Sono un blogger da diversi anni, mi occupo di tecnologia e mi piace molto “smanettare” e testare nuovi prodotti e servizi.
Da queste pagine ve ne ho presentati tanti, ed a diversi di questi ho avuto accesso grazie a diverse agenzie di Public Relations che, per conto di aziende, mi hanno contattato per testare qualcosa.
Di solito comincia con una mail di contatto, si parla un po’ e poi si riceve la proposta di testare questo o quel prodotto.
A TUTTI e SEMPRE ho specificato in queste mail preliminari che non ho problemi a testare prodotti di vario tipo, a patto che:
- Sia libero di specificare che la recensione del prodotto in questione sia stata “sponsorizzata”
- Sia libero di dire quello che penso, nel bene e nel male
Credo così tanto in questo principio da averne fatto un punto fermo nelle blog policy che scrissi diverso tempo fa.
… ma non delle mie blog policy voglio parlare, quanto dare alcuni consigli validi per chi, in futuro, decidesse di contattarmi.
Perchè, quindi, questo post? Semplice: perchè c’è la possibilità che Agenzie di PR inizino a considerare i blogger “carne da macello”, da comprare con un gadget, una crema, un profumo ecc.
Permettetemi, quindi, di dare qualche consiglio di comunicazione per evitare spiacevoli malintesi e far in modo che si instauri un rapporto di collaborazione “vero”; quello che segue vale in primis per me… ma suppongo (e spero) possa valere universalmente per tutti i blogger seri.
- Quando mi scrivete, scrivete “a me”: non c’è nulla di più fastidioso delle mass mail (spam?), che iniziano con “caro blogger”. Mi chiamo Giovanni (va bene anche Giovy, ovviamente), se non conoscete il mio nome è segno che non mi leggete… e se non mi leggete, non ha senso che mi chiediate di testare un prodotto/servizio su cui potrei non avere competenza
- Non iniziate con una bugia: se mi scrivete “abbiamo letto il tuo blog e l’abbiamo trovato interessante” io mi aspetto che l’abbiate letto realmente. Se mi accorgo (e ci metto due minuti, a fare una verifica via Twitter) che avete “trovato interessanti” altri 100/1000 blog come il mio, perderò immediatamente qualunque fiducia in chi mi scrive
- Non proponetemi di scrivere un post: non sopporto chi mi dice cosa fare. Se volete che testi un prodotto, bene… se il prodotto mi piace (o non mi piace) e se ne voglio parlare, lo faccio. Se pensate di iniziare una collaborazione affermando: “Ci piacerebbe scrivessi un post su…” avete sbagliato persona.
- Non proponetemi di scrivere un post su cose che non tratto: proprio ieri ho ricevuto in mail la proposta di un “post di promozione” sul Carnevale di una città umbra, con tanto di link al sito in questione. La mia risposta è stata (ovviamente): “NO, sul mio blog non riuscirei a scrivere di una cosa del genere” e “NO, non farei una marchetta del genere neanche se si trattasse di un prodotto tecnologico”.
- Siate amichevoli e cordiali: mi piace essere informale, se mi date immediatamente del “tu” non mi offendo affatto, anzi… Mentre se mi scrivete “Spett.le Direttore del Giovy’s Blog” oltre a mettere una specie di barriera fredda fra me e voi, mi fate anche capire che non sapete come mi chiamo e chi scrive nel blog (punto 1).
- Non vi offendete, se vi rispondo “No, grazie”: rispondo SEMPRE a tutti, anche alle proposte più incredibili (un post su un portale di poker online? Mi hanno proposto anche questo). Se dovessi rispondervi: “No, non mi interessa” non ribattete piccati, perchè in tal caso oltre a considerarvi poco seri, potrei prendervi ad esempio di come NON fare comunicazione e PR online.
Ci sono TANTE agenzie serie di Internet PR, conosco personalmente tante persone che ci lavorano/lavoravano ed alcuni li considero AMICI e non semplici conoscenti (ciao Zeno!) 😉
Ho splendidi rapporti con loro perchè sono stati intelligenti ed hanno saputo instaurare un dialogo (è il loro lavoro, no?) basato sulla correttezza.
Il mio consiglio alle aziende che volessero intraprendere un DIALOGO con i blogger senza sperare di farne “carne da marchette” è di CONOSCERE i blogger innanzitutto (avete un blog aziendale? No? Male!) e di capire che c’è differenza fra un blogger ed una prostituta (con tutto il rispetto per chi svolge il mestiere più antico del mondo).
Il poker è arrivato anche dalle mie parti 😀
Concordo pienamente con quello che scrivi, a parte le mail che iniziano con "Gentile redazione" la cosa peggiore è ricevere messaggi fotocopia, da parte di persone che ovviamente non hanno nemmeno aperto il blog e non conoscono gli argomenti trattati.
Parole sante! 😉
Ciao Giovy, mi trovi d'accordo con il tuo post, in tutto e per tutto. Personalmente ricevo queste email davvero pochissime volte (non sono così famoso!). Le volte che l'ho fatto ho sempre messo avanti i tuoi punti basandomi sulle regole che anche io ho da tempo sul blog e delle quali abbiamo discusso già tante volte in rete: http://www.dariosalvelli.com/colophon
Un abbraccio.
Sottoscrivo ! E' da tempo che lo vado ripetende ai master e alle aziende. Qualche tempo fa denunciai chi addirittura si fa pagare dai clienti in base al numero dei post scritti dai blogger (che però non vedono un euro) http://www.vincos.it/2008/07/17/le-conversazioni-…
mi trovi d'accordo.
Ieri ho scritto delle "regole di ingaggio", condivido. 😉
sottoscrivo anche io. bravo 🙂
Ciao Giovy,
Ho letto il tuo blog e lo trovo interessante…vorre proporti di pubblicizzare a questo proposito la prossima sagra del sapone….:D:D:D
Concordo e condividerò il tuo post con il mio "staff".
A volte non è colpa neanche di chi scrive queste cose,hai fatto bene a scrivere questi consigli.
Io lavoro in un'agenzia di Pr Digitali e spesso, come tu accenni, arrivano clienti che non hanno idea di quello che vogliono, quello che fanno e soprattutto dove vogliono andare…eh!
Adesso il mezzo 2.0 "va di moda" e tutti credono che fare pubblicità "su internet" sia figo, cheap e facile e cosa "di tutti".
C'è spesso chi s'improvvisa dall'oggi la domani,come magari chi ti ha scritto.
E' vero che 2.0 è nato dal moto "self made"; ma adesso che la rete non è più il posto dove 10 anni fa ci si ritrovava in "pochi eletti" a sperimentare e a ritagliarsi la propria fetta di rete da colonizzare a proprio piacimento fuori da regole e presidi…ma questa è un'ulteriore riflessione nostalgica che mi rimorde di tanto in tanto l'animo…vabbè.
La mia battaglia quotidiana è quello di far capire ai miei interlocutori che agire in rete richiede metodo, skill e ricerca.
Quello che mi torovo a ripetere più spesso è "ma credete che in rete ci sia popolo di cretini che vanno in giro a scrivere tanto per passare il tempo?!".
Spesso l'usabilità e l'immediatezza del mezzo vengono confusi con semplicità e banalità dell'utilizzo dello stesso: un pò come un giochino simpatico trovato per caso in un cassetto nascosto.
Vebbè il discorso sarebbe ampio e complesso e il dibattito interessante,ahimè devo tornare al lavoro dopo una piacevolissima pausa pranzo.
Ps.non so se sono stata chiara…forse ho divagato un pò,ma è stato molto piacevole
Grazie per lo spunto.
Linda
CIao Giovy, sono capitato qui per caso e ho letto il tuo post. Concordo in pieno con quello che hai detto, tempo fa sul mio blog scrissi un articolo riguardante proprio il WOM e il ruolo degli infulencers e dei blogger. Concordo a pieno anche con l'analisi fatta da Lalinda. Penso che si dovrebbe introdurre una nuova categoria profesisonale, con tanto di tariffario… il blogger professionista! Naturalmente i compensi variano a seconda del rank page e delle visite che riceve il blog… 🙂
Come non quotare ogni singola parola?
Ciao Giovy, concordo pienamente con tutto ciò che dici. Ma allora mi potresti aiutare a postare per il mio blog aziendale?
Dai sto scherzando..
Saluti
Max
Condivisibile, la situazione che hai descritto penso dipenda dal fatto che molte aziende operanti già su altri media pensano di riciclarsi su internet e sui social semplicemente inviando email al posto di lettere come facevano prima.
Sono d'accordissimo!!
Siamo liberissimi di scrivere ciò che vogliamo, SE vogliamo. Già dire "mi piacerebbe che scrivessi un post" è un pessimo inizio!!
Ci sentiamo!! Ciao!! 😀
Siamo tutti d'accordo con te che queste cose non si fanno…perchè allora ti/vi arrivano mail in cui vi si chiede un post (positivo possibilmente)?
Perchè un'ufficio stampa dovrebbe comportarsi in modo così goffo rischiando un post come il tuo ma con nomi e cognomi?
Lalinda propone una spiegazione che in parte condivido e in parte no. I clienti, per quanto importanti siano, vanno educati a strumenti che non comprendono appieno.
Se una cosa non si può fare perchè rischia di generare l'effetto contrario il cliente va informato e reso consapevole.
Giovy tu sei stato polite e non hai citato nessuno ma so di casi che si sono trasformati in boomerang per l'agenzia e per il cliente.
Quello che secondo me nessuno ha detto (e qui adesso mi prendo un po' di insulti) è che qualche volta si dà per scontato che "regalando" un prodotto il blogger si senta in dovere di scrivere e, se vuole avere altri prodotti, di scrivere bene.
Sicuramente è un post interessante e, come Lalinda, anche per quanto mi riguarda sarà oggetto di discussione e confronto in ufficio, specie con i più senior.
Dario, sinceramente non penso sia questione di "essere famoso" o meno, quando dell'essere in qualche modo "addetto ai lavori". Suppongo che Mantellini (un nome a caso fra quelli più noti) sia molto più famoso di meno, ma penso sia comunque meno contattato dalle aziende, dato che normalmente non recensisce prodotti…
Vincenzo, non a caso ritengo Digital PR una delle società più serie del settore. E' il vostro lavoro da tanto tempo, lo fate bene e con la massima correttezza possibile… e spero continuiate così! 😉
Linda, sono assolutamente d'accordo con te… e fino a che ci saranno persone come te (e come tante altre, ovviamente) serie e professionali, pronte a cercare di far capire al cliente il modo migliore per approcciare la rete, ci saranno persone come me (e tanti altri) che saranno disposti a dialogare con voi.
Hai ragione, non ci si improvvisa in questo settore nè tantomeno si passa dagli old media ai nuovi media in un secondo, senza cognizione di causa.
Grazie a te per essere intervenuta e per gli interessanti spunti… e, ovviamente, quando vuoi aggiungere qualcosa, sei sempre la benvenuta. 🙂
I "blogger professionisti" ci sono già (vedi Geekissimo, ad esempio… lui fa solo il blogger, prima solo con il suo blog, ora con un valido network)…
… ma ovviamente la tua era una provocazione, anche se da quello che ho letto in giro, alcuni blogger pare si possano comprare un tanto al chilo… che tristezza…
Esatto. Operare sugli old media non significa automaticamente essere capaci a dialogari con i nuovi (social) media.
Esatto. Operare sugli old media non significa automaticamente essere capaci a dialogari con i nuovi media.
Ciao Stefi, la risposta alla tua prima domanda è semplice, penso: perchè ci sono agenzie che cercano di improvvisarsi "esperte" nel mondo dei nuovi media ed in questo tipo di comunicazione, ed invece sono ancora legate a vecchi schemi che in questo caso non funzionano più.
Perchè dovrebbero comportarsi in questo modo? Per ignoranza… suppongo… perchè se fossero consapevoli del rischio non lo farebbero.
Infatti, quando dico: "potrei prendervi ad esempio di come NON fare comunicazione e PR online" intendo proprio questo.
Lo scopo di questo post è quello di generare riflessioni all'interno delle agenzie in prima battuta, e fra i blogger in seconda battuta… perchè se è vero che ci sono aziende che si improvvisano, è anche vero che ci sono blogger disposti a vendersi (purtroppo).
… e grazie anche a te per l'intervento, mi fa piacere leggere gli "addetti al settore"… 🙂
Caro Blogger, trovo il tuo blog interessante e vorrei proporti un post sull'incontro relativo alla storia della mozzarella bufala…
Ihihi scusa non ho resistito xD
Comunque condivido pienamente quello che scrivi, giusto oggi mi è arrivata una mail con scritto "Gentile proprietare del blog…"
Neanche finito di dire… xD
Mmm… mozzarella di bufala…. questa quasi quasi potrei accettarla, eh! (Quanto mi piace la mozzarella di bufala, la adoro!) 🙂
Bisognerebbe fare un "copy&paste" pressoché dappertutto, chiaramente tra coloro che la pensano allo stesso modo, diciamo un discreto 90% della blogosfera che ogni giorno ci mette passione in quello che scrive, permettimi di farlo Giò, voglio mettere come policy di utilizzo quanto da te detto perché rispecchia esattamente il mio pensiero, soprattutto dopo aver ricevuto proposte oscene o utenti che ti aggiungono in Skype solo per supporto tecnico diretto… Mah … :S
[…] ricca di post interessanti questa. Cara agenzia di PR WordPress Planet in italiano Le scuderie dei blogger Perché mi piace facebook Il futuro di LLOOGG […]
Quoto, avallo, confermo e sottolineo…bravo. La penso propeto come te!
a me risulta che Geekissimo si faccia pagare.
Beh, e quindi? E' ovvio che si faccia pagare, dato che lo fa per lavoro e vive con il blogging… 🙂
Complimenti, regole auree per la blogosfera 🙂