Feb 072007
 

Una delle cose che amo dei blog, oltre alla possibilità di scrivere quello che penso o che mi interessa, di testare nuovi servizi e parlarvene, di dare una mano a chi ha bisogno fra un commento e l’altro… è quella di "dialogare" con chi mi legge, ascoltando e prendendo nota degli spunti nuovi e positivi che mi vengono da chi mi commenta (come è successo, ad esempio, per i tanti suggerimenti che mi avete dato sul nuovo layout e che ha permesso a Davide di perfezionarlo, rendendolo "perfetto").
Accade quindi che in tra i commenti al post sui BarCamp in Italia, Giovanni proponga di aprire un wiki che "raggruppi" tutti i BarCamp italiani, mentre Fabio suggerisca di usare il dominio "barcampitalia.org" e di creare una "porta di accesso" ai BarCamp italiani.
Beh… dato che mi piace sempre dar retta alla buone idee, ho messo in moto "gli ingranaggi", ed ho registrato il dominio www.barcampitalia.org.o L’idea che c’è dietro tutto ciò, però, è molto chiara nella mia mente ed è "collaborativa" come l’idea stessa del BarCamp: io ho registrato il dominio, ci metto l’hosting (Apache), il database (MySQL) ed il supporto tecnico, insieme a chi mi vorrà dare una mano. VOI (e per voi intendo chiunque) partecipate in TUTTO il processo di creazione di quello che nell’idea di Giovanni prima, di Fabio poi e mia alla fine sarà il punto di "aggregazione, di visibilità e di raccordo con i BarCamp internazionali" dei BarCamp italiani.

Partecipare "in tutto il processo" significa discutere (ad esempio) di quello che ci sarà su barcampitalia.org, ovvero:

  1. Ritenete sia meglio avere un blog, un wiki o entrambi?
  2. Se si sceglie un blog (su piattaforma WordPress, of course), come pensate sia meglio strutturarlo?
  3. Se si scegli un wiki, che piattaforma vorreste vedere online? E come pensate sia meglio strutturarla?
  4. Pensate sia una buona idea creare un logo che rappresenti TUTTI i BarCamp italiani, ed eventualmente utilizzarlo (modificandolo a seconda delle esigenze, ovviamente) come base per la creazione dei loghi dei diversi BarCamp italiani?
  5. Qualcuno si sentirebbe in grado di creare uno o più loghi, da sottoporre a "votazione popolare"?
  6. Qualcuno si sentirebbe in grado di creare (o personalizzare) un layout per l’eventuale blog o wiki?
  7. … ed ogni altro argomenti riteniate necessario discutere.

 
In conclusione: mi piacerebbe che si instaurasse una vera "collaborazione" da parte di chiunque ne abbia voglia/interesse, dove non c’è "un capo" ma SOLO un gruppo di persone con un fine comune. Che ne pensate? 😉

Feb 012007
 

infosecurity.jpgProsegue, fra mille cose da fare, la pianificazione del mio tour milanese per partecipare ad Infosecurity 2007.
Definiti in linea di massima i convegni/seminari che mi piacerebbe seguire (anche se alcuni di questi si accavallano, ed alla fine sarò costretto a scegliere sul momento), prenotato il viaggio e l’albergo, ho avuto il tempo addirittura di conoscere ed utilizzare doodle (una simpatica applicazione per mettersi d’accordo sulla data di un evento con diversi partecipanti, grazie a catepol per la segnalazione). 😛

Grazie a quest’applicazione, infatti, i partecipanti iscritti alla Cena Sicura 2007 hanno espresso la loro disponibilità per l’8 febbraio 2007 come data per la cena, e quindi… che 8 febbraio sia! 😉
Non ancora si è deciso dove cenare, ma pare che lo SugarLounge segnalato da Napolux sia interessante… 🙂

Ovviamente chi fosse interessato a cenare in compagnia di:

è assolutamente in tempo per segnalarlo, dato che manca ancora una settimana! 😉
Inoltre, NeCoSi segnala che è possibile richiedere biglietti gratuiti per Infosecurity 2007 grazie ai ragazzi di Sikurezza.org qualora vi vada di fare anche un giro in fiera prima della cena (magari la visione di tanti stand… o di tante hostess… potrebbe conciliarvi l’appetito) 😀

Quindi… vi aspetto 😉

Jan 292007
 

Beh, ormai ve ne sarete accorti…
Dopo alcuni mesi dall’adozione del layout che avete visto fino a qualche ora fa, ho dato l’ennesima "rinfrescata" (beh, in questo caso direi proprio che è stata fatta una vera e propria ristrutturazione!) alle pareti di casa… 😛

Il nuovo layout del Giovy’s Blog è una "realizzazione esclusiva" (non è un layout preconfezionato e non lo vedrete su altri blog) ad opera del bravissimo web designer Davide Del Monte, che ho avuto modo di contattare alcune settimane fa, chiedendogli se gli andava di dedicarsi al restyling del mio blog.
E’ stato immediatamente disponibile e, nonostante gli impegni universitari, si è gettato anima e corpo nella realizzazione del layout, cercando di accontentare i miei desideri… 🙂
Quello che vedete, infatti, è stato creato basandosi sulle mie richieste e sulle mie specifiche (a volte eccessivamente "pignole") 😀
Inoltre, ha creato anche un nuovo "logo", facendomi mandare in pensione la "manina nera" che mi ha accompagnato per tutti questi anni; il "gb" che vedete sotto l’immagine dell’header sta sia per le inziali del blog che per quelle del mio nome e cognome… 😛

Il layout è di tipo "liquido" e si adatta alla risoluzione utilizzata da chi visita il blog, ridimensionando lo spazio riservato ai post (la larghezza delle colonne resta fissa, ovviamente). Ho chiesto a Davide un tocco di "Web 2.0", e penso ci sia riuscito in pieno… 😛
Oltre Davide (che ha fatto un lavoro eccezionale), devo ringraziare anche Andrea, Stefano e Giovanni per i consigli che "ci" hanno dato durante il BarCamp, dove hanno avuto modo di vedere il layout in anteprima (e consigliare modifiche e migliorie, come ho già detto). 😉

Alcune cose devono ancora essere perfezionate (il buon Davide avrà di che penare ancora per qualche tempo), così come se avete suggerimenti da dare, fatelo senza problemi, anzi… mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!

Jan 252007
 

explicit.jpgPensavo di aver detto tutto al riguardo, ma leggere il commento di Maxime nel post di Marco mi ha quasi "obbligato" a dire la mia al riguardo (e scusatemi, vi prego, se torno ancora sull’argomento "BarCamp", ma mi sta particolarmente a cuore avendolo vissuto in prima persona).
Maxime dice:

Tra l’altro, chi non ha un blog come il tuo o non si chiama Marco Camisani Calzolari, o Lele Dainesi, o Andrea Beggi o Vittorio Pasteris, cosa ci va a fare ad un BarCamp?

Maxime… ma che cazzo stai dicendo????

Io NON ho un blog come quello di SKY TG 24, NON mi chiamo Lele Dainesi, Marco Camisani Calzolari o Marco Montemagno ma… sono andato lo stesso al BarCamp! E cosa ho presentato lì? Una degustazione di vini!!!
Questo per dire che per partecipare al BarCamp non bisogna ASSOLUTAMENTE avere qualcosa da dire su Internet, blog, Web 2.0, tecnologia o altro!
Molte persone che hanno partecipato al BarCamp "manco sanno cos’è il Web 2.0 o le nuove tecnologie!!!"
Esperienza personale: parlando con una ragazza che stava aspettando di seguire il mio ignorantissimo talk su una cosa assolutamente non tecnologica ma molto "materiale" come è il vino, lei si è trovata a chiedermi chi fosse la persona che stava parlando in quel momento nella sala (era Stefano Vitta).
Io, con la massima semplicità, le ho risposto: "E’ Stefano Vitta, il responsabile italiano di FON". E lei, con altrettanta semplicità, mi ha chiesto: "Cos’è FON?"

Questo è quello che voglio far capire a tutti quelli che, NON avendo partecipato al BarCamp, pensano di averne compreso lo spirito (ed in realtà non hanno capito un cazzo)(e ripeto nuovamente, scusatemi): NON bisogna per forza conoscere FON, o AJAX, o Ruby On Rails, o Twitter o altre diavolerie tecnologiche, per partecipare ad un BarCamp.
Se Maxime ha una conoscenza erudita sulla ruttologia applicata alla birra bionda, invece di inventarsi il PubCamp può partecipare ad un BarCamp e proporre un talk dal titolo: "Rutto 2.0: dalla birra alla gazzosa, passando per le migliori tecniche di rilassamento diaframmatico, per produrre il rutto più potente e modulato". Maxime potrà essere sicuro che ci saranno delle persone interessate ad ascoltarlo, così come c’erano persone interessate ad ascoltare un pirla come me (che non sono Lauciani, il sommelier di Gusto su Canale 5) parlare di vino (e mi hanno chiesto, se proprio devo dirla tutta, di ripetere il mio talk ad altri BarCamp… segno che o sono bravo io a parlare di vino o era particolarmente buono il vino presentato… 😉 ).

Maxime scrive ancora:

Io avrei voluto partecipare (e parteciperò sicuramente ad uno dei prossimi appuntamenti), ma già immagino gli atteggiamenti di sufficienza nei miei riguardi, che non sono tecnico e che c’ho il blog con la testata raffigurante me stesso sulla tazza di un cesso.

Maxime (e tanti altri come te), ti fai troppe seghe mentali!!! Io non ho visto nessun atteggiamento di sufficienza nei miei confronti così come nei confronti di nessuno, ed allo stesso modo nessuno ha messo su una croce chi NON ha presentato alcunchè al BarCamp! Va da se che con oltre 150 partecipanti non sarebbe stato umanamente possibile allestire 150 talk, ma… alla porta non c’era nessuno che chiedeva: "Hai intenzione di parlare? Allora passa. Vieni solo a guardare? Allora resta fuori! Sei una blogstar? Allora passa! Sei un mister nessuno, con un blog che fa due visite al giorno (l’altra è quella della moglie)? Allora resta fuori!".

Come ho detto in precedenza, la cosa più interessante del BarCamp NON sono state le presentazioni, ma le non-conferenze spontanee che sono nate nei corridoi! Avrei anche potuto non seguire alcuna presentazione, ma solo il piacere immenso di conoscere persone come Andrea, Theo, Davide, Antonella, Cristian, Lele, Palmasco e moltissimi altri mi avrebbe ripagato interamente degli 800 KM fra andata e ritorno che mi sono fatto per passare un giorno in loro compagnia!

A chi non ha mai partecipato ad un BarCamp e pensa che sia una cosa "elitaria" o "da casta di super-blogger autoreferenziali che parlano solo fra di loro", propongo di PARTECIPARE invece che SPARLARE.

Scusate la foga ed il linguaggio poco consono, il "bollino nero" è lì apposta per gli animi impressionabili. 😀

Jan 222007
 

barcamp_rome.jpgEccomi qui, di ritorno dal BarCamp Rome 2007.
In realtà sono tornato ieri sera, ma dopo aver passato un po’ di tempo a leggere quanto scritto dagli altri, è arrivato il momento di dire la mia sulla manifestazione di cui tutta la blogosfera sta parlando: il RomeCamp 2007. Parto dal principio, scusandomi per quello che sarà un post probabilmente lungo e "linkoso".

Partito da casa dell’amico che ci ospitava alle 9:15, ho raggiunto (grazie al fido navigatore installato sul mio cellulare) il Linux Club di Via Libetta alle 9.50. Fortunatamente ho trovato subito parcheggio nei pressi della sede scelta per il BarCamp e sceso dalla macchina mi sono subito imbattuto in Luca e Tommaso (vecchie conoscenze senigalliesi) che stavano andando a prendere un caffè; dopo i saluti di rito mi sono unito a loro ed abbiamo raggiunto il bar più vicino, dove siamo stati raggiunti da Antonio. Il tempo di fare due chiacchiere e siamo tornati alla sede del Linux, dove era ancora in corso l’allestimento delle sale. Appena entrato mi sono imbattuto immediatamente in Samuele, che era già con la sua macchina fotografica in mano; intorno a me tante facce, note e meno note. Un gruppetto sta amabilmente chiacchierando, ed è proprio lì che conosco Andrea, Teo, Gaspar; il piacere di associare un volto a quello che finora era soltanto un template o delle righe testuali è immenso. Antonio tira fuori i propri ebook reader  e subito si forma un capannello di persone intorno a lui, intente ad ammirare ed a chiedere spiegazioni sui suoi giocattoli. Inizio a girare per la sala (manca un guardaroba, le giacche stanno formando delle montagne) del Linux Club, piena di computer su cui gira Linux e monitor appesi a lunghi bracci snodati. Le persone cominciano ad attaccare i post-it con i loro talk sul grande tabellone suddiviso per sale (sono tre: la sala Torvalds, quella Tim Berners Lee e quella Page & Brin); io scelgo "a simpatia" la sala Page & Brin, scelta "sbagliata" perchè l’unica non attrezzata per presentazioni… ma poco male, avevo tre-slide-tre… 😛
Apre il "banco-registrazioni", e fortuntamente in poco meno di 10 minuti riesco a registrarmi e ritirare il "badge" artigianale (che ho sostituito immediatamente con un mio biglietto da visita) e la maglietta del BarCamp. 😛
Moltissimi sono alle prese con i computer presenti in sala e liberamente disponibili per chiunque ne avesse bisogno, per riportare in diretta le loro impressioni sul BarCamp (il più "continuo" è stato Teo); io ho fatto invece la scelta opposta: NIENTE computer per tutta la giornata (nonostante avessi il mio portatile dietro, e la connessione WIFI del Linux Club fosse abbastanza stabile, a detta di quelli che la stavano utilizzando), mi sarei dedicato SOLO alle persone ed agli interventi. Nel frattempo, alla lista delle conoscenze si aggiungono anche Stefano, Antonio, Marco, Antonella, Diego, Marina, Luca e Davide, mentre rivedo con molto piacere Stefano e Carlo, conosciuti in occasione della cena blogger a Roma)

Fra una chiacchiera e l’altra cominciano i talk, nella sala 3 (la Page & Brin) prima di me c’è Stefano, poi Claudio; gli interventi vanno avanti con scioltezza, anche se si accumula un leggero ritardo che fa cominciare la mia "presentazione" alle 12.45 invece delle 12.
Annuncio una presentazione NON convenzionale, ed infatti comincio parlando di web 2.0 dedicato al mondo del vino e termino con un mini-corso sulla degustazione dei vini, con tanto di mescita e "brindisi" finale… 😛

 Clicca sull’immagine per andare alla foto originale su Flickr
(thanks to Stefano)

romecamp_mylife_01.jpg 

I presenti (numerosi, la piccola sala era piena) sono interessati, fanno domande e per me è un piacere rispondere; c’è anche il tempo di stringere qualche "contatto", che potrà evolvere in future collaborazioni, chissà… 🙂
Lascio il campo a Simone ed al suo intervento su standard ed accessibilità, non prima di aver scambiato qualche battuta sul nuovo Windows Vista, che entrambi avevano sui nostri portatili… 🙂

Gli interventi sono tanti, io sono uno solo e non posso bilocarmi, purtroppo… 😛
Mentre gli altri approfittano del buffet gentilmente offerto da San Lorenzo, io continuo a girare senza sosta, cercando di ascoltare un po’ tutti gli interventi che si stanno tenendo (e riuscendo, in realtà, a non ascoltarne neanche uno per intero) 😀
Beh… in realtà una sosta la faccio… per aprire una bottiglia di vino (un Corte Barocca di Marco Maci, per Samuele che voleva avere "marca e modello") che è sopravvissuta alla mia "presentazione", a vantaggio di qualche amico che non aveva avuto la possibilità di essere presente al mio talk. 😉
Vittorio (conosciuto una mezz’ora prima) sta tenendo il suo talk sull’autoreferenzialità dei blogger, mentre nel frattempo è arrivato anche Giovanni (altra conoscenza della cena blogger di Roma); ogni tanto mi tocca uscire per andare a "ricaricare" il parcometro (a fine giornata avrò speso almeno 7 euro di parcheggio) ma è un piacere uscire a prendere una boccata d’aria fuori, considerata anche la piacevole temperatura di questa giornata romana.
Robin Good intanto "dà lezione" su come riuscire a vivere bloggando e guadagnando con AdSense (pare che ci si riesca decisamente bene) 😀
Mentre attendo l’intervento di Antonella e Cristian su Twitter (che sta slittando peggio di una Panda su una lastra di ghiaccio in discesa), approfitto per fermarmi ad un tavolo con Davide per fare il punto su una "questione" topsecret, ricevendo molti utili consigli dal guru Andrea (davvero simpaticissimo e bravissimo, una delle persone più disponibili che abbia mai conosciuto); il bello del BarCamp è anche questo: ti fermi e subito arriva qualcuno con cui discutere e confrontarti.

Arriva l’ora dell’atteso talk su Twitter, la sala è piena e subito la discussione diventa interessante e divertente: ne approfitto per "twitterare" in diretta, così come fanno contemporaneamente Luca, Antonio e Gaspar, mentre "dall’altra parte" (quella di chi non poteva essere fisicamente presente) si scatenano eio, catepol e molte altre persone (sorry, siete troppi per nominarvi tutti); intanto Dolmedia ritrasmette tutto in diretta web, a beneficio di tutto il mondo… 😛 Nel frattempo, Antonio girava armato di microfono alla ricerca di persone da intervistare per i suoi podcast.
Lele comincia a parlare di podcast audio e video: la sua presentazione è fantastica, ed attira l’attenzione di tutti i presenti. Il pomeriggio scivola via in un lampo, ed è già l’ora della presentazione di Luca su come "passare" dal blog alla carta stampata, senza essere geek; ho ripreso con la mia videocamera diversi brani del suo intervento (così come altre chicche interessanti, coma una mini-lezione di Robin Good ad Andrea e Davide), che conto di mettere online su YouTube qualcosa quanto prima.

Si è fatta sera, le presentazioni sono finite, ma… il meglio deve ancora arrivare, secondo me.
E’ in questa foto (ed in quello che stava avvenendo) è racchiuso lo "spirito" del BarCamp.

Clicca sull’immagine per andare alla foto originale su Flickr
(thanks to Maurizio)

BarCamp

All’improvviso un gruppetto di persone che per la maggior parte si sono conosciute quel giorno stesso, fanno partire una delle discussioni più interessanti che abbia sentito nella giornata, spaziando dal rapporto fra aziende da una parte e blogger e giornalisti dall’altra, all’organizzazione di un BarCamp su due giorni (Lele, ti sei impegnato a pensarci su…), alle serie TV americane viste in quel momento, a molto altro.
Subito dopo il bravissimo palmasco ha improvvisato, per lo stesso gruppo di persone che stavano seguendo Lele, una piccola lezione su Apple Aperture (che doveva essere il suo talk al BarCamp, ma che non ha più potuto tenere).
Credetemi, è stato davvero molto, molto, molto interessante e "costruttivo".

Chiuso il BarCamp, c’era ancora un’importante pratica da assolvere: la cena post-BarCamp, organizzata da Luca ed Emanuele.
Nel frattempo mi hanno raggiunto Mia e Federico, ed insieme a Stefano, Luca e qualcun’altro ci siamo incamminati verso il Pastarito sull’Ostiense, luogo scelto per la cena.
Dopo 15 minuti siamo tutti a tavola, e siamo 40 persone…
Il posto in sè non è niente di eccezionale, ma la compagnia è fantastica ed il cibo buono ed abbondante. Tra molte chiacchiere, tante risate, foto e qualche videoripresa (anche questa prossimamente su YouTube), si fanno le 23.00, e giunge il momento di salutarsi, come testimoniato da questa foto di Davide (che ha fatto un eccezionale live-blogging fotografico con il suo cellulare).

Le mie riflessioni: penso abbiate capito che per me è stato un evento davvero stupendo, che mi ha dato la possibilità di incontrarmi con PERSONE prima di tutto, e poi con blogger, tecnici ed esperti in svariati campi.
Avrei voluto seguire tutti gli interventi, ma alla fine ho ceduto alla tentazione di farmi travolgere dagli incontri, dalle chiacchiere e dalle "non-conferenze" che nascevano spontaneamente qua e là, finendo per perdermi gran parte dei talk programmati; pazienza, sarà per le prossime edizioni.
Il BarCamp (per me) serve anche a far nascere contatti, e non posso lamentarmi sotto questo punto di vista.
Bello, molto bello… e sicuramente da rifare, in futuro (ci sono già Marche e Matera in lavorazione, ed io sto già vedendo come fare per partecipare).
Personalmente non ho incontrato alcuna "blogstar pseudotecnica del cazzo", ma solo un sacco di persone interessanti, con le quali ho passato un giorno fantastico.

Un saluto ed un "grazie" alle tante persone che ho conosciuto ed un "alla prossima" a quelle che avrei voluto conoscere ma mi sono perso nel mare magnum del RomeCamp. 🙂

Jan 182007
 

Circa un mese fa sono stato contattato via e-mail dalla gentile signorina Natascha per conto di ZN, una società belga che si occupa di e-marketing a livello europeo, e che stava partendo con una campagna chiamata "Give voice to blogger" per conto di Nuance, casa produttrice di Dragon NaturallySpeaking, un noto software di riconoscimento vocale. A tal riguardo mi ha chiesto se fossi interessato a provare l’ultima release di questo software, per valutarlo e recensirlo nel mio blog. Mi ha quindi inviato l’ultima versione disponibile di Dragon NaturallySpeaking (la 9, in edizione Standard), che mi è arrivata un paio di giorni fa tramite corriere DHL. Appena ho avuto la possibilità, ho cercato di installarlo sul mio portatile, ma… questo software nella versione attuale è incompatibile con Windows Vista.

Scartata quindi la possibilità di installarlo sul portatile, l’ho installato su un altro computer (che monta Windows XP Pro SP2) senza alcun problema, scaricando direttamente l’aggiornamento alla versione SP1.
L’installazione è stata semplice e veloce, ed anche la fase di addestramento iniziale (svolta leggendo un brano di Beppe Severgnini) è stata rapida ed indolore (basta leggere un brano normalmente, come leggeresti un qualunque libro).
Terminato l’addestramento iniziale, ho seguito il breve tutorial introduttivo per imparare ad utilizzare al meglio le funzioni principali, e quindi…
eccomi qui! Tutto il testo che avete appena letto (e che leggerete) è stato "scritto" utilizzando questo software.

Il mio primo giudizio d’uso del programma è senz’altro positivo; il riconoscimento vocale è veloce e quasi perfetto, destinato a migliorare con l’utilizzo successivo. Bastano soltanto pochi minuti di addestramento (leggendo uno dei diversi testi a disposizione) per riuscire a scrivere velocemente e quasi infallibilmente del testo in una qualunque applicazione. Dragon NaturallySpeaking è stato pensato principalmente per l’inserimento di lunghi testi, e si comporta benissimo con l’editor di testo di WordPress, permettendo la scrittura di un post in un tempo considerevolmente minore. Certo, l’utilizzo di parole specifiche richiede un addestramento aggiuntivo (WordPress ad esempio), ma una volta addestrato anche parole complesse vengono riconosciute senza alcun problema.

Utilizzando Dragon NaturallySpeaking mi sono reso conto dell’evoluzione che hanno subito questi software nel corso degli anni; la prima volta che vidi utilizzare un software di riconoscimento vocale fu da parte di un mio amico, malato di distrofia muscolare, e che a causa della sua malattia non poteva comporre testo su una tastiera. Allora questo programma si chiamava Dragon Dictate, e costava oltre un milione delle vecchie lire; il riconoscimento vocale era lento e macchinoso, e richiedeva un hardware decisamente potente; adesso bastano un processore veloce e 512 MB di RAM per usufruire delle potenzialità di un software di riconoscimento vocale che traduce il parlato continuo in testo scritto.

Powered By Dragon NaturallySpeakingSicuramente utilizzerò questo software anche in futuro per la scrittura di altri post, così come lo utilizzerò per la scrittura di lettere, relazioni e quanto altro richieda l’inserimento di una grossa quantità di testo (oh, ben inteso, sono velocissimo nello scrivere alla tastiera ma ancora più veloce nel parlare). 😉

Ringrazio quindi Nuance e ZN per avermi dato la possibilità di testare in prima persona questa fantastica applicazione.

Jan 162007
 

infosecurity.jpg
Come ogni anno (da quando è nata, del resto, non mi sono perso un’edizione) la prima settimana di febbraio mi vedrà in trasferta per partecipare ad Infosecurity 2007, la fiera della sicurezza informatica, che si terrà a Milano dal 6 all’8 febbraio 2007.

Gli anni scorsi arrivavo il pomeriggio del primo giorno (perchè il primo giorno non c’era di solito niente di particolarmente interessante), presenziavo interamente il secondo giorno ed andavo via il pomeriggio del terzo giorno. Quest’anno, invece, il programma è particolarmente ricco ed interessante (specie in Area Demo, dove ci saranno diversi talk che seguirò) per tutti e tre i giorni… e di conseguenza la mia trasferta durerà più del solito.
Arriverò infatti a Milano il 5 febbraio nel pomeriggio, sarò in fiera per tutta i tre giorni di durata e ripartirò il 9 febbraio.

Vi segnalo alcuni (dei tanti) talk interessanti in programma:

6 Febbraio

  • Identità digitale: una sfida per il futuro
  • Voice Security & Privacy
  • Snort: ricette d’uso
  • Radio e sicurezza sistemi mobile sotto attacco: bluetooth & wifi pentesting teoria e implementazione
  • Sicurezza Web Lato Client: attacchi a Web 2.0

7 Febbraio

  • Tecnologie, norme e standard per la sicurezza delle informazioni
  • Documenti elettronici e normative
  • La sfida della security
  • Tematiche avanzate di SQL Injection: tool di testing e metodi di difesa

8 Febbraio

  • La sicurezza delle applicazioni web
  • La sicurezza per le PMI: l’importanza di salvaguardare le informazioni aziendali
  • Strumenti OpenSource di security assessment delle infrastrutture VoIP
  • Devianze – Come il malware sovverte le feature avanzate di Windows
  • VoIP insecurity trough reality
  • Il Social Engineering e la sua applicazione nel penetration testing professionale: tecniche di attacco, strategie per difendersi in contesti aziendali, case-study ed esercitazioni pratiche

Ovviamente NON è detto che riesca a seguire tutti questi eventi (anche perchè sarò impegnato in una serie di incontri con vendor e commerciali di diverse aziende), ma sono quelli che personalmente ritengo più interessanti.

Appena ho dato la notizia della fiera e della mia trasferta a Milano via Twitter, ho immediatamente raccolto i "vengo anch’io" di diversi tecnici/sysadmin/infogeek/blogger italiani… e dove ci sono blogger, tecnici ed appassionati… c’è anche una cena!!! 😀

E’ scattata quindi l’organizzazione della Cena Sicura 2007, per dare un minimo di convivialità ad un evento "freddo e tecnico" come Infosecurity… 😛
La cena è ovviamente aperta a tutti (tecnici e non, blogger e non, appassionati e… miiii, se dico tutti significa tutti!), e per dare un minimo di organizzazione si può far riferimento all’apposita pagina.
Eventualmente, potete segnalare a vantaggio di chi sarà presente in fiera alberghi che conoscete (io alloggerò, come per ogni mia trasferta a Milano, all’Hotel Metrò, (in C.so Vercelli, vicino Piazza Piemonte) molto carino e vicinissimo alla Fiera…. ed ha il WIFI in camera per tre euro al giorno!

Più avanti vi ricorderò come raggiungermi quando sono in trasferta… e poi quest’anno c’è Twitter 😀