Oct 242008
 

Stamattina gli ingegneri di Google non avevano nulla di “produttivo” da regalarci, ed hanno pensato di offrire agli utenti di Gmail la possibilità di inserire emoticons colorate.

Sono presenti due “stili” (faccine quadrate e tonde) con differenti emoticons per ogni set (comprese alcune alquanto “discutibili”, come quella che vedete all’ultimo posto della screenshot sopra).

Fortunatamente hanno avuto l’intelligenza di offrire la possibilità di inserirle manualmente e di NON convertire in emoticons grafiche quelle inserite in maniera testuale… 😉

Oct 152008
 

Ieri mi sono trovato con piacere a leggere un post degli amici Googlisti che parlava di “un badge intelligente nel futuro del social networking“; in pratica viene presentato E, un nuovo servizio web che permette di stabilire una relazione reciproca e scambiarsi un identificativo unico che permetta alla persona con cui ci si sta relazionando di accedere alle informazioni contenute nel nostro account E, che sarà a sua volta linkato a tutti (si spera?) i nostri account presenti sui vari social network. Così facendo, non sarà necessario ricreare la propria rete di relazioni sociali su ogni piattaforma, per ogni nuova persona che si conosce (pratica fastidiosa ma con cui prima o poi ci siamo scontrati tutti).
Il vantaggio di usare una soluzione come E è nell’essere platform indipendent (ogni cellulare con un browser web può potenzialmente essere sufficiente allo scopo), lo svantaggio è che ogni contatto avrà accesso a tutte le informazioni contenute nel profilo associato (si possono creare profili diversi e distinti, come personale, professionale ecc).

Leggo stamattina su Techcrunch di un software per iPhone che, molto più banalmente, permette di scambiarsi una business card elettronica quando ci si trova vicini. Nameo utilizza la connessione ad Internet, l’ora della richiesta e “qualcos’altro” (probabilmente anche la posizione GPS, ma non è fondamentale nè obbligatoria, dal momento che funziona anche sugli iPhone senza GPS) per connettere le due persone, che non dovranno far altro che stare vicine e premere entrambe il pulsante “Connect” presente nell’applicazione. A differenza di E, Nameo non crea relazioni e connessioni sui social network, ma scambia solo dati come nome, email e numero di telefono (che poi potranno essere aggiunti in rubrica). Svantaggio: è solo per iPhone (anche se gli sviluppatori stanno già lavorando al porting su altre piattaforme).

Quale delle due applicazioni è più utile? La risposta è: dipende…
Per il tecnogeek, presente su tutti i social network del mondo, probabilmente E è più interessante (e permette di seguire
Per il business man, che ha “il mondo” nella rubrica del suo iPhone, Nameo è un must (e conosco una persona che sarà felicissima di comprarla immediatamente dopo aver letto questo articolo).

Entrambe le applicazioni necessitano di una connessione ad Internet per funzionare, Nameo al momento supporta solo iPhone.
Il mio interrogativo (che è anche l’interrogativo che solleva Jason Kinkaid di Techcrunch) è: si riuscirà mai a definire uno standard che funzioni su tutti i telefoni/piattaforme?

UPDATE: ho provato E “online”, scambiando via Google Talk il pin con Stefano; sono già followers di Stefano su Twitter, ma se non lo fossi stato E avrebbe provveduto a metterci in contatto su questo servizio in comune. Qualche altro betatester vuole provare, avendo cura di togliermi prima dai suoi follower su Twitter? 😉

Oct 082008
 

Sembra una sciocchezza, ma… se provate a cercare su Google avrete solo qualche risultato (frammentato su diversi siti) e mai una bella lista completa ed omnicomprensiva di siti ottimizzati per l’iPhone.

Quindi… urge porre rimedio. 🙂

Di seguito vi offro una lista di siti ottimizzati per l’iPhone (divisi per categorie), scoperti personalmente o trovati su altri siti; se ne conoscete altri, segnalatemeli nei commenti ed aggiornerò volentieri la lista con le vostre segnalazioni.

Banking online:

Blog:

Informazione:

Instant Messaging:

News:

Podcast:

Posta:

  • Gmail: https:/mail.google.com

Produttività:

Ricerca:

Shopping:

Social Network:

Start Page

Storage online

TV, Radio e Cinema

Viaggi:

Video:

Oct 062008
 

“Allargare la banda, allungare la coda”: è questo il sottotitolo del convegno organizzato da Between in quel di Capri nei giorni 9 e 10 ottobre 2008 a cui sono stato gentilmente invitato (ed a cui ovviamente parteciperò con molto piacere).

La Rete, a 10 anni dalla liberalizzazione delle telecomunicazioni, è in continua crescita e trasformazione.
Nel 2008 sarebbe impensabile, per molte aziende e molti privati, non avere un accesso alla rete (a volte anche in mobilità)… ma forte resta anche il problema del digital divide, specie in Italia.

Di Rete delle reti, Rete dei cittadini,  Rete delle imprese, Rete delle regole e Rete dei territori si parlerà a Capri, con un parterre di relatori d’eccezione ed un programma molto interessante.

Come potete vedere, nel pomeriggio di giovedì ci sono due sessioni contemporanee, diverse per target e per contenuti (il programma completo e dettagliato è qui). Dal momento che è impossibile bilocarmi, le sessioni sono entrambe interessanti e conto di fare un liveblog dell’evento (condito, magari, da qualche backstage)… quali sessioni vi piacerebbe seguire “live”? 😉
Di seguito un piccolo estratto del programma, per aiutarvi nella scelta:

Sessione dalle 14.15 alle 16.15

La Rete dei Cittadini
Alla ricerca di nuovi contenuti per nuovi mezzi
Verso un nuovo rapporto tra televisione e on line
I modelli di business per l’ultrabroadband
Servizio pubblico e innovazione digitale
La willingness to pay del consumatore televisivo
La gestione della multicanalità per un content provider
Interattività e personal advertising

La Rete delle Imprese
Creazione di valore con le telecomunicazioni
Innovazione e capitale umano
La trasformazione da operatore a system integrator
Centri servizi e nuovo ruolo degli operatori di telecomunicazioni
SPC e innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione
Le nuove forme di outsourcing dell’IC

Sessione dalle 16.45 alle 18.45

La Rete dei Cittadini
I consumi digitali degli italiani
Le nuove generazioni Internet
Gli utenti al centro della rete
Convergenza dei servizi e convergenza dei mercati
Quadruple Play e customer segmentation
E-Governement al servizio dei cittadini
Il multiple play visto da un operatore mobile

La Rete delle Imprese
Reti di imprese e imprese in rete
Industria 2015: un’occasione per l’innovazione nelle PMI
Le barriere allo sviluppo dell’ICT nelle piccole imprese
Applicazioni in rete al servizio delle imprese
Innovazione e Turismo
Esperienze internazionali di uso innovativo dei servizi web based
Le condizioni per l’affermazione del modello SaaS

Esprimete (se vi interessa, ovviamente) le vostre preferenze entro domani, e nei limiti del possibile cercherò di accontentarvi. 😉

Sep 272008
 

In un commento ad un mio precedente post sull’iPhone Marco mi chiede di fare una lista delle applicazioni che ho installato, con relativa recensione.
Mmm… c’avevo già pensato, ma… aspettavo uno stimolo a farlo… e quindi, eccola qui.

Premessa: il mio iPhone NON è jailbreakato, semplicemente perchè non ne sento la necessità al momento. Inoltre, sono abbastanza “parco” nell’installare applicazioni, perchè cerco di tenere su solo quelle che uso o che potrebbero servirmi in qualche modo… 🙂
Ve le propongo nell’ordine che hanno sul mio iPhone (e quindi di “importanza” per me, dal momento che nella prima pagina personalizzata ho quelle che uso spesso, mentre nella seconda quelle che uso di meno).
Clicando sul logo, andrete direttamente alla scheda del software sull’AppStore.

Tumblrette (1.59 €): un client per Tumblr molto interessante e ben fatto, permette di utilizzare tutte le funzioni normalmente accessibili dall’interfaccia Web. Supporta inoltre i gruppi, la possibilità di impostare la privacy dei propri post ed un browser interno per visualizzare immediatamente la dashoboard di Tumblr senza dover aprire Safari Mobile. In presenza di una connessione wireless/3G, Tumblrette da il meglio di se, ovviamente, e vi permette di postare velocemente foto, pensieri e quant’altro vi venga in mente.

XpenseIt (3.99 €): se avete necessità di tener traccia delle vostre spese, iXpenseit è il software che fa per voi. Semplice da utilizzare, vi permette di esportare i vostri dati in diversi formati ed inviarli via mail. Inoltre, ha una bella funzione di reportistica con vari tipi di grafici, e vi permette anche di immagazzinare le foto delle vostre ricevute/scontrini, in modo da avere un’immediato feedback visivo della spesa effettuata.

Noteskinery+ (10.49 €): se portate sempre con voi un Moleskine per prendere appunti ma volete fare a meno del suo peso, potete provare Noteskinery+. Quest’applicazione vi permette di prendere note di testo, raggrupparle in cartelle, assegnare icone personalizzate e sopratutto inserire nelle note anche immagini o appunti vocali. E’ questa la differenza principale rispetto alla versione meno costosa (Noteskinery, 3.99 €), che manca appunto di questa possibilità. Il costo non è affatto basso (rispetto a quello medio delle altre applicazioni per iPhone), ma… ne vale la pena (ed un Moleskine costa più o meno quella somma).

Air Sharing (5.49 €): quest’applicazione è una delle più utili che ci siano in giro (e che ho avuto la fortuna di avere a costo zero, dal momento che per due settimane dal lancio è stata gratuita); Air Sharing vi permette di trasferire file in modo wireless (utilizzando la connessione WIFI) sul vostro iPhone, tramite WebDav. Dispone di un visualizzatore interno che supporta molti formati di file (compresi quelli di Microsoft Office) di ogni tipo (audio, video, testi ecc). Davvero utile.

PixUp (gratuita): una semplice applicazione per l’upload delle vostre immagini su vari servizi online (al momento sono supportati Facebook, Flickr e Picasa Web). Vi permette di scattare foto direttamente dalla sua interfaccia o di scegliere il file da caricare direttamente dal Camera Roll dell’iPhone. Ad ogni immagine è possibile assegnare titolo, tag e se avete attivo il GPS interno dell’iPhone, anche di geolocalizzarla.

IM+ (gratuita): un pratico instant messenger multiprotocollo (supporta AIM, Windows Live, Yahoo, ICQ, Jabber, Google Talk e MySpace IM) che vi permette di restare in contatto con i vostri amici anche quando siete in giro e non avete un PC con voi. Interfaccia semplice da utilizzare ed applicazione facile da configurare. Unico svantaggio (comune a tutte le applicazioni per iPhone, del resto) è quella di dover essere sempre in primo piano per funzionare.

AroundMe (1.59 €): un’applicazione semplicemente fantastica: utilizzando il GPS interno dell’iPhone, vi permette di trovare rapidamente una serie di servizi “intorno a voi”; alberghi, bar, banche, ristoranti, supermercati… saprete in tempo reale quanto distano da voi, con una scheda dettagliata dotata di indirizzi e numeri di telefono (presi dalla Pagine Gialle). Inoltre, vi mostra una mappa con la vostra posizione attuale ed il percorso da fare per raggiungere il punto di vostro interesse. Eccezionale.

Twittelator Pro (3.99 €): un ottimo client per Twitter, ricco di funzioni aggiuntive non presenti in client più “blasonati” e conosciuti, come varie skin, funzioni di ricerca, gruppi personalizzabili, followers preferiti ecc.. Ne ho provati diversi, ma Twittelator Pro è secondo me il migliore. Dispone di una versione gratuita con meno feature (Twittelator).

iDicto (0.79 €): un semplice ma funzionale registratore vocale, che vi permette di registrare note o reminder, che potrete successivamente personalizzare con tag, icone. Supporta la sincronizzazione WIFI, il raggruppamento e potete utilizzarlo tranquillamente anche con il microfono incorporato nelle cuffie dell’iPhone (per una maggior privacy).

Brain Challenge (7.99 €): normalmente non uso l’iPhone per giocare, ma… questo è uno dei pochi giochi che ho installato (e l’unico su cui abbia deciso di investire una somma “grossa” per un’applicazione iPhone). Brain Challenge è “L’allena-mente”, un insieme di esercizi e sfide per allenare riflessi, attenzione e migliorare le vostre capacità mentali. Ha una giocabilità lunghissima, un’ottima grafica, vi presenta sempre nuove sfide, dispone di una modalità allenamento e di una anti-stress, vi presenta grafici dei vostri progressi… insomma, davvero un gioco molto valido e divertente. E credetemi: quando fate lunghi viaggi è una manna dal cielo.

Quelli che vi ho presentato sono i software della “prima pagina”, quelli che uso spesso e di cui sentirei la mancanza se non ci fossero. Seguono ora quelli meno importanti ma spesso altrettanto utili.

Facebook (gratuita): è l’applicazione ufficile di Facebook, che vi permette di utilizzare il noto social network senza doverlo fare dal web. Potete effettuare tutte le operazioni che svolgete normalmente (scrivere sul wall, vedere i profili dei vostri amici, le loro foto, caricare le vostre foto, chattare con la Facebook chat ecc). Ovviamente non potrete compiere operazioni “complesse” come la modifica dei box e delle applicazioni sul vostro profilo.

LinkedIn (gratuita): applicazione ufficiale di LinkedIn, vi permette di utilizzare le funzioni “base” di LinkedIn direttamente dal vostro iPhone, come la gestione delle connessioni, del vostro status, effettuare ricerche. Rispetto all’interfaccia web è MOLTO limitata e presenta alcuni bug, ma… se non avete grosse esigenze e non vi va di navigare sul sito via Safari, è un’alternativa veloce da utilizzare.

WordPress (gratuita): applicazione ufficile del team WordPress per creare e modificare contenuti del vostro blog WordPress. Supporta blog multipli e permette di scrivere, editare post, aggiungere categorie e tags e salvare post in bozza. L’interfaccia è semplice e funzionale, ed è un’ottima alternativa alla pubblicazione via e-mail. Inoltre, potete scrivere un post in bozza e salvarlo in locale, per poi inviarlo solo quando l’avrete completato.

Shazam (gratuita): state ascoltando una canzone che non conoscete per radio, e vorreste sapere titolo/autore; prendete il vostro iPhone, avviate Shazam, gli fate ascoltare una decina di secondi di canzone, aspettate che la invii al server per il riconoscimento ed in pochi secondi avrete indietro titolo della canzone, autore, album ed un collegamento all’iTunes Music Store qualora vogliate acquistarla. Sembra una magia (ed ho stupito diverse persone, in questo modo) ma funziona fantasticamente bene.

Shopping List (0.79 €): un programma veloce ed immediato per gestire la “lista della spesa” che tutti facciamo quando dobbiamo andare al supermercato. Certamente anche una nota utilizzando l’applicazione inclusa nell’iPhone poteva andare bene, ma non avreste avuto la possibilità di memorizzare i prodotti che utilizzate di più (con le relative quantità), di “spuntarli” una volta comprati e la bellissima carta quadrettata stropicciata su cui appaiono le note. Un’applicazione simpatica ma non fondamentale.

Seismometer (0.79 €): una simpatica applicazione che usa l’accellerometro dell’iPhone come se fosse un sismometro, tracciando sul classico rullo ogni minimo (ed impercettibile) movimento. E’ così sensibile che, poggiata sul vostro cuore, è capace di tracciarne i battiti. Nota: attualmente l’applicazione costra 0.79 €, ma quando è stata lanciata era gratuita (ed infatti non l’ho pagata). Sinceramente non vi consiglierei di spendere questi soldi, dal momento che è utile solo a stupire gli amici

Converter (0.79  €): quest’applicazione fa esattamente quello che vi suggerisce il nome: converte. Qualsiasi cosa. Pesi, misure, lunghezze, temperature, area, tempo, energia… da un sistema metrico ad un’altro, ma anche all’interno dello stesso sistema. Semplicissima da utilizzare, è una piccola spesa che vale la pena fare (quante volte vi sarete chiesti a quanti km/h equivalgono date miglia/ora?)

MyFootball (1.59 €): se siete appassionati di calcio (ma anche se vi piace solo esserne informati) My Football è l’applicazione che fa per voi; vi offre accesso immediato a partite, classifiche, statistiche di moltissimi campionati nazionali (a livello mondiale), così come delle varie coppe. L’interfaccia è semplice da utilizzare, la disposizione è chiara. Peccato non faccia caching dei dati, cosa che comporta il doverli scaricare nuovamente ad ogni consultazione.

Stanza (gratuita): un’ottimo ebook reader che supporta diversi formati di lettura e che vi offre l’accesso ad un’immensa libreria online gratuita (quella di Lexcycle), oltre che alla possibilità di convertire nel formato proprietario di Stanza diversi altri formati. Supporta inoltre la sincronizzazione dei vostri libri con l’applicazione Desktop (disponibile sia per PC che per Mac). Se vi piace leggere in mobilità… Stanza è un must-have.

eBay Sempre (gratuita): applicazione ufficiale di eBay, vi permette di avere eBay sempre a portata di mano e di gestire le vostre aste senza problemi, vedendo le varie aste, facendo offerte, controllando gli oggetti che state vendendo o avete venduto ecc. L’interfaccia è semplice da utilizzare e vi permetterà di non dover perdere l’asta che state seguendo da settimane semplicemente perchè vi trovate fuori casa e lontani da un pc.

Labyrinth Lite (gratuita): un gioco fantastico (benchè questa sia la versione gratuita con 10 livelli, ne esiste una a pagamento con più di 500 livelli (Labyrinth, 5.49 €). Il gioco è semplice: dovrete far muovere la biglia all’interno di un labirinto, evitando di farla cadere nelle buche presenti sul percorso… tutto questo inclinando l’iPhone nelle varie direzioni. Gli effetti sonori sono fantastici e la sensazione di realismo è davvero molto forte. Se vi piace il genere, potete tranquillamente considerare l’acquisto della versione completa.

Termina qui questa piccola cavalcata sulle applicazioni che sono installate in questo momento sul mio iPhone, anche se ogni giorno ne vengono rilasciate di nuove (o aggiornate quelle esistenti). Se ne avete altre da suggerire, fatelo pure nei commenti (magari scrivendo solo il nome esatto SENZA link all’AppStore, per non incappare nella moderazione del commento).

Sep 182008
 

La notizia potrebbe interessare più di uno (NON me, che sono ancora sotto il trip iPhone) ed è abbastanza “ufficiale”: il 23 settembre verrà presentato a New York il primo telefono con sistema operativo Android, durante una conferenza stampa di T-Mobile. Sarà un terminale prodotto dalla casa taiwanese HTC (già conosciuta per diversi smartphone basati su Windows Mobile) e prevedono di spedirne da 600.000 a 700.000 unità solo quest’anno.

Interessante anche il video che mostra Android in azione, se non altro perchè si sta parlando di un sistema operativo quasi pronto al suo lancio pubblico…

Personalmente non ho visto nulla di così innovativo, nè feature che non siano già presenti (e molto migliori) nell’iPhone.
Sarà da vedere l’implementazione finale (leggasi: sui dispositivi che verranno messi realmente in commercio) che ne verrà fatta, come questi terminali si inseriranno in un mercato “particolare” come quello italiano e come verranno accolti dal grande pubblico.

[via Google Operating System, via Information Week]

Sep 172008
 

Un po’ di tempo fa mi trovai a raccontarvi di un ottimo acquisto che feci quasi casualmente, ovvero un paio di auricolari Creative EP-635.
Molto buoni… ne fui subito entusiasta e ve ne parlai in termini più che positivi (considerando anche rapporto qualità/prezzo). Purtroppo anche mia sorella ne fu molto entusiasta, e me li “rubò” subito dopo (in realtà glieli regalai io) 🙂
Trovatomi nella condizione di doverne prendere un paio di nuovi, la mia scelta cadde su un prodotto di fascia leggermente più alta (ed anche un po’ più costose), ovvero delle Sennheiser CX 400; ottime, senza dubbio… non mi fecero rimpiangere di certo le Creative che avevo abbandonato.

Grazie ad Amelia di Text100 (per avermi gentilmente inviato il prodotto di cui vi sto per parlare), sto utilizzando da qualche giorno un paio di auricolari Philips SHE9850.

Gli auricolari Philips SHE9850 sono (al momento) il top di gamma fra gli auricolari prodotti da Philips.
Caratterizzati da un design raffinato e da una grossa cura per i particolari che si vede già dalla confezione (una scatola in metallo molto stylish, con avvolgicavo e accessorio per la pulizia della cuffia), questi auricolari sono dotati di trasduttori ad alta definzione, un design Angled Acoustic per una migliore trasmissione dell’audio, contatti placcati in oro ed altre caratteristiche tecniche avanzate che potete trovare nella scheda prodotto direttamente sul sito di Philips.

Ma… più che delle caratteristiche tecniche, volevo parlarvi delle mie impressioni d’uso. NON sono impressioni d’uso “tecniche”, scritte ascoltando determinati brani campione accuratamente scelti per mettere in evidenza questa o quella caratteristica, quanto impressioni d’uso di un normale utilizzatore che ama la musica e cerca di ascoltarla “al meglio” (che le sue tasche gli possano permettere, perchè sono sicuro ci siano cuffie molto più avanzate di queste ma anche tre o quattro volte più costose).

Ho utilizzato queste cuffie per ascoltare diversi generi musicali sul mio iPhone, impostando un’equalizzazione che enfatizzasse le caratteristiche proprie di ogni genere musicale (es: equalizzazione “rock” per la musica di questo tipo, classica per la musica classica ecc), perchè non avrebbe senso utilizzare un’equalizzazione “flat” (che però avrebbe messo tutti i brani allo “stesso livello”) del momento che nella realtà non la utilizzo.

Isolamento acustico: sono auricolari del tipo “in-ear”, che vi isolano dal mondo attenuando moltissimo i suoni esterni; l’isolamento di questi auricolari è molto efficace (e più efficace sia delle Creative che delle Sennheiser), le spugnette in dotazione (di diverse misure e diversi materiali, ce n’è anche un paio in spugna oltre le tre paia in silicone) aderiscono perfettamente all’orecchio anche grazie alla diversa forma rispetto ai modelli precedenti. In queste condizioni potete utilizzare un volume d’ascolto notevolmente più basso rispetto alle altre cuffie.

Qualità audio: qui entra in gioco l’ascolto puro, effettuato scegliendo brani convertiti in AAC da CD audio con l’impostazione predefinita di iTunes. Al mio orecchio (da normale ascoltatore, ripeto) la resa delle diverse tonalità è davvero molto buona. Normalmente gli auricolari “cadono” sulle tonalità basse, difficili da riprodurre con elementi così piccoli; a tal scopo ho mandato in play diversi brani caratterizzati da un basso molto presente e… wow, il “basso” era davvero basso, non gracchiava nè distorceva in alcun modo. Le tonalità medie sono perfette (beh, difficile non lo fossero) mentre quelle alte sono limpide e vibranti. La differenza rispetto alle Creative è percepibile, rispetto alle Sennheiser un po’ meno (sono pur sempre auricolari di buona qualità). Come dicevo su, si nota tanto la differenza rispetto all’isolamento (davvero di livello superiore) ed all’impatto che produce sulla musica che si ascolta.

Prezzo: unica “nota negativa” di questi auricolari è il prezzo; su Internet le si trova fra gli 80 ed i 100 euro, che per un paio di auricolari non è proprio pochissimo (le creative costavano 35 euro, le Sennheiser 60 euro).

Giudizio di Giovy: beh, il giudizio non può essere che positivo, visto il livello di prodotto di cui si parla. Il rapporto qualità/prezzo può anche essere buono, se si pensa che anche spendendo cifre doppie o triple si ottengono incrementi audio non proporzionali, ovviamente. NON sono auricolari destinati ai puristi del suono (che oltretutto probabilmente non le utilizzerebbero mai con audio “lossy” come mp3 o mp4) ma a chi cerca “qualcosa in più” rispetto ai normali auricolari in-ear in commercio, ed è disposto a spendere “qualcosa in più” per ottenere questa differenza.