Feb 252008
 

Gestire il proprio tempo a volte non è semplice. Gestire il proprio tempo, quando da esso dipende anche il vostro guadagno, ancora meno…
Fortunatamente il web 2.0 ci viene in aiuto anche in casi del genere, con una web application semplice ma al tempo stesso molto funzionale.

paymo.gifPayMo è un time tracking tool online dedicato principalmente ai freelancers, che utilizzandolo  possono conteggiare (tramite un apposito timer integrato nell’interfaccia del servizio) il tempo impegnato in un dato progetto.

PayMo infatti è focalizzato ai progetti, dal momento che ne permette l’inserimento e la gestione in numero illimitato, abbinandoli ai rispettivi clienti (di cui potrete anche gestire le informazioni di contatto), a cui poi potrete assegnare (se necessario) un limite massimo di ore, al fine di avere a colpo d’occhio un feedback su eventuali esuberi rispetto al tempo stabilito. All’interno dello stesso progetto, andrete eventualmente a definire i vari task che vi porteranno al completamento dello stesso. L’interfaccia di PayMo è semplice ed intuitiva, e se volete evitare di avere una finestra del browser aperta e dedicata all’applicazione, potete scaricare ed installare un software (per Windows e Mac) che replica in modalità stand-alone le funzioni ottenibili dall’interfaccia web (time tracking, task management e project assignment).

PayMo inoltre dispone di avanzate funzioni di reportistica (sia per il freelancer che per il manager), che vi consentono di generare facilmente riepiloghi e grafici dei progetti in corso, con le tempistiche assegnate suddivise nei vari task. I report sono esportabili anche in formato pdf.
L’utilizzo di PayMo è gratuito per il singolo freelancer o per i piccoli gruppi di lavoro (fino a tre membri, con il piano PayMo Free), mentre è a pagamento per gruppi di lavoro più grandi (PayMo Commercial, non ancora disponibile perchè l’applicazione è in beta)

Giudizio di Giovy: sto utilizzando personalmente PayMo per gestire un lavoro che sto portando avanti, e sono sicuro che alla fine mi sarà molto utile quando dovrò rendicontare il lavoro che ho fatto al committente. Se non avete bisogno di funzionalità avanzate (comunque appannaggio di applicazioni di projct management, diverse da questa come concezione) PayMo è una web application che fa benissimo il suo compito.

Feb 212008
 

pd_logo.gifAhi ahi ahi…. tempi duri per il neonato (sito del) Partito Democratico… e tranquilli, NON mi metterò a parlare di politica (non è il mio campo). 😛

Giusto qualche giorno fa Massimo puntava l’attenzione del web sul fatto che, per visitare il nuovo sito del PD, fosse necessario installare un plugin "non standard" come quello di Silverlight (tecnologia Microsoft). Beh… personalmente non ci vidi niente di strano… sono le nuove tecnologie che avanzano, è normale che vengano utilizzate (specie se il sito è realizzato interamente con tecnologia Microsoft). Ieri invece Matteo faceva notare al web come avessero sostituito Silverlight con Flash (ed infatti il video ero in Flash). Oggi riapro il sito e ti ritrovo Silverlight… mmm… c’è qualcosa che non torna.

Ma… vabbè… a parte questi veniali errori di gioventù, niente di grave.

… se non che ieri pomeriggio mi cade l’occhio su una notizia flash di Punto Informatico dove si "lancia" che il sito del Partito Democratico fosse bucabile. Oibò… sarà mai vero? Vado a visitare il blog di Roberto Scaccia, che ha scoperto il bug, e con due click del mouse riesco a visualizzare nel browser il file web.config (che, in parole povere per i non addetti al settore, è il file di configurazione della web application… in questo caso l’intero sito del Partito Democratico). In questo file è possibile leggere la stringa di connessione al database, che mostra IP del server, user a password in chiaro… (P.S. NON è mai una buona idea usare l’utente di default SA)

Inoltre, il server SQL che contiene il database è raggiungibile dal web (ma per fortuna NON accetta connessioni SQL dall’esterno, altrimenti chiunque avrebbe potuto collegarsi all’istanza del server e fare un backup del database… con eventuali dati degli iscritti al sito, documenti potenzialmente riservati ecc).
Non metto screenshot, url o altro perchè è facilissimo arrivarci… e per non indurre in tentazione chiunque voglia giocarci. 

E’ un buco GROSSO e potenzialmente molto pericoloso, che mostra quanto NON sia stata curata in alcun modo la sicurezza nello sviluppo del sito (e di quanta poca cura sia stata impiegata nella programmazione, purtroppo). Ma… la cosa VERAMENTE GRAVE è che, dopo  quasi 24 ore, non sia ancora stato chiuso. Stanno aspettando che qualche lamer ci si diverta? Mah…

Feb 142008
 

Un po’ di tempo fa vi diedi la prima impressione d’uso dell’Asus eeePC, ricevuto da qualche giorno. Poi ho iniziato a giocarci, e ho installato un po’ di applicazioni "non standard" sulla Xandros di serie, usando Synaptic e vari repository. C’ho installato anche Windows Vista, dovevo vedere se andava (ed andava, senza alcun problema). Nei giorni scorsi c’ho installato anche eeeXubuntu, molto semplice e decisamente più potente della Xandros di serie. Ma… mi mancava ancora Windows XP… ed alla fine c’ho installato anche quello.

Dopo tutti questi smanettamenti (che probabilmente non sono ancora terminati… chissà… la tentazione di metterci Mac OS X è molto forte ma non mi va di metterci una copia pirata, non avendone a disposizione), mi sento di fermarmi un attimo e "fare il riassunto con alcune PERSONALI considerazioni".
Addendum: apprezzo sempre chi interviene in maniera costruttiva, ma ogni volta prego sempre di evitare di essere intolleranti/intransigenti/puristi verso questo o quel sistema operativo.

Xandros (sistema operativo di serie sull’Asus eeePC): velocissimo nel boot, semplice ed immediato da usare, anche un bambino ci si sentirebbe a proprio agio. E proprio per questo, forse, io mi ci sono sentito a disagio. Ci sono un sacco di cose che trovo assolutamente inutili, e mancano un sacco di cose che invece mi servono molto. E’ vero… è possibile installare altro software, è possibile personalizzarlo, è possibile espanderlo ma… a fronte di diverse ore di "lavoro aggiuntivo" mi sono trovato con qualcosa che non funzionava, con alcuni software che non andavano come volevo, con la webcam che non voleva saperne di funzionare via browser web e Flash (gravissima pecca, rende impossibile fare trasmissione live in streaming via browser). Se sostituite la memoria RAM con un banco più grosso (2 GB, ad esempio) il sistema operativo ne vedrà al massimo 1 GB, costringendovi ad un hack per sfruttare tutta la memoria.

In definitiva: ok se volete giocarci un po’ appena l’avete comprato, ma se siete dei power user, dovete sostituirla subito.

Windows Vista: l’ultimo sistema operativo di casa Microsoft gira senza alcun problema sull’Asus eeePC. Ovviamente è necessario ridurlo al minimo usando vLite, altrimenti non avrete neanche la possibilità di installarlo, ma… parlando in termini di prestazioni, non c’è alcun rallentamento nel farlo andare con 504 MB di RAM e l’interfaccia Aero (NON Glass) abilitata. Il VERO problema dell’installazione di Vista sull’eee è la mancanza di spazio. Anche riducendolo al minimo, saltano subito almeno 3 GB di spazio. Se riuscite a spostare la directory \Windows\WinSxs recuperate 1 GB, ma io non ci sono riuscito anche seguendo pedissequamente tutte le guide trovate online. Se abilitate gli aggiornamenti automatici, in due giorni lo spazio è terminato. Se installate anche solo Office su una scheda esterna (impensabile installarlo sul disco SSD) vi giocate metà dello spazio restante.

In definitiva: ok solo se volete stupire i vostri amici, ma inutile nell’uso quotidiano

eeeXubuntu: semplice da installare, sfrutta senza alcun problema eventuali espansioni di memoria ed ha pieno supporto per l’hardware dell’eeePC. E’ molto più potente della Xandros di serie, si possono utilizzare tutti i software che girano su Ubuntu ma… è una distribuzione per smanettoni. Francamente (e guardate che io sono sicuramente uno smanettone) non mi ci vedo la sciura Pina ad installare ucview da terminale, dopo aver aggiunto l’apposito repository, solo per far funzionare la webcam di serie. No… penso di no…
Chiariamoci: io sono sicuro che eeeXubuntu sia il meglio per chi vuole un sistema funzionante, potente e configurabile ma…

In definitiva: NON penso che eeeXubuntu sia il meglio per chi vuole anche la semplicità (facendo venire meno le tre E dell’eeePC: Easy to learn, Easy to play, Easy to work). E’ sicuramente una delle distribuzioni migliori per chi vuole "il massimo" dall’eeePC in termini di versatilità, però.

Windows XP: questo sistema operativo è la "seconda scelta" se non si vuole la Xandros di serie, dal momento che Asus ne fornisce i driver direttamente sul cd di installazione. Utilizzando nLite per ridurre il file di installazione, riuscirete (come me) a far stare TUTTO il sistema operativo in 600 MB (molto meno della Xandros). Installarlo è semplice come ogni installazione di Windows XP, l’installazione dei driver è del tutto automatica utilizzando il cd di Asus e… avrete a vostra disposizione tutto il software che utilizzate giornalmente sulla vostro PC (beh, se usate Mac OS X questa frase non è per voi). Espandendo la memoria dell’eeePC, Windows XP la utilizzerà senza alcun problema, e potrete fare tranquillamente a meno del file di paging (che pare sia "dannoso" a lungo andare per il disco SSD dell’eee, a causa dei continui accessi in lettura e scrittura). Dopo aver installato (su una memoria esterna, eh… non esageriamo!) Office e tutte le applicazioni che uso quotidianamente, mi restano disponibili ancora 3 GB di spazio sul disco.

In definitiva: se non avete problemi morali nell’utilizzare Windows XP su un sistema che nasce con Linux (sto scherzando, un po’ di humour!) e volete mantenere le tre E di cui sopra non rinunciando alla semplicità ed alla versatilità, la scelta migliore è Windows XP.

Tips and tricks: qualunque sia il sistema operativo che andrete a mettere sull’eeePC, vi do qualche consiglio dettato dall’esperienza

  • espandete la memoria: se avete intenzione di usare un sistema operativo diverso dalla Xandros di serie; 1 GB va più che bene, 2 GB sono perfetti (ed il costo di tale espansione è inferiore ai 50 euro)
  • usate schede di memoria SDHC: sicuramente vanno bene anche le comuni SD, ma la velocità delle SDHC vi permetterà di installarci e farci girare su anche applicazioni complesse. E "bigger is better", il taglio minimo che vi consiglio è 4 GB.
  • NON installate sistemi operativi su scheda SDHC: non perchè non sia possibile, ma semplicemente perchè le prestazioni sono davvero scarse. Anche avendo una scheda SDHC di classe 6, fare il boot da scheda di memoria richiede tre o quattro minuti, sia con eeeXubuntu che con Windows XP.
  • seguite le varie guide all’ottimizzazione: installare un nuovo sistema operativo è solo il primo passo. Ottimizzandolo sfrutterete al meglio l’hardware dell’eeePC, lo farete "vivere di più" (vale per il disco SSD) e la vostra esperienza d’uso sarà più piacevole. Per ottimizzare un sistema operativo impiegherete pochi minuti, ma ne vale la pena
  • Windows Vista: NON installate l’aggiornamento facoltativo per la scheda wireless Atheros che vi viene proposto fra i primi aggiornamenti disponibili… ve ne pentirete subito dopo.

Link utili: in rete si trova una miniera di informazioni, howto e FAQ sull’eeePC… potete partire da questi indirizzi

Feb 122008
 

Control + C (CTRL+C) è una delle combinazioni di tasti più usate nel mondo Windows (e già lo so che dicendo questo presto il fianco alla classica battuta: "Sbagli, la più usata è CTRL+ALT+CANC!") insieme a CTRL+V (rispettivamente: copia e incolla negli appunti).

Ogni volta che copiate un nuovo oggetto negli appunti, quello precedente viene sostituito dal nuovo (a meno di non usare software appositi che tengono traccia dei vari appunti incollati, come Clipboard Magic). Quante volte vi siete trovati, però, nella necessità di recuperare un appunto (o un link) che avevate copiato in memoria ma avete "perso" perchè nel frattempo avete copiato altro? 😛 Beh… oggi vi presento una soluzione a questo problema… 😛

controlc_logo ControlC è un nuovo servizio web 2.0 (attualmente in beta chiusa ad inviti) che viene incontro proprio all’esigenza espressa sopra: quella di avere uno storico (possibilmente online, ed accessibile da ogni computer collegato ad Internet) dei vari contenuti (esclusivamente testuali, in questo caso) copiati negli appunti.

Per far si che avvenga tutto ciò, dopo essersi registrati a ControlC si scarica ed installa un piccolo software che intercetta ed invia (ovviamente in maniera criptata e sicura) il contenuto testuale della vostra clipboard ai server di ControlC. Qui, dalla vostra area utente, avrete accesso a tutti i "copia" che avete fatto e potrete recuperarli facilmente in caso di bisogno. Da notare che il software in questione è disponibile per TUTTE le piattaforme (Windows, Mac OS X, Linux) e sopratutto è open source sotto licenza Creative Commons (e sono disponibili ovviamente anche i sorgenti)

Ovviamente… nel web 2.0 tutto questo non avrebbe avuto senso senza una la possibilità di condividere qualcosa con il resto del mondo… ed infatti (opzionalmente) è possibile rendere pubblici i vostri appunti in modo che tutti possano eventualmente beneficiarne (se, ad esempio, avete copiato qualche link interessante). Inoltre è presente la possibilità di socializzare con gli altri membri di ControlC, scambiarsi messaggi, lasciare commenti sui loro appunti ecc… Gli appunti pubblici sono mostrati sul sito in maniera "interattiva": se copiate un link ad un’immagine e lo rendete pubblico, sul sito verrà mostrata l’immagine; se copiate un link ad un video su YouTube, sul sito verrà mostrata una miniatura del video ed il link allo stesso. Se vi va, oltre che lasciare commenti, potete anche votare i vostri appunti preferiti (pretty useless, ma tant’è) 😛

Giudizio di Giovy: ControlC è un servizio interessante come implementazione (anche se non del tutto nuovo come concetto, dal momento che lo storico offline degli appunti esiste già da tanto tempo); la possibilità di recuperare testo copiato anche giorni/settimane/mesi prima per alcuni potrebbe essere molto utile (penso a chi scrive codice, ad esempio, ed ha bisogno di ricordarsi uno snippet preso chissà dove).
La privacy policy di ControlC è abbastanza "stretta" e curano molto questo aspetto (crittografia forte applicata a tutti i vostri contenuti, che possono essere decriptati SOLO ed esclusivamente da voi, e che risiedono in maniera criptata sui loro server).
Le uniche "pecche" che posso trovare in questo servizio sono dovute al fatto che è necessario installare l’ennesimo software che risiederà nella tray (e, per quanto leggero, contribuirà inevitabilmente ad occupare un po’ di memoria e che è necessaria una connessione ad Internet always-on perchè tutto funzioni. Purtroppo al momento la beta è chiusa, ma appena avrò disponibile qualche invito sarà mia cura renderlo disponibile a chi mi segue. 🙂

Feb 072008
 

Che sull’Asus eeePC si possa installare Windows XP senza alcun problema è un dato di fatto, dal momento che è Asus stessa a fornirne i driver sul cd incluso nella confezione; che sullo stesso eeePC si possano installare diverse distribuzioni Linux è altrettanto ovvio (ed è già stato fatto).
Ma… per non essere banale… ho pensato di provarci ad installare Windows Vista (non che sia un antesignano, eh! E’ già stato fatto da altri prima di me) e darvi qualche consiglio dettagliato (senza scrivere una guida step by step) qualora vogliate intraprendere la stessa strada. 😛

Cosa vi occorre per iniziare?

  • Il cd con i driver dell’eeePC (incluso nella confezione)
  • Un cd originale di Windows Vista (scegliete voi l’edizione da cui partire)
  • vLite (per ridurre l’installazione di Vista e riuscire a farla entrare nell’eee)
  • un lettore di cd/dvd usb esterno (benchè sia possibile installarlo anche farlo da una periferica USB appositamente preparata)

Preparativi:
La prima cosa da fare è preparare il cd/dvd di installazione. Scaricate ed installate vLite, lanciatelo e dategli in pasto il vostro DVD originale di Windows Vista, vLite vi chiederà quale versione utilizzare. Io ho scelto di installare sull’eee la versione Business di Windows Vista, considerando che le caratteristiche "Media Center" della Home Premium difficilmente le avrei utilizzate mentre possibilità di accedere ad un dominio e remote desktop sono fondamentali per me (e per chiunque voglia utilizzare professionalmente il suo eee). Scelta la versione da utilizzare, passiamo ad integrare i driver esistenti sul dvd di Asus; alla voce "Integration" in vLite si spunta ENABLE e gli si dà in input la directory DRIVERS presente sul dvd. Una cosa che mi ha stupito molto è stata vedere che sul dvd Asus sono già presenti i driver dell’eeePC per Windows Vista, cosa che tutti omettono di citare. Dalla finestra di scelta dei driver abbiate cura di selezionare quelli per Vista 32bit e quelli "globali" (dovrebbero essere 12, come riferimento), mentre potete evitare quelli per sistemi operativi diversi da Vista. In "Components" cliccate su "Compatibility" (in basso) e selezionate almeno:

  • File and printer sharing
  • Internet Explorer
  • Recommended

Questi componenti sono fondamentali per assicurare stabilità e funzionalità di base al sistema operativo. Passate poi ad eliminare (fate attenzione: se spuntate una voce la state ELIMINANDO) le opzioni che non vi servono, lasciano NON spuntate quelle marcate in rosso (che sono fondamentali). In "Drivers" potete eliminarli quasi tutti, dato che useremo quelli in dotazione e che abbiamo integrato in precedenza; lasciate solo (per sicurezza) il driver Storage controllers > Intel. In "Tweaks" potete abilitare o disabilitare alcune funzioni di partenza, mentre in "Unattended" potete far in modo che non vi vengano richiesti alcuni dati in fase di installazione perchè li andrete a compilare in questa fase (seriale, nome utente, nome computer ecc). Andate avanti e fate generare l’immagine ISO; se avete fatto le cose "per bene" dovreste avere alla fine di tutto uno ISO di circa 650 MB (potete arrivare senza problemi a 780 MB, dopo rischiate di non stare più nel disco dell’eee). Masterizzate l’immagine su un cd/dvd.

Installazione:
collegate il lettore cd/dvd ad una porta USB, inserite il cd/dvd prodotto con vLite, accendete l’eee e premete subito il pulsante ESC; in questo modo potete dire al sistema di fare il boot dal lettore esterno senza cambiare le impostazioni nel bios. Fate partire dal cd premendo un pulsante e dal pannello di gestione del disco, eliminate tutte le partizioni esistenenti (sono 4). Create una partizione, formattatela (in NTFS, obbligatorio) ed installateci Windows Vista. In mezz’ora circa verrà installato tutto (e vi verrà chiesto alcune volte di accettare dei driver non firmati… fatelo senza problemi, sono quelli che abbiamo preso dal dvd di Asus) ed il sistema sarà pronto. Inserite l’utente, scegliete una password e loggatevi. Entrate nel pannello di controllo della scheda video (quello personalizzato Intel che trovate cliccando su Avanzate), ed impostate la risoluzione a 800×480 (di default è ad 800×600, il sistema "scrolla" seguendo il mouse). NON installate niente, perchè per farlo avrete bisogno di una scheda SDHC su cui andrete a mettere tutti i programmi (nella mia installazione è rimasto circa 1 GB libero). Riavviate e verificate che nel bios sia attiva la webcam (a me era disattivata) e che la voce OS INSTALLATION sia su Finished. Fatto! 😉

UPDATE: aggiungo qualche screenshot, dal momento che le ho fatte dietro gentile richiesta:

 

 

 

Ottimizzazione:
quella non ancora l’ho fatta, ma conviene spostare il file di swap sulla scheda esterna così come le varie directory utente e documenti (il procedimento per Windows XP lo trovate nell’ottima guida su eeePC blog, dovrebbe andare bene anche per Windows Vista. Eventualmente… ne tratterò in un prossimo post.

Considerazioni finali: Windows Vista Business gira senza alcun problema sull’Asus eeePC, e con una velocità più che accettabile. Certo, non c’è l’interfaccia Aero Glass, ma è possibile tenere comunque la Aero base (quella che trovate su Vista Home Basic, per capirci) se volete un istema "bello", o disattivarla del tutto e guadagnarne in velocità. Espandendo la RAM ad un 1 GB (ma meglio ancora 2 GB, il costo per farlo si aggira intorno ai 50 euro) ed inserendo una scheda di memoria SDHC si ottiene un ottimo sistema su cui potete installare di tutto senza problemi. Volendo si può provare a spostare sulla scheda di memoria la directory Windows\winsxs secondo la guida che si trova qui, guadagnando oltre 1 GB di spazio disco.

P.S. Sono uno smanettone, e dato che più o meno tutti hanno provato ad installare vari flavour Linux sull’eee, ho fatto la stessa cosa dal versante Microsoft. Per favore: astenetevi dal commentare "Linux è meglio, hai fatto una cazzata, viva Mac…". Grazie.

Feb 042008
 

Eccomi qui, live dall’evento dove Microsoft Italia ha deciso di incontrare un nutrito numero di blogger. Atmosfera informale, tanti amici e qualche faccia nuova. Il management Microsoft è presente con diversi responsabili dei vari settori aziendali che, "in incognito" sono a disposizione dei presenti per rispondere alle diverse domande.

NON c’è nessuno "sul palco" così come non ci sono commerciali venuti a sponsorizzare questo o quel prodotto.
Si è parlato di Mclips, un esperimento di blogging aziendale (non corporate blogging) messa a disposizione dei dipendenti MS in Italia, che verrà lanciata domani.
Commenti aperti previa registrazione (veloce, serve solo nome e mail), non ci sarà alcun tipo di controllo editoriale da parte di Microsoft (e ci tengono molto ad evidenziare questo punto).

Domanda di Davide Salerno su formato immagini WMI (Windows Media Image): il formato WMI chiaramente sarà sempre un formato proprietario, ma è plausibile che vengano rilasciati dei convertitori per permetterne la gestione anche su piattaforma non Microsoft. Ovviamente non ci saranno problemi di compatibilità in lettura.

Domanda di Davide Salerno su Windows Live Writer per Mac: la risposta è stata chiara, non è previsto per il momento il porting di questo software per piattaforma Mac.

OQO: ho appena visto (grazie al direttore della sezione Mobile di Microsoft) il "giocattolo" che ha miseramente surclassato l’eeePC da cui sto bloggando; processore Via G7 1.50GHz, 1 GB di RAM, video
condiviso, tastiera slide verticale ed utilizzabile anche come tablet (con un’apposita penna elettromagnetica), disco da 60 GB (disponibile anche con disco SSD e UMTS HSDPA) e con… Windows Vista Ultimate che ci girava fantasticamente e con tutte le features che sarebbe lecito trovare su un notebook completo. Poco più grande di un palmare e con prezzi che partono da 900 dollari. E’ distribuito da Fares di Roma.

Nel frattempo le discussioni proseguono, molto "BarCamp style", anche se la temperatura in questa "grotta" non aiuta sotto questo punto di vista (troppe persone in uno spazio piccolo, è caldo ed abbastanza umido).

Windows Server 2008: con Pierpaolo Boccadamo stiamo parlando delle novità che introdurrà la nuova versione di questo sistema operativo; molto interessante la "modalità server core", che permette di configurare Windows Server in maniera granulare, abilitandolo solo i servizi che servono (e, volendo, riducendo Windows Server ad una modalità solo-testo, tenendo in piedi solo quanto strettamente necessario alla funzione che deve svolgere). Supporto per la virtualizzazione attraverso un hypervisor (Hyper-V) con pieno supporto per il mondo Linux (ma in particolare Suse Linux) e… molto altro.

La chiacchierata con Pierpaolo è andata avanti per un brl pezzo, toccando anche il nuovo Visual Studio 2008 e tutte le innovazioni che porterà nello sviluppo (compreso quello web con il supporto integrato nella IDE per Silverlight).

In complesso ho avuto la forte impressione che Microsoft stia "aprendosi" (lentamente, ok… ma da qualche parte si dovrà cominciare) verso il mondo esterno e verso quei settori che prima erano totalmente impermeabili al mondo MS.

Termina qui questo pseudo-live blogging. Non ho avuto modo di leggere eventuali commenti e dare risposte ad eventuali domande; appena tornerò a casa (domani) cercherò di fare il punto di tutto quello che ho appreso stasera.

Grazie. 🙂

Jan 312008
 

instapaper_logo Instapaper (scoperta via Kurai e rubato lo screenshot a Pandemia) è un’applicazione web di una semplicità disarmante che assolve ad uno dei problemi più banali che si affrontano navigando sul web: si scopre qualcosa di interessante, non si ha il tempo di leggerla e si vorrebbe "segnare" da qualche parte l’url da leggere. Chi si appunta la cosa su un file di testo, chi su Google Notebooks, chi su del.icio.us, chi nei bookmark del proprio browser o chi (come me, fino a qualche minuto fa) usa l’apposita estensione "Read it later" per Firefox.

Ma… avendo vari computer su cui lavorare, può succedere di trovarsi con cose da leggere diverse su diverse postazioni.
Beh… Instapaper risolve brillantemente il problema, dandovi la possibilità di marcare le cose "da leggere dopo" con un click del mouse, tramite un’apposita bookmarklet.

La registrazione è velocissima (dovete solo scegliere un nome utente ed eventualmente una password), trascinare la bookmarklet sulla barra del browser è una questione di pochi millisecondi ed incontrata una pagina che si vuol leggere in un secondo momento, si clicca sulla bookmarklet; la propria pagina di Instapaper apparirà così:

instapaper_screen

Quando si avrà tempo a disposizione, basta cliccare su un titolo e si aprirà la pagina che si voleva leggere (e tale pagina verrà marcata letta in Instapaper, ed evidenziata dal colore verde del pulsante a sinistra); volendo è anche possibile marcare come "non lette" pagine già lette (se si vuole rileggere la pagina o la si è aperta per errore).

NON ci sono funzioni aggiuntive (tag, condivisione..) e tutto è semplice ed immediato. Questa piccola meraviglia è opera di Marco, uno degli sviluppatori di Tumblr. E personalmente ho già disinstallato l’estensione da Firefox (che oltretutto avevo solo sul portatile, e di cui stamattina ho notato la mancanza sul desktop in ufficio) per passare i miei "read later" su Instapaper. 😉