Jan 112007
 

A tutti sarà capitato, per un motivo o per l’altro, di dover mandare una mail "riservata" (fosse anche alla vostra amante), facendo in modo che la comunicazione RESTASSE riservata.
Ma… per sua natura, la posta elettronica NON è un mezzo di trasmissione sicuro… a meno che non si faccia ricorso alla crittografia.

Non vi narrerò la storia della crittografia dagli albori ai giorni nostri (se siete interessati all’argomento, potete dare un’occhiata all’apposita voce su Wikipedia), ma vi parlerò di un software che, utilizzando moderne tecniche crittografiche (a chiave asimmetrica) vi permette un sicuro e veloce scambio di email e file criptati.

Molti di voi avranno sentito parlare di PGP (acronimo per Pretty Good Privacy), il software più noto al mondo per criptare materiale utilizzando proprio la crittografia a chiave simmetrica; PGP, però, porta con sè due problemi (di differente entità): il primo è un problema commerciale (PGP è un software commerciale, gratuito solo per uso personale), il secondo è un problema "pratico", e riguardo lo scambio delle chiavi.
Mentre il primo è stato facilmente superato (con la creazione dello standard OpenPGP), il secondo resta lo scoglio più grosso: per inviare una mail criptata con la chiave del destinatario (come richiede la tecnologia a chiave asimmetrica), è necessario conoscerla a priori.
Per conoscerla potete farvela inviare prima (con il rischio che venga magari intercettata e/o sostituita), scaricarla dal sito/blog del destinatario (con il rischio che possa essere contraffatta) o trovare un modo alternativo perchè ne veniate in possesso.
pGeep (un nuovo software da poco rilasciato) risolve brillantemente entrambi i problemi.

pgeep.pngCos’è pGeep?
pGeep è un software di crittografia a chiave asimmetrica, che utilizza lo standard OpenPGP e permette di criptare files ed email in modo quasi trasparente e senza alcuna fatica.

Il funzionamento di pGeep è semplice: dopo aver scaricato ed installato il software (è necessaria la presenza di Java 1.5 o superiore sulla macchina dove andrete ad installarlo), create con una semplice procedura guidata le vostre chiavi (sia quella privata necessaria per decodificare un documento criptato, che quella pubblica necessaria per criptare i file a voi destinati) ed il software invierà automaticamente (tramite una connessione http) la vostra chiave pubblica sul server centrale di pGeep, che si occuperà di gestire tale chiave e renderla disponibile a chi ne avesse bisogno; essendo tale chiave "pubblica" non c’è bisogno di un protocollo sicuro per l’invio della stessa.
Criptare un file o una mail (così come firmarla digitalmente, per garantirne l’integrità) è molto semplice utilizzando gli strumenti messi a disposizione da pGeep (che si occuperà automaticamente di recuperare la chiave del destinatario, che ovviamente deve disporre di pGeep perchè la procedura sia automatica), ma diventa addirittura trasparente utilizzando il plugin per Office Outlook compreso nel pacchetto di installazione.
In questo caso, per inviare una mail criptata, non dovrete fare altro che scriverla e spuntare una voce di menù per far sì che pGeep:

  • rilevi l’indirizzo email del destinatario
  • cerchi la chiave pubblica nella sua directory centralizzata online
  • usi tale chiave per criptare la mail
  • la mail venga inviata già criptata da Outlook

Ovviamente è possibile utilizzare pGeep in abbinamento a qualunque client email (io vi consiglio Thunderbird), così come utilizzarlo con chiavi eventualmente già in proprio possesso, create con lo standard OpenPGP.
Il grosso vantaggio di utilizzare pGeep, quindi, è dato dalla NON necessità di doversi scambiare in precedenza le chiavi pubbliche con il destinario.
Se volete provarlo, potete inviarmi una mail criptata all’indirizzo: nome.cognome@gmail.com 😉

In conclusione: pGeep ha tutti i requisiti di sicurezza e compatibili dati dallo standard OpenPGP, più la facilità di utilizzo e di scambio delle chiavi pubbliche data da una directory centralizzata; se avete necessità di inviare email o file riservati, dategli un’occhiata! 🙂

Jan 102007
 

In passato mi è già capitato di recensire un’applicazione Web 2.0 dedicata alla gestione delle proprie finanze (sto parlando di foonance).
Oggi ritorno sull’argomento presentandovi una applicazione "simile" (per concetto), ma decisamente molto più avanzata per funzionalità e realizzazione dell’interfaccia.

moneytrackin_logo.gifmo.neytrack.in’ è un’applicazione Web 2.0 pensata per facilitare la gestione delle proprie finanze, interamente realizzata in AJAX e con piacevole icon-set (le famose Silk Icons).
Due note positive per quanto riguarda sicurezza e privacy: la prima è che l’applicazione fa uso di SSL per criptare e trasferire tutti i dati dal client al server, la seconda è che permette la privacy più totale NON richiedendo alcuna informazione personale per la registrazione (anche l’indirizzo email è opzionale); in questo modo anche riuscendo in qualche modo a "intercettare" i dati, diventerebbe difficile associarli ad una persona reale.

Utilizzarla è semplicissimo: dopo essersi registrati, basta cliccare un bottone e cominciare inserire direttamente i movimenti (in entrata o uscita) nel proprio conto (creato di default, ma è possibile crearne illimitati altri) segnando con un "+" quelli in entrata e con un "-" quelli in uscita. Fatto! 🙂
Immediatamente apparirà una nuova "riga" nel vostro conto, segnando il movimento appena effettuato.
I movimenti possono inoltre essere taggati (è possibile visualizzare anche una tag cloud, per avere a colpo d’occhio i tag più usati) ed editati/eliminati in un secondo momento, molto semplicemente.
E’ possibile inoltre inserire movimenti periodici (ad esempio una spesa fissa mensile) e limiti di spesa per un determinato tag, superato il quale verrà evidenziato lo "sforamento".

La reportistica include la generazione di un grafico a barre per il bilancio mensile e di un grafico a torta per la suddivisione delle varie voci.
E’ possibile esportare il proprio "conto" in formato Excel, per averne una copia da consultare offline.
Simpatico "plus" è la presenza di un pulsante che fa apparire un calcolatore in AJAX che fa anche da convertitore di valuta.
L’applicazione è in costante sviluppo, ed accetta volontari per contribuire alla sua traduzione (qui) nelle diverse lingue, e per favorire l’integrazione con terze parti, sono disponibili le API, un modulo per Netvibes ed un’estensione per Firefox.
Ovviamente dispone di un blog, che trovate all’indirizzo: http://blog.mo.neytrack.in/

Da notare che mo.neytrack.in’ è un progetto in cui ha investito anche Martin Varsavsky (CEO di FON).

Giudizio di Giovy: positivo, per quanto sia un applicazione giovane, ancora in beta ed ancora da tradurre nelle diverse lingue. Molto interessante la possibilità di accedere alle API, per integrarla in altre applicazioni e realizzare mashup. Semplice da utilizzare, può aiutare nella gestione dei "conti di famiglia", permettendo di tenere sotto controllo le proprie spese.
Il confronto con foonance, in questo caso, è decisamente a favore di mo.ney.track.in.

Jan 092007
 

Se anche voi avete seguito online tutto il Keynote di Steve Jobs, da 1 ora prima che iniziasse a mezz’ora dopo la fine, refreshando come pazzi tutte le pagine che dessero una diretta, seguendo su Twitter gli aggiornamenti e commentando il tutto "real time" con almeno un’altra buona dozzina di pazzi (cito senza linkare, scrivo di getto: Fullo, eio, Marco Cattaneo, Paolo Valdemarin, Gaspar Torriero, Napolux, Pietro Saccomani, Stefano, Alberto e qualcun’altro che ora sto sicuramente dimenticando), probabilmente starete ancora cercando di riprendervi dallo shock della presentazione dell’iPhone.

iPhone

Un "dispositivo" che fa da telefono, iPod e su cui gira Mac OS X…
Non ho parole, Apple oggi ha presentato qualcosa di veramente strabiliante.
I costi non sono eccessivi (se si pensa a cosa fa), partendo da 499$ per la versione con 4 GB di memoria ed arrivando a 599$ per la versione da 8 GB.

Potete trovare ulteriori info qui… e cominciare a mettere da parte i soldi, se vi piacciono queste cose.
Da parte mia… beh, sapete già che quando sarà disponibile (purtroppo fra mooolto tempo, in Europa) mi toccherà comprarlo… 😀

Jan 082007
 

bubblePLY_logo.gifBuongiorno a tutti, e bentornati al lavoro (e se non siete ancora tornati, avete tutta la mia invidia!).
Per agevolare un "rientro soft" dietro le vostre scrivanie, oggi vi presenterò una nuova applicazione Web 2.0 "divertente", molto simile nella concezione ad un’altra applicazione che vi presentai un po’ di tempo fa (Mojiti).

La segnalazione di questa nuova applicazione mi arriva direttamente da Ilan Leibovich, un membro del team di sviluppatori che ha creato BubblePLY.

Cos’è BubblePLY?
BubblePLY vi permette di aggiungere delle "bolle" (in realtà sono molto simili alle nuvolette dei fumetti, ma chiamarlo "NuvolettePLY" non era plausibile :D) a video disponibili sulle diverse piattaforme di video-sharing come YouTube, Google Video ecc. (i siti supportati al momento sono 16, la lista completa è qui).
L’applicazione è realizzata in Flash (come quasi tutte le applicazioni di questo tipo), ed è molto semplice da utilizzare, garantendo nel contempo un  buon risultato. Una demo di BubblePLY è disponibile qui.
I video prodotti possono essere "incorporati" nei propri post/siti web utilizzando il codice generato dall’applicazione, ottenendo il risultato che vedete sotto (il video è preso tra quelli disponibili in homepage, l’ho scelto perchè era divertente) 😀

Jan 032007
 

Ieri "giocavo" con il mio account su LinkedIn, e mi sono accorto che sono arrivato alla "ragguardevole" (per me, dato che non lo uso in maniera attiva) cifra di 33 connessioni.
Allo stesso modo ho visto che ci sono persone, invece, che dei contatti professionali fanno il loro lavoro (a titolo di esempio, Luca Conti ha qualcosa come 279 connessioni).
Ok, magari non tutte gli saranno utili, ma è indiscutibile che, per alcune persone, una gestione dei contatti è fondamentale.
Ci sono diversi software per farlo nel migliore dei modi (il primo che mi viene in mente è Microsoft Outlook, specie con il modulo Business Contact Manager), ma… ci sono anche dei servizi online?
Si…

bigcontacts_logo.jpgBigContacts è un contact manager, interamente realizzato in AJAX, con molte feature aggiuntive tipiche di soluzioni di collaboration, capaci di soddisfare anche il professionista più esigente (o chiunque voglia gestire in maniera ordinata i propri contatti).

Innanzitutto, i contatti: BigContact permette una gestione granulare degli stessi, con un’interfaccia intuitiva e veloce, grazie all’uso estensivo di AJAX. E’ possibile aggiungerli, modificarli, filtrarli in base a diversi parametri attraverso il Contact Browser e cercarli tramite l’apposita funzione o tramite una ricerca avanzata molto potente.
I contatti possono essere suddivisi in gruppi, e ad ogni contatto è possibile associare delle note, aggiungere dei file o delle foto, pianificare incontri ed attività ed ogni altra azione che potrebbe essere utile in ambito lavorativo o personale.
Una "inedita" feature è la visualizzazione dei contatti come "tag cloud", dove i contatti con più attività vengono evidenziati da un carattere più grande.
Inoltre, tutti i numeri di telefono dei contatti sono "Skype-ready", e cliccandoci su è possibile far partire direttamente una chiamata Skype-Out verso quel numero. E’ possibile inoltre importare i propri contatti da altre applicazioni, tramite file CSV.
BigContacts include anche un calendario, dove si potranno gestire le proprie attività; sono disponibili diverse visualizzazioni ed anche qui si fa largo uso di AJAX, sia per l’aggiornamento che per l’inserimento di nuove voci.
Il calendario puà inoltre essere condiviso fra un gruppo di utenti (funzione molto utile in ambito collaborativo).
Se tutto questo non fosse sufficiente, la gestione dei task (che manca, ad esempio, al blasonato Google Calendar) è un’altra delle feature offerte agli utenti di BigContacts; inoltre, ad ogni attività può essere assegnato un contatto, in modo da avere sempre di vista il proprio "riferimento".
Tutte queste "feature" sono arricchite da una history, da un modulo per la gestione delle scadenze, degli appuntamenti e dei files.

Sono disponibili, inoltre, feed RSS per tutte le attività e per gli appuntamenti programmati.
Per gli utenti mobili è disponibile inoltre una versione ottimizzata per l’utilizzo con cellulari, smartphone e pda, che permette le stesse funzionalità della versione "maggiore".

Potete accedere ad una demo del servizio (con 900 contatti precaricati, note, appuntamenti e via dicendo) cliccando qui

Veniamo alla "nota dolente": il prezzo.
BigContacts costa… NIENTE!!!
O meglio: è disponibile una versione FREE, con delle "limitazioni" (per modo di dire, perchè sono più che sufficienti per un uso intenso); il numero massimo di utenti per ogni account è 3, con 500 contatti totali, 500 MB di storage per i file e supporto solo via web.
Le edizioni a pagamento espandono il numero di utenti per account fino a 10, il numero dei contatti fino a 25.000 e fino a 10 GB di spazio storage, con supporto di primo livello; ovviamente il prezzo è notevolmente maggiore (si arriva a 59.59$ al mese), ma soluzioni del genere sono destinate a team di professionisti.
Ma… fino al 30 marzo 2007 TUTTE le edizioni sono gratuite.

Se avete la necessità di gestire i vostri contatti (e quelli del vostro gruppo di lavoro) da qualunque postazione nel mondo, o da un qualunque dispositivo mobile… beh, date un’occhiata a BigContacts. 😉

Jan 022007
 

Buongiorno a tutti, e ben tornati al lavoro (se siete fra gli sfortunati, come me, che oggi ricominciano a lavorare).

twitter.pngSapevo che prima o poi sarebbe successo, ed infatti… stamattina (nonostante NON avessi pubblicizzato ancora la cosa) sono stato "contattato" via Twitter.
Il "colpevole" è stato Shor, e nei minuti successivi ho cominciato ad aggiungere alla mia pagina un po’ di amici/blogger che conosco.

Da quello che ho letto in giro (e che ho potuto vedere) sono in parecchi ad usarlo, e da oggi ci sono anch’io.

Per chi non conoscesse Twitter
Twitter è un’applicazione che vi permette di sapere (e far sapere) ai vostri amici cosa state facendo, aggiornando una pagina pubblica tramite diversi strumenti (web, IM, SMS).
Allo stesso modo la "notifica" che avete inviato a Twitter verrà "ripetuta" ai vostri contatti secondo le loro preferenze. Va da sè che il modo migliore (personalmente) per aggiornare Twitter è via Google Talk (mentre, di contro, penso siano in pochi ad aggiornarlo via SMS, visto il costo). 🙂
E’ inoltre possibile "appiccicare" al proprio blog tutte quelle cose "simpatiche" come badges e via dicendo… 😀

In questo momento, ad esempio, Twitter via GTalk mi ha comunicato che l’ufficio di Luca Conti è deserto e a Senigallia c’è un tempo da lupi, con pioggia e vento, mentre Fullo sta pubblicando un articolo sulla Twitter Netiquette (da leggere).

Se non volete correre il rischio di diventarne "addicted", beh… NON visitate il sito di Twitter e NON visitate la mia pagina personale. 😉

Dec 292006
 

GmailIeri sera, leggendo un po’ di blog, sono incappato in un terrificante post di Om Malik intitolato: "Mom, Google Ate My GMail!". Il tempo di leggere e pensare: "Cavoli, non sia mai succedesse anche a me!".
In pratica: a causa di un non ben definito errore, ad alcuni utenti Gmail è stata fatta tabula rasa della loro casella di posta!

Attenzione: NON hanno solo perso qualche email, hanno perso TUTTO (mail ricevute, inviate, contatte, log di chat di Google Talk); in pratica… un’ecatombe!

Già in passato avevo fatto (a scopo di test) un download di tutte le mail che avevo su Gmail via pop3, ma… leggendo ‘sta cosa ho deciso di testare il nuovo Outlook 2007 (ho sempre utilizzato Thunderbird, ma di Outlook amo il fatto che TUTTA la propria "vita" digitale fatta di mail, contatti e calendario è racchiusa in un UNICO file, facilmente comprimibile e backuppabile) e da ieri sera l’ho messo a scaricare nuovamente tutte le mail che ho su Gmail.
Nel momento in cui scrivo (tempo reale, ore 10.53) è arrivato a giugno 2006 (e circa 7000 mail), ancora pochi mese e qualche centinaio di mail e dovremmo esserci.

Sinceramente MAI avrei pensato di dover fare una cosa come questa "per precauzione", dato che pensavo che la mia Gmail fosse (forte della "potenza tecnologica" di Google) assolutamente al sicuro!
Ma oltre al post di Om Malik ho letto anche quello di Michael Arrington su Techcrunch e… beh, Giovy vi consiglia di fare partire il vostro client di mail preferito (consigliato Thunderbird, ma per questa volta mi sento di consigliarvi anche Outlook, NON Outlook Express), attivare in Gmail il download via POP3 (help) e procedere ad un backup della vostra casella Gmail; trovate inoltre un pratico howto completo in questo post, in inglese purtroppo)
E’ successo "solo" a 60 utenti sui milioni di utenti Gmail ma… se dovesse succedere a voi? Cosa fareste?

Personalmente credo mi incazzerei come non mai (e citerei Google per danni), dato che perdere due anni e mezzo di posta (ho appena controllato sulla posta "backup", la prima mail su Gmail è datata 13/06/2004) è inconcepibile per me (e per il mio lavoro).
Ed a nulla varrebbero le scuse… con la posta NON si scherza, per me è uno strumento di lavoro, e se mi sono "affidato" a Gmail è perchè pensavo fossero "crash-proof".
Beh… non si finisce mai di imparare… 😛