol: Antonio ha fatto un paragone “surreale”, perchè sono due siti con ordini di grandezza enormemente diversi. Anche se su Twitter ci fosse il deserto totale, questo deserto sarebbe sempre e comunque “una folla” rispetto a tutti gli utenti di Plurk (lanciato da una settimana).
Inoltre: io non metto mica in dubbio il principio di gratuità di Twitter (che non è l’unico ad esserlo), ma dico solo che non sono l’unico ad aver notato che su Twitter ci sia un forte calo. E nel tuo discorso “usate Twitter ma seguitemi su Plurk” ci vedo tanta ipocrisia… ma proprio tanta, sai?
Il “me ne vado su plurk” l’ho letto solo poche volte sinceramente e da chi ha cominciato il giochino degli inviti 🙂
Scopro di essere conservatore, oppure sarà il vecchio proverbio che mi frulla in testa “mai lasciare la strada vecchia….”.
Che vui che ti dica, io mi sono affacciato su Plurk su consiglio della nostra regina 🙂 ma dopo due giorni ho disattivato l’account. Non ho fatto guerre di religione o aderito ai vari gruppi di “talebani” sui vari SN. Semplicemente considero Twitter il primo amore 🙂
E dentro Twitter ho conosciuto molti amici digitali che sono diventati veri amici analogici.
Non è più un problema tecnologico o di affiabilità. Sono veri sentimenti!
Quindi, aspetto e spero. Come si aspetta sempre la donna o l’uomo che si ama.
Sono uno degli ultimi sentimentali. Sigh!
L’unica cosa che mi interessa degli aggeggi web 2.0 è la loro utilità sociale e/o professionale. Se devo provarli tutti solo perchè potrebbero essere migliori o più performanti dei precedenti non mi diverte più di tanto.
E’ anche ovvio che sia così. La tecnologia evolve e gli ultimi arrivati hanno vantaggi immensi derivati dall’analsi gli errori di chi li ha preceduti.
alt non ho mai detto usate twitter ma seguitemi su plurk (semmai iscrivetevi a plurk col mio invito che mi sale il karma quello si) Ho sempre detto che Twitter is twitter per me e lo rimarrà sempre. Su plurk io cazzeggio, senza regole e ne testo l’uso. E se numericamente sono il 10° utente al mondo di plurk per karma…questo a me conferma due cose:
– su plurk i numeri non ci sono al momento (e non so se ci saranno sia se twitter si ripiglia sia se non si ripiglia), ma è un mio parere di utente
– è molto facile diventare il 10° plurker del mondo con i numeri così piccoli, basta giocare e cazzeggiare, scrivere messaggi su messaggi e aggiungere amici su amici
Il test non è scientifico certo… ma i sono andata a guardare Scoble e il paragone c’è tutto. Gli americani non ci sono su plurk (e quelli son tanti, mica noi). Meglio così abbiamo un giocatotlino per cazzeggiare. Ma twitter per tutto ciò che si può fare con le sue API resta al momento insuperabile
Twitter ha appena ricevuto 15 Mln US$ di finanziamento, sicuramente una parte di questi finirà nella ristrutturazione dell’infrastruttura per garantire la scalabilità. Io su PLurk non mi sono iscritto e per il momento non mi iscrivo. Parlando quindi senza aver visto in concreto l’oggetto del contendere la mia impressione è che
– il meccanismo karmatico genera competitività che inevitabilmente straborda in spam su altre piattaforme (es. twitter)
– sento dire che su plurk si cazzeggia molto di più
A questo punto sarei felice se il cazzeggio si spostasse in larga parte su plurk lasciando a twitter usi più orientati al networking professionale. Non è una previsione di scenario è solo una speranza che non credo si realizzerà…
@ Napolux: ok, ma quante volte hai avuto l’impressione che su Twitter ci fosse il deserto dei tartari? 😛
@ Gigi: condivido in pieno la tua analisi, e la sposo proprio perchè anch’io sono MOLTO affezionato a Twitter, e non riesco ad innamorarmi di Plurk (sarà perchè sono innamorato di Twitter? Forse!).
Ma da “osservatore” del mio mondo non posso non notare che le cose stanno cambiando… è palese, ed è sotto gli occhi di tutti.
@ catepol: come ti ho scritto su Twitter, io guardo “il mio mondo” (che poi sarebbero le persone che seguo su Twitter, Plurk, Pownce ecc.
Se dico: “Ho notato che c’è stato un abbandono” lo riferisco a CHI SEGUO IO. E me ne frego di Scoble e dei suoi 20K follower. Ma se leggo anche che BIG del web pensano la stessa cosa, il dubbio inizia a venirmi sul serio, e forse potrei iniziare a pensare che la tua “analisi” basata su Scoble non abbia senso (quanti di quei 20K utenti sono attivi realmente?).
@ Marcello: se tutto il cazzeggio si spostasse su Plurk, io sarei felice di NON seguirlo più come servizio, perchè mi piace molto più Twitter. Ma non penso succederà una cosa del genere.
Anch’io non credo che il cazzeggio si sposterà tutto su plurk e tra l’altro twitter diventerebbe noioso: un po’ di cazzeggio e utile e compatibile con un uso professionale, mentre troppo finisce per allontanare chi vuole utilizzarlo professionalmente.
La cosa che mi sorprende di più è che parlate di Plurk come se fosse una novità della quale se ne sentiva la mancanza, quando in realtà esistevano già una miriade di alternative con caratteristiche pressoché identiche. La differenza tra Plurk e Jaiku ad esempio sta più nel giorno del debutto che nelle caratteristiche del servizio. Oltretutto, la vera novità di Plurk è costituita dalla timeline in ajax, e molti già stanno pensando a come “farla fuori” con estensioni di Firefox e alternative varie.
Credo che Twitter farebbe bene a migliorare la propria situazione in tempi brevi, perché effettivamente il pericolo di perdere utenti esiste (se fanno scappare opinion maker come Scoble e altri è la fine). Ma credo anche che non ci sia da fossilizzarsi troppo sulle differenze, perché Twitter è vero microblogging (ed ho molti dubbi che Plurk lo sia) ed il suo successo è dato *anche* dalla mancanza di tutte quelle funzioni che caratterizzano Plurk: Commenti e Karma in primis. Senza tralasciare il fatto che il cazzeggio estremo di Plurk alla lunga è controproducente.
@Lore
Quoto. Tra l’altro la timeline è basata su flash credo.
@Marcello del Bono
Non so chi frequenti tu su twitter, ma io negli amici ho un gran numero di cazzeggiatori. 😀
P.s.
Fonte della storia del finanziamento a Twitter? TechCrunch? Vado a cercare.
Non ho necessariamente interesse a decretare la fine o l’inizio della fine di twitter, specialmente in un momento tecnologico in cui senza dubbio ciò che conta non è tanto l’idea o la semplicità della stessa, ma l’efficenza temporale.
Twitter contro Plurk lascia il tempo che trova per il semplice fatto che per ora plurk è un “time sinker” orrendo, mentre con Twitter puoi sopravvivere allo spam.
Il numero dei contatti sarà pure più alto, ma quanta dispersione contiene questo strumento di microblog efferato?
Voglio dire: io, personalente, se devo spendere le prossime 3 ore a leggere 235 messaggi con relaviti 450 commenti, preferisco aprire un libro a caso e darmi arie da intellettuale fine secolo.
Sarebbe poi abbastanza pleonastico sostenere che deciderà chi la vince solo il tempo.
Ma è sempre così, alla fine.
Plurk è carino, Twitter anche. Dopotutto le cose cambiano, i servizi migliorano e peggiorano e la semplice consecutio temporis (il genitivo è d’obbligo) non è prerogativa di un’evoluzione verso un ipotetico futuro migliore.
Io, credo, la sfida per i prossimi twitters style services, sia economizzare il tempo.
Che poi è proprio l’ultima moneta che ci resta da spendere ora come ora.
@ Napolux, anch’io seguo vari cazzeggiatori, è solo questione di restare all’interno dell’area tra lo spam/cazzeggio puro e la press release aziendale. Almeno se lo si vuole usare prevalentemente per fare networking professionale.
Notizia del finanziamento era comparsa già diversi gionri fa su techcrunch e altri, il primo che ritrovo è per esempio http://www.paidcontent.org/entry/419-twitter-closing-its-15-million-roun-with-twitter-bit-less-than-100m-val/
Stranamente sui blog italiani mi sembra che non se ne sia parlato quasi per nulla, io stesso ho scritto vari post su twitter ma sul deal closed non ho scritto nulla mea culpa.
Lascio un commento volante senza leggere i commenti che precedono il mio, quindi perdonatemi se scriverò qualcosa di già detto.
Volevo solo far notare che l’anno scorso successe la stessa cosa con Jaiku, approfittando di alcuni problemi di Twitter e dell’annuncio che Jaiku era stato rilevato da Google. Anche lì delirio per un po’ di settimane, e poi di nuovo tutti su Twitter. Qui magari il discorso è diverso perché (per fortuna) Plurk non permette di aggregare e pubblicare il resto della nostra vita digitale, ma sinceramente Plurk – così come funziona ora – è un bordello, causa stanchezza e mal di testa ed è, di fatto, un chat. Una chat duepuntozero, ma una chat. Se aggiungeranno la possibilità di cancellarsi dalle discussioni (in modo tale che non vengano più segnalati eventuali aggiornamenti), di visualizzare i messaggi anche in modo classico, di conservare i propri thread preferiti… se ne potrà riparlare. Ma ora come ora sta godendo solo dell’effetto novità, e sta avendo molto più successo di quello che si merita. E se lo dico io che in qualche modo sono il colpevole della sua diffusione tra la blogosfera italiana…
Ah, ovviamente ho dimenticato di concludere: Twitter ha dei problemi, è evidente, ma come ha sempre fatto risorgerà. Ed i suoi utenti, pur stufi di tutti questi problemi, non lo abbandoneranno più che altro per non essere costretti a formare altrove la community di amici faticosamente costruita nel tempo.
Si, quoto maxime. Twitter è comunque molto più ordinato, sopratutto quando lo usi per seguire altri blogger. Plurk, siamo tutti daccordo, serve per cazzeggio, ma per il resto si fa presto su plurk a perdere una segnalazione di qualcosa di interessante. Detto questo, il mondo perfetto sarebbe con twitter al top e plurk nel suo ruolo da osteria da rutto libero!
[…] domenica a tutti! Il canto del cigno (o dell’uccellino azzurro)Database normalization and table structureDesign Stencil by Yahoo!List of “web safe” […]
[…] di tempo che ho in mente l’idea di scrivere un post su Twitter e le sue conversazioni. Oggi prendo spunto dal post (catastrofista) di Giovy e prima che il famoso servizio di cinguettio digitale chiuda, mi sembrava interessante farci sopra […]
[…] gli italiani e in generale -, a guardare i miei numeri, come tentavo di spiegare nei commenti da Giovy. Twitter è dura a […]
@ giovy
leggendo i commenti, tutti interessanti, mi piacerebbe capire, una cosa:
facciamo finta (solo per un secondo!) che twitter torni a funzionare bene (lo so, è solo fantasia, ma… “facciamo finta che”) e ipotizziamo che sia passato l’effetto “moda” per plurk, quale dei due servizi tu personalmente sceglieresti, e perché?
@ ibridamenti: se Twitter tornasse a funziona come prima (e cosa che personalmente spero), io non avrei dubbi, ed utilizzerei sempre e solo Twitter.
Ma del resto anche adesso Twitter è sempre aperto, mentre Plurk lo apro solo a volte, quando ho tempo da perdere.
E poi dietro Twitter ci sono servizi, persone e “una comunità” che al momento manca. Ma… se non si decidono a sistemare… 😛
Beh insomma mi sembra che siamo tutti d’accordo che twitter deve comunque darsi una mossa, tutti lo amiamo ma sta aprendo delle voragini alla concorrenza. Credo che se, come sembra, sono arrivati 15 milioni di $ vedremo presto dei miglioramenti, oltre all’evoluzione verso un business model sostenibile:pubblicità, account premium, chi vivrà vedrà.
Io concordo con Tascabile, Twitter e’ molto piu’ immediato e “leggero”. Senza dubbio vero che al momento non sia al 100% della forma, ma sono sicuro che abbia le qualita’ per riemergere da questa depressione temporanea.
La proposta di Refe Needelman non mi sembra troppo dura, e’ solamente la risposta di un esperto che pensa alla professionalita’ e all’affidabilita’ di un prodotto. Chiudere Twitter per “restauro” suona un po’ drastico ma e’ sicuramente la mossa migliore per garantire di nuovo la qualita’ del servizio. Gli utenti non moriranno per una manciata di giorni di astinenza.