Apr 192008
 

hpupline_logo.pngVi ho parlato di HP Upline, il "nuovo" servizio di backup online e condivisione dei files di HP, neanche un paio di settimane fa. Come sempre, quando vi parlo di qualcosa, lo faccio a ragion veduta perchè ho provato REALMENTE il servizio, perchè non mi piace buttare fumo negli occhi e sono cosciente del fatto che più di una persona potrebbe poi iscriversi ai servizi che presento… e vi parlai di Upline in termini positivi, perchè tale era l’impressione che mi aveva dato il servizio.

Proprio per questo, NON posso fare a meno di informarvi del comportamento VERGOGNOSO di HP nei confronti degli utenti di questo servizio e… spero vogliate scusarmi se qualcuno di voi si dovesse essere iscritto ed abbia subito (ovviamente) il mio stesso trattamento. Preciso a scanso di equivoci: ero un utente del piano Home, a pagamento…

E’ successo infatti che, qualche giorno fa, HP abbia sospeso prima l’accesso via web al proprio servizio (vabbè, può capitare… anche se hanno annunciato che il servizio sarebbe stato accessibile nuovamente dal 21 aprile… dopo quasi una settimana di disservizio). Dal 17 aprile, invece, ho notato che il client installato sul mio PC non backuppava i files…
Ho provato ad accedere al servizio web di HP, ed ho trovato questo laconico messaggio: "The HP Upline Service is temporary unavailable".
Beh, che fosse "unavailable" l’avevo capito da solo, eh… ma spiegare almeno perchè? Problemi hardware? Di connettività? Scrivere un post sul blog aziendale del servizio (che per inciso non esiste, ovviamente)? Niente… NULLA. VUOTO. TOTALE.
Scrivo al supporto clienti e ricevo la seguente risposta:

Hi Giovanni,
This is Frank from HP Upline Support.
Unfortunatly the site is down at this time for maintenence and upgrades
to the system. We are working very hard to get the site up and running
as soon as possible.
I apologize for any inconvienence this has caused you and thank you for your patience.

Beh… il sito è down ma almeno "stanno lavorando duro" per farlo tornare su. Ok, attendiamo e diamogli fiducia.
Questa mattina verifico che il servizio è ancora giù, ma… nella casella di posta trovo una mail:

Dear HP Upline Service subscriber,

On Thursday, April 17th, HP suspended operation of the HP Upline Service.  We fully anticipate that suspension of the Upline Service will be temporary and short in duration, and will notify you when the Upline Service is operational again.  Please accept our sincere apology for this unanticipated interruption of your access to the Upline Service.

In addition, we regretfully must inform you that the initial launch of the HP Upline Service was intended for United States residents only.  Unfortunately, our filtering tools did not adequately screen for subscribers residing outside of the United States.  We thank you for your early adoption of the Upline Service, and look forward to being able to provide the HP Upline Service to you when we launch it in your country of residence.  Since the HP Upline Service is presently offered for use within the United States only, we will be discontinuing your current subscription and refunding your entire subscription fee.  We will be refunding this amount to the credit card or other account you used to subscribe to the Upline Service.

After we notify you that the Upline Service is operational again, you will have a limited period of time to access and download files that you have uploaded onto the HP Upline Service servers.  After that time period, you will no longer have access to your present HP Upline Service account.  If you would like to be contacted by us when the HP Upline Service is made available in your country of residence, please send us an email at help@upline.com.

We appreciate your patience as we launch this new service, and apologize for any inconvenience.

Sincerely,
The HP Upline Team

In pratica: scusa, ci siamo sbagliati… riprenditi soldi e dati, e tornatene a casa.

Partendo dal presupposto che un comportamento del genere NON me lo sarei mai aspettato da un gigante dell’informatica mondiale come HP, l’unica cosa che posso fare è rendere nota l’intera faccenda, fare attenzione ai prodotti HP e sopratutto a NON fidarvi di questo servizio, quando verrà lanciato anche in Italia.
Un link a questo post viene mandato sia all’indirizzo di contatto di HP
Upline che ad HP Italia tramite il loro form di assistenza clienti.
Clienti… bah…

… fortuna che il mio account su Mozy è sempre attivo, e servizi di questo tipo vengono lanciati ogni giorno (e sicuramente avrò modo di presentarvene altri).

UPDATE: mi segnala Dario nei commenti che anche Techcrunch sta parlando della cosa. Senza parole. 

Apr 172008
 

twhirl_logo.gifEheheh… la cosa è divertente (ed a tratti paradossale), ma ve la racconto ugualmente: circa mezz’ora fa mi trovavo a commentare questo post di Alberto in cui si parla del fatto che Alert Thingy (l’applicazione realizzata utilizzando il framework Adobe AIR e che porta FriendFeed sui desktop) avesse introdotto il supporto per Twitter, permettendo di inviare twit direttamente da Alert Thingy, appunto. Passa una decina di minuti, e spunta fuori un post su Techcrunch dove si annuncia che…

Twhirl aggiunge il supporto a FriendFeed! 😀

Dalla versione 0.7.9 infatti (non ancora pubblicizzata nè inviata tramite autoaggiornamento, ma disponibile per il download qui) Twhirl permette di ricevere anche gli aggiornamenti di FriendFeed in un’apposita finestra "staccata", con opzioni configurabili a parte.

twhirl_friendfeed.jpg 

Gran bella mossa, che cerca di stroncare sul nascere il tentativo di Alert Thingy di fare concorrenza in questo campo… 😛
Personalmente suggerirò a Marco (lo sviluppatore di Twhirl) di dare la possibilità all’utente di scegliere se avere una finestra separata per FriendFeed o fare un mashup con la propria twitlist…

Che ne pensate?

Bonus: Loic Le Meur, fondatore di Seesmic, compagnia che ha da poco acquisito Twhirl) vi parla della nuova versione di Twhirl in questo video…

Apr 162008
 

Ci siamo (e come sempre, questo è uno dei momenti più "temuti" dagli utenti Microsoft); il 18 marzo 2008 Microsoft ha reso disponibile il Service Pack 1 per Windows Vista, in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese). Gli italiani, come sempre, hanno dovuto attendere ancora un po’… fino ad oggi.

Alcune ore fa, infatti, Microsoft ha reso disponibile su Windows Update il Service Pack 1 per Windows Vista in italiano (valido per ogni edizione).
Al momento è disponibile per l’installazione manuale (significa che dovete andare su Windows Update e scegliere personalmente di installarlo), mentre nei prossimi giorni/settimane verrà "inviato" in modalità push su tutti i computer che hanno Windows Vista. Gli amministratori di sistema (o tutti coloro che preferiscono effettuare un’installazione offline) possono scaricare il Service Pack completo a seconda dei sistemi utilizzati (per sistemi x86 o per sistemi x64); occhio che i due "pacchetti" sono abbastanza corposi (544.3 MB per la versione x86, 873 MB per la x64).
Gli utenti professionali (TechNet Plus e MSDN subscribers) potranno scaricare le ISO dei sistemi operativi che incorporano già il SP1 (… e fra poco sarà possibile trovarle anche su "fonti alternative", inutile dirlo).

Ma… come sempre… arrivano le raccomandazioni: l’installazione di un service pack per Windows è sempre un’operazione "da compiere con cautela". Non ho letto report negativi al momento, ma ciò non toglie che alcuni problemi potrebbero sempre verificarsi. Io raccomando sempre di effettuare un backup dei file personali e/o importanti; in teoria dovrebbe essere molto difficile che si verifichino problemi tali da impedire l’accesso ai propri file ma… la prudenza non è mai troppa (e non vorrei che qualcuno arrivasse dopo su questo blog dicendo: "Disgraziato! Mi hai fatto aggiornare ed ho perso i miei file!"

Apr 112008
 

No videos on Flickr!!!Un po’ di tempo fa annunciai su questo blog che Flickr stava lavorando alla possibilità di permettere anche l’upload di video sulla piattaforma, e mi schierai decisamente contro. Purtroppo, qualche giorno fa tale possibilità è diventata certezza, e da allora si possono caricare video della durata massima di 90 secondi. Ovviamente la reazione degli utenti Flickr non si è fatta attendere, con la creazione di gruppi come "We say NO to videos on Flickr" che ha raggruppato velocemente oltre 25 mila iscritti.

Alcuni utenti sono totalmente contro (come il sottoscritto), altri sono favorevoli "a patto che…", altri sono totalmente favorevoli.
Beh… capisco che quella di caricare video è "una possibilità in più", ma… non scordiamoci che Flickr è una comunità FOTOGRAFICA, che raggruppa appassionati di fotografia e che molti di questi vogliono vedere SOLO fotografie su Flickr.

Se proprio non sarà possibile evitare che vengano caricati video (per scelte puramente commerciali e NON artistiche di Flickr/Yahoo, chiariamolo), speriamo almeno che diano la possibilità a chi vuole di NON visualizzarli, con un’apposita opzione da poter selezionare. Ma… dato che "del doman non v’è certezza", vediamo come poter provvedere in modo artigianale… 😛

Se usate Mozilla Firefox, probabilmente vi sarete già imbattuti in Greasemonkey, un’estensione che vi permette di utilizzare script appositamente creati per modificare in tempo reale i siti che visualizzate, aggiungendo utili funzioni o eliminando la pubblicità, ad esempio.
Forti di questa possibilità, è stato subito creato uno script chiamato "Flickr Video Hider" che nasconde i video da Flickr, mostrando al loro posto un link nell’ipotesi si voglia visualizzarli in seguito.

Ma… dal momento che sono TOTALMENTE contrario ai video su Flickr e non voglio vederli in alcun modo, ho pensato che lo script dovesse essere un po’ più radicale… 😀
… e grazie al superguru del codice Davidonzo che ne ha curato la modifica su mio input, è nato Flickr Total Video Hider; installando lo script (ed avendo Greasemonkey attivo) verranno totalmente nascosti tutti i video incontrati nelle pagine di Flickr, visualizzando solo uno spazio bianco con il titolo. Niente link, nessuna possibilità di ripensarci (a meno di disattivare temporaneamente Greasemonkey, ovviamente). Lo script funziona anche su Flickr in italiano, a differenza della versione originale.

Quindi… se non vi piacciono i video su Flickr ma volete avere il link per raggiungerli, installate lo script originale… altrimenti installate Flickr Total Video Hider (sperando che Flickr faccia una scelta democratica nel rispetto dei suoi utenti e non solo dei soldi di Yahoo). 😉

Apr 092008
 

Questa non me l’aspettavo proprio, considerando che il mondo dell’online backup è ricco di competitor illustri (come Mozy, recentemente acquisita da EMC). Ed invece… ecco che scopro (via Techcrunch) che anche un gigante dell’informatica come HP si butta in questo settore con un prodotto che sembra decisamente interessante…

hpupline_logo.pngHP Upline è una soluzione di backup online via software (purtroppo al momento è disponibile solo per PC) che va oltre il normale backup automatico dei propri files. Infatti, con Upline, potrete non solo proteggere i vostri files ma anche condividerli in modo semplice con contatti selezionati, eventualmente impostando una password per l’accesso a tali files/cartelle condivise.
Lo stesso software permette anche la "data migration" fra sistemi diversi; installando Upline su un nuovo computer è possibile impostarlo per ripristinare tutti i files presenti su un altro proprio computer.

Inoltre, è possibile "pubblicare" (nel vero senso della parola, ovvero rendere pubblici) tali file, facendo in modo che venga creato automaticamente un url da cui accedervi e che potrete inviare via IM/E-Mail o pubblicare sul vostro blog.

Ma Upline NON è solo una soluzione software; potete accedere ai vostri files (così come condividerli, pubblicarli, taggarli ecc) direttamente online tramite un’apposita web application sicura, così come è possibile fare con altri servizi di questo tipo.
Oltre ai file presenti sul vostro PC, potrete caricare su Upline altri files in una sezione "di parcheggio" tramite un apposito uploader ed utilizzarlo quindi come storage online (che ovviamente potete condividere/pubblicare come i files provenienti dai vostri PC). Ovviamente i files sono compressi, criptati ed inviati tramite connessioni SSL sui server di backup, preservando sicurezza e privacy. Inoltre, il software di Upline permette di effettuare anche un backup offline (con policy e metodi personalizzabili) su CD/DVD, pen drive, hard disk esterni, unità di rete ecc.
Il software è dotato (così come la web application) di una funzione di ricerca, che vi permette di trovare ed accedere rapidamente ai vostri files salvati. Infine, è disponibile sul sito di Upline una library in cui potrete effettuare ricerche sui file resi pubblici dagli utenti.

Veniamo alla "nota dolente": il costo. HP Upline è disponibile in prova gratuita per un anno e con 1 GB di spazio a disposizione. Successivamente (o in qualunque momento vogliate farlo, ovviamente) è possibile passare ad uno dei tre piano a pagamento.

  1. HOME: spazio illimitato (si, avete letto bene… spazio illimitato), possibilità di installarlo su quante macchine si desidera ed 1 utente, al costo di 59 dollari/anno
  2. FAMILY: spazio illimitato, possibilità di installarlo su varie macchine e 3 utenti. Inoltre, si ha a disposizione un pannello per la gestione degli utenti, al costo di 149 dollari/anno
  3. PROFESSIONAL: come il Family ma con possibilità di espandero fino a 100 utenti al costo di 79 dollari/utente. Questo piano prevede inoltre un servizio di assistenza prioritaria

Il piano HOME è molto allettante ed è quello che verrà utilizzato dalla maggioranza degli utenti, perchè vi da’ la sicurezza di non perdere MAI i propri files avendo a disposizione spazio illimitato (a differenza di soluzioni concorrenti che offrono da 5 a 250 GB di spazio con costi variabili). Il pagamento del piano prescelto è possibile online via PayPal.

Giudizio di Giovy: nei miei test non ho rilevato alcun problema, sia nel software stand-alone che nella gestione online dei propri files. Tutto è semplice ed immediato, la configurazione iniziale avviene tramite wizard e rende immediatamente operativo il software. La velocità è buona (ma molto dipende anche dalla banda in upload che avete a disposizione). Se avete necessità di proteggere i vostri files (ed io ho questa necessità con le mie foto, a cui tengo in maniera spropositata), Upline è un’ottima soluzione (in virtù anche della possibilità di effettuare contemporaneamente un backup offline per maggior sicurezza) ad un costo relativamente basso per quanto viene offerto (e con il dollaro così debole, è ancora più conveniente). Speriamo in futuro venga reso disponibile anche il software di backup per Mac e Linux.

Apr 082008
 

Gran bella novità e che sono sicuro farà molto parlare, quella presentata dal colosso di Mountain View, oggi…

googleappengine_logo.gifGoogle App Engine è l’ennesimo esperimento che Google tira fuori dal calderone, dedicato questa volta agli sviluppatori Web.

Chi non ha mai sognato (fra i web developer) di poter sviluppare una web application, senza doversi preoccupare dell’infrastruttura tecnica necessaria per farla funzionare (server con risorse hardware adeguata, framework da installare e configurare ecc)?. E sopratutto: chi non ha mai sognato di poter sviluppare una web application da poter "appoggiare" sulla stessa infrastruttura che regge Gmail, Google Docs, Google Calendar ecc.?

Google App Engine (al momento in fase di test, limitato ai primi 10.000 web developer che si iscrivono) offre tutti gli strumenti necessari per sviluppare la propria web application e farla interagire con i sistemi di Google, utilizzandone ad esempio l’autenticazione, il data storage, il load balancing ecc.

Al momento le applicazioni che vorranno usare il Google App Engine dovranno essere sviluppate in Python, ma in futuro è prevista l’espansione verso altri linguaggi. Tutte le applicazioni "girano" in una sandbox (un ambiente sicuro e "limitato", dove non possono danneggiare nè l’infrastruttura esistente nè le applicazioni di altri) che permette inoltre la scalabilità sui diversi server componenti l’infrastruttura. Gli unici "limiti" per le applicazioni costruite durante questo periodo di test sono 500 MB di storage (più che sufficienti, direi…) e 5 milioni di pageviews al mese (largamente sufficienti per iniziare, no?), mentre ogni sviluppatore può registrare al massimo 3 applicazioni.
Google mette inoltre a disposizione un SDK (Software Development Kit) contenente un web server completo di tutte le API e librerie disponibili su Google App Engine, per permettere lo sviluppo ed il test delle proprie applicazioni prima di renderle pubbliche su GApp Engine.

Google App Engine è disponibile anche per gli utenti di Google Apps, che potranno usarlo per sviluppare applicazioni da distribuire all’interno delle proprie organizzazioni. Tutte le applicazioni di Google App Engine appariranno come sottodomini di appspot.com (quindi miaapplicazione.appspot.com).
Una prima applicazione utilizzante il Google App Engine è già stata creata, ed è HuddleChat (una workgroup chat con possibilità di condivisione di immagini, codice, file ecc).

Considerazioni di Giovy: Google App Engine rende possibile a tutti (con le competenze tecniche necessarie, ovviamente) creare web applications funzionanti su una delle infrastrutture tecniche più performanti ed affidabili del mondo, a costo zero. In futuro verranno resi disponibili opzioni aggiuntive e sono sicuro che una di queste sarà quella di poter usare le applicazioni create su un proprio dominio. Le implicazioni di tutto ciò immaginatele da soli… 😉

Apr 072008
 

Che sia un appassionato di fotografia è cosa nota. Che abbia una certa preferenza per "le persone" piuttosto che "per i luoghi" lo si desume facilmente guardando il mio Flickr. Ma… girando per fotografare luoghi, ogni tanto mi capita di inquadrare dei bellissimi panorami che verrebbero mortificati anche dal più largo grandangolare in mio possesso (un bel Canon EF 20-35 f3.5-4.5).

La "soluzione", in casi del genere, è creare una foto panoramica unendo più scatti in sequenza.

Per riuscire a comporre una buona foto panoramica, è necessario che:

  1. gli scatti siano fatti tutti con la stessa profondità di campo
  2. non ci siano scatti sfuocati e/o con luce diversa rispetto agli altri
  3. si sovrappongano almeno per un 30%

Montare manualmente gli scatti per alcuni potrebbe anche essere un procedimento divertente, ma… quando gli scatti sono tanti, diventa un procedimento laborioso (anche perchè poi bisognerà "croppare" la foto e correggerne la distorsione prospettica).
Fortuna che la tecnologia ci viene in aiuto, e se siete riusciti a scattare un po’ di foto da unire seguendo le semplici indicazioni di cui sopra, potete utilizzare..

AutoStitch, un software sperimentale (ma perfettamente stabile ed utilizzabile senza problemi) creato nei laboratori dell’Università della British Columbia da Matthew Brown e David Lowe, vi permette di fare lo "stitch" di queste foto in maniera automatica e con un risultato eccezionale.

Il software è di una semplicità disarmante, basta scaricarlo da qui (1.03 MB) e lanciarlo, non è necessaria alcuna installazione. Gli si andrà a dare in input le immagini da cui comporre il panorama, si setterà nelle impostazioni un paio di parametri (o almeno è quello che faccio io, lasciando gli altri di default) e… si attende che termini il rendering. Fatto! 😉

Per rendervi più agevole l’utilizzo, guardate la sceenshot delle impostazioni di AutoStitch, qui sotto:

autostitch_options.jpg

Se non avete esigenza di ottenere immagini con larghezza/altezza specifiche, in "Output Size" mettete il checkbox su Scale (%) ed impostate al 100%.
In "Other Options" invece, mettete la JPEG Quality a 100; otterrete un file alla massima qualità possibile ma anche decisamente "pesante", e che potrete comunque ridurre utilizzando un programma di grafica bitmap come Paint.NET o Gimp. Il resto delle opzioni lasciatele come sono (a meno che non sappiate davvero cosa state facendo). Il programma corregge automaticamente eventuali distorsioni prospettiche o della lente.

Foto panoramica del castello di Lucera 

Qui sopra potete osservare il risultato di uno stitch fatto ieri su 16 foto scattate all’interno del castello di Lucera (FG).
L’immagine, vista nella dimensione originale, è di 13.104 x 2.168 pixel… davvero pazzesca!

AutoStitch è gratuito per uso personale, mentre lo stesso "motore" è utilizzato anche in software commerciali come Autopano Pro o PanoramaPlus (per Windows) e Calico Panorama (per Mac OS X).

Giudizio di Giovy: AutoStitch fa senza problemi il suo lavoro ed i risultati ottenuti sono molto buoni. E’ un software semplice, non ha grossi margini di miglioramento e non potete intervenire manualmente nel processo di stitching (cosa che invece potete fare con i software commerciali che ne usano il motore). Per cominciare è perfetto… per migliorare c’è sempre tempo! 😉