Giovy

Jan 262008
 

Ho atteso un po’ per parlarvi dell’Asus eeePC che mi è arrivato (con enorme gioia, devo ammettere) qualche giorno fa… 🙂
Questo perchè in prima battuta volevo giocarci un po’ per darvi delle impressioni più precise, ed in seconda battuta volevo evitare di scrivere una "recensione clone" dato che ce ne sono già di ottime in giro (come quella di Punto Informatico, ad esempio). Quelle che leggerete, quindi, sono impressioni "reali" date da un uso "reale" di questo subnotebook low cost… 🙂

Imballaggio e confezione: minimale, con davvero solo l’indispensabile. Oltre all’eeePC, c’è il caricabatteria, una custodia in neoprene, il dvd per il ripristino e con i driver per Windows XP, una quick start guide ed il manuale completo. 

Look ‘n feel: l’eeePC ha un look davvero intrigante; è piccolo, leggero e molto stilish. TUTTI quelli che l’hanno visto, non hanno potuto fare a meno di dire: "Ohhhh… ma è stupendo!". Girare con un eeePC di sicuro non vi fa passare inosservati (almeno fino a che non l’avranno tutti). Alle donne piace perchè è piccolo e bianco, e possono anche metterlo in borsa (e vi assicuro che ci sta in una qualunque borsa femminile mediamente grande), agli uomini piace perchè lo possono portare nella cartellina nera in modo molto discreto.

Durata batteria: è la cosa che mi chiedono tutti… Io c’ho fatto circa 3 ore con il WIFI spento e non usandolo molto… mentre con un uso intensivo (visione di un film, navigazione su Internet ecc) c’ho fatto 1h45min… Considerate però che sono ancora i primi cicli di carica della batteria, e che probabilmente un po’ di minuti in più lo si guadagneranno più avanti. Se riuscissi a farci due ore "intense" sarebbe ottimo (per me).

Display: una piacevole sorpresa… me l’aspettavo di una qualità inferiore, ed invece la visualizzazione è chiara e nitida, la luminosità molto buona ed è perfettamente visibile anche con una forte luce ambientale. Certo, non pensate di lavorarci avendo il sole di fronte (ma questo vale per tutti i notebook, eh!). Anche leggerci dei testi lunghi non è faticoso (a patto di non volerci una giornata intera, ovviamente) 😛

Tastiera e touchpad: forse una delle note lievemente negative dell’eeePC è proprio la tastiera. Ovviamente, viste le dimensioni, non ci si poteva aspettare certo una tastiera più grande ma… pensare di digitare una lunga relazione sull’eee potrebbe far impazzire il sottoscritto. Benissimo invece per digitare veloci note, appunti, commenti in un post, chattare, scrivere una mail. Il ritorno dei tasti è buono, ma è la spaziatura che li rende un po’ scomodi per lunghe digitazioni. Il touchpad è piccolino e discretamente sensibile, mentre il pulsante che sostituisce i due tasti standard è alquanto "duro" e poco responsivo…

Connettività: ottima! Il modulo wireless è decisamente sensibile e rileva senza problemi reti wireless anche abbastanza deboli come segnale. Una cosa che ho notato e non ho apprezzato (ma potrei sbagliarmi): la gestione del wireless NON ricorda la password per le reti wireless già rilevate e su cui ci si è autenticati, rendendo necessario reinserirla ogni volta. Mi è successo infatti di dover reimmettere la password della mia rete wireless dopo essermi connesso alla rete cablata in ufficio. La LAN Ethernet è affidabile e se è attivo un server DHCP, in qualche secondo si è già in rete senza bisogno di ulteriori configurazioni. Non sento la mancanza del modem 56K perchè non lo userei mai (come non l’ho mai usato negli ultimi due notebook che ho posseduto) mentre avrei gradito avere il Bluetooth integrato (anche se si vendono dei dongle USB talmente piccoli da poterli mettere nella cartellina dell’Asus senza aggiungere spessore).

Hardware di serie: il processore dell’eeePC è un Celeron Ultra Low Voltage con una velocità di clock di 900 MHz nominali, ma che gira a poco più di 600 MHz sull’eee. Nell’uso normale delle applicazioni installate di serie (OpenOffice, Skype, Pidgin, Firefox quelle che ho stressato) è decisamente veloce, così come "buona" è la quantità di ram di serie. Certo… se pensate di smanettarci installando altri sistemi operativi o usare applicazioni più pesanti, un upgrade di RAM ad 1 GB è raccomandabile (e poco costoso, oltretutto). Dopo un po’ di tempo tende a scaldare (ovviamente) ma nulla di intollerabile, al punto che lo si può tenere senza problemi sulle gambe; la ventolina che si aziona automaticamente è molto silenziosa e la percepirete solo nel più completo silenzio. Il disco a stato è velocissimo… ma se fosse stato più grande (è comunque disponibile un eeePC da 8GB, anche se non è arrivato ancora in Italia) sarebbe stato sicuramente meglio. Le casse audio (disposte ai lati del display) sono accettabili e la qualità audio è buona. Un film in DivX è godibile senza problemi… a patto di non volerlo sentire in un autobus affollato… (dove oltretutto le cuffie sarebbero molto meglio… e l’eeePC un ottimo candidato a questo genere di attività). Le porte USB 2.0 sono tre e permettono la connessioni di ogni genere di hardware; io c’ho collegato un Lacie Mobile Disk da 80 GB ed è stato riconosciuto immediatamente ed altrettanto immediatamente reso utilizzabile. Ho aperto documenti, ascoltato musica, visto video… tutto senza il minimo problema o incertezza. Lo slot per schede di memoria permette di espanderne la capità di archiviazione e portarvi dietro documenti, musica e video in libertà. Piacevole la disponibilità di una webcam (anche se di basso livello) da poter utilizzare anche con Skype per videochat.

Sistema operativo: al momento sto usando l’eeePC con il sistema opertivo Xandros di serie, che è perfettamente ottimizzato per questo hardware. Il boot è velocissimo e l’impressione che se ne ha è di una buona velocità operativa. La configurazione dei vari aspetti hardware dell’eee è veloce ed intuitiva (una delle "e" sta proprio per "Easy" to learn) e l’internazionalizzazione italiana di buon livello (anche se alcune voci io le avrei tradotte in maniera diversa) 😛 Ovviamente, iniziando a smanettarci (e sull’eeePC è possibile installarci praticamente di tutto, a quanto pare… dato che ci hanno messo diverse distribuzioni Linux, Windows XP e Vista… ed addirittura Mac OS X) si potrà apprezzare la disponibilità di applicazioni non disponibili con il sistema operativo di serie.

Software di serie: l’Asus eeePC, appena tirato fuori dalla scatola, è immediatamente operativo senza bisogno di installarci alcunchè. La dotazione software di serie copre un po’ tutti gli usi che si potrebbero fare di un dispositivo del genere, partendo da un uso prettamente lavorativo con il pacchetto OpenOffice, e finendo ad un uso "relax" con i vari software per ascoltare musica o vedere video. L’eeePC è anche indirizzato ad un uso "learning", e proprio per questo sono presenti alcuni software che i proprio figli gradirebbero molto (ma che il sottoscritto trova inutili) 😛
Se avete bisogno di software specifici, potete installarci eeeXubuntu e tutti i software che normalmente potete installare su Ubuntu. Se siete affezionati utenti MS, ci mettete su Windows XP (avendo l’accortezza di ottimizzarlo per far vivere di più il vostro eee) e vi godete tutti i software disponibili per questo sistema operativo (e sono sicuro che prima o poi uscirà qualche shell per rendere più immediato l’uso di eeePC anche sotto Windows, senza dover ricorrere a menù o piccole icone).

Giudizio di Giovy: so’ che molte persone leggono "prima" il mio giudizio, e poi il resto dell’articolo… e cercherò di essere chiaro perchè sono consapevole che potrei convincere più di uno a comprarlo o meno, dopo aver letto quello che ho scritto.
Personalmente trovo l’eeePC una "rivoluzione" in questo campo; non direttamente per le dimensioni (anche se è uno dei più piccoli in commercio) quanto per l’eccezionale rapporto qualità prezzo che ha.
A chi potrebbe essere indirizzato l’eeePC? Mi vengono in mente tanti potenziali target: tutte quelle persone che sono continuamente in movimento (agenti di commercio, rappresentanti) che hanno la necessità di portarsi dietro cataloghi, posta elettronica, fogli di calcolo e non hanno la voglia di portarsi dietro un notebook vero e proprio ma che troverebbero insufficiente un palmare. Molti blogger (e fra questi ci sono sicuramente io, che lo userei sopratutto per questo) potrebbero allo stesso modo trovare molto interessante l’eeePC (liveblogging dagli eventi, se non c’è wireless basta attaccarci un modem UMTS e si è online). Se dovete andare a fare una presentazione veloce, cosa c’è di meglio che portarvi solo l’eeePC ed attaccarlo ad un videobeam, senza doversi portare dietro borse, alimentatori ecc (spegnete il wireless, in questi casi, se non avete bisogno di una connessione alla rete). L’eeePC è interessante anche come "primo PC" su cui far smanettare il proprio bimbo (il disco a stato solido è per sua natura meno sensibili ad urti e scossoni), anche in virtù dei software installati di serie.
Se siete dei pendolari ed ogni giorno vi fate un paio d’ore in autobus/treno/aereo, l’eeePC diventa un ottimo mediaplayer (una schedina SD da 4 GB permette di avere 6 film in DivX o centinaia di canzoni) per ingannare l’attesa senza dar fastidio al vostro vicino (usate le cuffie, ovviamente!).
Se siete degli smanettoni… beh… l’eeePC è per voi… perchè potrete farci di tutto e di più (c’è chi, nel suo eee, ha messo GPS, Bluetooth, hub USB, trasmettitore FM e card reader).

Se avete 300 euro da investire e rientrate in uno degli esempi di cui sopra (ma non solo, ovviamente!) il mio consiglio è quello di fare la pazzia e ordinarlo… ve ne innamorerete come è successo a me… 😉

Jan 252008
 

Non entro nel merito "politico" di quello che è successo ieri al Senato… era immaginabile, per come stavano andando le cose.
Voglio entrare però nel merito "civile" degli episodi a cui ho assistito… e voglio chiedervi scusa.
Lo so… probabilmente non dovrei essere io a farlo… ma per un perverso gioco mentale, mi sento in colpa… e mi vergogno da morire per quello che il mondo ha potuto vedere ieri.

Un senatore della Repubblica italiana che viene aggredito, riceve sputi addosso (da un’altro senatore, eh… non da un lama tibetano) e sviene.
Un senatore della Repubblica italiana che stappa una bottiglia di spumante per festeggiare uno dei momenti più tristi della storia politica italiana.

Stamattina, parlando con i colleghi, l’espressione che ho sentito di più è stata: "Che vergogna".

Già… come italiano mi vergogno di quello che è successo… ed avendo votato (non i personaggi in questione, ma non è quello il punto) ho la consapevolezza di aver contribuito a questo degrado… a questo squallore…
Non ho il coraggio di vedere i titoli dei giornali esteri, perchè se quelli italiani dicono solo "E’ caduto il governo", ho paura che le testate internazionali punteranno l’indice sullo spettacolo indegno che si è consumato ieri in Senato.

Scusatemi… ma mi vergogno troppo… e vi prometto che se le cose non cambiano (lo so… è pura utopia… ma si spera sempre per il meglio, no?), MAI PIU’ contribuirò (in modo diretto o indiretto) a mettere queste persone in condizione di dire: "Io ti (vi) rappresento".

NO, io NON voglio essere rappresentato da voi. E voi NON MI RAPPRESENTATE e non mi rappresenterete più.

Jan 232008
 

Neanche un paio di settimane fa vi presentai Social.IM, un neonato software di Instant Messaging che offriva ai possessori di un account su Facebook la possibilità di chattare fra di loro usando un apposito client (che veniva "pre-caricato" con tutti i propri contatti); installai immediatamente Social.IM e da allora l’ho usato sporadicamente con alcuni amici che hanno fatto altrettanto. Leggendo però nei commenti, emergeva immediatamente quella che era la "problematica" principale (e contemporaneamente la feature più richiesta): avere l’ennesimo client aperto sul proprio computer (che magari si affiancava già a Google Talk, MSN, Skype ecc).

Beh… evidentemente molti utenti hanno avanzato la stessa richiesta, al punto che da oggi Social.IM ha aggiunto il supporto per XMPP al proprio servizio. Che significa tutto ciò? SEMPLICE: che potete utilizzare il trasporto offerto da Social.IM per chattare con i vostri contatti su Facebook utilizzando un client multipiattaforma come iChat, Adium, Trillian Pro o Pidgin (quest’ultimo è quello che preferisco e che uso correntemente).

Inutile dirvi che questa opzione è semplicemente fantastica, e cliccando su questo link (è una pagina in Facebook, dovete essere loggati per visualizzarla) verrete indirizzati ad una pagina con i dati necessari e le semplici istruzioni di configurazione per Adium e iChat; per Pidgin potete utilizzare ovviamente gli stessi dati di login, ma non sono ancora disponibili istruzioni dettagliate (al massimo contattatemi in IM, se sono libero posso guidarvi io nella semplicissima configurazione). Ovviamente tutto ciò significa che anche chi usa Mac o Linux potrà chattare con i propri contatti su Facebook senza dover installare altri software, configurando il software di IM preferito che supporta XMPP.

Giudizio di Giovy: un grazie immenso allo staff di Social.IM per aver accontentato chi chiedeva questa feature; se utilizzate Facebook e volevate la possibilità di usare un software di IM per parlare con i vostri contatti, ora potete farlo a "costo zero" e senza ulteriori software in esecuzione. Per Windows o Linux vi consiglio Pidgin (ci faccio MSN, Yahoo, Google Talk, Facebook e ICQ), per Mac potete scegliere fra iChat o Adium.

Jan 222008
 

Quante cose ci sono che non vanno, in Italia… ed in questo periodo va ancora peggio, purtroppo…

Governo in crisi: sai che novità; basta un Mastella che va via frignando perchè "gli alleati non mi sono stati vicini" (e cosa voleva? Che si facessero arrestare al posto della moglie?) perchè il castello di carte del governo italiano crolli. Mah… la mia fiducia nella politica (già vicina allo zero) è ormai scesa sotto questo livello… e questo indifferentemente dal colore di chi è al governo. La soluzione? Mah… nessuna… suppongo…

Emergenza rifiuti: tanto è già stato detto… ma una cosa personalmente mi fa incazzare: il fatto che vogliono le strade pulite (ed è ok, ci mancherebbe! E’ un loro diritto, è una situazione pericolosa e tutto il resto) ma NON vogliono le discariche e/o i termovalorizzatori, e protestano. E già… la botte piena e la moglie ubriaca… Ma allora chi dovrebbe prendersela, questa immondizia, che oltretutto continuano ovviamente a produrre ma non voler smaltire? Troppo comodo mandarla in giro per l’Italia…
E NON è un discorso egoistico, credetemi… è che non apprezzo chi non ci mette un po’ di buona volontà per risolvere un proprio problema, e vuole scaricarlo direttamente sul resto della società.

Poste nel caos: sembra un bollettino di guerra, eh? Anche le Poste italiane sono al collasso. E leggere del mio paese su Repubblica è la conferma dei problemi che quotidianamente viviamo per questa situazione; la posta a me viene consegnata in media (se tutto va bene) una volta a settimana… a volte ogni due settimane. E quando arriva, sono dei PACCHI di posta, accumulata nel tempo. Per non parlare di situazioni al limite del penale che abbiamo già segnalato in opportuna sede.

La Chiesa all’attacco: che altro dire? Non paghi delle continue ingerenze nella vita dello stato italiano, adesso pretendono scuse ufficiali e leccate di piedi. E per farlo mobilitano le masse come in una crociata. Mah… viva l’integrazione… E si ritorna anche sulla legge 194, dove pretendono di dettar legge… Come direbbe il Luttazzi di un po’ di anni fa: "Disgustorama".

In definitiva…. come siamo messi male… 🙁

Jan 192008
 

Mi è stato chiesto, per un gruppo Flickr a cui appartengo, di scegliere la mia foto "più bella".
Non sono un fotografo professionista… scatto per passione ed in maniera molto fotogiornalistica… e le "foto belle" mi escono quasi per caso (SE mi escono, ovviamente).

Ho rivisto le mie foto… e pur tentato da un paio di ritratti "carini", alla fine ho scelto la foto che vedete qui sotto.

Terra, non coprire il mio sangue

E’ una foto scattata nel Ghetto Ebraico di Venezia, durante un viaggio di lavoro. Non è una foto "tecnicamente bella", nè tantomeno un paesaggio mozzafiato o un ritratto bellissimo. Ma per me "è bella" per quello che rappresenta.

"Furono tutti assassinati nei lager, assieme a milioni di loro fratelli di ogni parte d’Europa".
Una frase forte, che con la parola "assassinati" ricorda brutalmente quello che fu un vero e proprio genocidio… l’assassinio brutale e sistematico di un intero popolo, in nome di una "purezza della razza" che purtroppo anche di recente si sente nominare (qualcuno ricorda Umberto Bossi che definiva il suo popolo "razza padana, razza pura, razza eletta"?).

Le sbarre in primo piano simboleggiano per me la prigionia nei campi di concentramento… e qualcuno arriva anche (e non riesco ad immaginare con che coraggio) ad affermare che "non è esistito alcuno olocausto".

Per finire, la frasa che dà anche il titolo a questo post: "Terra, non coprire il mio sangue" (Giobbe, 16:18).
Non coprire il sangue significa non dimenticare quello che è stato… avere sempre presente che, su questa terra, siamo tutti uguali…. siamo tutti "umani", con le nostre differenze e le nostre similitudini… ma tutti… inequivocabilmente… umani.
Significa, per me, che i conflitti basati su differenze (religione, nazionalità, etnia) sono SEMPRE sbagliati… da entrambe le parti.

Siamo tutti uguali… sempre.

Jan 172008
 

No… tranquilli, non spaventatevi… il post di oggi non è uno di quelli "ultratecnici", tutt’altro… 😛
Da un po’ di tempo, infatti, non scrivevo qualcosa nella categoria "SysadmiNightmare", ma oggi ne ho la possibilità… 😀

Ieri pomeriggio, ore 16.00:

$utente_di_sede_periferica: ciao, ti ho portato a far vedere un portatile
$Giovy: oibò, e come mai?
$utente_di_sede_periferica: perchè da qualche giorno mi da’ un problema strano
$Giovy: oh cavoli… dimmi tutto
$utente_di_sede_periferica: non saprei bene il motivo… ma quando lo accendo, mi esce un messaggio che parla di "sovratensioni alla porta usb".
$Giovy: mmmm…. c’hai attaccato dei dischi esterni? Masterizzatori esterni? Hardware che "assorbe" molta corrente? Ha mica avuto sbalzi di tensione mentre c’era attaccato qualcosa?
$utente_di_sede_periferica: no…. me lo fa anche senza aver nulla attaccato
$Giovy: vabbè… lasciamelo e gli do’ un ‘occhiata…

$utente_di_sede_periferica mi lascia la borsa contenente il laptop e va via.
Dopo 30 minuti riesco a liberarmi, e decido di dare un’occhiata al laptop. Lo accendo ed effettivamente presenta un messaggio di sovratensione ad una porta USB. "Mmmm…. quale potrà essere la causa di questo problema? Se non c’è attaccato niente, probabilmente è un problema hardware" – penso…

Diamo un’occhiata alle porte USB…
Ah… ok… sigh… 🙁

Clicca sull’immagine per ingrandirla

sovratensione_usb_laptop

E voi? Avete capito dov’è il problema? 😀

Jan 152008
 

Dite la verità: quante volte avreste voluto comprare qualcosa negli Stati Uniti perchè non disponibile negli stores oltreoceano, e vi siete mangiati le mani perchè lo shop "X" non spediva fuori dagli USA? Oppure: volevate approfittare del favorevole cambio dollaro-euro e comprare un po’ di roba negli States ma… idem come sopra?

Beh… se proprio non potete farne a meno, e non avete amici disposti a ricevere il pacco per voi negli USA e forwardarvelo… beh… potete sempre usare…

accessusa_logo Access USA si definisce "il leader nel mail e package forwarding dagli USA".
Sinceramente… NON so se è davvero il leader e NON so come funzioni il servizio ma… sono sicuro che più di un amico che mi legge sarà interessato ad un servizio del genere (i geek che vorrebbero comprare dagli USA prodotti tecnologici sono tanti) 😉

Come funziona Access USA?
Semplice: innanzitutto si decide se dagli USA si desidera ricevere solo pacchi o anche posta/documenti; in seguito ci si registra (il costo è di 20 dollari una tantum per il setup) e si sceglie se attivare il servizio solo per un mese (al costo di 7 dollari) o usufruire di un abbonamento annuale (60 dollari, utile se si pensa di comprare molto e con una certa continuità). Una volta registrati si riceverà un indirizzo postale USA a cui potrete far inviare il vostro shopping americano senza alcun problema. Sembra l’uovo di Colombo… ed in fondo lo è… 😛

Successivamente, loggandovi nella vostra area utente su Access USA, potrete farvi inviare i vostri acquisti in Italia (o in ogni altra parte del mondo) o pianificare spedizioni a ogni dati giorni/settimane. Ovviamente è possibile fare "package consolidation" (pratica raccomandata anche da Access USA) per accorpare diversi oggetti in una sola spedizione. I vostri pacchi verranno spediti verso l’Italia via DHL o Fedex (corrieri normalmente molto affidabili, specie il secondo).

Le tariffe
Ho trovato le tariffe di Access USA decisamente convenienti, se rapportate a quelle che vi chiedono (ad esempio) i privati per spedire dagli USA degli oggetti acquistati su eBay. Se si esclude il setup (20 dollari, una tantum) ed il costo dell’abbonamento (7 dollari/mese o 60 dollari/anno), spedire un pacco costa 2.45$ ogni 100 grammi (minimo 600 grammi). Farvi spedire dagli USA un oggetto "tech" piccolo (un iPhone, ad esempio) vi costerebbe solo 14.7 dollari. Anche con oggetti più pesanti (una macchina fotografica o degli obbiettivi, ad esempio) il costo è sempre conveniente.

Una possibilità MOLTO INTERESSANTE (se non vi interessa ricevere posta dagli USA) è quella di poter aggiungere altri nominativi al proprio account Access USA; in pratica… potete condividere l’account (e le spese collegate) con amici e parenti, rendendo ancora più conveniente ricevere spedizioni dagli USA.

Inoltre… offrono anche il servizio di personal shopper, nel caso non sia possibile pagare con la vostra carta di credito su qualche shop americano: in pratica gli dite cosa comprare, loro la comprano con la loro carta aziendale e pagano per voi, e poi voi gli rimborsate la somma più una piccola commissione per il servizio (beh, non si fa niente gratis, è ovvio) 😛

ATTENZIONE: NON so come si comportano con le spese di dogana, che normalmente vengono addebitate importando prodotti dagli Stati Uniti; usando un corriere come DHL o Fedex "potreste" forse evitarle ma… prendete questa mia affermazione con beneficio d’inventario, perchè potrebbe anche NON essere così.

Giudizio di Giovy: trovo Access USA un servizio molto interessante per chi desidera poter fare shopping liberamente nei vari negozi americani (online, ma non solo) sfruttando il cambio molto conveniente. Anche considerando le spese di inoltro verso l’Italia, si riesce a risparmiare anche somme considerevoli. Se inoltre si divide l’account con altre persone e si accorpano diverse spedizioni, la convenienza aumenta di molto.

Nessuno è interessato a condividere un account Access USA? 😉