Giovy

Nov 202007
 

E’ tanto tempo che non leggo più un fumetto, ed è tanto tempo che non vedo un film sui supereroi. Ma… alcuni giorni fa un SuperHero ha fatto breccia nella mia giornata… ed ora non posso fare a meno di parlarne.
Durante la Cena Lunga ho avuto il piacere di avere a tavola gli amici di BigChief Design che, nel corso della serata, mi hanno svelato di avere un "regalo" per i partecipanti alla cena…

Il regalo in questione era il SuperHero Terre Des Hommes di cui voglio parlarvi oggi, simbolo di un’iniziativa che mi sta molto a cuore e che vi prego di diffondere il più possibile. Il SuperHero è un Paper Toy  (un gioco di carta) scaricabile gratuitamente dal sito di Terre des Hommes italia, con il quale potrete aiutare a diffondere l’iniziativa "Superegali" di TDH. Ma… prima di parlarvi dei Superegali, voglio parlarvi di Terre des hommes.

Terre des hommes (Tdh) Italia onlus è una delle più attive e riconosciute organizzazioni non governative (ONG) focalizzate sulla difesa dei diritti dell’infanzia nei paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso.
È membro della Federazione Internazionale Terre des hommes (IFTDH) con sedi in Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Siria e presente con 1.164 progetti in 72 paesi.
Terre des hommes Italia agisce in 22 paesi e 3 continenti con progetti di aiuto umanitario d’emergenza e di cooperazione internazionale per assicurare i diritti fondamentali dei bambini, in particolare per garantire il diritto al gioco, alla formazione, all’istruzione e alla salute.
Nella realizzazione dei propri progetti segue i principi di rigore e trasparenza finanziari, valorizzazione del patrimonio sociale e ambientale dei Paesi nei quali opera e della sostenibilità dei progetti.
In Italia è impegnata in campagne di sensibilizzazione e di advocacy in difesa dei diritti dell’infanzia e combatte contro il fenomeno del traffico dei minori.

Personalmente conosco (per sentito dire, ammetto la mia ignoranza in materia) TDH da molto tempo, ma mai mi ero interessato alle loro iniziative… ed ho fatto male a non farlo.
Proprio in occasione del prossimo Natale e dei tanti, consumistici regali che vengono fatti in questo periodo, Terre des hommes ha lanciato un’iniziativa chiamata "Superegali". I Superegali, a differenza dei tanti ed inutili regali che riceverete, sono regali utili per davvero.

Decidendo di acquistare un Superegalo, acquistate la possibilità di far ricevere cure mediche ad un bambino di Bogotà, dare un kit per l’acqua potabile ad un villaggio birmano, portare dal medico un bambino palestinese,  fare andare a scuole 20 bambini della bidonville di Lima… e tanto altro.

Ci sono Superegali per tutte le tasche e… per favore… sono sicuro che per noi 12 o 15 euro siano un’inezia… e chi ha partecipato alla Cena Lunga ne avrà spesi sicuramente di più in una sola serata. Proprio per questo vi chiedo (e raramente chiedo un favore a chi mi legge) di contribuire in qualche modo a questa iniziativa. Non dovete necessariamente acquistare un Superegalo, se non volete farlo… ma almeno aiutate me e Terre des hommes a diffondere il SuperHero TDH ed i Superegali. Qualche riga sul vostro blog non vi costa niente, ed invece di partecipare a questo o quel contest, dedicate qualche minuto a regalare una speranza a chi non ha avuto la fortuna di nascere in questo continente e poter passare la propria giornata dedicando tempo a Twitter o ai blog, piuttosto che a trovare il modo di procurarsi del cibo e non ammalarsi.

Vi lascio con il video promozionale del SuperHero TDH… e conto su di voi… davvero…

Nov 192007
 

Ormai sono alcuni giorni che ci sto giocando, e dopo aver contagiato Elena (al punto che lei ha fatto prima di me a parlarne sul suo blog) non posso non scrivere le mie impressioni su quello che è stato il "cellulare" più discusso delle ultime settimane: lo Skypephone di Tre.

skypephone Sinceramente all’inizio ero molto "scettico", dopo aver letto le prime indiscrezioni ed alcune opinioni contrastanti.
Ma… solo gli sciocchi non cambiano mai idea, ed ho pensato di informarmi meglio, leggendo tutto quello che si poteva trovare in rete… ed ho iniziato a pensare che, in fondo, non era così male…
La decisione definitiva l’ho presa però dopo aver letto il post di Filippo e… tempo 9 minuti, ed ero già andato e tornato dal negozio Tre (che si trova di fianco all’ufficio) con 99 euro in meno ed uno Skypephone in più.

Ho effettuato un veloce unboxing (privato, niente foto… :P) e l’ho messo in carica, deciso a giocarci un po’.

Hardware: prima cosa: NON è possibile accendere lo Skypephone mentre è in carica; dovete prima accenderlo e POI metterlo a caricare, se volete smanettarci mentre fa il pieno di energia.
Ad ogni modo, il cellulare è molto piccolo, leggero ed esteticamente carino (io ho preso la versione nera, l’unica disponibile in negozio in quel momento e… per fortuna, perchè quella bianca non l’avrei mai voluta!). Offre una buona sensazione di solidità, la qualità della plastica non è da disdegnare, lo schermo a colori ha una buona risoluzione ma niente di eccezionale (anni luce distante dalla risoluzione dei Nokia, ad esempio). E’ dotato di una fotocamera da 2 MPixel, Bluetooth, Java, alloggiamento per schede di memoria in formato MicroSD… insomma, non è un giocattolo, ma un vero cellulare di ultima generazione, che si potrebbe vendere senza problemi ad almeno 100-150 euro in più (ed infatti 3 lo vende a 199 euro unlocked, ma ovviamente non potrete utilizzare il servizio Skype con altri operatori). Nella confezione, oltre al caricabatterie ed all’auricolare vivavoce c’è anche un cd con il software per il collegamento al pc ed il cavo USB per farlo; dotazione completa di tutto, quindi.

Software: il software del telefono è veloce ed intuitivo da usare, con un sistema di navigazione ad icone e… ho avuto l’impressione che in qualche modo ci sia lo zampino di Nokia per quanto riguarda il software, in questo Skypephone (vedi il modo di sbloccare la tastiera, o il mapping dei tasti per il T9). E’ dotato di browser Internet per navigare sul web, ed è possibile installare software Java, aumentandone di molto le potenzialità.

Skype: veniamo al cuore di quella che la caratteristiche principale dello Skypephone. Per utilizzare Skype non è necessario installare alcunchè, il software è già incluso nel telefono ed è accessibile dal tasto centrale con il logo Skype. Per poter utilizzare Skype sullo Skypephone sarà necessario attendere l’attivazione del servizio, in genere nelle 48 ore successive all’attivazione del telefono. Una volta attivo il servizio, sarà possibile loggarsi su Skype usando il proprio account (se già se ne possiede uno) o crearne uno ex-novo. Se ci si logga su Skype, verrà effettuata una sincronizzazione dei proprio contatti ed in pochi secondi potremo utilizzare lo Skypephone quasi come se ci trovassimo al nostro computer.
E’ possibile impostare il proprio stato (online, occupato, non disponibile ecc.), avviare e ricevere sessioni di chat (l’offerta di Tre include 600 messaggi di chat inviati al giorno) ed avviare e ricevere chiamate con altri contatti Skype, sia che si trovino su PC che su altri Skypephone (l’offerta di Tre include 600 minuti al giorno di chiamate effettuate). Non è possibile effettuare chiamate SkypeOUT nè riceverne di SkypeIN, ma non è escluso che in futuro Tre possa pensare anche ad offrire questi servizi.
Due cose che cambierei: personalmente vorrei poter impostare un messaggio di stato personalizzato (come accade sul computer), in modo da poter indicare, ad esempio, che sono sullo Skypephone; inoltre, mi piacerebbe vedere i contatti secondo il nome che hanno nella mia contact list e non con il nome con cui si sono registrati (cosa che a volte mi rende difficile capire con chi mi trovo a chattare).
La qualità audio delle chiamate effettuato via Skype è ottima, sia che il chiamato si trovi su PC che su un altro Skypephone. Inoltre (e per questa prova devo ringraziare Luciano, del negozio Tre di via Foppa 40 a Milano, conosciuto in occasione della trasferta di qualche giorno fa) è possibile effettuare conferenze fra un pc chiamante e x Skypephone; testato senza problemi fra Luciano, il sottoscritto e Delymyth.
Perchè il servizio Skype sia attivo, da febbraio sarà necessario effettuare almeno una ricarica al mese (che per me servirà anche a mantenere la tariffa che mi permette di chiamare tutti a 5 centesimi al minuto tutti i telefoni, senza scatto alla risposta).

Giudizio di Giovy: lo Skypephone è davvero un prodotto eccezionale, sinceramente. La possibilità di essere raggiungibili via Skype dappertutto (ovviamente purchè ci sia copertura Tre) è un plus che può diventare irrinunciabile, dopo averlo provato. Inoltre, potendo chiamare senza problemi di tempo tutti i vostri contatti su Skype (10 ore al giorno sono più che sufficienti per ogni persona normale) si "rischia" di risparmiare considerevolmente sul proprio traffico telefonico (se prima dovevo pagare la mia tariffa cellulare per chiamare Delymyth, ad esempio, adesso posso chiamarla sempre via Skype a costo zero). E, se un giorno vi doveste scocciare dello Skypephone… lo buttate ed amen (a meno che non abbiate preso quello in modato d’uso, cosa che personalmente sconsiglio di fare). In tutto questo, l’unica cosa che mi dispiace è di non avere copertura 3, dove abito… anche se qui ci passo una minima parte della giornata 🙁

Nov 162007
 

Beh, se l’idea della cena è stata mia, l’idea del "wiki cartaceo" (che diventerà anche un wiki vero e proprio) e del video che state per vedere è del mitico David Orban.  Vedere il video per me è stato davvero "emozionante", credetemi… e spero riesca a trasparire il clima che si è respirato alla cena (divertimento, risate, chiacchiere… ed anche affari).

Non l’ho "inglobato" nel mio post precedente perchè merita un post tutto suo… ed il mio grazie: grazie David! 🙂

Nov 152007
 

Ogni volta che torno da un BarCamp, una delle cose da qui non posso prescindere è scrivere un post sull’esperienza che ho appena vissuto.
Ieri non sono stato ad un BarCamp, ma nonostante le dinamiche e le motivazioni fossero diverse, ho vissuto ugualmente una serata che… beh… se vi va, continuate a leggere…

Quando ricevetti l’invito per l’incontro con Chris Anderson, e presi la decisione di andarci, mi venne spontaneo lanciare su Twitter: "Beh, si organizza una cena successiva all’evento?"
Capii da subito che non sarebbe stata la solita cena fra blogger, perchè dopo qualche ora c’erano già trenta persone iscritte sul wiki (o che avevano confermato la loro presenza tramite l’evento creato su Facebook).
PIù passavano i giorni e più le persone aumentavano, fino ad arrivare ad oltre 80 (ebbene si… tante erano alla fine le persone in lista per la cena, al punto da dover per forza di cose aprire una "waiting list" in cui inserire persone in attesa di eventuali disdette).

Alla fine, comunque, riesco ad avere la disponibilità dello SugarLounge (luogo scelto per la cena) per 80 persone  e… beh, si parte!
I giorni precedenti ieri sera sono stati "pazzeschi", cercando di star dietro a tutte le mail, le richieste, i contatti e quanto girava intorno alla cena.
E finalmente, terminato l’incontro con Anderson al Four Seasons, prendiamo la metro e ci dirigiamo al locale.
Arrivo alle 20.35 e… cavoli, ci sono già diverse persone ad attendere… che puntualità! 🙂

Il tempo di tirar fuori i badge preparati da un "caro amico" a cui non smetterò mai di dire grazie, aiutato da Philapple e Fullo nella distribuzione, inizio a conoscere i partecipanti di questa "Cena Lunga".
E’ un piacere rivedere moltissimi cari amici, ma forse è stato un piacere ancora più grosso conoscere le tante e tante persone che, alla cieca, si sono fidate del sottoscritto ed hanno deciso di partecipare alla cena.

Ho conosciuto tanti blogger che leggevo e che ancora "mancavano all’appello" di una conoscenza diretta; ho conosciuto blogger che non ancora leggo e che probabilmente comincerò a leggere presto e ho conosciuto "non blogger" simpaticissimi e tante persone provenienti da quello che è ormai IL mio social network preferito (Facebook, of course).
Se siete "affamati di nomi" potete dare un’occhiata al wiki… ci sono quasi tutti, perchè molte persone si sono aggiunte alla fine e sfortunatamente molte persone non hanno potuto portare la loro presenza (altrimenti si sarebbe sicuramente superato le 100 persone).

Per me la serata è stata un turbinio di persone e sensazioni, ho girato come un pazzo fra i tavoli cercando di conoscere e chiacchierare un po’ con tutti… e sicuramente ci sono riuscito, anche se solo in parte. Qualcuno mi sarà "sfuggito" e spero di poter avere la possibilità di incontrare nuovamente le persone con cui, purtroppo, non ho avuto modo di fare molte chiacchiere.

Devo ringraziare moltissimo il proprietario dello SugarLounge ed il suo staff, che è stato di una gentilezza e disponibilità esemplari.
Ci ha messo a disposizione mezzo locale e me ne aveva "riservato" un’altra bella fetta, al punto che avrei potuto accogliere sicuramente ben più di 100 persone. Lo staff di servizio ha cercato di esaudire tutti i desideri che potevamo avere… e penso ci siano riusciti in pieno.
Si è mangiato molto bene, la mia pizza era buonissima anche se ne ho mangiata solo mezza a causa di un po’ di "agitazione" per la serata.

Ai partecipanti alla cena va il mio secondo ringraziamento; è proprio grazie a chi era lì allo SugarLounge che ho potuto conoscere così tante persone, stringere mani, ricevere abbracci e pacche sulle spalle dagli amici, vedere facce sorridenti e rilassate che si divertivano e chiacchieravano.
Finita la cena, è stato stupendo vedere i partecipanti SOCIALIZZARE, conoscendosi, scambiandosi indirizzi di blog, facendo foto, ridendo e scherzando.
Era questa la cosa principale che volevo fare: AGGREGARE le persone, dare a tutti la possibilità di conoscere tutti.
Non sono mancate le "iniziative" divertenti (ed il buon David Orban è stato l’animatore di entrambe) così come non sono mancati anche i piccoli problemi… vabbè… ogni occasione è buona per imparare e migliorare.
Non ero partito con l’ambizione di organizzare una cena per 80 persone e spero si sia apprezzata almeno la buona volontà per cercare di riuscire a dare  "il meglio ottenibile" da una serata che ha prodotto contatti, amicizie e socialità.

Su Flickr potete trovare tutte le foto scattate (sono tante, ed ancora di più diventeranno nei prossimi giorni) e su BlogBabel leggere quello che ha scritto chi ha partecipato.

Grazie ancora a tutti.

Nov 132007
 

Uno degli aspetti estremamente positivi di Facebook è l’avermi dato la possibilità di conoscere persone "fuori" dal mio ristretto (ed autoreferenziale, of course) circolo di blog che seguo.
La "colpa" in questo caso è aver aggiunto il simpatico Alex ai miei contatti, cosa che ha innescato una reazione che mi sta spingendo (con mio grosso piacere) a scoprire ed approfondire un campo che ho sempre ignorato: quello del marketing e dell’advertising online.
Dopo essere stato invitato ad aderire al gruppo creato su Facebook, da ieri faccio ufficialmente parte del Crazy Marketing Network, un network di amici (più che di blogger) che hanno la comune passione per il marketing non-convenzionale, nato dall’omonimo blog.

Ok… non sono un marketer nè un advertiser, ma sto trovando estremamente stimolante scorrazzare fra tutti i blog aderenti ed apprendere cose che nemmeno immaginavo, non essendo appunto il mio campo.
Spero di riuscire a dare al network un mio contributo sopratutto sotto l’ambito "social". Se vi interessa il marketing, non potete non dare un’occhiata ai blog degli amici di network:

crazy_marketing_network

Approfitto inoltre di questo post per segnalare un evento molto interessante (ma che purtroppo non potrò seguire… sigh… non posso essere tutte le settimane a Milano…) 🙁

L’amico Francesco D’Orazio sta partendo con un progetto chiamato Social Media Lab, ovvero una serie di incontri su web2.0, social media e  nuovi scenari della comunicazione e del business online organizzati con il supporto dello IULM di Milano.

Ogni incontro e’ strutturato in tre parti:

  1. Scenari sociali, culturali ed economici della comunicazione in rete
  2. Focus su un tipo specifico di applicazione web2.0
  3. Progetti e startup internazionali e italiani.

Il primo e’ dedicato al web 2.0 e ai social network con focus sulle applicazioni “sociali” in ambito universitario.
Avevo pensato di indirizzarvi direttamente alla pagina su Upcoming relativa all’incontro, ma il programma è troppo ghiotto ed interessante per non farvelo vedere direttamente qui… 😛

Programma Completo

Craig Smith, O’Reilly Media 
Cos’e’ il Web 2.0

Christian Ahlert, OpenBusiness / Creative Commons UK  
The More you Give, the More You Get: modelli di business dell’impresa 2.0

Francesco D’Orazio, IULM / MYRL / ZZUB 
Breve storia dei social network: da i sei gradi di separazione ai quindici miliardi di Facebook

Gianandrea Giacoma, Psicologo, Ricercatore nell’Osservatorio PKM360, Dip. Univ. Cattolica 
Elementi Teorici per la progettazione dei social network. Dinamiche psicologiche e sociali motore dei Social Network

Stefano Mizzella, Dottorando in Società dell’Informazione, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Bicocca 
University 2.0: user-generated-content e social networking per l’innovazione nel contesto accademico

Mario Pireddu, Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica dell’Università di Roma Tre 
Moodle e la dimensione sociale dell’apprendimento www.moodle.org

Ivan Carta, Responsabile Marketing Radio24, UnyOnAir
UnyOnAir, il progetto ideato da Radio 24 che aiuta gli atenei italiani a creare la propria web radio.
http://www.radio24.it/unyonair

Michele Finotto, Unilife
Social network per le universita’ italiane 
http://unilife.it

 

L’incontro si terrà dalle 15.00 alle 18.00 nell’Aula 117 Iulm 1 (edificio centrale), primo piano, in Via Carlo Bo, 1.
Se siete a Milano e non avete impegni, il mio consiglio è di non mancare, perchè sarà sicuramente molto interessante.

Nov 092007
 

facebook_logo Un po’ di tempo fa scrissi un post sul "mio FaceBook", e di come fossi rimasto folgorato dopo averlo "riscoperto".
Ieri mi sono trovato a commentare un interessante post di Gaspar sulla sua decisione di abbandonare Facebook perchè non d’accordo con gli ultimi sviluppi sulla pubblicità in questo social network.

Approfitto anche di questo post per rispondere a Zeno che mi chiedeva nei commenti a quel post se Facebook fosse il "social network definito". La mia risposta è: "SI, Facebook per me è il social network definitivo", e con questo post vi spiego sia perchè ritengo ciò sia come muoversi "produttivamente" in Facebook (indicato più avanti solo come FB) ed utilizzarlo a proprio vantaggio senza perdersi nel mare magnum di applicazioni presenti.

Perchè Facebook è IL social network definitivo
La risposta può essere contemporaneamente semplice e complessa.
Su FB ci mettete la faccia, intesa come "nome e cognome"; ci sono anche persone che appaiono con un nick, ma sono un’esigua minoranza. Questo fa si che dietro ogni profilo di Facebook sappiate esattamente chi c’è e come raggiungere tale persona. In un profilo trovate indicato (parlo genericamente) se la persona in questione ha un blog, il suo indirizzo di e-mail (sotto forma di immagine, NON utilizzabile da spam-bot ed impossibile da utilizzare con un copia&incolla), i suoi IM, dove lavora ed eventualmente dove vive. Quanto siano preziosi questi dati, per un social networker, è facilmente immaginabile.
Se volete, in FB potete indicare le vostre attività e i vostri interessi (che musica ascoltate, i video che vedete, i libri che leggete o le cose che vi piacciono), utilizzandoli come base per scoprire persone con interessi simili.
In FB potete installare "applicazioni" che ne espandono di molto le potenzialità, e vi permettono di farne l’aggregatore della vostra vita digitale; potete usare Facebook per Twitter, Jaiku, Pownce, Dopplr, Anobii ed ogni altro social network esistente. La settimana scorsa c’è stato il "boom" di FriendFeed fra i miei contatti… beh, è nata immediatamente un’applicazione per FB che utilizza FriendFeed per mostrare le proprio mini-feed gli aggiornamenti provenienti da questo servizio.
Facebook vi avvisa ogni giorni dei compleanni dei vostri amici; può sembrare una cazzata, ma in ambito amicale fare gli auguri è un piccolo segno d’attenzione, mentre in ambito lavorativo è "utile" (a buon intenditor…)
In FB potete iscrivervi a dei gruppi (ce ne sono per tutti i gusti) e crearne di vostri, aggregando velocemente tante persone; a titolo di esempio, il gruppo "BarCamp Italia" che ho creato conta attualmente 173 membri, che posso raggiungere in un secondo utilizzando la funzione di messaggistica integrata in Facebook.
Una feature eccezionale è la possibilità di creare eventi; l’ho usata personalmente per l’organizzazione della Cena Lunga di mercoledì prossimo ed è semplicemente fantastica. Potete decidere se creare un evento pubblico, ad inviti o chiuso; le persone invitate (o i partecipanti iscritti) possono darvi conferma semplicemente mettendo una spunta, e voi avete un backend per gestire i partecipanti e contattarli in gruppo, distinguendoli fra partecipanti, non partecipanti o "in forse". Se dovesse iscriversi qualche persona a voi sgradita, potete rimuoverla o addirittura bloccarla, impedendole di iscriversi nuovamente.
Nessun social network offre le stesse feature di Facebook.

Come utilizzare Facebook in maniera ludica
E’ semplice: create un bel profilo allettante, indicando TUTTO quello che vi riguarda ivi comprese quanti orgasmi avete in 10 minuti; iniziate a stringere friendship con gli amici che già avete in altri social network e subito dopo con tutti quelli che hanno interessi simili, iniziate a mandare "poke", gift, vampires, zombies ed ogni genere di spam-applicazion esistente su Facebook. In poco tempo avrete un profilo inguardabile, molto simile ai peggiori MySpace, e vi troverete ad aver a che fare sempre con le stesse persone. Vantaggio di tutto ciò? Nessuno, IMHO. Divertimento? Mah… forse… ma se voglio divertirmi, vado al cinema o in un locale con dei veri amici… 😉

Come utilizzare Facebook in maniera produttiva
E’ sicuramente più "difficile" perchè richiede un maggior controllo, ma alla fine vi permetterà di usare Facebook davvero come "IL social network definitivo".

  1. create un profilo essenziale: metteteci i dati strettamente necessari e/o utili (e se ci tenete alla privacy, restringete o omettete indirizzo di casa e numeri di telefono). Evitate di mettere interessi o hobby (prima o poi verrete "profilati" e usati come bersaglio per pubblicità contestuale), così terrete lontane le persone che cercano interessi simili
  2. installate SOLO applicazioni essenziali: questo penso sia uno dei punti di maggior importanza; appena il vostro contatto inizia a diffondersi, verrete inondati di inviti a provare le applicazioni più disparate. Ignorateli senza pietà, chi ve li ha mandati non se la prenderà (anche perchè non saprà mai se l’avete ignorato… ed in fondo se ne fregherà senza problemi). Io vi consiglio di installare un’applicazione che mostri i social network a cui siete iscritti, un feed reader che mostri i post del vostro blog
  3. aggiungete amici in maniera intelligente: anche questo punto è fondamentale; evitate di aggiungere amici a caso, ma fatelo pensando al perchè lo state facendo. Se aggiungere una persona che si conosce realmente è semplice, non dovrebbe esserlo altrettanto aggiungere un perfetto sconosciuto. Personalmente aggiungo solo persone che conosco o realmente o virtualmente (perchè magari ne leggo il blog, o li seguo su Twitter) o persone che fanno parte insieme a me di qualche gruppo. Più raramente aggiungo sconosciuti, ma lo faccio solo se il loro profilo è "interessante" (e per "interessante" non intendo pieno di schifezze, ovviamente) e se penso di poterne aver modo in futuro (contatto professionale). Date anche un’occhiata agli amici dei vostri amici, potreste trovare persone che conoscete e vorreste aggiungere ma di cui ignoravate la presenza su Facebook. Se usate LinkedIn, rafforzate il vostro social network professionale aggiungendo i contatti che avete su Facebook
  4. iscrivetevi a pochi gruppi interessanti: è perfettamente inutile iscriversi a centinaia di gruppi, dal momento che non li seguirete mai. Allo stesso modo, rifiutate inviti ad iscrivervi a gruppi "improbabili", come quello che propaganda una presunta "chiusura di Facebook se non si raggiunge un numero x di membri " o come quello del milione di persone che odiano Bush… io pure lo odio, ma.. chissenefrega di far parte di un gruppo del genere! I gruppi vi permettono di discutere ed interagire, e possono diventare un ottimo strumento di aggregazione.
  5. rispondete sempre agli inviti per eventi: se ricevete un invito ad un evento, fate in modo di rispondere in ogni caso. Chi lo organizza potrà contare su dati di partecipazione sempre aggiornati e precisi
  6. controllate giornalmente la vostra "home": la vostra home è l’aggregatore della vostra vita in Facebook, e vi mostra quello che sta succedendo intorno a voi; nuovi post, nuovi amici, eventi, gruppi, applicazioni… tutto confluisce nella vostra home. Se non avete una startpage particolare nel vostro browser, usate la vostra home come startpage. Guardarla qualche volta al giorno è sufficiente, restarci tutto il giorno premendo F5 ogni 10 minuti è assolutamente inutile.

Quelli sopra sono solo dei semplici consigli dettati dalla mia esperienza (relativamente breve) con Facebook, ma che mi ha permesso di conoscere virtualmente tante (davvero TANTE) persone e di riuscire a vederne molte di queste alla cena di mercoledì (che infatti NON vedrà partecipare solo blogger, ma anche CEO di diverse società, giornalisti, esperti di marketing ecc). Inutile dirvi che se non avessi usato anche Facebook per organizzare tale evento, adesso forse non avrei la possibilità di fare una cena di questo tipo con 80 persone, che sono sicuro permetterà a me ed ai partecipanti di "espandere ulteriormente" il loro network personale e professionale, con persone conosciute de visu e non solo dietro ad uno schermo.. 😉

Nov 072007
 

Sinceramente, dopo aver scoperto questo servizio (che non ho ancora avuto modo di testare personalmente) mi sono chiesto come mai nessuno ci abbia pensato prima, dato che quella di commissionare ad altri delle foto è una cosa normalissima, in questo campo.

gosee4me_logo GoSee4Me è un nuovo servizio web che in qualche modo cerca di colmare il gap fra chi ha bisogno di una particolare foto (o un set di foto) e chi invece è disposto a scattare tali foto.
Può capitare di avere bisogno di una foto di un posto particolare (magari distante centinaia/migliaia di chilometri) e di averne bisogno assolutamente, oppure di una foto dettagliata di un oggetto che non potete avere a disposizione. Beh… se siete disposti a spendere dei soldi per ottenere tale foto, potete commissionarla a qualcuno tramite GoSee4Me.

Come funziona GoSee4Me?
Il principio di funzionamento è relativamente semplice, ed è riassunto tutto in questo grafico:

gosee4me_flow1

gosee4me_flow2

Il procedimento potrebbe sembrare un po’ complicato ma in realtà non lo è: chi ha bisogno di una foto, la richiede su GoSee4Me, che si occupa di contattare persone nelle vicinanze del posto da fotografare. Queste persone fanno la loro offerta per scattare la foto (o le foto) ed il richiedente sceglie il fotografo (basandosi sia sul prezzo richiesto che sul suo "feedback", tipo eBay). GoSee4Me autorizza i fondi richiesti ed invia una mail al fotografo scelto per commissionargli il lavoro. Il fotografo dovrà eseguire il lavoro entro i tempi imposti dal committente (chiaramente indicati nella richiesta di lavoro), e solo dopo che avrà caricato la/le foto sul server di GoSee4Me ed il lavoro sarà stato valutato idoneo (NON dal committente, attenzione!) la carta di credito del committente verrà addebitata della somma richiesta dal fotografo che ha vinto l’asta addizionata della percentuale per il servizio di GoSee4Me (15$ per i lavori fino a 100$, il 15% per importi superiori). Il committente NON potrà in alcun modo negare il pagamento se il lavoro commissionato non è di suo gradimento, ma potrà comunque esprimere il proprio giudizio assegnando un feedback al fotografo.

La privacy è garantita sia per il committente che per il fotografo che andrà ad eseguire il lavoro, dato che solo GoSee4Me conoscerà i dati di entrambi e questi appariranno sul sito solo con un indicativo numerico. 

Sul sito di GoSee4Me sono disponibili delle FAQ molto chiare che coprono TUTTE le domande o i dubbi sul servizio.

Giudizio di Giovy: il servizio è molto interessante, anche se ho qualche perplessità;

  1. le somme che prende GoSee4Me come commissione sono troppo elevate: non tutti commissioneranno foto molto costose, e prenderne 15 su una foto da 30 o 50 dollari mi sembra assurdo. Ovviamente su "lavori" corposi si risparmia abbastanza, proprio perchè la commissione si paga "per asta" e non per foto (ed in un’asta potete commissionare anche un intero set fotografico)
  2. è giusto che chi commissioni una foto poi non possa rifiutarla, ma affidare un lavoro (magari anche economicamente impegnativo) ad uno sconosciuto non è una cosa che si fa a cuor leggero, specie tenendo conto che il servizio è partito da poco e non ci saranno persone con feedback elevatissimi

Io intanto mi ci sono iscritto (e sono in attesa di approvazione), sono curioso di vedere come evolve la cosa, perchè le potenzialità sono notevoli, a parer mio.