May 202008
 

google_health_logo.gifSe ne parlava già da un po’, con l’avvio della sperimentazione presso un paio di ospedali.
Oggi invece parte ufficialmente Google Health, il nuovo servizio di Google volto a dare la possibilità agli utenti di creare un proprio profilo sanitario online, caratterizzato da massima privacy e sicurezza, dove poter inserire tutta la propria "storia" medica, eventuali allergie a farmaci o materiali, malattie di cui si soffre, risultati di esami ecc.

Il servizio, inoltre, è "interattivo"; se inserite dei medicinali che prendete e sono note delle interazioni potenzialmente pericolose, queste vi saranno segnalate. Inoltre, è possibile collegare il proprio profilo di Google Health con quello di altri servizi online a carattere medico, che potranno leggere/scambiare dati con il vostro account.

Clicca sull’immagine per ingrandirla 

google_health_screen01.jpg 

Che significa tutto ciò?
Semplice: voi create il vostro profilo, cercando di renderlo il più completo possibile. Vi succede (spero di no, eh… ma tutto può accadere) un incidente. Nel vostro portafogli, oltre ai documenti, avete lasciato la password di accesso in sola lettura ai vostri dati medici presenti su Google Health. Il medico che vi curerà avrà accesso a tutta la vostra storia medica in tempo reale, compreso gruppo sanguigno, eventuali allergie a questo o quel farmaco, cure mediche in corso; riuscite ad immaginare quanto può essere utile un servizio del genere?

Le eccezioni che verranno avanzate in Italia
Sono immaginabili:

  • "Ahhhh!!! I miei dati sanitari in mano a Google, che poi li rivenderà alle case farmaceutiche!! Giammai!"
  • Ma figuriamoci se in Italia un medico saprebbe utilizzare Google Health!!!
  • (in caso di incidente) Che è ‘sto coso nel portafogli? Google Health? Vedi se riesci a trovare un parente, va…

Giudizio di Giovy: il servizio è MOLTO utile, perchè la sicurezza e la privacy sono assolutamente garantite (a maggior ragione trattandosi di dati sensibili). In questo momento il servizio è interamente in inglese (e quindi poco utile per gli utenti italiani, che già hanno difficoltà con i termini medici in italiani, figuriamoci con gli stessi termini in inglese), ma spero verrà presto localizzato nella nostra lingua.
Le potenzialità sono enormi… e… potrebbe sembrare una sciocchezza, ma alcune volte essere in possesso in tempi brevi della storia clinica di un paziente può fare la differenza fra la vita e la morte…

May 172008
 

Vi parlai di ZYB (il servizio per fare il backup online dei contatti del proprio cellulare) quasi un anno fa… e se lo rifaccio oggi è solo perchè alcune cose sono cambiate (in meglio, penso) e volevo rendervene edotti.

zyb_logo_1.gifInnanzitutto ZYB è diventato (anche) un social network. La funzione principale di salvataggio dei dati del proprio cellulare è rimasta intatta, ma è stato aggiunto al servizio tutto un lato social che, partendo dai contatti presenti sul proprio telefono, permette di stabilire friendship, lasciare commenti su quella che è la pagina profilo dell’utente su ZYB (questa è la mia) e vedere eventuali "aggiornamenti" pubblicati.

In seconda battuta, ZYB è stato acquisito da Vodafone, come è possibile leggere sul loro blog. Lo scopo di questa acquisizione è sviluppare il versante "mobile social network", che Vodafone ha da poco implementato con Vodafone Friends. Poco meno di un mese fa, inoltre, Zyb aveva acquisito Imity, una società specializzata in social network mobile di prossimità (in pratica: scoprite nuovi amici di network via Bluetooth). In questo modo, Vodafone ha preso due piccioni con una fava… e non ci sarà da stupirsi se vedremo un’espansione dei mobile social network.

Nel calderone di ZYB per il prossimo futuro: The Social Phonebook, una rubrica "sociale" che permette di restare in contatto con tutti i propri amici, vederne la localizzazione, ricevere la loro attività online da servizi come Twitter o Facebook, vedere le foto appena pubblicate in mobilità su Flickr… insomma… una cosa fantastica! 🙂

May 142008
 

Dalla serie: piccole web application utili (alle quali prima o poi dedicherò un’apposita categoria). 🙂

whatalist_logo.gifWhatALi.st è niente più che un’applicazione Web 2.0 che vi permette di creare delle "liste" di qualunque cosa (con un’attenzione particolare per i siti Web) che poi andrete a taggare e condividere con il mondo.

Ovviamente, allo stesso modo, potrete consultare le liste create dagli altri utenti (e ce ne sono tante, su WhatALi.st) ed utilizzando dei filtri sui tag, restringerne il numero fino ad avere una lista "precisa" di quello che vi interessa.
Inoltre, potete bookmarkare le liste che trovate (in modo da recuperare facilmente, ad esempio, la lista delle birre se ne siete appassionati), votarne gli elementi e recuperare un permalink per ogni elemento in lista. Se fosse stato possibile creare anche delle liste private (o pubbliche, ma limitate in modifica), sarebbe stato davvero perfetto.
Ovviamente WhatALi.st è un servizio gratuito, aperto a tutti (niente beta e niente inviti).

Giudizio di Giovy: WhatALi.st potrebbe essere considerato l’ennesimo sito di social bookmark presente in rete… e benchè alla fine sia realmente così, ha una serie di feature interessanti (prima fra tutte la semplicità d’utilizzo) che ne rendono immediato e piacevole l’utilizzo, anche grazie al massiccio uso di AJAX che è stato fatto per l’interfaccia utente. I creatori di WhatAList (GotThingsDone), inoltre, hanno realizzato anche altre due applicazioni molto interessanti, che avrò modo di presentarvi in post successivi… 😉

May 062008
 

Da quando scrivo questo blog, vi ho parlato spesso di backup online; partendo da Mozy (di cui vi parlai qui) e terminando purtroppo con HP Upline (che continuo a sconsigliarvi). Testando vari servizi, ho ovviamente avuto modo di valutarne i pro ed i contro, e mentre HP Upline brillava per feature offerte al punto da avermi quasi convinto ad abbandonare Mozy, quest’ultimo è quello che nel corso del tempo ha indubbiamente brillato per affidabilità e velocità del servizio.

Ma… fino a qualche giorno fa una delle pecche più grandi di Mozy era quella di essere Windows-centrico, perchè il software di backup utilizzato dal servizio non esisteva per piattaforme alternative.
… fino a qualche giorno fa, appunto… 😉

mozymac.jpgMozyHome for Mac è il software (rilasciato ieri) che permette anche ai possessori di Mac (da OS X 10.4 in su) di usufruire degli ottimi servizi di Mozy su piattaforma Mac, con le stesse caratteristiche di affidabilità e sicurezza del software per Windows… e sono sicuro che i tanti amici Mac-dotati non si faranno sfuggire l’occasione di provare software e servizio di Mozy.

Inutile che vi parli delle caratteristiche intrinseche del servizio gratuito (che trovate dettagliate nel mio post iniziale), mentre spenderò due parole sul fatto che, nel corso del tempo, si sia modificata (in meglio, per gli utenti) la loro offerta commerciale.

Nel primo post Mozy offriva gratuitamente 2 GB di spazio (e questo è rimasto così) mentre a pagamento si partiva da 30 GB per 59.4 $ l’anno per arrivare ai 119.4 $ necessari per usufruire di 60 GB di spazio.
Adesso, invece, Mozy offre per 4.95 $ al mese (con delle offerte per gli account annuali o biennali, con 1 e 3 mesi gratuiti) spazio illimitato per singolo computer.
Se da una parte si "perde" la possibilità di fare il backup su più di una macchina (io ne ho due, al momento… anche se una di queste è "marginale", essendo comunque sottoposta già a backup di rete), dall’altra si acquista spazio illimitato, sicurezza dei propri files per una somma che prima dava diritto a soli 30 GB.

Se vi interessa salvare solo i vostri documenti (lettere, fogli di lavoro, presentazioni ecc) l’account MozyFree è più che sufficiente e non vi costa nulla. Se invece volete salvare molti file e/o file grossi (come… casualmente… delle foto…), MozyHome a pagamento è un ottima (davvero) soluzione.

Apr 282008
 

Qualche settimana fa sembra che la cosa più importante del mondo, per quasi tutti i blogger che conosco, fosse fare una "cassettina" da far sentire a tutti tramite MuxTape, una web application che permetteva di creare delle compilation da far ascoltare al mondo. E dopo la cassettina arrivarono anche le considerazioni "filosofico-sentimentali".
Servizio carino… mi è piaciuto ascoltare qualche brano di qua e di là, così come notare quanto alcuni blogger tendessero a far ascoltare solo "il meglio" della loro cultura musicale, escludendo deliberatamente musica "ignorante". Peccato che… passato il periodo di entusiasmo generale, adesso nessuno ne parli più.

muxmaster_128.png… chissà invece se MuxMaster riuscirà a far tornare in auge MuxTape… 😛
Creata utilizzando il framework Adobe AIR, MuxMaster permette di ascoltare dei MuxTape random, presentati in stile CoverFlow. Basta cliccare sul titolo di una canzone per riprodurla, come succede nell’interfaccia web del servizio. Cliccando sul bottone "Random 10" ne vengono caricati altri 10 a caso, mentre è possibile caricare dei MuxTape specifici, cliccando sul pulsante "Load a MuxTape". Insieme al MuxTape che desiderate, verranno caricati anche nove MuxTape che il creatore della cassettina scelta ha indicato come preferiti.

MuxMaster è un’applicazione dall’interfaccia semplice ed immediata, che vi permtterà di ascoltare ore ed ore di musica, navigando a caso fra tutte le cassettine create.

E’ da notare che la versione precedente di MuxTape permetteva anche il download dei brani ascoltati, ma questa funzionalità è stata rimossa dalla versione attualmente disponibile dietro richiesta dei creatori di MuxTape.

Apr 252008
 

windows_vista_logo.jpgPoco più di una settimana fa, annunciavo che era disponibile il Service Pack 1 per Windows Vista, tramite aggiornamento manuale via Windows Update.
Ho aspettato un po’ per aggiornare, ma ieri pomeriggio ho deciso di tentare quest’impresa. 🙂

Ho lanciato Windows Update sul mio notebook (dotato di Windows Vista Home Premium), mi ha immediatamente trovato il SP1 e mi ha chiesto se volevo aggiornare; ho acconsentito… e l’installazione è partita. Scaricato il grosso aggiornamento, ha iniziato ad installarlo, mostrandomi l’avanzamento dell’operazione ma… arrivati al 10% circa del primo step (dei tre necessari), mi ha annunciato che era impossibile proseguire nell’aggiornamento e che avrebbe ritentato dopo un riavvio. Mmmm… ok… vediamo che succede.
Si riavvia il notebook, l’installazione riparte… per terminare miseramente dopo una decina di minuti con lo stesso errore, e con un rollback alla situazione precedente al tentativo di installazione (procedura del tutto automatica e che non ha creato il minimo problema).

Mi lamento del problema di installazione su Twitter, e trovo il mio Guru del mondo Windows (che lavora in Microsoft e vive a Redmond, quale migliore garanzia di qualità!) che mi da un consiglio prezioso: Checksur.

Checksur (o System Update Readiness Tool per Windows Vista) è uno strumento (disponibile come update di Windows) che verifica e risolve eventuali problemi bloccanti in fase di installazione di aggiornamenti. In pratica: dopo la mancata installazione del Service Pack 1 per Windows Vista, viene proposto direttamente questo ulteriore aggiornamento (marcato come IMPORTANTE) che cerca di venire a capo di eventuali incongruenze del sistema che impedirebbero l’update.
Ho installato l’aggiornamento da Windows Update (procedura che porta via una decina di minuti) e poi ho riprovato ad installare il SP1.

Questa seconda volta l’installazione è andata più avanti rispetto alla precedente… ma verso l’80% del primo step si è bloccata nuovamente con il solito messaggio… ha riprovato dopo un riavvio… ma niente da fare. Scoraggiato (ma non sconfitto) ho deciso di fare un nuovo tentativo (un po’ diverso dal precedente): sono andato sulla pagina della Knowledge Base italiana indicata da Paperino nel suo post ed ho scaricato l’aggiornamento stand-alone che avevo fatto prima da Windows Update. Ho lanciato l’installazione del pacchetto (che ha impiegato un tempo quasi doppio rispetto alla versione da WinUpdate), ho verificato il log prodotto dal tool alla fine dell’esecuzione e l’ho trovato privo di errori… e forte di questo risultato, ho provato a reinstallare nuovamente il Service Pack 1 da Windows Update.

Questa terza volta l’installazione è filata senza problemi; arrivata tranquillamente al 100% del primo step, ha proseguito spedita con il secondo e poi con il terzo, richiedendo un riavvio. Tutto il processo di installazione del Service Pack per Windows Vista 1 ha richiesto circa 1h e 10min, al termine del quale il sistema ha scaricato tre ulteriori aggiornamenti rilasciati dopo il SP1, in cinque minuti li ha installati, ha chiesto un ulteriore riavvio e… tutto ok! Ora il sistema è perfettamente aggiornato e  funziona senza alcun problema (a volta gli aggiornamenti "importanti" come i Service Pack possono causare problemi di instabilità ad altri software o al sistema operativo stesso)

Consiglio di Giovy: se l’installazione del Service Pack 1 di Windows Vista non dovesse andare per il verso giusto al primo tentativo, non perdetevi d’animo e provate a far girare direttamente la versione stand-alone di Checksur (disponibile anche per sistemi x64). Il tool funziona anche per risolvere eventuali problemi con altri aggiornamenti, NON solo per il SP1, quindi… conservatelo perchè potrebbe esservi molto utile in futuro… 😉

Ringraziamenti: ovviamente il mitico Paperino, che a differenza del nipote di Zio Paperone, è davvero competente su tutto quello che è il mondo Microsoft (ed il suo blog è un’incredibile miniera di informazioni utili)

Apr 222008
 

L’aver aspettato un paio di giorni a scrivere questo post mi ha dato la possibilità di assistere all’ennesimo teatrino della blogosfera italiana, purtroppo, dove al lancio di ogni iniziativa "a numero chiuso" c’è sempre qualcuno che si sente escluso. Evvabbè, capita… anche se spero che l’essersi sfogati su altrui blog abbia fiaccato la vena polemica di qualcuno, risparmiando le polemiche qui… 😛

Ad ogni modo, Marco (che, ad onor del vero, conosco personalmente da diverso tempo) mi ha invitato gentilmente ad un evento aperto ai blogger (500 blogger, NON solo 20 o 30 nomi noti, eh!) per incontrare Al Gore, in occasione del lancio di Current TV, che in Italia verrà gestita da un altro amico, il caro Tommaso.
L’evento si terrà al teatro Ambra Jovinelli a Roma ed è possibile registrarsi gratuitamente qui. Presumibilmente ci sarà posto per tutti quelli intenzionati a partecipare, ma se dovesse servirvi un invito per avere la certezza di trovare posto, fatemi sapere in mail o nei commenti 🙂

NON è un incontro per parlare con Al Gore di argomenti di interesse mondiale come il surriscaldamento globale, l’ambiente, l’inquinamento ecc. Al Gore viene in Italia per il lancio di Current TV. Null’altro. Se siete videomaker, appassionati, tecnici, quello che volete… e vi va di andare, registratevi (con o senza codice invito, fate voi).

Addendum (a scanso di equivoci): Marco è un AMICO, mi ha invitato da amico e come amico ho avuto piacere nel dare visibilità alla sua iniziativa. Per favore, evitate le polemiche ad ogni costo. Se non volete andare all’evento, non andateci. Se vi va, avete tutti i mezzi e le possibilità per essere presenti. Io spero di poterci andare (e sicuramente NON verrò pagato per farlo) perchè mi farebbe piacere, prima di vedere Al Gore su un palco, avere la possibilità di conoscere altri blogger (perchè, con così tanti posti disponibili, sicuramente ci sarà qualcuno che non conosco, no?). 😉