Accade a volte che “personaggi” (nella fattispecie un deputato del Parlamento Italiano, votato dagli italiani) presenti una proposta di legge che, vista la sede in cui è stata presentata, non potrei non prendere seriamente.
Se invece se ne fosse parlato nel bar sotto casa piuttosto che in Parlamento, ed al posto del deputato in questione ci fosse stato un mio amico, l’avrei sicuramente mandato affanculo, dicendogli: “Ciccio, ma che droga ti sei preso stamattina, per pensare cazzate del genere?”.
Pare invece che l’on. Enrico Nan (deputato eletto tra le fila di Forza Italia) abbia presentato una proposta di legge (il ddl C 1256) intitolata: “Disposizioni per la tutela della morale pubblica e per la prevenzione delle molestie e delle aggressioni sessuali“.
Leggendo solo il titolo, si penserebbe: “Beh, è una cosa positiva… si cerca di prevenire le molestie e le aggressioni sessuali, purtroppo troppo frequenti ultimamente”.
Ok, leggiamo cosa si prefigge questa proposta di legge:
“La presente proposta di legge si prefigge pertanto di prevenire tali fenomeni, impedendo che notizie, immagini od ogni altro dato suscettibile di colpire in modo «perverso» l’opinione pubblica sia facilmente accessibile e possa, pertanto, stimolare comportamenti contrari alla morale pubblica e pericolosi per la tutela personale e sessuale dell’individuo.”
Mmmmm… mi sa tanto di tentativo di “censura moralizzatrice”…
Ed infatti, andando avanti con la lettura, si arriva all’art. 2 e si scopre dove l’on Nan voglia andare a parare realmente:
1. E`vietato consentire il libero accesso ai siti INTERNET che riproducono contenuti a sfondo sessuale e che divulgano immagini o notizie finalizzate a promuovere o a suscitare fantasie di tipo sessuale.
2. Ai siti di cui al comma 1 si puo`accedere solo dopo avere autocertificato la propria maggiore eta` e avere fatto espressa richiesta di accesso.
3. I siti di cui al comma 1 non possono essere pubblicizzati.
Cosa? E’ vietato PER LEGGE consentire il libero accesso ai siti Internet con contenuti a sfondo sessuale, e per farlo bisogna autocertificarsi e fare richiesta di accesso? Ah… ovviamente c’è anche una sanzione per i trasgressori, ovvero:
ART. 4.
[omissis]
2. Chiunque viola le disposizioni di cui all’articolo 2 e` punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.
In soldoni: avete visitato un sito “osceno” senza la prescritta autocerficazione? Cazzi vostri… vi beccate una multa (se vi va bene) o andate in galera (se vi va male)! 😀
Alcune domande mi sovvengono (oltre all’esprimere il mio totale disappunto per un’idiozia del genere):
1) Chi decidi cosa è o non è “osceno” o volto a suscitare fantasie di tipo sessuale?
2) Se io (che normalmente parlo di informatica e tecnologia) un giorno scrivo un articolo in cui parlo del calendario di Max con le foto dell’ennesima modella/velina nuda, suscito fantasie di tipo sessuale (beh, penso di si… no?) e quindi divento sanzionabile e/o diventa necessaria una richiesta di autorizzazione a qualcuno (non meglio identificato, potrebbe essere chi gestisce il sito/blog ed in tal caso il sottoscritto, o il provider, o chi fa hosting) per continuare a leggere le ultime novità Web 2.0 di cui tornerò a parlare dal giorno successivo?
3) In che modo si dovrebbe “verificare” la liceità di questo o quel sito? Navigandoselo tutto?
Probabilmente sarebbe meglio se l’on. Nan si dedicasse ad attività più produttive (essendo pagato da NOI contribuenti) o si mettesse a studiare DAVVERO il modo di prevenire/combattere le molestie sessuali, piuttosto che voler censurare l’intera Internet.