Dec 292006
 

GmailIeri sera, leggendo un po’ di blog, sono incappato in un terrificante post di Om Malik intitolato: "Mom, Google Ate My GMail!". Il tempo di leggere e pensare: "Cavoli, non sia mai succedesse anche a me!".
In pratica: a causa di un non ben definito errore, ad alcuni utenti Gmail è stata fatta tabula rasa della loro casella di posta!

Attenzione: NON hanno solo perso qualche email, hanno perso TUTTO (mail ricevute, inviate, contatte, log di chat di Google Talk); in pratica… un’ecatombe!

Già in passato avevo fatto (a scopo di test) un download di tutte le mail che avevo su Gmail via pop3, ma… leggendo ‘sta cosa ho deciso di testare il nuovo Outlook 2007 (ho sempre utilizzato Thunderbird, ma di Outlook amo il fatto che TUTTA la propria "vita" digitale fatta di mail, contatti e calendario è racchiusa in un UNICO file, facilmente comprimibile e backuppabile) e da ieri sera l’ho messo a scaricare nuovamente tutte le mail che ho su Gmail.
Nel momento in cui scrivo (tempo reale, ore 10.53) è arrivato a giugno 2006 (e circa 7000 mail), ancora pochi mese e qualche centinaio di mail e dovremmo esserci.

Sinceramente MAI avrei pensato di dover fare una cosa come questa "per precauzione", dato che pensavo che la mia Gmail fosse (forte della "potenza tecnologica" di Google) assolutamente al sicuro!
Ma oltre al post di Om Malik ho letto anche quello di Michael Arrington su Techcrunch e… beh, Giovy vi consiglia di fare partire il vostro client di mail preferito (consigliato Thunderbird, ma per questa volta mi sento di consigliarvi anche Outlook, NON Outlook Express), attivare in Gmail il download via POP3 (help) e procedere ad un backup della vostra casella Gmail; trovate inoltre un pratico howto completo in questo post, in inglese purtroppo)
E’ successo "solo" a 60 utenti sui milioni di utenti Gmail ma… se dovesse succedere a voi? Cosa fareste?

Personalmente credo mi incazzerei come non mai (e citerei Google per danni), dato che perdere due anni e mezzo di posta (ho appena controllato sulla posta "backup", la prima mail su Gmail è datata 13/06/2004) è inconcepibile per me (e per il mio lavoro).
Ed a nulla varrebbero le scuse… con la posta NON si scherza, per me è uno strumento di lavoro, e se mi sono "affidato" a Gmail è perchè pensavo fossero "crash-proof".
Beh… non si finisce mai di imparare… 😛

Nov 142006
 

Più di una volta vi ho parlato, in questo blog, dei possibili usi di Google Earth (l’ultimo articolo al riguardo risale solo a qualche giorno fa).
Oggi, stimolato da un articolo di qualche giorno fa sul Corriere, intitolato: "Dove sono le testate atomiche targate USA", che riprende un articolo del Bullettin of the Atomic Scientis (bollettino di cui vi parlai in questo articolo sul Doomsday Clock), ho messo mano a Google Earth e utilizzando questo file .kmz ho fatto qualche volo, di cui vi riporto i punti salienti.
Inutile dirvi che il risultato è… inquietante… a dir poco…

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Partiamo dall’Europa, a per la precisione dalla Buchel Air Base, in Germania.
Qui sono presenti 20 armi nucleari americane.
Nella prima immagine una panoramica, nella seconda un dettaglio con dei punti evidenziati da me; nella seconda immagine notate che NON ci sono hangar, nè piste per aerei (visibili invece nella parte opposta della base).

earth_nukes_01.jpg   earth_nukes_02.jpg

Ora voliamo sulla Incirlik Air Base, in Turchia.
Qui sono presenti 50 armi nucleari americane.
Nella prima immagine una panoramica, nella seconda un dettaglio con dei punti evidenziati da me; nella seconda immagine notate i bunker sotterranei, mimetizzati e ricoperti di erba.
Ci sono altri punti così, all’interno della base.

earth_nukes_03.jpg   earth_nukes_04.jpg

Voliamo adesso in Italia, sulla Aviano Air Base.
Qui sono presenti 90 armi nucleari americane.
Nella prima immagine una panoramica, nella seconda un dettaglio con dei
punti evidenziati da me; nella seconda immagine notate che nei punti evidenziati NON ci sono hangar (presenti invece a fianco), così come non è presente alcuni spazio per la manovra degli aerei (presente invece davanti gli hangar).

earth_nukes_05.jpg   earth_nukes_06.jpg

Lasciamo l’Europa per volare in America, dove è concentrato l’arsenale nucleare americano.
Passiamo su Bangor, dove sono conservati 2364 armi nucleari americane.
Questa base detiene il 24% di tutto l’arsenale nucleare americano.
Nella prima immagine una panoramica, nella seconda un dettaglio con dei
punti evidenziati da me; va da se che i punti evidenziati sono i bunker sotterranei, già visti in Turchia.

earth_nukes_07.jpg   earth_nukes_08.jpg

Infine, chiudiamo questa carrellata "atomica" con l’ultima base americana di questa rassegna (beninteso: ce ne sono diverse altre, sia in Europa che negli USA, mostrarvele tutte sarebbe stato inutile).
Siamo sulla Barksdale Air Force Base, dove sono conservati 940 armi nucleari americane.

Nella prima immagine una panoramica, nella seconda un dettaglio con dei
punti evidenziati da me; i punti evidenziati sono i soliti bunker sotterranei.

 

earth_nukes_09.jpg    earth_nukes_10.jpg

Vi avevo detto che era una "carrellata inquietante", no?
E diventa ancora più inquietante se pensate che in Italia abbiamo 90 ordigni nucleari americani (50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre, nel bresciano).
Possiamo ESSERE CERTI di essere al riparo da incidenti o attentati? Mah… 
Nov 102006
 

Oh, finalmente qualche nuova feature in Gmail (ne sentivo la mancanza, troppo tempo senza novità alla mia webmail preferita) 😛
Stamattina è apparso il "fatidico" link rosso che annunciava novità in Gmail, ma già mi ero accorto di qualche cambiamento nel rispondere alla prima mail della gioranta. 😛
Vediamo insieme queste "nuove feature".

1) "Risposta" superiore
Il link "Reply" è stato spostato sopra (non è quindi più necessario scrollare tutta la mail per rispondere). Inoltre è stato "ajaxizzato", trasformandolo in un menù a discesa che raggruppa ulteriori funzioni, rendendole immediatamente accessibili.

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Gmail New Features 01

2) Notifica immediata di nuovi messaggi
Nelle intenzioni di Google, questa "notifica immediata" servirebbe a ridurre l’imbarazzo di rispondere ad una discussione "vecchia" perchè magari mentre scrivevamo è arrivata qualche altra mail più recente.
In questo modo si viene avvisati che la discussione è stata modificata, ed è possibile scegliere se aggiornarla o continuare a scrivere ignorando le modifiche intervenute.

3) Inoltro dell’intera discussione
E’ adesso possibile inoltrare l’intera discussione (formata da tutti i messaggi inviati e ricevuti), invece che un solo messaggio.

4) Invio dei messaggi di chat offline anche da Gmail
La possibilità di inviare messaggi ad utenti offline (da poco disponibile in Google Talk) è stata resa disponibile anche per la chat integrata in Gmail; adesso potete inviare un messaggio ad un contatto offline, che lo riceverà appena si connette alla chat integrata o a Google Talk.

Come potete vedere, non c’è stata l’introduzione di alcuna "key feature", ma piccoli ed utili "miglioramenti" volte a migliorare l’usabilità di Gmail.
… se poi si cominciasse ad integrare Gmail con Google Calendar, comincerei a fare salti di gioia… 😛

Nov 092006
 

Google Earth è uno dei software più "innovativi" degli ultimi anni (a parer mio) perchè ha portato la possibilità di utilizzare delle foto satellitare alle "masse".
Immediatamente sono nati usi "alternativi" di questo software (ricordate GEwar o il concorso Fiat Sedici) così come sono nati decine di siti dedicati a trovare tutte le cose "strane" visibili con Google Earth (questo articolo su silicon.com ne è un perfetto esempio).

Ma… quello che sto per farvi vedere è ancora più "spettacolare". 😀

Facendo un voletto in Olanda e passando su Rotterdam, si resterà ammirati dal panorama, dagli spazi verdi, dalle barche che navigano sul fiume…

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Earth Rotterdam 01

Ma… zoomando un po’, si nota subito una costruzione "diversa" dalle altre… 😀

Earth Rotterdam 02

Ehm… come funziona questo complesso di appartamenti? Non c’è qualcosa di sbagliato nella prospettiva rispetto agli altri edifici?
Non vi ricorda i giochi ottici sulle costruzioni impossibili di Escher? 😛

E’ il Kubuswoning, che in realtà sono normalissime abitazioni con… un tocco di genio artistico da parte dell’architetto che le ha progettate.
Se volete "ritrovarlo" rapidamente ho realizzato un segnalibro apposito, vi basta scaricarlo ed aprirlo con Google Earth.

Oct 242006
 

Google Co-opSe uno dei vostri sogni ricorrenti (beh, più probabile che sia uno dei miei) è la possibilità di avere un proprio motore di ricerca come Google… beh, oggi è il giorno giusto per realizzarlo! 😀
Proprio oggi, infatti, Google ha lanciato Google Custom Search Engine, ovvero la possibilità per tutti di crearsi il proprio motore di ricerca personalizzato, che restituisce risultati "targetizzati".

Cos’è "realmente" un Google Custom Search Engine?
E’ un motore di ricerca "powered by Google" di cui potete gestire il funzionamento come più vi piace.
Potete restringere la ricerca ad uno o più siti inerenti il tipo di "search experience" che volete offrire (potete anche usarlo per fare ricerche solo sul vostro blog, se vi va) o potete far in modo che la ricerca sia estesa a tutto il web ma con risultati in evidenza relativi a criteri che avete definito.
Creato il vostro motore di ricerca, potete farlo visualizzare come pagina stand-alone (come ad esempio il Giovy’s Blog Search Engine) o integrarlo nel vostro blog/sito.

Alcune caratteristiche interessanti:

  1. Potete permettere ad altri di "collaborare" al vostro motore di ricerca, aggiungendo siti da includere nel suo indice (a voi la scelta se permettere il libero accesso o "invite only" ai volontari collaboratori)
  2. Potete personalizzare il look del vostro motore di ricerca, aggiungendo un header personalizzato
  3. Potete "collegarlo" al vostro account AdSense, in modo da racimolare qualche spicciolo dagli annunci pubblicati

In definitiva: la co-operazione e la ricerca personalizzata secondo Google. 😉

Oct 142006
 

"Integrare" pare sia ormai la nuova parola chiave da parte di Google.

Abbiamo da poco assistito all’integrazione di Writely e Google Spreadsheets in un’unica "suite", ed in futuro assisteremo sicuramente all’integrazione fra di loro di altre applicazioni della Big G.
Nel frattempo… perchè non "portarci avanti" ed integrare in Gmail il nuovo Google Reader, per avere a portata di mano i propri feed nella stessa interfaccia?

Requisiti di sistema necessari:

Dopo aver installato Greasemonkey (un’estensione per Firefox che permette di iniettare codice Javascript nelle pagine Web sotto forma di script scaricabili ed installabili, e sto dando per scontato che usiate Firefox… 😛 ), non dovete far altro che andare nella pagina dedicata creata dello sviluppatore dello script (Mihai Parparita, che lavora nel team di Google Reader), cliccare con il tasto destro sul link "Simple Greasemonkey script" (per vostra comodità lo linko anche qui) e scegliere dal menù rapido "Install this user script…".
Fatto! 😛
Provate ad accedere alla vostra Gmail, e noterete la comparsa di una nuova voce nella barra laterale (vedi screenshot sotto, evidenziata da una freccia rossa).

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Gmail Feeds 01

Cliccando sul nuovo link "Feeds", verranno caricati i feed non letti del vostro account Google Reader, utilizzando la visualizzazione a lista.

Gmail Feeds 02

Comodo, no?
Chiaramente tutto ciò è ottenuto "con un trucchetto", e non tramite una versa integrazione effettuata da Google (ragion per cui non riuscirete a vedere i vostri feed se sul browser non è installato Firefox + Greasemonkey+script, oppure utilizzare Internet Explorer… brrrr…).
Se volete la classica visualizzazione espansa, l’unica alternativa è utilizzare Google Reader. 😉

Oct 112006
 

google_docsslogo.gif
Il tanto atteso "Google Office" è arrivato?
Non ancora (manca il software di presentazione), ma da oggi Google Spreadsheets e Writely sono stati integrati in un’unica "suite", chiamata Google Docs & Spreadsheets.

Proprio alcuni giorni fa Brin parlò del nuovo corso che intendeva dare a Google ("integrare le applicazioni esistenti, piuttosto che crearne di nuove").
Beh… detto, fatto! 😉

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Google Docs 01

Come potete vedere, adesso un’unica applicazione raccoglie tutti i documenti salvati su Google Spreadsheets e Writely, identificandoli con diverse icone e mostrando a colpo d’occhio eventuali tag applicati.
Nella stessa finestra sono visualizzati eventuali collaboratori o editor associati ai documenti.
Per quanto riguarda le due "applicazioni" confluite in Google Docs & Spreadsheets, Google ha intelligentemente pensato di uniformarne l’interfaccia.

Google Docs 02 

Google Spreadsheets, quindi, è rimasto molto simile alla versione precedente.
Sono comparsi due nuovi "tabs" (DISCUSS e COLLABORATE) che rendono più veloce l’accesso alle funzioni di collaborazione comunque presenti anche nella versione "singola" del foglio di calcolo made in Google.

L’applicazione precedentemente conosciuta come "Writely", invece, è quella che ha subito il restyling più pesante.

Google Docs 03

Sparite le barre degli strumenti colorate e "fun" di Writely, l’editor di testo della Big G ha assunto un aspetto più "serioso", uniformandosi allo stile già visto in Google Spreadsheets.
In Google Docs è possibile collaborare a diversi livelli con un team di lavoro, controllare le revisioni ed evidenziarne differenze, applicare tag ai documenti e compiere tutte le operazioni che era possibile effettuare in Writely.

Ah… ovviamente adesso sia il dominio "www.writely.com" che "spreadsheets.google.com" puntano direttamente a "docs.google.com". 😉

Adesso resto in attesa del software per la creazione di presentazioni online… 😉