Jun 272005
 

Ultimamente si è fatto un gran parlare di Google Maps, il servizio di mappe e foto satellitari di Google.
Tutto questo parlare è anche merito di Alessandro Ronchi e di questo post (poi ripreso da moltissime fonti, compreso un giornale locale che gli attribuisce il “merito” di aver VIOLATO delle basi militari) dove ipotizza che Google Maps sia illegale, a causa di alcune vecchie leggi italiane che vietano di riprendere l’interno di basi militari e caserme . 😀

Io non ancora ne ne avevo parlato, e… siccome mi piace “divertirmi” come ha fatto Alessandro con le basi italiane, ho pensato di trasferirmi in America, e vedere come considerano gli americani la sicurezza delle loro basi militari (o punti sensibili, a scelta)… 😀

Andiamo a cominciare questa piccola carrellata con il cuore del sistema militare americano, ovvero il Pentagono, che a quanto pare è visibile su Google Maps, alla massima risoluzione possibile (è anche visibile il lato devastato dall’attentato dell’11 settembre).

Il Pentagono

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Beh… come inizio non c’è male… 😛
Dopo il Pentagono, passiamo ad una “civile abitazione”, ovvero… la Casa Bianca.
Anche questa è visibile su Google Maps alla massima risoluzione, benche due palazzi siano in parte “censurati” (forse per nascondere quanto presente sul tetto). 😛

La Casa Bianca

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Ma… per arrivare a Washington D.C. bisogna prendere l’aereo, e quindi ovviamente anche il Dulles International Airport è ben visibile, alla massima risoluzione, così come è splendidamente visibile il JFK International Airport di New York (nella foto sotto).

L'aereoporto JFK di New York

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Ok… le ultime due non sono basi militari…
Allora proviamo a dare uno sguardo alla Nellis Air Force Base, vicino Las Vegas, cuore dell’aviazione militare americana, visibile su Google Maps alla massima risoluzione (si vedono benissimo anche i caccia sulle piste).
E già… gli americani pare se ne freghino del fatto che chiunque possa vedere all’interno di una delle installazioni vitali del sistema militare americano… 😛

La base militare di Nellis, Las Vegas

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Beh, finora però niente di strano… sono centri militari, aereoporti, basi militari… [:p]
Dovete sapere però che io sono un grosso appassionati di fantascienza ed ufologia, e quindi ho pensato di sfruttare Google Maps per cercare nientemeno che… l’Area 51 (che insieme all’aereoporto di Nellis era ben visibile nel film “Indipendence Day”). 😛
Ad essere sinceri c’ho messo un po’ (anche perchè non la si trova digitando “Area 51” in Google Maps), ed ho dovuto cercare un po’ di informazioni in diversi siti, ma… alla fine… l’Area 51 è apparsa su Google Maps (si vede benissimo anche il lago asciutto di Groom Lake, dove è situata la base) 😉

Groom Lake e l'Area 51

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Inizia a diventare interessante, no? 😛
Starò mica correndo il rischio di “violare segreti militari americani”?
Beh, se non l’ho fatto finora, probabilmente anche farvi vedere alcuni bersagli per test missilistici non sarà reato, e non correrò il rischio di vedermi i MIB a casa… 😀

Infatti, questo è un bel bersaglio concentrico, questo è un bersaglio concentrico inscritto in un triangolo e questo è un bersaglio un po’ più complesso.

Bersaglio test missilistici 1

Bersaglio test missilistici 2

Bersaglio test missilistici 3

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Piaciuto il giretto nei “segreti” satellitari americani? 😉

Jun 032005
 

Ennesima novità in casa Google: nasce Google Sitemaps.
Ma…. c’è un ma: questa novità NON è alla portata di tutti, e potenzialmente potrebbe essere di poco (o nullo) interesse, così come molto interessante per chi fa del web la propria professione.

In cosa consiste Google Sitemaps?
Semplice: Google Sitemaps è un esperimento che riguarda il web crawling collaborativo (il “navigare” tra i siti degli spider dei motori di ricerca, in questo caso quelli di Google, ovviamente). In pratica è la possibilità di pubblicare sul proprio sito un file XML formattato in modo particolare, per far si che venga letto dagli spider di Google, aiutandoli ad indicizzare il proprio sito in maniera più efficace, in modo che Google abbia sempre contenuti aggiornati ed una copertura sempre maggiore.

Chi può usare Google Sitemaps?
Tutti, indistintamente.
L’importante è generare il file XML necessario all’utilizzo del servizio, eventualmente usando l’apposito tool creato da Google (il Sitemap Generator, che però richiede che sul proprio server sia installato Python 2.2, tagliando così fuori molte persone che NON hanno questa possibilità).

Competenze necessarie per utilizzare Google Sitemaps
Beh… non bisogna essere un guru dell’informatica, ma NON è sicuramente di semplice utilizzo. In ogni caso c’è il Google Sitemaps Help che può esservi d’aiuto.

Inoltre, il progetto è rilasciato sotto licenza Creative Commons, e quindi potenzialmente potrebbe essere usato anche da altri motori di ricerca.

Bella idea… bisogna vedere ora come viene accolta dal “popolo dei webmasters”. 😉

Fonte: Google Blog

Aggiornamento 05/06/05 ore 10.00: Francesco, di iteam5.net ha realizzato un utilissimo script in ASP per creare la mappa di Google Sitemaps, venendo così incontro alle tante persone (me comprese) che non avevano la possibilità di utilizzare il Google Sitemaps Generatori in Phyton.
Inoltre, ha creato anche uno script per realizzare la Sitemaps partendo da un database, che trovate sempre qui. Grazie Francesco! 😉

May 182005
 

Ve l’avevo detto io, di farvi i feed! Perchè da ieri, con la partenza della fase beta di AdSense for feeds, i vostri feed vi potranno permettere di guadagnare qualche soldino.
Poca cosa, per carità (a meno che non abbiate blog come Macchianera o Boing Boing), ma comunque qualche spicciolino che non fa mai male… 😀
Se volete i dettagli “tecnici” o maggiori informazioni per gli “addetti ai lavori”, date un’occhiata al mio articolo su Voice over IT.
Se invece volete sapere il rendimento degli annunci AdSense di Google, chiedete qui… vi farò impallidire… 😀

Apr 212005
 

Ennesima novità in casa Google: Google My Search History.

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Google My Search History 01

In pratica è uno storico delle vostre ricerche su Google, con tanto di calendario che vi mostra, a colpo d’occhio, i giorni in cui avete effettuato più ricerche… 😀

Google My Search History 02

Certo che i “pazzi” di Google non sanno più che inventarsi… 😀

(Fonte della news: Google Blog)

Apr 132005
 

Gmail Un po’ di tempo fa parlavo degli esperimenti di localizzazione in italiano di Gmail. Beh, leggendo lo sio D. apprendo che finalmente Gmail è stata localizzata in 12 lingue (italiano compreso).
Ed, a differenza del test di cui parlavo nel blog precedente, è possibile scegliere se avere o meno l’interfaccia di Gmail in una lingua piuttosto che in un’altra. 🙂
Io, giusto per non lasciare nulla di intentato, l’ho passata in italiano ma… se non dovessi riuscire ad abituarmi (dopo un anno di Gmail in inglese) la riconvertirò alla “versione originale”. 😉

Apr 012005
 

GmailSarà questo il pesce d’aprile di Google?
L’homepage di Gmail, infatti, oggi appare con questo “strano” disegno:

Gmail Infinity+1

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Praticamente:
– se BRAND 1 mette a disposizione i soliti 50/100 MB
– se BRAND 2 mette a disposizione 1 GB
– se PREMIUM BRAND mette a disposizione 2 GB
– se il LIMITE TEORICO è infinito…
Gmail è… INFINITO+1!!!

LOL! In pratica, mi pare di capire, la nostra Gmail continuerà a crescere fino a… boh? 😛
Mitici, quelli di Google… 😉

Apr 012005
 

GmailNovità di aprile (non è un pesce, però 😛 ) in casa Gmail: è stato introdotto, nella finestra di composizione di un nuovo messaggio, l’editor di testo avanzato.
Non più quindi email “solo testo”, ma la possibilità di scegliere il font e la dimensione, colorarlo e scegliere il colore dello sfondo, applicare formattazioni (grassetto, corsivo, allineamenti) a testo e paragrafi.
(Una tabella con tutte le nuove opzioni di formattazione è disponibile qui)

Gmail Rich Text Editor

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Insomma… una vera chicca per gli appassionati delle email “fighette”, tutte colorate e scintillanti (a titolo di cronaca: è possibile scegliere fra 60 colori di testo e sfondo).
Per quanto mi riguardo, penso di utilizzare poco questa nuova feature (che comunque innalza, come sempre, il valore di Gmail), dato che per me il mondo delle email è txt only, ed odio le email in html (retaggio di un passato usenettiano) 😛

P.S. Il “Rich Text Editor” NON è disponibile da subito per tutti, ma verrà esteso a tutti in diverse fasi. SE non lo vedete disponibile, non preoccupatevi: quando apparirà la scritta ‘New Features!’ in alto a desta, accanto al nome del vostro account, avrete il vostro editor di testo avanzato… 😉

Aggiornamento ore 09.30: come mi fa notare D., Gmail sta aumentando le dimensioni della Gmailbox a 2 GB!!!, per festeggiare il primo compleanno…
… e questo aumento avviene in modo “inconsueto”, ovvero… lentamente, come un pallone che si gonfia… 😛

Gmail size 01
Gmail size 02