Apr 122007
 

Il panorama dei software Web 2.0 di editing online delle immagini si arricchisce di un nuovo competitor, che mi ha sorpreso innanzitutto non per le innovative funzioni ma… per il fatto di NON essere in beta! 😀

Wiredness è un semplice editor online di immagini, interamente realizzato in AJAX e con un’interfaccia minimale a menù, in stile Windows.

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wiredness_screen01.jpg

Le immagini da importare in Wiredness possono essere locali (sul vostro hard disk) oppure online (magari dal vostro Flickr), con una dimensione massima di 5 MB, più che sufficienti anche per le immagini in alta risoluzione delle moderne reflex digitali.
I tool a disposizione non sono moltissimi, ma sono comunque sufficienti per un veloce editing di base, specie quando non avete a disposizione un programma di grafica.
Potete modificare le dimensioni dell’immagine o ritagliarla, sottoesporla o sovraesporla, così come rimuovere gli occhi rossi (funzione non presente in altri editor online). Potete inoltre applicare una serie di effetti che vanno dalla rotazione allo sketch, alla regolazione dei diversi parametri della foto (luminosità, contrasto). Non temete di commettere errori irreparabili, c’è disponibile il pulsante UNDO per annullare l’ultima modifica effettuata.
Le immagini modificate possono essere salvate in locale in diversi formati (.png, .jpg e .gif), caricate automaticamente su alcuni servizi di image hosting gratuiti (ImageShack o GlowFoto), stampate o inviate direttamente via e-mail.

Giudizio di Giovy: un’applicazione Web 2.0 senza grosse pretese, che ha nell’immediatezza e nella facilità d’uso i suoi punti forti. Ci sono dei buoni margini di miglioramento (l’aggiunta di ulteriori tools, l’integrazione con altri servizi di image hosting come Flickr o Zooomr ecc) e spero vengano sfruttati per far evolvere Wiredness.
Una nota interessante: Wiredness mette gratuitamente a disposizione le sue Image Manipulation API, in modo da poterle integrare in servizi di terze parti o creare interessanti mashup.

Mar 302007
 

Per molti di noi (blogger) la lettura quotidiana dei feed è un’abitudine, che normalmente precede altre attività (uno che conosco, ad esempio, li legge mentre si lava i denti) 😀
Per molti altri blogger, oltre che abitudine, leggere i feed è FONDAMENTALE per il proprio blogging/attività, perchè via feed arrivano molte informazioni importanti.
Infine… per alcuni blogger, oltre che fondamentale avere le informazioni via feed, diventa fondamentale averle il prima possibile (i motivi sono molteplici ed i blogger a cui mi riferisco li conoscono bene) 😛

Ma… uno degli "svantaggi" dei feed reader è che hanno un "refresh time" alto, che varia da alcune decine di minuti (per i feed reader stand-alone, dove tale tempo è anche impostabile dall’utente e normalmente lo si tiene a mezz’ora, per non saturare i server di richieste a breve distanza) ad alcune ore (per i feed-reader online).
Come fare quindi per essere aggiornati "in tempo reale" su uno o più feed di proprio interesse?

anothrAnothr è un nuovo servizio Web 2.0 che si occupa di scaricare i feed RSS dei siti/blog che gli indicherete e tramite due bot (uno per Skype ed uno per GTalk) vi notifica in tempo reale di aggiornamenti con un messaggio da questi IM.
La gestione dei feed da seguire può avvenire tramite comandi da dare direttamente al bot via IM o dal sito web di Anothr.

Come funziona Anothr?
Basta aggiungere l’utente anothr.com su Skype o anothr@gmail.com su GTalk; riceverete immediatamente un welcome message con le istruzioni necessarie per aggiungere feed, gestire la lingua di Anothr (niente italiano al momento), importare i vostri feed via file OPML, gestire il vostro account ed i dati di login al sito di Anothr. In questo modo potrete loggarvi sul sito e gestire tutto dall’interfaccia web (se la preferite all’instant messaging).
Il servizio parte con il feed di Anothr già sottoscritto (beh, mi pare ovvio… :D), ma potete eliminarlo/metterlo in pausa se non vi interessa.

Considerazioni di Giovy: Anothr è un servizio che molti troveranno inutile (non avendo la necessità di essere informati così velocemente su eventuali aggiornamenti di blog/news), ma che diverse persone correranno a sottoscrivere, secondo me… 😀

A voi potrebbe interessare un servizio del genere? Io ovviamente… ci sono già! 😉

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Anothr screen

Mar 132007
 

Di Twitter tanto se ne è parlato nella blogsfera e tanto se ne parlerà ancora, discutendo di quanto possa essere utile (e Dema, ad esempio, lo sta usando per informare i suoi clienti) o futile (far sapere quando state andando in bagno), ma… il top dell’inutilità dovevo ancora vederlo… fino a stamattina!

autotwit.gifAutoTwit è una nuova applicazione Web 2.0 (beh… mi imbarazza un po’ parlare di "nuova applicazione", ma tant’è…) che fa l’unica cosa che il nome lascia immaginare: aggiorna Twitter automaticamente al posto vostro, inviando i messaggi che avrete "preparato" in precedenza e seguendo la schedulazione che vorrete dargli!!! 😀

Basta loggarsi in AutoTwit con i dati del vostro account Twitter e, dal pannello, scrivere "i post" che volete vengano inviati su Twitter, decidendo quando inviarli, partendo da ogni ora fino ad un post su base settimanale. 😛

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AutoTwit site

Quali sono i vantaggi di usare AutoTwit? Cito direttamente dalla loro homepage (ehehehe):

  • Make you wealthy
  • Improve your appearance
  • Help you to be more well-liked by your family or friends
  • Make you live longer
  • Attract members of the opposite sex
  • Update Twitter automatically

Sinceramente resto dell’idea che se una persona non ha tempo/voglia di aggiornare Twitter, semplicemente… non dovrebbe farlo! 😛
Ma… a quanto pare chi usa Twitter, in alcuni casi, lo fa anche per accrescere la propria "visibilità personale", come ho scoperto leggendo questo articolo (molto interessante, in inglese) e quindi… postare ogni tanto (anche in modo automatico) potrebbe essere utile a tal fine.

Personalmente… se non mi leggete su Twitter è semplicemente perchè sto facendo altro… oppure "sto leggendo i feed" (vedi screenshot sopra) 😀

Mar 092007
 

Neanche un mese fa si parlava in questo blog di copyright, protezione dei contenuti e licenze CC.
Io sono un forte sostenitore delle licenze Creative Commons (da poco giunte alla versione 3.0), a patto che poi chi utilizzi i miei contenuti osservi i termini di tale licenza. Ma… se invece questa volta volessi dare una mano a chi, per sua scelta, decide di detenere tutti i diritti sulle sue creazioni (il copyright) e proteggerlo in qualche modo?

mfclogo.pngMyFreeCopyright è un nuovo servizio Web 2.0 che aiuta i possessori di copyright a tutelare tale diritto sulle loro creazioni digitali (audio, video, immagini, testi); con il termine "testi" intendo anche il contenuto dei post nei propri blog.

Come funziona MyFreeCopyright?
Il funzionamento è abbastanza semplice: si uploadano le vostre creazioni digitali tramite un form (nel caso di post o podcast, si fornisce semplicemente il permalink), MyFreeCopyright crea una "impronta digitale" del file con un algoritmo di hash sicuro appositamente creato ed invia per email questa impronta digitale (chiamata appunto "fingerprint") con una data di registrazione, conservando copia del fingerprint e della data di registrazione nei suoi archivi. Fatto! 🙂
Secondo le FAQ di MyFreeCopyright (che vi invito a leggere per intero, dato che chiariscono ulteriori dettagli che qui sarebbe inutile trattare) la registrazione effettuata è valida a livello mondiale (anche se alcune legislazioni potrebbero richiedere registrazioni aggiuntive come ulteriore protezione in caso di controversia); negli Stati Uniti è sicuramente valida e inattaccabile.
Nel caso qualcuno utilizzasse i vostri contenuti senza autorizzazione, la data di registrazione del copyright presso MyFreeCopyright diventa la prova che siete VOI  (e solo voi) i possessori del copyright di tale contenuto.
Per i blogger/podcaster è possibile proteggere ogni contenuto che scrivete/pubblicate in modo automatico, semplicemente fornendo l’url del blog o del feed; MyFreeCopyright si occuperà di scaricare il testo (comprensivo di contenuti digitali come immagini, video, audio ecc) e proteggerlo.

Quanto costa usare MyFreeCopyright?
La registrazione è gratuita (account Free), così come la protezione di 100 contenuti digitali (di qualunque forma); sono disponibili due account a pagamento per chi ha necessità di proteggere un maggior numero di contenuti, che includono anche 2 GB di storage sicuro per i vostri contenuti (nella versione free MyFreeCopyright protegge il diritto, NON il file in se), compresi i post/podcast che vengono letteralmente "scaricati" e salvati, potendo anche recuperarli in caso di perdita/distruzione.
Se l’account Free non dovesse bastarvi, un account Basic costa 19$ l’anno, protegge fino a 1000 contenuti ed offre 2 GB di storage sicuro, mentre un account Pro costa 27$ l’anno, protegge illimitati contenuti ed offre 2 GB di storage, con trasferimento sicuro via SSL e chiave di criptazione personale.

Feb 192007
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
Sono "reduce" da una mattinata passata in giro per rinnovare la patente; due ore il tempo impiegato, ma avrebbero potuto essere anche 30 minuti se non avessi dovuto fare un’ora di coda in Posta per pagare i maledetti conti correnti… 😀
Vabbè, dovevo farlo… meglio prima che poi.

Stamattina voglio parlarvi di un nuovo servizio Web 2.0 molto utile ma… totalmente inutile (allo stato delle cose)
Si, potrebbe sembrare un controsenso, ma… continuate a leggere, e vedrete che ho ragione… 😛

Tutti i blogger, scrivendo, producono dei contenuti.
Alcuni detengono tutti i diritti su quanto scrivono (se volete citare un loro "pezzo" dovete contattarli e farvi autorizzare preventivamente, qualora decidano di farlo, ovviamente), altri (come il sottoscritto) scelgono di pubblicare i propri articoli sotto una licenza Creative Commons.
ATTENZIONE: pubblicare sotto una licenza Creative Commons NON significa che chiunque può fare quello che gli pare dei vostri testi!!!
Io, ad esempio, ho scelto una licenza Creative Commons che by-nc-nd, che regola i contenuti pubblicati su questo blog in questo modo:

  1. Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza.
  2. Non commerciale. Non puoi usare quest’opera per fini commerciali.
  3. Non opere derivate. Non puoi alterare o trasformare quest’opera, ne’ usarla per crearne un’altra.

Penso sia abbastanza chiaro, no? Potete riutilizzare i contenuti prodotti a patto di non modificarli, non usarli in opere commerciali (quindi vanno bene le citazioni in altri blog personali) e citare sempre la fonte.
E’ questa una delle "piaghe" del web/blog in genere: persone che prendono quanto scrivete attribuendosene la paternità.
Eh no… questa è una cosa che proprio non mi piace… ma… come fare a scoprire "i furti"?
Beh… se il post "rubato" ha qualche link ed il "ladro" fa un semplice copia e incolla, potete star pur certi che prima o poi verrete a saperlo (tramite referrer, Technorati, trackback, pingback.
Se invece il "ladro" ripulisce il post… beh, rintracciare chi ha utilizzato in modo fraudolenti i contenuti da voi prodotti diventa abbastanza difficile. Tranne se… si usa Sentinel! 😛

sentinel_logo.gifSentinel è una nuova applicazione Web 2.0 (che definire in BETA è farle un complimento) che "sulla carta" si propone di aiutare tutti i produttori di contenuti ad individuare eventuali usi non autorizzati degli stessi.

Come funziona "Sentinel"?
Semplice: vi registrate sul sito, fornendo l’url dei feed del vostro blog e… aspettate che Sentinel faccia la scansione del vostro blog, indicizzandone i contenuti.
Allo stesso modo gli spider di Sentinel scansioneranno il web (o si appoggeranno ad altri motori di ricerca, questo dettaglio non mi è noto) e vi avviseranno se troveranno dei vostri contenuti riprodotti in altri siti (siano essi "veri" blog che splog, ovvero blog che rubano automaticamente contenuti per spamming).
E’ possibile definire una whitelist di siti che saranno autorizzati a prelevare i vostri contenuti senza "allarmare" Sentinel; potete trovare altre informazioni sulla soluzione Sentinel (il servizio base è gratuito) qui.

Tutto bello, un servizio molto utile per chi produce contenuti e vuole essere sempre informato di eventuali "usi" da parte di terzi ma… peccato che NON funzioni nulla!
Il sito "riservato" (a cui si accede con user e password dopo essersi registrati) è TOTALMENTE non funzionante.
E’ come se fosse una bella vetrina (che lascia vedere l’interfaccia dell’applicazione) ma ogni link non porta a nulla.

Al che mi chiedo: che senso ha lanciare un’applicazione potenzialmente molto interessante ad una conferenza come Demo ’07, aprire le registrazioni e l’utilizzo della beta al pubblico e… lasciarla non funzionante?
Mi sono registrato a Sentinel oltre due settimane fa, sperando di potervene parlare in qualche giorno, dati alla mano.
Beh… a distanza di due settimane nulla è cambiato, sul loro blog leggo cose come "Crawling Takes Time" ed intanto mi sento preso in giro.

Purtroppo per loro, a me piace sempre dire le cose come stanno, Lino Banfi direbbe "papele papele", quindi…  miei cari ragazzi di Sentinel… io ho parlato di voi ma sarebbe stato meglio (per voi) se non l’avessi fatto, dato che non c’avete fatto una bella figura.

Feb 122007
 

La ricerca di qualcosa nel web è una delle operazioni più comuni che gli utenti si trovano quotidianamente a svolgere.
Si apre Google (o Live Search, o Yahoo Search, o il motore di ricerca che preferite), si digitano le parole da cercare, si ottengono i risultati e si usano i tali risultati.
Capita a volte di dover effettuare ricerche "ricorrenti", così come di volere avere sempre lo stesso risultato aggiornato nel tempo. Come fare?
Semplice: usando AllTh.at! 😉

allthat_logo.gifAllTh.at è un "search agent" (e non un semplice motore di ricerca) che ci permette di effettuare una ricerca "generica" sul web (utilizzando diversi motori di ricerca) o delle ricerche "mirate" utilizzando altri search engine specifici; è possibile quindi indirizzare le proprie ricerche su siti come eBay e Amazon per lo shopping, o Technorati se si sta cercando un blog ecc.
Ma… essendo un search agent, la ricerca che effettuate NON si interrompe nel momento in cui avete ottenuto i vostri risultati, ma potete "salvarla" per far si che l’engine di AllTh.at continui a cercare i termini che avete inserito e vi fornisca ulteriori risultati in futuro. Questi risultati possono esservi "consegnati" anche via email (un po’ come succede con Google Alert, servizio "povero" in confronto ad AllTh.at) o tramite feed rss.
Ma… se la possibilità di ricerca fosse limitata ai servizi di default presenti nel sito, il risultato sarebbe sì utile ma… senza "valore aggiunto".
Invece AllTh.at permette di effettuare anche ricerche su un sito/feed specifico che andrete a segnalare, espandendo l’utilità del servizio con ricerche mirate e selettive.
Inoltre, è possibile "raffinare" la ricerca filtrando fuori dai risultati i risultati ricorrenti non direttamente pertinenti alla nostra ricerca, così come (al contrario) focalizzando la propria attenzione su risultati ricorrenti e validi ai nostri scopi.

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AllTh.at Demo

Lo screenshot sopra illustra il funzionamento di AllTh.at, con una pagine dei risultati "globale" e diverse "tabbed page" a seconda dei search engines che avete deciso di utilizzare per la vostra meta-ricerca (in questo caso una ricerca web tra i maggiori motori di ricerca, con l’aggiunta di questo blog)
Notate sulla sinistra i due combo-box utilizzabili per filtare e focalizzare i risultati ottenuti, mentre cliccando sul pulsante "Saved Search" è possibile attivare la notifica via mail dei risultati, o sottoscrivere il feed RSS dei risultati della ricerca.
L’interfaccia (AJAX-powered) è molto chiara ed intuitiva, del tutto simile a quella di un normale motore di ricerca con i "tab" aggiunti.
Ovviamente, AllTh.at ha anche un blog (da notare che si è scelto di aprirlo su WorPress.com). 🙂

Commento di Giovy: AllTh.at è un servizio decisamente utile, capace di avvisarci tramite diversi mezzi se una ricerca che abbiamo effettuato produce nuovi risultati. I possibili utilizzi sono molteplici e lascio alla vostra fantasia il compito di analizzare quelli più utili ai propri bisogni (io, ad esempio, potrei voler essere avvisato di ogni volta che la parola "giovy" appare su Technorati…) 😉

Feb 052007
 

imified_logo.gifUltimamente diversi servizi web 2.0 stanno nascendo "alle spalle" (o meglio: SULLE spalle) degli instant messenger come Google Talk, Live Messenger, Yahoo Messenger ecc.; Twitter, ad esempio, permette l’aggiornamento tramite Google Talk.

Ma… non mi era mai capitato di vedere un servizio che permettesse di fare TANTE cose come quello offerto da IMified!

Cos’è IMified e come funziona?
IMified è un nuovo servizio Web 2.0 AJAX-powered che permette di utilizzare il proprio IM (sono supportati Google Talk, AIM, MSN e Yahoo Messenger) per compiere una serie di azione che altrimenti richiederebbero l’uso di un browser web e l’accesso a tali servizi.
Registrandosi ad IMified (per farlo è sufficienti aggiungere un nuovo "contatto" (il gateway IMified) al proprio IM, che cambia a seconda del servizio usato. Successivamente sarà necessario mandare un qualunque messaggio (io ho utilizzato la parola "help", che è anche quella da inviare per avere aiuto nell’uso di IMified) e si verrà automaticamente registrati, ricevendo via IM le informazioni di utilizzo del software ed i link alle pagine web di configurazione del servizio (i link sono personalizzati in base all’utente).
Accedendo a tali pagine si potranno configurare i servizi ai quali IMified potrà accedere, e compiere una serie di azioni "in vostra vece".
Al momento i servizi con i quali IMified può "interagire" sono:

  • 30 Boxes
  • BackPack
  • BaseCamp
  • Blogger
  • Google Calendar
  • IMified Notes, Reminder e Todo’s
  • Movable Type
  • Remember The Milk
  • TypePad
  • WordPress

Che significa tutto ciò? Semplice: che volendo potrete aggiungere un appuntamento su Google Calendar inviandolo dall’IM, oppure potrete comporre un post veloce sul vostro blog basato su WordPress/Movable Type "inviandolo" come messaggio dal vostro IM, oppure aggiungere un task su Remember The Milk inviando i comandi da IM… e tante, tante altre azioni offerte dalle API dei servizi sopra citati, che si interfacciano con il gateway rappresentato da IMified!
Beh, probabilmente per comporre un post sul vostro blog utilizzerete il pannello di controllo della vostra piattaforma, ma la comodità di inserire un appuntamento veloce in Google Calendar utilizzando un messaggio di Google Talk è eccezionale! Ed allo stesso modo potete "comandare" tutte le applicazioni compatibili al momento (e non si esclude che in futuro altre vengano aggiunte a quelle disponibili).

L’interfaccia "testuale" dal messenger è semplice da utilizzare (dovete solo inviare i numeri del menù che vi verrà presentato dall’help), così come quella del sito web per la configurazione dei servizi da interfacciare con IMified.
Se siete utenti di uno o più dei servizi citati, ed avete sempre un IM attivo… provate a dargli un’occhiata… potrebbe diventare un servizio insostituibile nel farvi risparmiare tempo. 😉