Il titolo è volutamente scherzoso ed ironico, anche se… alla fine riflette in parte quello che mi sta succedendo (per chi non lo sapesse, Michael Arrington è il "patron" di Techcrunch). 🙂
Da un po’ di settimane a questa parte sono bombardato (e neanche io riesco a crederci) da inviti NON RICHIESTI per testare nuove applicazioni online (Web 2.0, ca va sans dir), partecipare a beta riservate ed esprimere un mio parere su segretissime nuove feature in via di sviluppo.
La cosa non può farmi che piacere, ovviamente… ma… mica è semplice trovare il tempo per testare e parlare di tutto quello che mi viene
proposto… 😛
Proprio per questo colgo l’occasione di questo post per parlare delle ultime due beta a cui sono stato invitato… e di NON parlare (perchè vincolato da un Non-Disclosure Agreement) delle nuove caratteristiche di un servizio di cui parlai in precedenza. 😛
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Quello che vedete sopra è l’invito per partecipare alla Beta privata di YorQA (applicazione di cui ignoravo l’esistenza, e devo ancora valutare l’utilità).
In pratica permette al possessore di un account YorQA di "rispondere" alle domande poste dai propri lettori e creare una "knowledge base" da tali risposte, potendole taggare e creando dei tag clouds.
Tali Q&A verranno pubblicate sul proprio blog tramite un apposito widget (che tanto vanno di moda, ultimamente)
I ricavi della pubblicità derivante da questo servizio saranno divisi tra YorQA e il "blogger" in questione (che secondo loro dovrei essere io) 😛
Potete vedere il funzionamento di YorQA direttamente sul loro blog.
Tramite il Contact Form del blog, invece, il team di FortiusOne mi ha invitato a dare un’occhiata al loro ultimo prodotto, GeoIQ.
GeoIQ è una piattaforma aperta per la realizzazione di analisi geospaziali. Utilizzando le loro API, gli sviluppatori possono creare dei mashup fra una fonti dati (come, ad esempio, la popolazione di una data area geografica) e mostrare tali dati in maniera visuale su delle mappe.
Nell’esempio sotto potete vedere rappresentato un confronto fra la densità di popolazione di San Francisco e quella di New York, realizzata utilizzando le mappe di Google, le API di GeoIQ e la ricerca locale di Yahoo Maps, e visualizzata sotto forma di "heatmap".
Un prodotto molto interessante, anche se rivolto ad un target "specifico" come chi fa analisi geostatistica (in prevalenza, ma non solo).
Infine… dulcis in fundo… posso dirvi che Box.net (di cui parlai qui) sta lavorando su delle nuove feature molto interessanti.
Purtroppo, come potete leggere sotto, non posso rivelarvi dei dettagli o farvi vedere alcunchè, essendo uno dei pochi (10 in totale) a poter esprimere un giudizio su tali nuove caratteristiche… 🙁
Questo è quanto, per il momento… in attesa di nuovi inviti… 😉