Jul 302007
 

Buongiorno a tutti! Eccomi qui, di ritorno dalla mia settimana di ferie (e vi confesso che un’altra settimana me la sarei fatta volentieri) a grondare sudore in una CaliFoggia caldissima (ma, a quanto ho saputo, non calda come la settimana che ho passato in montagna). 😛
Non avendo ancora la forza di scrivere qualcosa di senso compiuto (devo ancora riadattarmi al caldo di qui) ho pensato di "dare i numeri" della mia vacanza… giusto per darvi un’idea di quello che ho fatto… 😛

0: le gocce di sudore che ho tirato fuori in montagna
2: i nuovi libri acquistati
2,5: i libri letti
4: i libri che mi ero portato da leggere
17: la temperatura minima in gradi di Monte Campione
25: la temperatura massima in gradi di Monte Campione
48: i minuti di ritardo dell’Eurostar che mi ha portato a Milano
58: costo in euro di un pranzo per due a bordo dell’Eurostar
104: costo in euro di due biglietti solo andata per Pisogne
150: i minuti di durata del viaggio Tirano – St. Moritz con il Bernina Express
180: i minuti passati a giocare a ping pong con Mia
248: le mail accumulate in questa settimana
454: le foto scattate
540: i minuti del viaggio di ritorno in auto
620: i minuti del viaggio di andata in treno
1200: i metri di altezza di dove mi trovavo
2252: i metri del punto più alto che ho attraversato con il Bernina Express

In definitiva: una vacanza decisamente rilassante, ma che mi ha fatto abituare al fresco della montagna ed ora che sono qui… sto soffrendo un po’ il caldo. Ho visto dei bellissimi posti, fatte tante fotografie (che presto spero di potervi far vedere) ed accumulato tanta posta che sto lentamente smaltendo… e da domani, si torna alla vecchia vita! 🙂

Jul 202007
 

Finalmente si parte!!! Nel momento in cui questo post verrà pubblicato da WordPress, io dovrei aver appena messo piede nell’Eurostar che mi porterà a Milano (partenza ore 8.20), salvo ritardi… 😛
Da Milano poi si ripartirà per Brescia, ed infine l’ultima tratta sarà Brescia – Pisogne. Da Pisogne, con un po’ di auto, si arriva a Montecampione… 🙂

Le mie ferie dureranno relativamente poco (dal 20 al 29 luglio), in rapporto alla stanchezza ed allo stress che ho accumulato in quest’anno. In compenso saranno delle ferie di assoluto riposo, con lunghe passeggiata, escursioni e visite a posti che Mia non ha mai visto. NON avrò con me diavolerie elettroniche come portatili, palmari, smartphone, ebook readers e cose del genere; ci saranno con me solo il mio cellulare (beh, senza telefono non si può più vivere) e la mia macchina fotografica.

Quindi… non mi resta che salutarvi (augurando buone vacanze a chi partirà dopo di me) e darvi appuntamento a lunedì 30 luglio. 🙂
Bye!

Jul 142007
 

E’ con grosso piacere che oggi il sottoscritto (in compagnia di Mia, ovviamente) abbandona la terra di Puglia per recarsi nelle Marche, e precisamente ad Osimo (AN) dove nel pomeriggio ci sarà l’inaugurazione dell’Enoteca Sorelle Dalpiano gestita da Patrizia e Fabiola, con il supporto di Antonio (eh già, proprio lui, il mitico Tombolini) 😛

Accanto agli ottimi vini in vendita (e di cui ho avuto un’anteprima proprio grazie ad Antonio, che ha già ricevuto i miei complimenti per la pazzesca scelta di vini francesi che ha fatto) sarà possibile degustare prodotti degli altri due settori dell’Enoteca, ovvero Gastronomia (prodotti provenienti da tutta Italia, non oso pensare cosa ci sarà) e Forno (pane artigianale).
Certo… per la mia dieta (ma ancora di più per quella di Antonio) sarà un duro colpo ma… chissenefrega! 😛

Quindi, l’appuntamento è per le 18.30 presso l’Enoteca Sorelle Dalpiano, in via Parini 1-5 a Osimo, località San Biagio.

Jul 022007
 

Eccomi qui, lunedì mattina al lavoro, rosso come un peperone causa mattina al mare ieri (oh, un’ora e mezza al sole, non di più) e con una stanchezza accumulata nel week-end che non smaltirò prima di domenica prossima.
Ma… la stanchezza non è l’unica cosa che mi sono portato dietro 😛

Con me, infatti, c’è ancora il ricordo (e le sensazioni) del bellissimo venerdì vissuto in quel di Sant’Agata sui Due Golfi, al Ristorante "Don Alfonso 1890" in occasione dell’evento organizzato da San Lorenzo e chiamato "Il Vino Lo Portiamo Noi".

Cos’è "Il Vino Lo Portiamo Noi"?
L’idea alla base dell’iniziativa è semplice: San Lorenzo offre la possibilità, a sue spese, ad un gruppo di fortunati estratti a sorte di pranzare (o cenare, dipende dai casi) in alcuni dei migliori ristoranti d’Italia.
Prima tappa di IVLPN è stato appunto Don Alfonso 1890, dove il sottoscritto (in qualità di fotografo ufficiale) accompagnato da Mia, ha avuto la possibilità di partecipare all’evento in compagnia di Antonio Tombolini, Sara, Caterina e Michelangelo, Marzia, Chiara, Eugenio, Angie, Pippo, nonchè la Direzione Generale della San Lorenzo (la lista dei partecipanti è clamorosamente copiaincollata dal post di catepol).

Ristorante, cibi e vini: Don Alfonso 1890 è uno dei posti più belli in cui abbia avuto la fortuna di pranzare (e questo potrete vederlo dalle numerosissime foto che ho fatto), con una cantina a dir poco da infarto (per un sommelier come me, vedere bottiglie da qualche migliaio di euro è estremamente interessante) ed una cucina pulitissima ed organizzatissima, dove cuochi ed aiutanti lavorano insieme per creare dei piatti eccezionali.
"Maestro di cucina" (definirlo cuoco potrebbe essere riduttivo, IMHO) in questo caso era Ernesto Iaccarino, figlio (d’arte) di Don Alfonso Iaccarino. Insieme al fratello Mario (in sala)  ed alla mamma (che si occupa della parte amministrativa) portano avanti questa perla di arte culinaria italiana. I piatti che preparano (date un’occhiata al menù di venerdì) sono di quelli che certamente non scorderete presto. L’abbinamento con i vini San Lorenzo (ottimi), curato dal sommelier Maurizio (che ci ha fatto anche da guida nel suo regno, la cantina) è stato perfetto e non scorderò facilmente il "Riso carnaroli al latte di mandorla con crostacei, spinaci selvatici e pepe bianco" abbinato ad un Moscato d’Asti docg 2006; un piatto dalla forte componente dolce, abbinato ad un vino altrettanto dolce… meraviglioso, davvero! I vini di San Lorenzo messi in campo per questo evento erano ottimi (non è piaggeria nè una marchetta gratuita, tutti conoscete San Lorenzo e sapete che non ne ha bisogno), ed erano il complemento ideale dei piatti proposti.
Beh… inutile dirvi che in cantina da Don Alfonso hanno bottiglie di tutt’altro peso, ma… sono dell’idea (e l’ho detto in più di un’occasione, anche durante il mio Vino 3.0 ad Ancona) che non necessariamente una bottiglia deve costare un patrimonio per essere buona.

Le persone: non posso non ringraziare in primis Antonio, che ha pensato a me per "farmi rubare qualche scatto" delle persone e dei luoghi coinvolti nell’evento. Inoltre, è stato un piacere conoscere finalmente catepol con consorte, Sara, Pippo, il patron di San Lorenzo Massimo e tutti gli altri (non me ne vogliate se non vi cito nuovamente tutti). Il gruppo è stato molto affiatato sin dall’inizio, a tavola si è commentato con piacere tutto il pranzo (con interessanti dissertazioni enogastronomiche e non solo) ed anche dopo si è avuto modo di fare una bella passeggiata insieme, che ha dato vita alla "foto di gruppo" che potete vedere nel fotoset dedicato su Flickr.

Il posto: Sant’Agata sui Due Golfi è un paesino molto carino, arroccato su una montagna che sovrasta appunto i due golfi (quello di Napoli e quello di Salerno). Ricco di verde, non presenta il caos (ed il degrado, vero, che ho visto nell’hinterland napoletano) che mi ha lasciato veramente l’amaro in bocca, attraversando diversi paesini per arrivare in quella piccola oasi.

Concludendo: una giornata fantastica, non ci sono altre parole. Se ne avete la possibilità (fare qualche centinaio di chilometri solo per andare a pranzo non sempre è possibile, lo so), tentate la sorte per il prossimo evento, che si terrà il 20 luglio al Symposium 4 Stagioni.

Risorse:

Jun 282007
 

L’idea di questo post mi è nata ieri. Quasi per caso. Non sarà uno dei miei post "tecnici", quindi chi mi segue ed ogni volta che legge qualcosa di tecnico cambia pagina, oggi potrà rifarsi.

Tutto inizia ieri pomeriggio, al lavoro. Sapevo che sarei dovuto tornare a casa in autobus, perchè il collega che di solito mi da un passaggio non c’era. Per arrivare dove abito, da Foggia, occorre un’ora di viaggio. Ok… normalmente in autobus trovo sempre qualche amico/a che si trova a Foggia per lavoro o università e passiamo il viaggio chiacchierando, ma… per scaramanzia, decido di caricare sull’N95 un album in mp3, e precisamente "Divenire" di Ludovico Einaudi.

Salgo nel bus, faccio una telefonata e mi metto a sentire la musica, visto che non ci sono amici ad attendermi. Il viaggio scorre via tranquillo, l’ora passa velocemente. Arrivo al capolinea, devo scendere… e devo togliere le cuffie, riporre il lettore, ed incamminarmi verso casa.

Ma… qui faccio una cosa che non ho mai fatto: metto l’N95 nel marsupio, tengo su le cuffie e comincio a camminare ascoltando il magnifico pianoforte di Einaudi.
Vedevo le persone camminare e passare, ma non le sentivo. Le gomme delle auto non stridevano più, era solo musica. E la fretta di arrivare a casa era sparita… camminavo piano, gustandomi ogni passo. Ho sempre pensato che la "moda" di camminare con gli auricolari nelle orecchi fosse una sciocchezza, ed ora mi sto ricredendo (beh, c’è da dire che sto ascoltando ottima musica, non sarebbe stato lo stesso con uno dei rapper moderni, ad esempio). Non ci sono più pensieri… persino l’idiota che passa, schivando il pedone sulle strisce invece di fermarsi, mi sembra meno idiota…

Che la musica abbia un forte potere è risaputo, ma… non mi era mai capitato di viverlo così "intensamente".
Ed a voi? Capita spesso?

Jun 272007
 

Una premessa: so che molti stanno aspettando questo post, quindi… eccovelo, avvisandovi del fortissimo rischio che diventi un post chilometrico 😉

Un antefatto: ho seguito in maniera "attiva" e molto partecipata la preparazione di entrambi i Camp; magari non sarò stato il primo, ma sicuramente uno dei primi a cui Maxime ha raccontato la sua idea di "PubCamp". Ha avuto il mio appoggio incondizionato perchè mi piaceva molto come aveva pensato di organizzare la cosa (in maniera diversa da un tradizionale BarCamp, sia come location che come evento in se). Con Stefano, invece, ci siamo sentiti diverse volte durante le fasi organizzative del BeachCamp e… l’idea di passare da un pub alla spiaggia è stata semplicemente fantastica (e vincente, IMHO).

pubcamp_logonew.jpgIl PubCamp
Grazie all’ospitalità di mia sorella (studentessa in quel di Pescara) ho avuto modo di vivere questo week-end in maniera più "rilassata", sapendo che non avrei albergato per tre giorni in qualche hotel di Chieti o Pescara. In virtù di questa rilassatezza, me la sono presa comoda e sono partito (in compagnia di Mia) venerdì pomeriggio, giusto in tempo per arrivare ad ora di cena e gustare ottimi piatti in compagnia di Maxime e sua moglie, Mia e mia sorella, i Googlisti Silvia e Pietro e la Koolinus family, Nicola e Chiara.
Il mattino dopo è stata la volta del… PubCamp! 🙂

Arriviamo allo Stammtisch alle 10.00 in punto (pensavo di arrivare prima di tutti per dare una mano a Maxime ad allestire tutto) ma trovo che qualcuno ci ha preceduti: Gwendalyne! Veniamo accolti dal mitico The Boss, patron dello Stammtisch, mio caro amico da una vita. Entriamo, e Maxime è già alle prese con la preparazione dei badge, delle buste con magliette e pubblicazioni turistiche e… già mezzo sclerato! 😀
Un po’ alla volta iniziano ad arrivare i partecipanti, ed il locale inizia ad affollarsi. Rivedo con piacere Ilallallero e Insane Soul (conosciuti entrambi un paio di anni fa in un raduno blogger a Pescara, quando i BarCamp in Italia erano ancora un miraggio), conosco Pino, Dina e maury, inizio a tirar fuori la macchina fotografica che per tutto il giorno non avrà pace per più di 5 minuti (totalizzando 289 scatti, di cui potete vederne 151 nell’apposito fotoset su Flickr). Terrorizzate dalla mia macchina sono proprio Ilallallero e ninna_r, che nel frattempo è arrivata direttamente da Roma; sempre da Roma (improvvisando un CarCamp) arrivano Nicola, Alessio e Gianluca. Rivedere Nicola è sempre un piacere, così come conoscere Alessio e farci due chiacchiere sulla deriva e sul futuro dei blog aziendali (anche se Alessio l’ho incontrato in più di una occasione, ci voleva il PubCamp per far partire la discussione). Mentre il cazzeggio regnava sovrano, altre due macchine si muovevano in direzione Chieti: una da Senigallia con Tommaso e Adriano, l’altra da Ravenna con Gioxx e Luca (che in seguito è andato a recuperare anche Feba, arrivata in treno). Con molta calma (i signori fanno sempre le cose con comodo) arriva anche la doppia coppia Pietro-Silvia e Koolinus-Chiara; un consiglio: se vi danno un orario, NON vi fidate!!! 😀
Cavoli quante persone conosco… ma cavoli, quante non ne conosco! 🙂 E’ un piacere infatti girare per i tavoli e flashare tutti, dato che per il momento i talk sono ancora distanti. Arriva l’ora di pranzo discutendo con Marco, Nicola, M0r94n e Sergio di cellulari (il Nokia N95 era l’oggetto del desiderio, un po’ tutti volevano sapere come andava), FON, gestori mobile e cose del genere. Ci mettiamo a tavola e ne approfitto per conoscere anche la ragazza di M0r94n, la bravissima Sara (creatrice del logo del PubCamp) e Ausilia. Il risotto che ci è stato portato era "perfettibile", causa grossa quantità da preparare… peccato. In compenso il buffet di prodotti San Lorenzo allestito dopo ha riscosso un notevole successo! 🙂 Altro incontro molto piacevole è stato quello con Arsenio Bravuomo (conosciuto in mail durante l’organizzazione del LitCamp) e Strelnik, arrivati direttamente da Torino. Ore 15.00, dovrebbe iniziare il primo talk ma… causa microfono defunto ed attesa di un microfono nuovo, i talk cominceranno solo alle 16.00, con la presentazione di Adriano sull’Open Source e poi via via con quella di Luca e la "Divulgazione 2.0" di Maxime, Sergio, il sottoscritto che spiega "come fare la birra" seguita da "come spillare la birra" a cura del Boss e di Andrea, Giovanni con il suo "talk-non talk".
Nel mare magnum delle persone presenti (alla fine sono riuscito anche a beccare Diego, conosciuto sempre al MarCamp), sicuramente qualcuna mi è sfuggita (ho visto e fotografato Helena Red, ma non c’ho parlato). Beh… ci sarà occasione di rifarsi al prossimo camp… 😛

Considerazioni finali sul PubCamp: qualcuno forse si aspettava un camp "più tradizionale", anche se era stato chiaramente indicato che NON lo era. Ho conosciuto un sacco di persone (più che allo ZenaCamp, sicuramente) e rivisto vecchi amici. Si è scherzato, parlato di un sacco di sciocchezze ma sono nati anche interessanti spunti di discussione. Per sfortuna (ma siamo sicuri che alla fine sia stata davvero una sfortuna?) gli interventi sono iniziati molto tardi, ma… who cares, quando si ha davanti un bel boccale di birra e tante persone in gamba con cui parlare?
Peccato per i tanti "gatti" morti che non sono potuti intervenire, si sono persi una bella cosa!

BeachCamp_logo_small.pngIl BeachCamp
Dopo una nottata davvero breve (siamo andati a letto alle 4.00), ci siamo svegliati con in mente una sola cosa: la spiaggia di Francavilla al mare ed il BeachCamp! 🙂
Ci mettiamo in macchina verso le 10, per arrivare dopo pochi minuti a Francavilla al mare. Recuperiamo Maxime, e ci mettiamo a girare per un parcheggio… sigh, una cosa frustrante e che alla fine mi obbliga a lasciare la macchina in divieto di sosta (ma era un divieto "buono", la macchina non dava alcun intralcio, tant’è vero che non ho trovato nessuna multa ad attendermi). Raggiungiamo in pochi minuti il Lido Venus (scelto come sede dell’evento) e veniamo subito accolti dal "banner" all’ingresso… 😛 Sulla sinistra c’è l’area in cui si svolgerà il BeachCamp, con due grandi ombrelloni di paglia, un grosso TV LCD su cui verranno mostrate eventuali slide, il banco per la registrazione con Stefano e… un fantastico frigorifero che dispenserà gratuitamente per tutta la giornata acqua fredda e birra in quantità! Presidiano il tavolo multimediale i team "Ravenna" e "Senigallia", già alle prese con i loro Mac.
Interrogativo: ma è mai possibile che ai BarCamp ci siano tutti questi Mac? Personalmente ho usato quello di Gioxx per 15 minuti e mi stavo esaurendo a trovare le combinazioni di tasti per sostituire quelli Windows (mettere un bel secondo pulsante per il click destro no, eh?). Il mio plauso a Feba che era presente con un portatile Windows-dotato! Grande Feba!
Torniamo al BeachCamp. Messomi in libertà (tolto pantaloni e scarpe, indossato bermuda e Dema-crocs), imbraccio la mia fida EOS 350D e mi accingo a riversare la solita pioggia di scatti sui presenti… 😀
Verso le 11.00 si parte con la prima presentazione, su hacker e co nella società, tenuta da Francesco; mi è piaciuto molto il suo modo divertente ed ironico di presentare l’argomento, e la discussione che ne è nata è stata veramente di alto livello, uscendo anche da quello che era il tema principale, grazie agli interventi di Luca e Antonino Attanasio (a cui vanno i miei complimenti per l’enorme competenza sull’informatica giuridica). Tempo di finire la discussione, ed è già ora di pranzo. Anche qui l’immancabile buffet San Lorenzo dà il meglio di si, accompagnato da un buon risotto ai funghi.
Dopo pranzo, quale metodo migliore per smaltire le calorie se non un bel mini-torneo a calcio balilla? Ecco quindi che il sottoscritto, Feba, Mia, Tommy e Pietro si fiondano su un biliardino libero e… incrociano le stecche! 😀
Un consiglio gratuito: NON giocate mai a biliardino contro Feba! Anni di pratica allo studentato universitario ne hanno fatto una macchina da guerra invincibile. Uomo avvisato… 😛
Nel pomeriggio spazio per altre presentazioni, con quella di maury su crittografia e firma digitale con GnuPG e quella di Koolinus sui software per Mac OS X… ma anche spazio per una mezz’oretta sulla sdraio, a prendere il sole… o per un altro piccolo torneo di biliardino (senza Feba, per fortuna).
Arriva così l’ora in cui tutti cominciano a smobilitare e… io comincio a pensare alla grigliata in programma per la sera. Si inizia ad accendere la griglia, si prepara il tavolo che ospiterà il buffet e… si mangia! Mi dispiace per chi non c’era, ma la salsiccia alla griglia, gli affettati, i formaggi e dulcis in fundo i fantastici arrosticini che uscivano dalla griglia a ritmo continuo (a proposito: se qualcuno dovesse farvi vedere un piatto con una quarantina di spiedini, attribuendolo a me, non credetegli… io ne avrò mangiati solo una ventina!), il vino e la birra ghiacchiata spillata al momento da Stefano… insomma, una cosa spettacolare! Finita la grigliata, si è rimasti ancora per lungo tempo a chiacchierare, tutti insieme, come vecchi amici…
Abbiamo abbandonato a malincuore la spiaggia ed il BeachCamp, con tutti i nuovi contatti che ne sono nati…. sperando in un futuro BeachCamp (vero che ne organizzerai un altro l’anno prossimo, Stefano?)

Considerazioni finali sul BeachCamp: come il PubCamp, anche il BeachCamp è stato un evento ricco di divertimento, ma dove non sono mancate presentazioni ma sopratutto DISCUSSIONI che sicuramente i partecipanti ricorderanno (e porteranno con se, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze). Anche qui erano previste molte più persone, che alla fine hanno preferito restare a casa o andare al mare da qualche altra parte. Beh, peggio per voi… al BeachCamp avreste avuto mare e divulgazione! Un ringraziamento va ai gestori del Lido Venus, per averci fatto sentire davvero a casa, e non averci fatto mancare niente. Grazie!

Risorse:

Considerazioni sparse e note a margine: paradossalmente (e vi prego di credermi) ho seguito più presentazioni in ogni singolo camp del passato fine settimana che nei precedenti BarCamp "generalisti" organizzati. Sarà stato perchè non c’erano conferenze multiple e non si doveva scegliere? Forse. Sarà stato perchè c’erano meno persone e quindi meno possibilità di socializzare? No, sicuramente no.
In ogni caso, i due eventi sono stati organizzati "senza pretesa di eccellenza", ed invece hanno dato tanto. Ci vuole "coraggio" per organizzare dei camp in un pub o in spiaggia; Massimo e Stefano l’hanno avuto, e sono stati ripagati dalla soddisfazione di un evento "con il cuore", dove tutti si sono divertiti ed hanno partecipato.
Ho notato, leggendo post che parlavano del PubCamp presi in BlogBabel, che sono stato tirato in ballo da due blogger in due post: Tommaso Tessarolo e Smeerch, entrambi parlavano del VlogCamp che si è tenuto a Roma ed a cui avevano partecipato. Tommaso lo definisce "il camp che non era un camp", evento sicuramente bello ed interessante ma che NON era un BarCamp. Smerch lo definisce "un’occasione mancata", a causa della mancanza dell’elemento fondamentale in questo genere di cose, ovvero il dialogo e la discussione. Creare una "trasmissione televisiva" con tanto di scaletta, e ficcare tra il pubblico dei blogger, non fa automaticamente un BarCamp.
A Tommaso, che voleva sapere da me se il PubCamp è stato un camp autentico, rispondo "SI, sicuramente!", e lo è stato anche se idealmente non voleva esserlo. C’è stato cazzeggio, c’è stato divertimento e socialità ma… ci sono state presentazioni con accese discussioni. Lo stesso dicasi per il BeachCamp, dove il livello è stato ancora più alto anche grazie alla competenza delle persone intervenute. E vedere Mia (una persona non tecnica) prendere il microfono ed intervenire in una discussione, penso possa essere il miglior sigillo esistente su due eventi nati per coinvolgere TUTTI, e non solo gli addetti ai lavori.

Jun 252007
 

Eccomi qui, finalmente a casa, dopo un week-end molto intenso passato in Abruzzo a partecipare a ben due BarCamp, a due cene, ad una grigliata ed a decine di nuove persone conosciute.

In tre giorni avrò dormito neanche una dormito 15 ore (forse), e la stanchezza accumulata avrà ripercussioni per tutta la settimana.
In compenso sono felice di aver partecipato a due Camp estremamente divertenti e "cazzeggiologici", di aver conosciuto un sacco di persone interessanti (sicuramente di più che allo ZenaCamp, ad esempio) di cui molte finiranno presto nel mio blogroll.

Oggi pomeriggio, se tutto va bene, dovrei scaricare le foto che ho fatto (sono diverse centinaia, sappiatelo), iniziare a lavorarci su (ormai scatto solo in RAW, thanks Palmasco) e pubblicarle su Flickr.
Da domani, invece, ricomincia la normale vita del blog, con un po’ di post interessanti nel calderone… 😉
Un po’ di pazienza, quindi… "sto lavorando anche per voi" 😛