Feb 122008
 

Control + C (CTRL+C) è una delle combinazioni di tasti più usate nel mondo Windows (e già lo so che dicendo questo presto il fianco alla classica battuta: "Sbagli, la più usata è CTRL+ALT+CANC!") insieme a CTRL+V (rispettivamente: copia e incolla negli appunti).

Ogni volta che copiate un nuovo oggetto negli appunti, quello precedente viene sostituito dal nuovo (a meno di non usare software appositi che tengono traccia dei vari appunti incollati, come Clipboard Magic). Quante volte vi siete trovati, però, nella necessità di recuperare un appunto (o un link) che avevate copiato in memoria ma avete "perso" perchè nel frattempo avete copiato altro? 😛 Beh… oggi vi presento una soluzione a questo problema… 😛

controlc_logo ControlC è un nuovo servizio web 2.0 (attualmente in beta chiusa ad inviti) che viene incontro proprio all’esigenza espressa sopra: quella di avere uno storico (possibilmente online, ed accessibile da ogni computer collegato ad Internet) dei vari contenuti (esclusivamente testuali, in questo caso) copiati negli appunti.

Per far si che avvenga tutto ciò, dopo essersi registrati a ControlC si scarica ed installa un piccolo software che intercetta ed invia (ovviamente in maniera criptata e sicura) il contenuto testuale della vostra clipboard ai server di ControlC. Qui, dalla vostra area utente, avrete accesso a tutti i "copia" che avete fatto e potrete recuperarli facilmente in caso di bisogno. Da notare che il software in questione è disponibile per TUTTE le piattaforme (Windows, Mac OS X, Linux) e sopratutto è open source sotto licenza Creative Commons (e sono disponibili ovviamente anche i sorgenti)

Ovviamente… nel web 2.0 tutto questo non avrebbe avuto senso senza una la possibilità di condividere qualcosa con il resto del mondo… ed infatti (opzionalmente) è possibile rendere pubblici i vostri appunti in modo che tutti possano eventualmente beneficiarne (se, ad esempio, avete copiato qualche link interessante). Inoltre è presente la possibilità di socializzare con gli altri membri di ControlC, scambiarsi messaggi, lasciare commenti sui loro appunti ecc… Gli appunti pubblici sono mostrati sul sito in maniera "interattiva": se copiate un link ad un’immagine e lo rendete pubblico, sul sito verrà mostrata l’immagine; se copiate un link ad un video su YouTube, sul sito verrà mostrata una miniatura del video ed il link allo stesso. Se vi va, oltre che lasciare commenti, potete anche votare i vostri appunti preferiti (pretty useless, ma tant’è) 😛

Giudizio di Giovy: ControlC è un servizio interessante come implementazione (anche se non del tutto nuovo come concetto, dal momento che lo storico offline degli appunti esiste già da tanto tempo); la possibilità di recuperare testo copiato anche giorni/settimane/mesi prima per alcuni potrebbe essere molto utile (penso a chi scrive codice, ad esempio, ed ha bisogno di ricordarsi uno snippet preso chissà dove).
La privacy policy di ControlC è abbastanza "stretta" e curano molto questo aspetto (crittografia forte applicata a tutti i vostri contenuti, che possono essere decriptati SOLO ed esclusivamente da voi, e che risiedono in maniera criptata sui loro server).
Le uniche "pecche" che posso trovare in questo servizio sono dovute al fatto che è necessario installare l’ennesimo software che risiederà nella tray (e, per quanto leggero, contribuirà inevitabilmente ad occupare un po’ di memoria e che è necessaria una connessione ad Internet always-on perchè tutto funzioni. Purtroppo al momento la beta è chiusa, ma appena avrò disponibile qualche invito sarà mia cura renderlo disponibile a chi mi segue. 🙂

Jan 312008
 

instapaper_logo Instapaper (scoperta via Kurai e rubato lo screenshot a Pandemia) è un’applicazione web di una semplicità disarmante che assolve ad uno dei problemi più banali che si affrontano navigando sul web: si scopre qualcosa di interessante, non si ha il tempo di leggerla e si vorrebbe "segnare" da qualche parte l’url da leggere. Chi si appunta la cosa su un file di testo, chi su Google Notebooks, chi su del.icio.us, chi nei bookmark del proprio browser o chi (come me, fino a qualche minuto fa) usa l’apposita estensione "Read it later" per Firefox.

Ma… avendo vari computer su cui lavorare, può succedere di trovarsi con cose da leggere diverse su diverse postazioni.
Beh… Instapaper risolve brillantemente il problema, dandovi la possibilità di marcare le cose "da leggere dopo" con un click del mouse, tramite un’apposita bookmarklet.

La registrazione è velocissima (dovete solo scegliere un nome utente ed eventualmente una password), trascinare la bookmarklet sulla barra del browser è una questione di pochi millisecondi ed incontrata una pagina che si vuol leggere in un secondo momento, si clicca sulla bookmarklet; la propria pagina di Instapaper apparirà così:

instapaper_screen

Quando si avrà tempo a disposizione, basta cliccare su un titolo e si aprirà la pagina che si voleva leggere (e tale pagina verrà marcata letta in Instapaper, ed evidenziata dal colore verde del pulsante a sinistra); volendo è anche possibile marcare come "non lette" pagine già lette (se si vuole rileggere la pagina o la si è aperta per errore).

NON ci sono funzioni aggiuntive (tag, condivisione..) e tutto è semplice ed immediato. Questa piccola meraviglia è opera di Marco, uno degli sviluppatori di Tumblr. E personalmente ho già disinstallato l’estensione da Firefox (che oltretutto avevo solo sul portatile, e di cui stamattina ho notato la mancanza sul desktop in ufficio) per passare i miei "read later" su Instapaper. 😉

Jan 112008
 

Come ho detto in passato, ritengo Facebook IL social network definitivo (nonostante giornalmente mi trovi a leggere articoli di persone che Facebook l’hanno abbandonato o meditano di farlo) e continuerò a farlo fino a che la pubblicità (o i worm, o malware di altro tipo) non diventerà così fastidiosa da costringermi a farne a meno (o fino a che non sarà possibile portarsi dietro i propri dati e quelli del proprio social network, dal momento che anche Facebook ha aderito al progetto Dataportability.org insieme a tanti altri big player di questo settore.
Non mi ha stupito apprendere via Techcrunch del lancio di Social.IM, un instant messenger espressamente dedicato a Facebook.

Cos’è e come funziona Social.IM?
E’ semplice: avete presente Google Talk, Windows Live Messenger et similia? Bene… Social.IM è molto simile, ed utilizzando le API di Facebook permette la comunicazione testuale (via chat, no audio) con i propri friends in Facebook che hanno installato Social.IM, ovviamente… 🙂
Disponibile unicamente per piattaforma Windows (anche se è in sviluppo la versione per Mac) ed ancora in alpha (quindi potenzialmente instabile), non potevo esimermi dal provare per voi questo messenger… 😛

Ho scaricato il client dal sito web di Social.IM, l’ho installato facilmente su Windows Vista (nessun problema rilevato) e lanciato. Mi sono autenticato su Facebook, autorizzando Social.IM ad interagire con il mio account e… ho scoperto che c’era già un’altra persona fra i miei contatti ad averlo installato: Marco. Ne abbiamo approfittato quindi per testarlo un po’ è scambiare qualche battuta sul nuovo IM….

socialim_screen

L’interfaccia utente è semplice e chiara, lo scambio di messaggi è istantaneo (come ci si aspetta da un instant messenger, del resto) ed è apprezzabile il fatto che, oltre alla chat, Social.IM ci notifichi anche la presenza di aggiornamenti dello status dei propri contatti, di nuovi messaggi nella inbox, di nuove friend request ecc… Nelle preferenze è possibile impostare se ricevere notifiche per eventi diversi dalla chat, se farlo avviare insieme a Windows ecc.

Giudizio di Giovy: beh… se per voi Facebook è importante, Social.IM potrebbe essere "la svolta" per accellerare quello che è l’uso di un social network basato sopratutto su messaggi "in differita", senza dover costringere i vostri contatti su Facebook ad installare o configurare messenger diversi per parlare con voi (dal momento che ne avete uno in comune per tutti, Social.IM).
L’applicazione è ancora da raffinare ed arricchire di funzioni, ma è già perfettamente fruibile. E… quando ho detto a Marco che speravo qualcuno ci raggiungesse dopo aver letto questo post, lui ha risposto: "Digli che ci sentiamo soli, ad essere solo in due". Quindi… raggiungeteci! 😉

Jan 042008
 

kiva_logo Colpevolmente, non ne avevo mai sentito parlare prima di ieri (o se l’avevo fatto, non lo ricordavo).
Poi, grazie a Luca prima e Sergio poi… ho avuto modo di scoprire Kiva e…

Kiva è un servizio Web 2.0 che permette a singoli individui di prestare piccole somme di denaro (tramite aziende locali che si occupano di gestire il microcredito locale) ad imprenditori (generalmente di paesi in via di sviluppo) che useranno tali somme per migliorare/espandere la propria attività… e ripagare il prestito ricevuto in piccole rate.

Ovviamente la somma richiesta dall’imprenditore è ripartita fra tutte le persone che scelgono di "investire" in quella persona. Normalmente è necessario qualche giorno per raggiungere la somma richiesta ma… ultimamente, grazie ad un forte passaparola amplificato anche da media tradizionali e da alcuni personaggi famosi, sono necessarie solo alcune ore per recuperare i fondi necessari ad ogni singolo imprenditore.

Come funziona Kiva?
Il funzionamento è semplice: dopo essersi registrati, si aggiungono al proprio account dei fondi tramite PayPal. Sono sufficienti anche 25$ per cominciare, e dopo averli aggiunti al proprio account si passa a scegliere gli imprenditori/attività da finanziare (con possibilità di filtrarle in base a diversi fattori geografici e/o sociali)
Per ogni persona è presente una scheda che illustra nel dettaglio chi è quella persona, la sua storia, la storia dell’attività, come pensa di investire i soldi richiesti ed in quanto tempo pensa di restituirli, avendo un immediato feedback visivo della somma richiesta e di quanto manca a raggiungerla.
Scelte le attività da finanziare, le si aggiunge al proprio cestino in modo del tutto simile a quando si fa shopping e… si fa checkout, destinando le somme richieste ad ogni singola attività.
Quando verrà raggiunta la somma richiesta, il prestito verrà erogato dall’associazione/ente locale che si occupa materialmente del microcredito, e che riceverà poi i fondi direttamente da Kiva. Appena l’imprenditore restituirà il prestito ricevuto, potremo decidere se reinvestire tale somma in altre attività o riavere indietro il denaro.

NON si guadagna alcunchè, a prestare del denaro in Kiva… se non nella soddisfazione di aver dato la possibilità di avere una vita migliore a qualcuno che, altrimenti, non avrebbe potuto recuperare MAI somme del genere.

Personalmente non sono riuscito a restare indifferente (e spero, nel mio piccolo, di convincere qualcuno a fare altrettanto) e ieri ho trasferito 50 dollari dal mio conto PayPal in Kiva, ed ho scelto di prestarne 25 a testa a:

  • Bakhriddin Eshonov, che li userà per incrementare la sua attività di commerciante a Mastchoh, in Tajikistan
  • Mahsudjon Mulloijonov, che li userà per acquistare nuove merci da vendere a Gafurov, in Tajikistan

Nei prossimi mesi potrò seguire dalla mia pagina in Kiva come stanno evolvendo le loro attività, ed eventualmente ricevendo gli aggiornamenti anche via mail o feed RSS. Ho scelto di indicare "blogger" come mia attività perchè ho intenzione di investire in Kiva parte dei (pochi) soldi che recupero dagli AdSense e dai link sponsorizzati; in fin dei conti scrivere sul mio blog è una cosa che faccio per piacere e non certo per guadagno e… dato che non voglio guadagnarci, mi fa piacere dare ad altri la possibilità di mettere a frutto quei soldi che a me permetterebbero poco (o nulla) ma che per altri sono somme considerevoli.

Consiglio di Giovy: niente giudizi ma solo un consiglio, questa volta (anche perchè non è possibile dare un giudizio negativo ad un’iniziativa del genere): se avete nel vostro account PayPal delle somme che non utilizzate… perchè non pensate di investirli in Kiva? Bastano 25 dollari per aiutare chi ne ha bisogno… ed alla fine quei soldi restano sempre e comunque vostri, e li riavrete alla fine del prestito, se ne avrete bisogno… quindi… investite! 😉

Jan 022008
 

Sicuramente qualche amico/a particolarmente spiritoso/a, in occasione della notte di San Silvestro,  se ne sarà uscito con la frase: "Chi fa sesso a Capodanno, fa sesso tutto l’anno" (frase ripulita, magari ve l’avranno detta in altri termini). 😛

Se rientrate nella schiera di persone che possono permettersi di cambiare spesso partner o avere incontri sessuali occasionali, sicuramente l’applicazione web che vi presenterò oggi potrà interessarvi…

myblackbook_logo MyBlackBook è la versione digitale del "libriccino nero" che alcuni (pare) tengano per tener traccia dei propri incontri (si, proprio quello che tenevate da giovani, mettendo le stelline alle ragazze che conoscevate).

Scherzi a parte, MyBlackBook è un’applicazione interessante che NON vi servirà a valutare le ragazze/i conosciuti, ma a tener traccia in maniera sicura (perchè la sicurezza e la riservatezza sono uno dei punti principali di cui si cura MBB) di ogni "incontro sessuale" avvenuto.
A prima vista, il tener traccia della propria vita sessuale può sembrare una cosa superflua, ma…. per chi ha una vita sessuale attiva e non è legato da rapporti stabili, ricordare CHI, COME e QUANDO può essere molto importante.

Le malattie sessualmente trasmissibili, infatti, sono sempre in agguato e… ovviamente… avere partner occasionali aumenta di molto le probabilità di incorrere in rischi del genere (penso sia inutile raccomandarvi di usare/fare usare il preservativo, no?).

Vediamo però nel dettaglio cosa permette di fare MyBlackBook.
Dopo esservi registrati (vi verranno chiesti alcuni dati personali a scopo statistico, usando una privacy policy abbastanza stringente) e loggati, avrete la possibilità di inserire i partner con i quali avete avuto rapporti e tener traccia di ogni rapporto successivo (eventualmente anche con partner multipli).
Tutte le informazioni inserite sono criptate con algoritmi forti a chiave multipla; questo significa che sui server di MBB tutti i dati sono criptati e quelli "personali" (che non verranno utilizzati a scopo statistico) sono indecifrabili da MyBlackBook perchè solo voi ne conoscerete la chiave.  Tutto il traffico da/verso il sito viaggia criptato utilizzando SSL.

Inoltre, MBB mette a disposizione un tool chiamato VDNote che, utilizzando un algoritmo brevettato e basandosi sui dati da voi inseriti (quelli NON privati, chiaramente) vi fornirà un indice di rischio per l’esposizione a malattie sessualmente trasmissibili.
Naturalmente è un dato puramente statistico, nessuno potrà mai "predire" realmente se avrete la sfortuna di contrarre malattie di questo tipo.
Guardando le statische del sito, pare che la malattia sessualmente trasmissibile più probabile sia l’Herpes Simplex, seguita dalla Virus del Papilloma Umano.

Giudizio di Giovy: parlarvi di MyBlackBook mi ha dato l’occasione di ricordarvi quanto sia importante la propria salute e quanto poco ci voglia per esporsi a rischi seri, tenendo comportamenti "leggeri" come il non utilizzare precauzioni nei rapporti occasionali. Nonostante non se ne parli più molto, l’AIDS esiste ancora ed è ancora un pericolo mortale da cui non esiste cura. Sicuramente non sarà l’uso di un servizio web come MBB a darvi sicurezza ma… se avete più partner, ricordarvi quelli che avete avuto in passato potrebbe fare la differenza in caso di (eventuali) problemi.

Dec 212007
 

rtm_gmail

Cosa notate di diverso in questa screenshot di una casella Gmail? Bravi… un nuovo riquadro chiamato "Tasks". 😛
No, il team di Gmail non ha ancora introdotto una delle feature più richieste, ma come si suol dire… "Se la montagna non va da Maometto…" 😀

Questa nuova, fantastica feature (via Ajaxian) è dovuto al team di Remember The Milk, noto servizio Web 2.0 di task management, che sfruttando le nuove API sperimentali Gmail/Greasemonkey, ha creato questo interessantissimo (e molto, molto funzionale) mashup fra Gmail e Remember The Milk (al quale dovete essere iscritti per sfuttare questa nuova possibilità).
Grazie ad un’apposita estensione per Mozilla Firefox, infatti, sarà possibile visualizzare in Gmail le attività inserite in Remember The Milk, ma non solo: potrete facilmente inserire nuove attività utilizzando la comodissima interfaccia AJAX-powered e… meraviglia… inserire attività direttamente (e automaticamente) dalle vostre email!

rtm_starlabel

In pratica: è possibile fare in modo che applicando una stella (o una particolare etichetta a vostra scelta) ad una email, questa crei automaticamente una nuova attività; tale possibilità è configurabile (e disattivabile) nelle opzioni di Gmail, che si arricchiscono di una nuova sezione chiamata appunto "Tasks".

rtm_settings

Ovviamente, è anche possibile creare nuove attività da una nuova mail senza doverle applicare una stella o una label.
Il menù delle azioni di Gmail, infatti, si arricchisce di una nuova voce "Create task" che vi permetterà rapidamente di creare un’attività dalla email selezionata.

Per scoprire tutte le nuove, fantastiche feature che Remember The Milk ha introdotto in Gmail tramite questa nuova estensione per Firefox, potete leggere il post sul loro blog o guardare un ottimo screencast illustrativo.
Inutile dirvi che se il task management è una delle vostre attività quotidiane, averla integrata (ed interattiva) in Gmail è un must irrinunciabile! 🙂

Dec 202007
 

Nel panorama dei siti dedicati al photosharing (come Flickr, Picasa Web Albums, Zooomr i più noti, con tanti altri concorrenti nella coda lunga) è difficile riuscire a ritagliarsi uno spazio. Mi fa quindi molto piacere dare un po’ di spazio ad un nuovo sito di photosharing, frutto dell’idea e del lavoro dell’italiano Daniele Florio…

pix-yu_logo Pix-Yu nasce con un’idea ben precisa in mente: creare una piattaforma di photosharing dedicata espressamente agli eventi.

Prima ancora di caricare le foto, infatti, dovete creare un evento (con data, descrizione ecc.) e stabilire se l’evento è pubblico o privato (tale scelta influenzerà ovviamente i permessi di accesso alla visualizzazione delle foto dell’evento).

Per testare Pix-Yu ho pensato quindi di caricare sul mio account delle foto ancora inedite (che però poi andranno anche nel mio Flickr, ovviamente), ovvero quelle scattate in occasioni di SUDs, salone della piccola e media editoria meridionale.

Creare un evento è semplicissimo e molto veloce, così come molto funzionale è l’uploader incorporato che permette di selezionare più files contemporaneamente, e parte immediatamente con l’upload (eventuali file in coda per errore possono essere rimossi facilmente con un apposito pulsante). Il tempo di caricare le foto e… l’evento SUDs è stato creato (e tutti potrete ammirare il pandemico Luca Conti o il guru Giuseppe Granieri mentre discorrevano di giornalismo 2.0 e letteratura 2.0.

Anche in Pix-Yu, ovviamente, sono presenti le classiche feature da social network che potete trovare negli altri siti di questo tipo, come la possibilità di aggiungere amici, visualizzare i fotostream degli eventi che hanno creato, lasciare commenti ecc. Inoltre, gli eventi creati sono immediatamente georeferenziati su una Google Maps apposita.
Feature interessante è quella di poter collegare il vostro account Pix-Yu a quello di Flickr, in modo da visualizzare nella pagina del vostro profilo anche le vostre foto pubblicate su Flickr.

In futuro saranno disponibili tipologie di account diverse (Silver e Gold, a pagamento) con maggiori possibilità nella creazione di eventi (attualmente gli account free possono creare un massimo di 10 eventi). 

Giudizio di Giovy: naturalmente, essendo stato lanciato da poco, alcune cose sono da "limare" (una su tutte: per impostare la foto identificativa dell’evento è necessario caricarla nuovamente e non è possibile sceglierla fra quelle già caricate) ma… io vi suggerisco di dargli un’occhiata (e magari utilizzarlo per pubblicare foto di eventi che eventualmente non vorreste mettere nel vostro Flickr). Sarebbe bello, infatti, avere un servizio italiano popolato prevalentemente di italiani e che raccolga foto di eventi italiani… (BarCamp? Pizze/cene blogger? Pensateci… ) 😉