Jan 302008
 

Alzino la mano quanti di voi seguono uno (o più di una, probabilmente) serie TV americane, scaricate via BitTorrent ed in lingua originale.
Bravi… siete in molti, vedo… 😛
L’unico "inconveniente" di questa pratica è (mettendo da parte le implicazioni legali, pur esistenti) che bisogna cercare e trovare il torrent dell’episodio della serie che si richiede, bisogna scaricarlo (ed eventualmente trovare i sottotitoli, se non vi va di impegnarvi a capirlo in inglese) e dopo che lo si è visto eventualmente masterizzarlo (se non si vuole cancellarlo) per liberare spazio sul proprio PC.
Se invece il vostro interesse è unicamente quello di guardare gli episodi e non avete problemi con la lingua inglese, potete dare un’occhiata a…

tvduck_logo.jpgTvDuck.com è un sito che raccoglie tutti gli episodi disponibili online delle diverse serie TV americane, rendendole fruibili in streaming nel proprio browser web, senza dover scaricare nulla (tranne il plugin per Flash, che dovreste già avere nel 99% dei casi, ed eventuali plugin per QuickTime/DivX).

Per ogni episodio è possibile scegliere eventualmente su quale piattaforma di videosharing visualizzarlo (magari con qualità migliore). A titolo di esempio: se scegliete di vedere Lost, per molti episodi potrete scegliere fra FreeTvOnline, Stage6, Megavideo e ProjectFreeTv.

I vantaggi di una soluzione del genere sono:

  • non detenendo alcun file, non ci sono problemi legali
  • non dovete perdere tempo nella ricerca
  • non dovete perdere tempo nel download
  • non occupate spazio sul disco rigido del vostro pc (neanche temporaneamente)

Gli svantaggi, invece, possono essere:

  • potenzialmente ridotta qualità video (dovuta alla visualizzazione in finestra, anche se in alcuni casi è possibile visualizzarli a schermo pieno), anche se il video che vedrete è probabilmente lo stesso che scaricherete da BitTorrent, come file sorgente
  • impossibilità di aggiungere sottotitoli (e per chi non capisce perfettamente l’inglese potrebbe essere un problema)
  • eventuale indisponibilità di tutti gli episodi (può succedere che alcuni non siano disponibili)

Giudizio di Giovy: a conti fatti (e valutando le proprie necessità… alcuni vogliono la migliore "experience" disponibile, ed in tal caso il file da scaricare è l’unica soluzione possibile) ritengo che il gioco valga la candela, specie se magari avete un’ora libera che non sapete come impiegare… in pausa pranzo se restate in ufficio, ad esempio 😉

Ah… per la cronaca: con l’Asus eeePC ed una connessione wireless… andate alla grande (ed il video ci sta perfettamente nello schermo, senza scroll, attivando la visualizzazione a schermo intero di Firefox… ho appena provato) 😉

Jan 292008
 

Così come alcuni amici (e colleghi blogger) sono stato invitato lunedì 4 febbraio ad un incontro/confronto con Microsoft Italia su alcuni interessanti (per me sopratutto) temi:

Numerose persone di Microsoft hanno piacere di confrontarsi liberamente con te su temi importanti che caratterizzano il mercato IT di oggi e di domani, quali interoperabilità e standard aperti, nuovi trend tecnologici e di business, web 2.0 e software+services, oltre a offrire la possibilità di approfondire tematiche relative a strategie e prodotti Microsoft.

In quest’ottica, alcuni responsabili di differenti settori della società avrebbero il piacere di incontrarti lunedì 4 febbraio dalle ore 18:00 a Roma presso lo Spazio Bocca di Dama, via dei Marsi 4, per capire il tuo punto di vista e i tuoi suggerimenti sulle tante tematiche che discuteremo nella serata. Tra coloro che interverranno vi sarà Mario Derba, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

Se mi leggete da un po’ saprete già che il mio lavoro di maledetto sysadmin è proprio su sistemi Microsoft, ed in passato ho già avuto modo di testare e parlare diffusamente di vari loro prodotti (a partire della varie beta di Windows Vista, prima che venisse lanciato, fino alle varie beta di Office 2007).
Proprio per questo parteciperò con piacere a questo incontro, sopratutto in vista del lancio di Windows Server 2008 e SQL Server 2008 che ci sarà a fine febbraio.

Così come Luca, avendo la possibilità di confrontarmi direttamente con il top management di Microsoft, ho pensato di estendere "virtualmente" l’invito a tutti voi: se avete domande/dubbi/curiosità che volete siano portati direttamente in casa Microsoft, fatemelo sapere con un commento. Non posso assicurarvi che tutte le domande troveranno una risposta (non ci sarò solo io, l’incontro non durerà tutto il giorno e le domande ed i temi da trattare saranno presumibilmente tanti) ma farò il possibile! 😉

Leggendo i commenti sui blog di Luca e Alessio, ho pensato di creare qualche FAQ, onde evitare polemiche e discussioni non costruttive:

Perchè sei stato invitato tu e non noi?
Ah… vorrei tanto saperlo! Scherzi a parte, probabilmente è perchè sui software di MS che io mi guadagno il pane… o anche perchè chi mi ha invitato mi conosce personalmente… o anche perchè ho una platea abbastanza vasta da interpellare… o anche perchè… boh… non vi bastano come motivi? 😀

Ah, ho capito… è stata invitata la solita "casta"?
Mah… forse si… forse no… forse forse… 😛

E’ un incontro aperto?
No, è un incontro chiuso

Verrai pagato (o ti faranno dei regali) per andarci?
Ahahah… magari! Purtroppo devo ancora lavorare 6 ore al giorno in ufficio per campare… 😀

Ma ti offriranno almeno la cena?
No, direi di no… al punto che la cena ce la stiamo organizzando noi… 😛

Parlando di cose serie: potrai fare tutte le domande che vorrai?
Beh… potrò fare "delle" domande, compatibilmente con il tempo a disposizione di tutti.

Potrai dirgli che Windows fa cagare e Linux (o Mac) sono il meglio?
Suppongo che gli sia già stato detto tante volte… avrebbe senso ripeterglielo? 😛

E’ la solita iniziativa commerciale per farsi pubblicità con i blog?
No, penso di no

Spero di aver soddisfatto un po’ di curiosità e di riuscire quindi a raccogliere solo commenti intelligenti e non inutilmente polemici/provocatori, anche perchè credo che opportunità di essere ascoltati direttamente in questo modo non capitino tutti i giorni. Quindi… se volete… vi rinnovo l’invito ad intervenire alla discussione. 😉

Jan 262008
 

Ho atteso un po’ per parlarvi dell’Asus eeePC che mi è arrivato (con enorme gioia, devo ammettere) qualche giorno fa… 🙂
Questo perchè in prima battuta volevo giocarci un po’ per darvi delle impressioni più precise, ed in seconda battuta volevo evitare di scrivere una "recensione clone" dato che ce ne sono già di ottime in giro (come quella di Punto Informatico, ad esempio). Quelle che leggerete, quindi, sono impressioni "reali" date da un uso "reale" di questo subnotebook low cost… 🙂

Imballaggio e confezione: minimale, con davvero solo l’indispensabile. Oltre all’eeePC, c’è il caricabatteria, una custodia in neoprene, il dvd per il ripristino e con i driver per Windows XP, una quick start guide ed il manuale completo. 

Look ‘n feel: l’eeePC ha un look davvero intrigante; è piccolo, leggero e molto stilish. TUTTI quelli che l’hanno visto, non hanno potuto fare a meno di dire: "Ohhhh… ma è stupendo!". Girare con un eeePC di sicuro non vi fa passare inosservati (almeno fino a che non l’avranno tutti). Alle donne piace perchè è piccolo e bianco, e possono anche metterlo in borsa (e vi assicuro che ci sta in una qualunque borsa femminile mediamente grande), agli uomini piace perchè lo possono portare nella cartellina nera in modo molto discreto.

Durata batteria: è la cosa che mi chiedono tutti… Io c’ho fatto circa 3 ore con il WIFI spento e non usandolo molto… mentre con un uso intensivo (visione di un film, navigazione su Internet ecc) c’ho fatto 1h45min… Considerate però che sono ancora i primi cicli di carica della batteria, e che probabilmente un po’ di minuti in più lo si guadagneranno più avanti. Se riuscissi a farci due ore "intense" sarebbe ottimo (per me).

Display: una piacevole sorpresa… me l’aspettavo di una qualità inferiore, ed invece la visualizzazione è chiara e nitida, la luminosità molto buona ed è perfettamente visibile anche con una forte luce ambientale. Certo, non pensate di lavorarci avendo il sole di fronte (ma questo vale per tutti i notebook, eh!). Anche leggerci dei testi lunghi non è faticoso (a patto di non volerci una giornata intera, ovviamente) 😛

Tastiera e touchpad: forse una delle note lievemente negative dell’eeePC è proprio la tastiera. Ovviamente, viste le dimensioni, non ci si poteva aspettare certo una tastiera più grande ma… pensare di digitare una lunga relazione sull’eee potrebbe far impazzire il sottoscritto. Benissimo invece per digitare veloci note, appunti, commenti in un post, chattare, scrivere una mail. Il ritorno dei tasti è buono, ma è la spaziatura che li rende un po’ scomodi per lunghe digitazioni. Il touchpad è piccolino e discretamente sensibile, mentre il pulsante che sostituisce i due tasti standard è alquanto "duro" e poco responsivo…

Connettività: ottima! Il modulo wireless è decisamente sensibile e rileva senza problemi reti wireless anche abbastanza deboli come segnale. Una cosa che ho notato e non ho apprezzato (ma potrei sbagliarmi): la gestione del wireless NON ricorda la password per le reti wireless già rilevate e su cui ci si è autenticati, rendendo necessario reinserirla ogni volta. Mi è successo infatti di dover reimmettere la password della mia rete wireless dopo essermi connesso alla rete cablata in ufficio. La LAN Ethernet è affidabile e se è attivo un server DHCP, in qualche secondo si è già in rete senza bisogno di ulteriori configurazioni. Non sento la mancanza del modem 56K perchè non lo userei mai (come non l’ho mai usato negli ultimi due notebook che ho posseduto) mentre avrei gradito avere il Bluetooth integrato (anche se si vendono dei dongle USB talmente piccoli da poterli mettere nella cartellina dell’Asus senza aggiungere spessore).

Hardware di serie: il processore dell’eeePC è un Celeron Ultra Low Voltage con una velocità di clock di 900 MHz nominali, ma che gira a poco più di 600 MHz sull’eee. Nell’uso normale delle applicazioni installate di serie (OpenOffice, Skype, Pidgin, Firefox quelle che ho stressato) è decisamente veloce, così come "buona" è la quantità di ram di serie. Certo… se pensate di smanettarci installando altri sistemi operativi o usare applicazioni più pesanti, un upgrade di RAM ad 1 GB è raccomandabile (e poco costoso, oltretutto). Dopo un po’ di tempo tende a scaldare (ovviamente) ma nulla di intollerabile, al punto che lo si può tenere senza problemi sulle gambe; la ventolina che si aziona automaticamente è molto silenziosa e la percepirete solo nel più completo silenzio. Il disco a stato è velocissimo… ma se fosse stato più grande (è comunque disponibile un eeePC da 8GB, anche se non è arrivato ancora in Italia) sarebbe stato sicuramente meglio. Le casse audio (disposte ai lati del display) sono accettabili e la qualità audio è buona. Un film in DivX è godibile senza problemi… a patto di non volerlo sentire in un autobus affollato… (dove oltretutto le cuffie sarebbero molto meglio… e l’eeePC un ottimo candidato a questo genere di attività). Le porte USB 2.0 sono tre e permettono la connessioni di ogni genere di hardware; io c’ho collegato un Lacie Mobile Disk da 80 GB ed è stato riconosciuto immediatamente ed altrettanto immediatamente reso utilizzabile. Ho aperto documenti, ascoltato musica, visto video… tutto senza il minimo problema o incertezza. Lo slot per schede di memoria permette di espanderne la capità di archiviazione e portarvi dietro documenti, musica e video in libertà. Piacevole la disponibilità di una webcam (anche se di basso livello) da poter utilizzare anche con Skype per videochat.

Sistema operativo: al momento sto usando l’eeePC con il sistema opertivo Xandros di serie, che è perfettamente ottimizzato per questo hardware. Il boot è velocissimo e l’impressione che se ne ha è di una buona velocità operativa. La configurazione dei vari aspetti hardware dell’eee è veloce ed intuitiva (una delle "e" sta proprio per "Easy" to learn) e l’internazionalizzazione italiana di buon livello (anche se alcune voci io le avrei tradotte in maniera diversa) 😛 Ovviamente, iniziando a smanettarci (e sull’eeePC è possibile installarci praticamente di tutto, a quanto pare… dato che ci hanno messo diverse distribuzioni Linux, Windows XP e Vista… ed addirittura Mac OS X) si potrà apprezzare la disponibilità di applicazioni non disponibili con il sistema operativo di serie.

Software di serie: l’Asus eeePC, appena tirato fuori dalla scatola, è immediatamente operativo senza bisogno di installarci alcunchè. La dotazione software di serie copre un po’ tutti gli usi che si potrebbero fare di un dispositivo del genere, partendo da un uso prettamente lavorativo con il pacchetto OpenOffice, e finendo ad un uso "relax" con i vari software per ascoltare musica o vedere video. L’eeePC è anche indirizzato ad un uso "learning", e proprio per questo sono presenti alcuni software che i proprio figli gradirebbero molto (ma che il sottoscritto trova inutili) 😛
Se avete bisogno di software specifici, potete installarci eeeXubuntu e tutti i software che normalmente potete installare su Ubuntu. Se siete affezionati utenti MS, ci mettete su Windows XP (avendo l’accortezza di ottimizzarlo per far vivere di più il vostro eee) e vi godete tutti i software disponibili per questo sistema operativo (e sono sicuro che prima o poi uscirà qualche shell per rendere più immediato l’uso di eeePC anche sotto Windows, senza dover ricorrere a menù o piccole icone).

Giudizio di Giovy: so’ che molte persone leggono "prima" il mio giudizio, e poi il resto dell’articolo… e cercherò di essere chiaro perchè sono consapevole che potrei convincere più di uno a comprarlo o meno, dopo aver letto quello che ho scritto.
Personalmente trovo l’eeePC una "rivoluzione" in questo campo; non direttamente per le dimensioni (anche se è uno dei più piccoli in commercio) quanto per l’eccezionale rapporto qualità prezzo che ha.
A chi potrebbe essere indirizzato l’eeePC? Mi vengono in mente tanti potenziali target: tutte quelle persone che sono continuamente in movimento (agenti di commercio, rappresentanti) che hanno la necessità di portarsi dietro cataloghi, posta elettronica, fogli di calcolo e non hanno la voglia di portarsi dietro un notebook vero e proprio ma che troverebbero insufficiente un palmare. Molti blogger (e fra questi ci sono sicuramente io, che lo userei sopratutto per questo) potrebbero allo stesso modo trovare molto interessante l’eeePC (liveblogging dagli eventi, se non c’è wireless basta attaccarci un modem UMTS e si è online). Se dovete andare a fare una presentazione veloce, cosa c’è di meglio che portarvi solo l’eeePC ed attaccarlo ad un videobeam, senza doversi portare dietro borse, alimentatori ecc (spegnete il wireless, in questi casi, se non avete bisogno di una connessione alla rete). L’eeePC è interessante anche come "primo PC" su cui far smanettare il proprio bimbo (il disco a stato solido è per sua natura meno sensibili ad urti e scossoni), anche in virtù dei software installati di serie.
Se siete dei pendolari ed ogni giorno vi fate un paio d’ore in autobus/treno/aereo, l’eeePC diventa un ottimo mediaplayer (una schedina SD da 4 GB permette di avere 6 film in DivX o centinaia di canzoni) per ingannare l’attesa senza dar fastidio al vostro vicino (usate le cuffie, ovviamente!).
Se siete degli smanettoni… beh… l’eeePC è per voi… perchè potrete farci di tutto e di più (c’è chi, nel suo eee, ha messo GPS, Bluetooth, hub USB, trasmettitore FM e card reader).

Se avete 300 euro da investire e rientrate in uno degli esempi di cui sopra (ma non solo, ovviamente!) il mio consiglio è quello di fare la pazzia e ordinarlo… ve ne innamorerete come è successo a me… 😉

Jan 232008
 

Neanche un paio di settimane fa vi presentai Social.IM, un neonato software di Instant Messaging che offriva ai possessori di un account su Facebook la possibilità di chattare fra di loro usando un apposito client (che veniva "pre-caricato" con tutti i propri contatti); installai immediatamente Social.IM e da allora l’ho usato sporadicamente con alcuni amici che hanno fatto altrettanto. Leggendo però nei commenti, emergeva immediatamente quella che era la "problematica" principale (e contemporaneamente la feature più richiesta): avere l’ennesimo client aperto sul proprio computer (che magari si affiancava già a Google Talk, MSN, Skype ecc).

Beh… evidentemente molti utenti hanno avanzato la stessa richiesta, al punto che da oggi Social.IM ha aggiunto il supporto per XMPP al proprio servizio. Che significa tutto ciò? SEMPLICE: che potete utilizzare il trasporto offerto da Social.IM per chattare con i vostri contatti su Facebook utilizzando un client multipiattaforma come iChat, Adium, Trillian Pro o Pidgin (quest’ultimo è quello che preferisco e che uso correntemente).

Inutile dirvi che questa opzione è semplicemente fantastica, e cliccando su questo link (è una pagina in Facebook, dovete essere loggati per visualizzarla) verrete indirizzati ad una pagina con i dati necessari e le semplici istruzioni di configurazione per Adium e iChat; per Pidgin potete utilizzare ovviamente gli stessi dati di login, ma non sono ancora disponibili istruzioni dettagliate (al massimo contattatemi in IM, se sono libero posso guidarvi io nella semplicissima configurazione). Ovviamente tutto ciò significa che anche chi usa Mac o Linux potrà chattare con i propri contatti su Facebook senza dover installare altri software, configurando il software di IM preferito che supporta XMPP.

Giudizio di Giovy: un grazie immenso allo staff di Social.IM per aver accontentato chi chiedeva questa feature; se utilizzate Facebook e volevate la possibilità di usare un software di IM per parlare con i vostri contatti, ora potete farlo a "costo zero" e senza ulteriori software in esecuzione. Per Windows o Linux vi consiglio Pidgin (ci faccio MSN, Yahoo, Google Talk, Facebook e ICQ), per Mac potete scegliere fra iChat o Adium.

Jan 152008
 

Dite la verità: quante volte avreste voluto comprare qualcosa negli Stati Uniti perchè non disponibile negli stores oltreoceano, e vi siete mangiati le mani perchè lo shop "X" non spediva fuori dagli USA? Oppure: volevate approfittare del favorevole cambio dollaro-euro e comprare un po’ di roba negli States ma… idem come sopra?

Beh… se proprio non potete farne a meno, e non avete amici disposti a ricevere il pacco per voi negli USA e forwardarvelo… beh… potete sempre usare…

accessusa_logo Access USA si definisce "il leader nel mail e package forwarding dagli USA".
Sinceramente… NON so se è davvero il leader e NON so come funzioni il servizio ma… sono sicuro che più di un amico che mi legge sarà interessato ad un servizio del genere (i geek che vorrebbero comprare dagli USA prodotti tecnologici sono tanti) 😉

Come funziona Access USA?
Semplice: innanzitutto si decide se dagli USA si desidera ricevere solo pacchi o anche posta/documenti; in seguito ci si registra (il costo è di 20 dollari una tantum per il setup) e si sceglie se attivare il servizio solo per un mese (al costo di 7 dollari) o usufruire di un abbonamento annuale (60 dollari, utile se si pensa di comprare molto e con una certa continuità). Una volta registrati si riceverà un indirizzo postale USA a cui potrete far inviare il vostro shopping americano senza alcun problema. Sembra l’uovo di Colombo… ed in fondo lo è… 😛

Successivamente, loggandovi nella vostra area utente su Access USA, potrete farvi inviare i vostri acquisti in Italia (o in ogni altra parte del mondo) o pianificare spedizioni a ogni dati giorni/settimane. Ovviamente è possibile fare "package consolidation" (pratica raccomandata anche da Access USA) per accorpare diversi oggetti in una sola spedizione. I vostri pacchi verranno spediti verso l’Italia via DHL o Fedex (corrieri normalmente molto affidabili, specie il secondo).

Le tariffe
Ho trovato le tariffe di Access USA decisamente convenienti, se rapportate a quelle che vi chiedono (ad esempio) i privati per spedire dagli USA degli oggetti acquistati su eBay. Se si esclude il setup (20 dollari, una tantum) ed il costo dell’abbonamento (7 dollari/mese o 60 dollari/anno), spedire un pacco costa 2.45$ ogni 100 grammi (minimo 600 grammi). Farvi spedire dagli USA un oggetto "tech" piccolo (un iPhone, ad esempio) vi costerebbe solo 14.7 dollari. Anche con oggetti più pesanti (una macchina fotografica o degli obbiettivi, ad esempio) il costo è sempre conveniente.

Una possibilità MOLTO INTERESSANTE (se non vi interessa ricevere posta dagli USA) è quella di poter aggiungere altri nominativi al proprio account Access USA; in pratica… potete condividere l’account (e le spese collegate) con amici e parenti, rendendo ancora più conveniente ricevere spedizioni dagli USA.

Inoltre… offrono anche il servizio di personal shopper, nel caso non sia possibile pagare con la vostra carta di credito su qualche shop americano: in pratica gli dite cosa comprare, loro la comprano con la loro carta aziendale e pagano per voi, e poi voi gli rimborsate la somma più una piccola commissione per il servizio (beh, non si fa niente gratis, è ovvio) 😛

ATTENZIONE: NON so come si comportano con le spese di dogana, che normalmente vengono addebitate importando prodotti dagli Stati Uniti; usando un corriere come DHL o Fedex "potreste" forse evitarle ma… prendete questa mia affermazione con beneficio d’inventario, perchè potrebbe anche NON essere così.

Giudizio di Giovy: trovo Access USA un servizio molto interessante per chi desidera poter fare shopping liberamente nei vari negozi americani (online, ma non solo) sfruttando il cambio molto conveniente. Anche considerando le spese di inoltro verso l’Italia, si riesce a risparmiare anche somme considerevoli. Se inoltre si divide l’account con altre persone e si accorpano diverse spedizioni, la convenienza aumenta di molto.

Nessuno è interessato a condividere un account Access USA? 😉

Jan 112008
 

Come ho detto in passato, ritengo Facebook IL social network definitivo (nonostante giornalmente mi trovi a leggere articoli di persone che Facebook l’hanno abbandonato o meditano di farlo) e continuerò a farlo fino a che la pubblicità (o i worm, o malware di altro tipo) non diventerà così fastidiosa da costringermi a farne a meno (o fino a che non sarà possibile portarsi dietro i propri dati e quelli del proprio social network, dal momento che anche Facebook ha aderito al progetto Dataportability.org insieme a tanti altri big player di questo settore.
Non mi ha stupito apprendere via Techcrunch del lancio di Social.IM, un instant messenger espressamente dedicato a Facebook.

Cos’è e come funziona Social.IM?
E’ semplice: avete presente Google Talk, Windows Live Messenger et similia? Bene… Social.IM è molto simile, ed utilizzando le API di Facebook permette la comunicazione testuale (via chat, no audio) con i propri friends in Facebook che hanno installato Social.IM, ovviamente… 🙂
Disponibile unicamente per piattaforma Windows (anche se è in sviluppo la versione per Mac) ed ancora in alpha (quindi potenzialmente instabile), non potevo esimermi dal provare per voi questo messenger… 😛

Ho scaricato il client dal sito web di Social.IM, l’ho installato facilmente su Windows Vista (nessun problema rilevato) e lanciato. Mi sono autenticato su Facebook, autorizzando Social.IM ad interagire con il mio account e… ho scoperto che c’era già un’altra persona fra i miei contatti ad averlo installato: Marco. Ne abbiamo approfittato quindi per testarlo un po’ è scambiare qualche battuta sul nuovo IM….

socialim_screen

L’interfaccia utente è semplice e chiara, lo scambio di messaggi è istantaneo (come ci si aspetta da un instant messenger, del resto) ed è apprezzabile il fatto che, oltre alla chat, Social.IM ci notifichi anche la presenza di aggiornamenti dello status dei propri contatti, di nuovi messaggi nella inbox, di nuove friend request ecc… Nelle preferenze è possibile impostare se ricevere notifiche per eventi diversi dalla chat, se farlo avviare insieme a Windows ecc.

Giudizio di Giovy: beh… se per voi Facebook è importante, Social.IM potrebbe essere "la svolta" per accellerare quello che è l’uso di un social network basato sopratutto su messaggi "in differita", senza dover costringere i vostri contatti su Facebook ad installare o configurare messenger diversi per parlare con voi (dal momento che ne avete uno in comune per tutti, Social.IM).
L’applicazione è ancora da raffinare ed arricchire di funzioni, ma è già perfettamente fruibile. E… quando ho detto a Marco che speravo qualcuno ci raggiungesse dopo aver letto questo post, lui ha risposto: "Digli che ci sentiamo soli, ad essere solo in due". Quindi… raggiungeteci! 😉

Jan 082008
 

Un paio di giorni fa mi è capitato di assistere ad una scena che, credetemi, mi ha straziato il cuore: una ragazza aveva necessità di liberare un po’ il suo portatile da giga di foto, musica e video… e per farlo ha comprato un disco esterno USB 2.0 da 750GB.

Il tempo di fare il backup di tutte le foto (mesi/anni di amicizie, incontri, eventi) e… distrattamente… con un colpo di gomito fa volare il disco (acceso) dal tavolo… facendolo finire sul pavimento.
Inutile dirvi che questa cosa è stata fatale al disco, ed ho ancora nelle orecchie il rumore metallico della testina impuntata contro i piattelli… clak… clak… clak…. 🙁

Vedere il volto di questa ragazza, disperata per aver perso una parte della sua vita… mi è davvero dispiaciuto… ed ho pensato che se succedesse a me, probabilmente sarei più che dispiaciuto…
Non è possibile neanche dirle: "Colpa tua, potevi fare un backup" perchè è quello che stava facendo (anche se magari avrebbe dovuto fare prima una copia, e solo successivamente eliminare tutte le foto) e perchè un evento del genere è del tutto imprevisto.
L’unica cosa che ho potuto fare è stato consigliarle, per il futuro, di tenere una copia dei suoi dati online, al sicuro da eventi catastrofici…. e come l’ho detto a lei, lo dico ora anche a voi…

adrive_logo ADrive è un nuovo servizio di storage online che, a differenza dei servizi di cui ho già parlato in passato, vi offre uno spazio ENORME (per gli standard attuali di questo genere di servizi) per archiviare i vostri dati: ben 50 GB.

Se avete foto, video, musica e documenti NON riservati che volete salvaguardare, potete usare ADrive per tenerne una copia di backup online, utile in caso di perdita di dati o problemi ai vostri dischi.

Come servizio NON è molto evoluto in quanto a "special features":

  • non ci sono feature sociali come su Box.net
  • non ci sono tool per l’upload ma tutto avviene da interfaccia web
  • non è previsto l’upload via ftp
  • non ci sono tool per il backup automatico
  • è necessario Java per l’uso dell’interfaccia di upload via web
  • quando uploadate qualcosa, non potete usare il browser per altro
  • non è possibile settare livelli di accesso e permessi sulle singole cartelle

di contro, ha a suo favore:

  • 50 GB sono TANTO spazio
  • la possibilità di caricare intere cartelle
  • la velocità di upload/download è molto buona
  • l’interaccia è semplice, chiara ed immediata
  • potete condividere i singoli files

Giudizio di Giovy: piuttosto che perdere dati, impiegate un po’ di tempo per caricare su ADrive i documenti che non volete assolutamente perdere. In caso di documenti riservati, abbiate cura di criptarli/proteggerli in qualche modo. ADrive fa il suo lavoro bene: vi fornisce un grosso spazio di storage online, senza frizzi nè lazzi. Il fatto che sia gratuito (e NON siano previsti, al momento, piani "Premium" a pagamento) è sicuramente positivo, e non è da escludere che in futuro alcune delle special features mancanti vengano implementate. Quindi… dategli un’occhiata! 😉