Jan 242007
 

Parlare di statistiche ad un blogger è come parlare di miele alle api… 😛
Ogni blogger, infatti, è abbonato ad uno (o più) servizi di statistiche, ed a seconda delll’interesse nelle stesse è abituato a sentir parlare di visite, page views, referrer, hits e via dicendo.
In passato ho parlato di diversi servizi di statistiche, volti ad analizzare visitatori, traffico, clic e così via.
Oggi invece vi parlerò di un nuovo servizio di statistiche (che magari interesserà solo gli hard-blogger, quelli che hanno bisogno di tutti i dati possibili e immaginabili circa i propri visitatori), che a differenza dei servizi precedenti si occupa solamente di quelle provenienti dai motori di ricerca.

103bees (il nome spiega anche il mio riferimento iniziale a miele ed api) è un nuovo servizio di statistiche in tempo reale che si occupa di fornire a webmaster e blogger quel tipo di dati necessari per fare SEO ed Internet marketing; ovviamente non tutti i blogger avranno bisogno di dati del genere o potrebbero volerli conoscere semplicemente per avere un colpo d’occhio sugli argomenti (trattati all’interno del proprio blog) che hanno attratto maggiormente l’attenzione, così come chi si occupa prevalentemente di marketing utilizzerà strumenti ben più potenti. Ma vediamo in dettaglio i dati che 103bees può fornirci, e se eventualmente potremmo trovare utile attivare questo servizio sul nostro blog.

Attivando le statistiche di 103bees, potremo avere dati come:

  • Latest search hits: sono le visite che arrivano al proprio blog dai motori di ricerca, comprensive di parole chiave che hanno condotto il visitatore sul proprio blog
  • Top query keywords: sono le parole chiave maggiormente usate dei visitatori
  • Search engines: tutti i motori di ricerca che hanno fornito risultati riconducibili al proprio blog
  • Related keywords: indica come le parole chiave sono correlate le une alle altre all’interno delle search queries
  • Search engines rankings: mostra le ricerche raggruppate per pagine dei risultati sui motori di ricerca; può essere utile in fase di ottimizzazione per migliorare i risultati delle keyword meno "performanti"
  • Long tail: concetto molto noto a chi si occupa di SEO; sono quelle "tante parole chiave poco importanti" che forniscono risultati a lungo termine sui motori di ricerca, concetto opposto alle "poche parole chiave molto importanti" che forniscono risultati su motore di ricerca per poco tempo (solitamente in coincidenza di eventi particolari).
  • Top landing pages: sono le pagine che forniscono i migliori risultati su motori di ricerca
  • Traffic statistics: sono le statistiche del traffico da parte dei motori di ricerca e dei referrer

Come potete vedere si tratta di dati che i normali servizi di statistiche difficilmente offrono (o offrono solo in parte); un "normale blogger" potrebbe ritenerli interessanti per conoscere la tipologia di visitatori del proprio blogger, e come le parole utilizzate nei propri articoli forniscano risultati pertinenti sui diversi motori di ricerca. Di contro, un esperto di SEO o di Internet Marketing saprà bene come utilizzarli per migliorare il posizionamento del proprio sito/blog sui motore di ricerca, o per "far fruttare" i propri articoli in ricavi derivanti da pubblicità.

Attivare il monitoraggio da parte di 103bees è semplice: si deve riferire il solito codice Javascript nel proprio template (per gli utenti WordPress: il codice ma inserito nel footer del proprio blog, seguendo le istruzioni che trovate qui).
Il servizio sarà immediatamente attivo, e dopo poco inizierete a vedere le statistiche riempirsi di "dati interessanti". 😉

Se attivate il servizio, fatemi sapere se l’avete trovato utile e/o interessante. 🙂

Powered By Dragon NaturallySpeakingQuesto post è stato composto grazie all’utilizzo di Dragon NaturallySpeaking 9.

Jan 192007
 

Parte con questo post la nuova categoria "Quick Tips", dove appunterò soluzioni a piccoli (ma fastidiosi) problemi in cui mi sono imbattuto, ed a cui ho trovato una soluzione (a volte dettata da esperienza, altre volte da tentativi, altre volte da soluzioni tecniche messe a disposizione dal vendor).
In questo primo post parlerò di un problema che ho verificato ben due volte su due macchine divese e che mi fa sospettare non sia una semplice coincidenza…

Problema: Internet Explorer 7, a seguito di un aggiornamento dalla versione 6, si blocca in modo random.
Soluzione:
a quanto ho avuto modo di verificare, il problema si verifica a causa dei moltissimi add-on che Internet Explorer 7 incorpora nativamente (Google Toolbar, Yahoo Toolbar, Adobe Reader Plugin e via dicendo).
Andate in Strumenti\Gestione componenti aggiuntivi\Attiva o disattiva componenti aggiuntivi, visualizzate i "Componenti aggiuntivi attualmente caricati in Internet Explorer", selezionate uno alla volta i componenti anzidetti e mettete la spunta su "Disattiva" nelle Impostazioni. Potete provare a disattivare, inizialmente, solo le due Toolbar, e verificare funzionamento e stabilità di IE7; se il browser non si blocca più, durante la navigazione, potete provare a riattivare una delle due toolbar. Se non risolvete in questo modo, andate avanti disabilitando altri componenti opzionali, per identificare il "colpevole".
Una volta identificato, lasciatelo disattivato e provate a riattivare gli altri.

Si, lo so… è una rottura di scatole ed andare a tentativi non è il massimo, ma… sempre meglio che disinstallare IE7 e tornare ad IE6 (come mi era stato chiesto di fare da uno dei due utenti) 😛

Jan 182007
 

Circa un mese fa sono stato contattato via e-mail dalla gentile signorina Natascha per conto di ZN, una società belga che si occupa di e-marketing a livello europeo, e che stava partendo con una campagna chiamata "Give voice to blogger" per conto di Nuance, casa produttrice di Dragon NaturallySpeaking, un noto software di riconoscimento vocale. A tal riguardo mi ha chiesto se fossi interessato a provare l’ultima release di questo software, per valutarlo e recensirlo nel mio blog. Mi ha quindi inviato l’ultima versione disponibile di Dragon NaturallySpeaking (la 9, in edizione Standard), che mi è arrivata un paio di giorni fa tramite corriere DHL. Appena ho avuto la possibilità, ho cercato di installarlo sul mio portatile, ma… questo software nella versione attuale è incompatibile con Windows Vista.

Scartata quindi la possibilità di installarlo sul portatile, l’ho installato su un altro computer (che monta Windows XP Pro SP2) senza alcun problema, scaricando direttamente l’aggiornamento alla versione SP1.
L’installazione è stata semplice e veloce, ed anche la fase di addestramento iniziale (svolta leggendo un brano di Beppe Severgnini) è stata rapida ed indolore (basta leggere un brano normalmente, come leggeresti un qualunque libro).
Terminato l’addestramento iniziale, ho seguito il breve tutorial introduttivo per imparare ad utilizzare al meglio le funzioni principali, e quindi…
eccomi qui! Tutto il testo che avete appena letto (e che leggerete) è stato "scritto" utilizzando questo software.

Il mio primo giudizio d’uso del programma è senz’altro positivo; il riconoscimento vocale è veloce e quasi perfetto, destinato a migliorare con l’utilizzo successivo. Bastano soltanto pochi minuti di addestramento (leggendo uno dei diversi testi a disposizione) per riuscire a scrivere velocemente e quasi infallibilmente del testo in una qualunque applicazione. Dragon NaturallySpeaking è stato pensato principalmente per l’inserimento di lunghi testi, e si comporta benissimo con l’editor di testo di WordPress, permettendo la scrittura di un post in un tempo considerevolmente minore. Certo, l’utilizzo di parole specifiche richiede un addestramento aggiuntivo (WordPress ad esempio), ma una volta addestrato anche parole complesse vengono riconosciute senza alcun problema.

Utilizzando Dragon NaturallySpeaking mi sono reso conto dell’evoluzione che hanno subito questi software nel corso degli anni; la prima volta che vidi utilizzare un software di riconoscimento vocale fu da parte di un mio amico, malato di distrofia muscolare, e che a causa della sua malattia non poteva comporre testo su una tastiera. Allora questo programma si chiamava Dragon Dictate, e costava oltre un milione delle vecchie lire; il riconoscimento vocale era lento e macchinoso, e richiedeva un hardware decisamente potente; adesso bastano un processore veloce e 512 MB di RAM per usufruire delle potenzialità di un software di riconoscimento vocale che traduce il parlato continuo in testo scritto.

Powered By Dragon NaturallySpeakingSicuramente utilizzerò questo software anche in futuro per la scrittura di altri post, così come lo utilizzerò per la scrittura di lettere, relazioni e quanto altro richieda l’inserimento di una grossa quantità di testo (oh, ben inteso, sono velocissimo nello scrivere alla tastiera ma ancora più veloce nel parlare). 😉

Ringrazio quindi Nuance e ZN per avermi dato la possibilità di testare in prima persona questa fantastica applicazione.

Jan 172007
 

heywatch_logo.pngCon l’aumento dei siti di video sharing (come YouTube e Google Video), più di una persona si sarà trovata a dover “combattere” contro i differenti formati video esistenti in rete.
Se per “riprodurli” sul proprio computer ci sono player “universali” come VLC o Gomplayer, dover riprodurre tali video su dispositivi diversi (iPod Video, PSP, Wii, Zune e via dicendo).
Ho già fatto, in passato, un confronto fra due media converter ma… oggi vi presento una nuova applicazione Web 2.0 totalmente focalizzata alla conversione di video online (sia archiviati sul vostro computer che presenti in rete): HeyWatch.

Cos’è HeyWatch?
HeyWatch è L’APPLICAZIONE definitiva (imho) per la conversione online di video ed audio in qualcune formato.
Totalmente realizzata in AJAX, H!W (l’abbrevio per comodità) vi permette di trasferire, caricandoli direttamente dal vostro computer o prelevandoli direttamente dal web, file multimediali di qualunque tipo (i file non supportati sono solo RV40 per il video ed AAC 5.1 per l’audio) e convertirli in un altro formato, eventualmente ottimizzato per la riproduzione su uno specifico device.

Il “bello” di HW è che fra i file che è possibile convertire sono compresi quelli presenti su YouTube, Google Video e tutte le altre piattaforme che fanno streaming flash dei propri video (tipicamente in formato .flv); così facendo dovete solo fornire ad H!W l’url al video in questione, scegliendo il formato di output (e credetemi, ne sono tantissimi) ed attendere una mail che vi informi della conclusione del processo di conversione e vi permetta di scaricare il file.
Ovviamente il tempo di conversione dipende dalla lunghezza del file in questione, che per la versione FREE è di massimo 10 minuti.
Io ho convertito, per prova, un filmato presente su YouTube (questo, divertentissimo) in un file DivX, la conversione ha impiegato circa 30 secondi ed ha prodotto in output un file di 13 MB.

Ad ogni modo, potete trovare un help qui, mentre il blog di HW è qui.

Quanto costa usare Hey!Watch?
HW ha due differenti “piani” di utilizzo: uno specchio riassuntivo è disponibile in questa pagina.

Giudizio di Giovy: molto, molto, molto interessante. Il limite di 10 video mensili di massimo 10 minuti può essere forse un po’ restrittivo, ma è davvero un sito eccezionale, sia per la grande quantità di formati gestibili, sia per la chiarezza dell’interfaccia di uploading ed encoding, sia per la velocità di conversione dei file. Dategl un’occhiata, non ve ne pentirete!

Jan 162007
 

infosecurity.jpg
Come ogni anno (da quando è nata, del resto, non mi sono perso un’edizione) la prima settimana di febbraio mi vedrà in trasferta per partecipare ad Infosecurity 2007, la fiera della sicurezza informatica, che si terrà a Milano dal 6 all’8 febbraio 2007.

Gli anni scorsi arrivavo il pomeriggio del primo giorno (perchè il primo giorno non c’era di solito niente di particolarmente interessante), presenziavo interamente il secondo giorno ed andavo via il pomeriggio del terzo giorno. Quest’anno, invece, il programma è particolarmente ricco ed interessante (specie in Area Demo, dove ci saranno diversi talk che seguirò) per tutti e tre i giorni… e di conseguenza la mia trasferta durerà più del solito.
Arriverò infatti a Milano il 5 febbraio nel pomeriggio, sarò in fiera per tutta i tre giorni di durata e ripartirò il 9 febbraio.

Vi segnalo alcuni (dei tanti) talk interessanti in programma:

6 Febbraio

  • Identità digitale: una sfida per il futuro
  • Voice Security & Privacy
  • Snort: ricette d’uso
  • Radio e sicurezza sistemi mobile sotto attacco: bluetooth & wifi pentesting teoria e implementazione
  • Sicurezza Web Lato Client: attacchi a Web 2.0

7 Febbraio

  • Tecnologie, norme e standard per la sicurezza delle informazioni
  • Documenti elettronici e normative
  • La sfida della security
  • Tematiche avanzate di SQL Injection: tool di testing e metodi di difesa

8 Febbraio

  • La sicurezza delle applicazioni web
  • La sicurezza per le PMI: l’importanza di salvaguardare le informazioni aziendali
  • Strumenti OpenSource di security assessment delle infrastrutture VoIP
  • Devianze – Come il malware sovverte le feature avanzate di Windows
  • VoIP insecurity trough reality
  • Il Social Engineering e la sua applicazione nel penetration testing professionale: tecniche di attacco, strategie per difendersi in contesti aziendali, case-study ed esercitazioni pratiche

Ovviamente NON è detto che riesca a seguire tutti questi eventi (anche perchè sarò impegnato in una serie di incontri con vendor e commerciali di diverse aziende), ma sono quelli che personalmente ritengo più interessanti.

Appena ho dato la notizia della fiera e della mia trasferta a Milano via Twitter, ho immediatamente raccolto i "vengo anch’io" di diversi tecnici/sysadmin/infogeek/blogger italiani… e dove ci sono blogger, tecnici ed appassionati… c’è anche una cena!!! 😀

E’ scattata quindi l’organizzazione della Cena Sicura 2007, per dare un minimo di convivialità ad un evento "freddo e tecnico" come Infosecurity… 😛
La cena è ovviamente aperta a tutti (tecnici e non, blogger e non, appassionati e… miiii, se dico tutti significa tutti!), e per dare un minimo di organizzazione si può far riferimento all’apposita pagina.
Eventualmente, potete segnalare a vantaggio di chi sarà presente in fiera alberghi che conoscete (io alloggerò, come per ogni mia trasferta a Milano, all’Hotel Metrò, (in C.so Vercelli, vicino Piazza Piemonte) molto carino e vicinissimo alla Fiera…. ed ha il WIFI in camera per tre euro al giorno!

Più avanti vi ricorderò come raggiungermi quando sono in trasferta… e poi quest’anno c’è Twitter 😀

Jan 152007
 

flying_cart_logo.jpgBuongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
La scorsa settimana vi ho parlato di Terapad, una nuova piattaforma di blogging che integrava, fra le tante funzioni disponibili, anche quella per creare uno shop online con pagamento via PayPal.
Qualora il vostro target non sia aprire un blog, ma un vero negozio on line (con la possibilità di pagare via carta di credito), fareste bene a proseguire con la lettura, perchè oggi vi presenterò… Flying Cart!

Cos’è Flying Cart?
Flying Cart è una nuova web application che offre la possibilità di aprire uno shop online in maniera semplice, senza dover conoscere alcunchè di web design, applicativi di gestione magazzino o integrazioni con banche per il pagamento via carta di credito. Registrandosi su Flying Cart (al momento l’applicazione è in beta ed accetta un numero limitato di store presenti; potete provare a chiedere un invito qui) si ha la possibilità di aprire il proprio negozio virtuale, comprensivo di vetrina per i propri articoli, possibilità di inserire un numero illimitato di prodotti, spedizione integrata, pagamento via carta di credito ecc.
E’ possibile scegliere fra diversi "template" professioanli per personalizzare l’aspetto grafico del proprio negozio.
Dal lato "amministrazione", Flying Cart vi offre gli strumenti necessari per gestire i prodotti in vendita, il vostro inventario di magazzino, la gestione degli ordini e dei client, le spedizioni ecc.
E’ possibile inoltre associare il proprio shop su Flying Cart ad un proprio dominio di secondo livello, invece di quello di terzo livello che viene offerto aprendo un shop.
Potete trovare una feature list qui, mentre un tour guidato è disponibile qui.

Quando costa Flying Cart?
Aprire uno shop online su Flying Chart costa ZERO, così zero costa anche la sua manutenzione e l’hosting.
Ovviamente Flying Chart non fa beneficenza, e da qualche parte dovranno anche prendere i soldi per "tirare avanti la baracca", no?
Questi soldi li prendono sulle transazioni che fate, trattenendo 0.30$ per ogni transazione più il 5% del valore della stessa; se vendete ad esempio un oggetto per 100 $, il vostro "guadagno" sarà di 94.7 $.

Considerazioni di Giovy: certamente si trovano in giro soluzioni di ecommerce che NON impongono di dover lasciare una percentuale sul venduto a chi la gestisce, ma normalmente sono tutte soluzioni a pagamento, e che comportano inoltre dei canoni di manutenzione mensili/annui.
Avendone le conoscenze, potete anche creare da soli il vostro shop, utilizzando una delle tante soluzioni open-source o free disponibili in rete, ma dovreste sempre pagare l’hosting.
Di conseguenza, una soluzione semplice da gestire, con nessun costo di implementazione e manutenzione, val bene la percentuale sulle transazioni effettuate che viene richiesta, secondo me (e che comunque NON inciderebbe sulle vostre tasche, dato che la fareste ricadere sul prezzo finale dell’articolo, no?). 🙂

Jan 122007
 

powersnap_logo.jpg
Chi non hai mai sentito parlare di Flickr, alzi la mano…
Bene… non vedendo mani alzate (sarà perchè davanti ai miei occhi ho solo l’LCD del mio computer? Mah…), capisco che posso presentarvi un software molto interessante in cui mi sono imbattuto, destinato agli appassionati di fotografia ed ai grossi utilizzatori di Flickr, appunto.

Cos’è PowerSnap?
PowerSnap è un software (solo per PC) che si definisce "a singular experience for photos", e dopo averlo provato non posso che dare ragione agli sviluppatori. 🙂
La funzione "principale" di questo software è fornire un interfaccia (graficamente molto curata, e che ricorda vagamente quella di Picasa) desktop per la gestione delle proprie foto su Flickr; dal vostro computer potete modificare/inserire descrizioni sulle vostre foto, taggarle, settarne la privacy, creare set… e tutte quelle funzioni che normalmente effettuate dall’interfaccia di Flickr, compreso l’upload di nuove foto.
Ma… se il software si limitasse a questa funzione, non sarebbe affatto "innovativo" (benchè NON esistano software simili per PC, mentre ne conosco almeno un paio per Mac).

Una delle funzioni "singolari" a cui fa riferimento la tagline del software è la possibilità di sincronizzare in modo bidirezionale le foto sul vostro computer con il vostro account Flickr; il software si occupa di inviare automaticamente su Flickr le vostre foto non ancora online, mentre scarica automaticamente le foto presenti nel vostro account Flickr e non disponibili sul vostro computer (perchè magari le avete caricate da un’altro computer mentre eravate in viaggio, o in vacanza).

Altra feature "singolare" è data dalla possibilità di inviare "sottoscrizioni" ad altre persone, per permettergli di "seguire" le vostre foto; sembra un concetto strano, ma funziona così:

  • vorreste che i vostri parenti lontani seguissero la crescita di vostro figlio, ragion per cui taggate tutte le foto di vostro figlio con il suo nome (Giovy, ad esempio), e gli inviate da PowerSnap una sottoscrizione per tale tag
  • i vostri parenti (che hanno installato PowerSnap) riceverenno tutte le nuove foto che caricherete su Flickr e saranno taggate con "Giovy" direttamente nella loro "PowerSnap Inbox", senza bisogno che se le vadano a cercare su Flickr.

Interessante, no? 😉
Allo stesso modo, il processo funziona anche all’inverso; potete sottoscrivere le foto dei vostri amici restringendole a dei singoli tag (o set), ricevendo tali foto nella vostra PowerSnap Inbox appena queste vengono caricate su Flickr.

Considerazioni finali di Giovy: ho sempre cercato un software che mi permettesse di gestire le foto su Flickr anche in modalità "offline", e finalmente l’ho trovato. La possibilità di ricevere automaticamente foto interessanti, inoltre, lo rende molto appetibile per tutti quegli appassionati di un particolare tipo di fotografie (animali, paesaggi, belle donne… si, Samuele, mi sto riferendo a te ed alla tua passione per le belle donne), così come di inviare ad altri tali sottoscrizioni è molto interessante ed innovativa.
L’interfaccia del programma è fluida e piacevole (a patto di non disporre di una macchina datata) ed il software funziona senza problemi sotto Windows XP; ho rilevato invece un po’ di malfunzionamenti (al punto di non riuscire ad utilizzarlo) sotto Windows Vista… beh, è un peccato veniale che verrà corretto appena tale sistema operativo sarà lanciato ufficialmente.