Sep 252007
 

Da un po’ di tempo sono costretto a prendere il bus per andare e tornare dal lavoro, e per ingannare il viaggio (che purtroppo dura un’ora) normalmente ascolto un po’ di musica grazie al mio NanoGiovy che mi accompagna fedelmente da oltre due anni (ha fatto il suo compleanno qualche giorno fa). Ho sempre usato i classici auricolari bianchi Apple in dotazione, ma… qualche giorno fa mi sono trovato ad un Euronics e girovagando tra gli scaffali, la mia attenzione è stata catturata da questa confezione di auricolari, i Creative EP-635.

Ho dato un’occhiata al prezzo (35 euro… non è proprio pochissimo per un paio di auricolari, ma è un’inezia se paragonato a degli auricolari da 500 euro che vendono sul sito di Apple) ed ho pensato: "Massì, prendiamoli…".

creative_ep635.jpg 

Il motivo di questa scelta è semplice: venendo in autobus sono costretto a convivere con il rumore dell’autobus stesso in primis, e con l’insopportabile (per chi di prima mattina vuole riposare una mezz’ora ascoltando buona musica) chiacchiericcio delle persone che ti sono intorno.
Questi auricolari sono del tipo "ad isolamento ambientale", il che significa che una volta che li avrete messi NELLE orecchie (e per "nelle" intendo davvero che non dovete fare come il sottoscritto, che appena messi per provarli pensava fossero come dei normali auricolari), avendo l’accortezza di scegliere l’auricolare in gomma adatto alla dimensione del vostro orecchio (ce ne sono tre diverse misure di serie) il mondo esterno sparirà, diventando solo un ovattato ricordo. E al suo posto… solo la vostra musica.

Ah, già… la musica…
Beh… con questi auricolari la musica diventa davvero un’altra cosa: la differenza rispetto agli auricolari standard di ogni iPod è semplicemente ABISSALE; i suoni acquistano un colore ed una profondità molto maggiore, i bassi sono ricchi e pieni, i toni alti vibranti e cristallini. Senza contare che, per ascoltare la musica al vostro volume abituale, dovrete tenere il lettore a poco più della metà del volume che ascoltate di solito.
Ascoltare la musica in viaggio, senza sentire rumori e persone, è diventato un vero piacere…
Unico "punto negativo" che posso trovare a questi auricolari dipende dalla conformazione che hanno: sono "a collare", e vanno indossati in modo da tenerli sempre addosso, anche quando non li si ha nelle orecchie; questo fa si che il cavo sia abbastanza corto ed il lettore mp3 DEVE essere appeso agli auricolari stessi (con l’apposito laccetto di cui sono dotati). Se avete la sfortuna di usare un iPod "nudo" (e che notoriamente è liscio e senza fessure dove far passare il laccetto) siete fregati… 😛 Fortunatamente il mio iPod nano ha una custodia in gomma, ed è stato semplice modificarla facendo un piccolissimo buco per farci passare il laccetto.

Giudizio di Giovy: a parte il "problema" del cavo corto, questi Creative EP-635 sono assolutamente fantastici e vi permetteranno di ascoltare la musica come non l’avevate mai sentita usando normali auricolari stereo. Sono leggeri e molto comodi anche se indossati per un tempo abbastanza lungo. Il rapporto qualità/prezzo, in questo caso, è ottimo e vale davvero la spesa.
Consigli: tenete presente che sto parlando di auricolari "ad isolamento ambientale"; usarli in autobus o in luoghi affollati va bene, ma NON usateli assolutamente mentre siete alla guida in auto/moto e usate particolare attenzione quando li indossate camminando per strada; non avere un "riferimento sonoro" dell’ambiente che vi circonda potrebbe essere pericoloso, se non aprite bene gli occhi e state attenti. 🙂

May 242006
 

Il Codice Da VinciAspettavo da tempo che uscisse, ed appena ne ho avuto la possibilità (compatibilmente con il grosso afflusso di pubblico, ed il fatto che il week-end di uscita fossi fuori per ScriptaVolant) sono andato al cinema a vedere uno dei film più attesi di questa stagione cinematografica (a proposito: è notizia di ieri che la Sony Pictures ha deciso di produrre il film di “Angeli e Demoni”, primo capitolo della saga del professor Robert Langdon, protagonista anche di questo “Codice Da Vinci”).
Sono andato al cinema curioso (come tutti, il cinema era pieno nonostante ci fosse la festa patronale in città) di vedere come era stato trasposto il libro, e se le critiche (che non mi hanno influenzato affatto, come non lo fanno mai) erano vere o dettate solo dall’astio per un film che si preannunciava un blockbuster già in fase di realizzazione.

La scheda

Titolo originale: The Da Vinci Code
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Thriller, Drammatico
Durata: 148′
Regia: Ron Howard
Sito ufficiale: www.sonypictures.com
Sito italiano: www.codice-davinci.it
Cast: Tom Hanks, Jean Reno, Audrey Tautou, Alfred Molina, Ian McKellen, Paul Bettany, Jurgen Prochnow
Produzione: Columbia Pictures Corporation, Imagine Entertainment
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita: 19 Maggio 2006 (cinema)

La visione di Giovy: come ho detto nell’introduzione, ero davvero curioso di vedere questo film.
Il cast si preannunciava buono (Tom Hanks, Audrey Tautou, Jurgen Prochnow…), la regia è del “mitico” Ron Howard (che ha firmato pellicole come “Splash, una sirena a Manhattan”, “Cocoon”, “Cuori Ribelli”, “Apollo 13” ecc…), conosciuto in tv come “Richie” di Happy Days e scopertosi poi regista di successo.
Il film è stato accompagnato da un battage mediatico incredibile, ed è stato “pompato” proprio dalle inviperite critiche della Chiesa (figuratevi che alla prima del film a Foggia, il 19 maggio, sono stati organizzati dei mega-rosari collettivi davanti al cinema da alcune parrocchie cittadine, per pregare contro l’ “immoralità e la menzogna” del film). Inutile dire che queste manifestazioni hanno avuto il solo risultato di spingere ancor di più le persone ad andare a vedere il film (e spingere mio nonno, 85 anni, a chiedermi di fargli leggere il libro di Dan Brown che ha ispirato il film).

Torniamo al film.
Mmmmm… fatemici pensare un po’ e trovare una parola sola per definire questo film… allora… direi… DELUDENTE.
Ho letto il libro, ed il film per me è stato deludente.
Lento, poco avvincente, mal trasposto. Nonostante la lunghezza (quasi due ore e mezzo) abbia permesso al film di restare abbastanza fedele al libro, non è riuscito a coinvolgermi ed emozionarmi. A tratti ho sbadigliato, e la palpebra ha cominciato ad abbassarsi.
Tom Hanks mi è sembrato incolore, e non si può dire molto meglio di Audrey Tautou…
Un bel film, per carità… ma se dovessi consigliarvelo… beh, vi direi di risparmiare i soldi e vederlo in DVD, quando uscirà.
Peccato… non ho voluto dar credito alle critiche (normalmente non le leggo mai, a differenza di Mia che si affida spesso ad esse per la scelta dei film da vedere) ed ho avuto torto: chi ha scritto che il film non era eccezionale, aveva ragione.
Gli incassi saranno sicuramente stratosferici, ma… sarei proprio curioso di sapere le vostre impressioni, se l’avete visto.
Io sono un “fan” di Dan Brown, continuerò a leggere i suoi libri (molto, molto più avvincenti di ogni trasposizione cinematografica) e probabilmente andrei a vedere anche il film di “Angeli e Demoni”, ma… cavoli…. i soldi spesi ieri avrei potuto investirli meglio… 🙁

Apr 242006
 

Buongiorno, e buon inizio settimana.
Molti di voi probabilmente oggi saranno in ferie, come il sottoscritto, e staranno approfittando di questo piccolo ponte primaverile (aiutati anche da un meteo favorevole, il sole splende caldo, almeno da queste parti).
Sabato sera, invece, non c’era il sole ma un bel cinema dove proiettavano l’ultimo film di Spike Lee… 😉

 

 
 

La scheda

Titolo originale: Inside Man
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 129′
Regia: Spike Lee
Sito ufficiale: www.theinsideman.net
Sito italiano: www.insideman-ilfilm.it
Cast: Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Willem Dafoe, Waris Ahluwalia, Ashlie Atkinson, Robert Bizik, Ed Bogdanowicz, Cherise Boothe, David Brown
Produzione: Universal Pictures
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 07 Aprile 2006 (cinema)

La visione di Giovy: sono andato al cinema con una certa curiosità, ansioso di vedere il nuovo lavoro di Spike Lee, regista che ho sempre apprezzato molto. Anche la critica si è espressa favorevolmente, ma di solito non seguo molto i giudizi degli altri, e preferisco farmene uno mio.
Il film è la storia di una rapina in banca, una rapina di quelle "fantastiche", studiata nei minimi particolari. Il "capo" della banda è il bravo Clive Owen, mentre il detective mandato a negoziare la liberazione dei numerosi ostaggi è il grande Denzel Washington. Nel cast spiccano anche Jodie Foster (un personaggio "particolare" nella trama del film, una sorta di "mediatrice" fra il potente presidente della banca ed i rapinatori) e Willem Dafoe.
Nonostante il soggetto non sia il massimo della novità (sono stati fatti centinaia di film su rapine in banca), la trama non è affatto banale e la regia riesce benissimo a dare al film un ritmo incisivo e mai noioso.
Come in tutti i film di Spike Lee, c’è una sottile critica sociale che permea questo lavoro e si riflette nelle battute a sfondo razziale tra alcuni protagonisti.
In definitiva, il film è davvero molto bello, e ve ne consiglio la visione. Certo, con il bel tempo la voglia di andare a chiudersi in un cinema inizia a calare, ma… se una sera dovesse essere più fresca del previsto… 😉

Mar 202006
 

The ProducersBuongiorno a tutti e buon lunedì mattina (anche se il tempo qui è brutto, come sempre, da un po’ di settimane a questa parte).
Si comincia una nuova settimana di lavoro, che sarà seguita da una settimana in trasferta (ulteriori dettagli prossimamente) per seguire un corso… 🙂

Week-end tranquillo, sabato in pizzeria con un allegro gruppo di amici e domenica al cinema con la mia dolce Mia.
A dir la verità, quando siamo partiti per andare al cinema (un multisala Cinestar ad Andria) non sapevamo ancora cosa avremmo visto, e considerato che Mia aveva un "bonus" da spendere (le ultime due volte ho scelto io cosa vedere, quindi stavolta ero alla sua mercè) mi stavo preparando psicologicamente ad un film che probabilmente non mi sarebbe piaciuto (io e Mia abbiamo fondamentalmente gusti diversi, anche se spesso ci troviamo d’accordo sui film e nella critica) 🙂
Così, quando Mia ha detto: "Quasi quasi vediamo… The Producers" ho pensato: "Mmmm… speriamo non sia un musical, dato che li odio".
E’ un musical… o meglio… "una commedia musicale". 😛
Ho pensato: "Cavoli, spero di non annoiarmi troppo". Ed invece… 😛

La scheda

Titolo originale: The Producers
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Commedia musicale
Durata: 134′
Regia: Susan Stroman
Cast: Nathan Lane, Matthew Broderick, Uma Thurman, Will Ferrell, Roger Bart, Gary Beach, Jon Lovitz, Andrea Martin
Produzione: Universal Pictures, Columbia Pictures Corporation, Brooksfilms, Steiner Studios, Brooklyn Navy Yard
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 17 Marzo 2006 (cinema)

La visione di Giovy: pensavo di vedere un musical "classico" e palloso (per i miei gusti) ed invece mi sono divertito tantissimo!
Questa è la premessa con la quale vi do’ il mio parere su questo "film", diretta emanazione dell’omonimo musical in scena a Broadway (curiosità: il musical condivide con il film gran parte del cast, a cominciare dallo sceneggiatore, passando per la regista e per il cast).
Questo film è il remake di un’opera del 1968 intitolata "Per favore non toccate le vecchiette", sempre di Mel Brooks, adattata per il teatro e successivamente riportata sullo schermo cinematografico (singolare questo "doppio passaggio").
La trama: uno squattrinato produttore di Broadway cerca di "fare il colpo" mettendo in scena un’opera fallimentare (Primavera per Hitler), grazie all’aiuto di un ragioniere desideroso di fare il produttore e della sua "finanza creativa". Per farlo cercano la peggior opera, il peggior regista ed il peggior cast disponibili sulla piazza. Peccato che le cose non vadano come sperato… 😛
Il cast: spettacolare, partendo da un Matthew Broderick canterino e finendo ad una Uma Thurman ballerina.
Vi aspettereste (come mi aspettavo io, del resto) un musical alla "Chicago", per intenderci, ed invece ci si trova a ridere dall’inizio alla fine, nel puro stile della migliore commedia americana.

Sinceramente, ne sono rimasto positivamente impressionato, al punto da consigliarvelo senza riserve qualora vogliate passare due ore di puro spasso.

Mar 162006
 

La terraSuccede di rado che vada al cinema durante la settimana (anche se, probabilmente, dovrebbe essere il momento più propizio, sia per la ridotto affluenza di pubblico sia per il prezzo ridotto), ma altrettanto di rado succede di non ruscire a vedere un film per due settimane, causa tutta una serie di imprevisti ed impegni.
Ieri sera, invece, non c’erano impegni in programma, e quindi mi sono concesso (insieme a Mia) la visione del nuovo film di Sergio Rubini.

 

 

La scheda

Titolo originale: La terra
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 112′
Regia: Sergio Rubini     
Cast: Fabrizio Bentivoglio, Paolo Briguglia, Massimo Venturiello, Emilio Solfrizzi, Claudia Gerini, Sergio Rubini
Produzione: Fandango, Medusa Film e SKY
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 24 Febbraio 2006 (cinema)

La visione di Giovy: un treno che parte da Milano ed arriva a Mesagne, in Puglia.
Un uomo, Luigi, che ha lasciato moltissimi anni fa questa terra e deve tornarci per risolvere alcuni problemi legati alla vendita di una terreno condiviso con i tre fratelli.
Viene accolto, all’arrivo in stazione, da una desolazione assoluta. Nessun mezzo di collegamento con la città, solo polvere e sole. Un "vecchio amico" lo incrocia e gli dà un passaggio. Un vecchio amico…

Comincia così il nuovo film di Sergio Rubini, ambientato in una terra bellissima (la Puglia) e ricca di contrasti.
Luigi torna "al sud", convinto di essersi lasciato il passato alle spalle… ed invece è sempre lì, come prima… peggio di prima…
La trama è avvincente e mai banale, e passa da momenti ricchi di sentimento ed "umanità" ad attimi di puro abbrutimento spirituale, con una spruzzata di noir.
Ottima l’interpretazione dei protagonisti, da un grande Fabrizio Bentivoglio ad un bravissimo Emilio Solfrizzi (pugliese, nato "comico" e riscopertosi attore) a Paolo Briguglia e Massimo Venturiello (i quattro "fratelli" del film) passando per lo stesso Rubini che interpreta magistralmente il boss usuraio Tonino. Le protagoniste femminili sono la brava Giovanna Di Rauso e Claudia Gerini (brava ma "inutile" nel film, il suo personaggio avrebbe potuto non esserci e non se ne sarebbe sentita la mancanza).
Splendida la fotografia, che riesce a rendere superbamente una terra ricca di un fascino "ambiguo", dove la vita (il mare, gli alberi) è così vicina alla morte (le pietre, ed una polvere che ricopre ogni cosa come un velo).
C’è molta umanità ed un grande impegno sociale, in questo film.
Ma c’è anche tanta sofferenza e disagio, complice la "malavita" locale.
Numerose le citazioni ad altri film che hanno visto Rubini protagonista, come "Mio cognato" di Alessandro Piva.

Un bel film. Davvero.

Feb 172006
 

Ovunque Proteggi TourPeriodo incasinato al lavoro, causa riconfigurazioni di firewall Telecom e arrivo di un Blade Center IBM (che verrà montato dai prodi tecnici appena approntato il mega-impianto elettrico atto ad alimentarlo).

Lasciando comunque da parte il lavoro, volevo comunicarvi che stasera ce ne andremo (io e Mia) a Bari, al concerto di Vinicio Capossela per il suo "Ovunque Proteggi Tour 2006".

Devo dirmi che sono rimasto letteralmente stregato dal suo ultimo disco (che ho regalato a Mia subito dopo l’uscita nei negozi), che unisce i suoi testi assolutamente "stravaganti" e poetici a sonorità multietniche e decisamente "inconsuete".

Proprio per questo appena sentito di questo concerto fuori-programma al TeatroTeam a Bari. ho subito acquistato un paio di biglietti, ed offerto l’occasione a Mia di vedere uno dei concerti che più desiderava. 🙂

Fra un’oretta circa, quindi, ci metteremo in macchina (con la colonna sonora adatta, ovviamente) e ci andremo a gustare questo concerto… 😉

Un consiglio: se non l’avete fatto (e vi piace l’artista/genere), acquistate Ovunque Proteggi.
Ne vale davvero la pena.

Jan 232006
 

Saw IIBuongiorno a tutti, e buon inizio settimana…
Spero abbiate passato un buon week-end, magari non soffrendo troppo per la nuova ondata di freddo siberiano che sta per arrivare (ed al nord Italia è già arrivata).

Il mio fine settimana mi ha visto "in trasferta", insieme alla mia ragazza, in quel di Chieti (oh, Maxime… non lamentarti adesso… ti ho avvisato per tempo, eh!), dove avevamo intenzione di vedere Match Point, l’ultimo film di Woody Allen.
Ma… complice un piccolo ritardo, Woody Allen è partito senza aspettarci… 😀
Aspettare lo spettacolo successivo delle 20.30 avrebbe significato perderci la cena da Arcadi, e quindi…. avanti Saw II! 😛

Scheda Film

Titolo originale: Saw II
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Thriller
Durata: 107′
Regia: Darren Lynn Bousman
Sito ufficiale: www.saw2.com
Sito italiano: www.saw2.it
Cast: Tobin Bell, Lyriq Bent, Tim Burd, John Fallon, Franky G, Noam Jenkins, Erik Knudsen
Produzione: Mark Burg, Gregg Hoffman, Oren Koules
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 05 Gennaio 2006 (cinema)

La visione di Giovy: partiamo dal presupposto che NON sono un critico cinematografico, e quello che leggerete è semplicemente un mio modesto parere. 😛
Il film inizia in maniera piuttosto "cruda", con una di quelle morti da gelare il sangue.
In realtà la crudezza e l’efferatezza del serial killer conosciuto come "L’Enigmista" permea tutto il film, con alcune scene decisamente "forti" e disturbanti.
Il film è il sequel di Saw: L’Enigmista, ma non prosegue la storia dal punto in cui si era interrotta; non si capisce infatti che fine abbia fatto il protagonista (beh, forse alla fine diventa chiaro, ma è del tutto incidentale).
Nel primo film gli sventurati erano due, ed erano rinchiusi in una singola stanza.
In questo sequel gli sventurati sono otto, ed hanno tutta una casa in cui "giocare" con l’Enigmista per salvarsi la vita.
L’azione e la tensione dell’episodio precedente, dove ogni minuto era un colpo di scena, è smorzata in questo seguito proprio dal fatto di avere così tante vittime, che rendono il tutto estremamente dispersivo.
Mi fermo qui perchè non voglio togliervi il gusto di vedere il film, e vi dico cosa ne penso: un film senza infamia e senza lode, e la suspence è creata dall’attesa dell’ennesima "morte", e da come questa avverrà.
Il finale non è scontato come si poteva immaginare, e lascia aperta la porta per Saw III.
In definitiva: se volete passare una serata "forte", dategli un’occhiata.
Se vi aspettate un grande film, meglio scegliere qualcos’altro.