Mar 302005
 

Rieccomi qui, in tutta la mia verve (decisamente offuscata però dalle poche ore di sonno), ad augurarvi un rientro “indolore” al lavoro.
Stamattina ho gli occhi “modello fessura”, perchè fare le ore piccole ed andare al lavoro il giorno dopo sono due attività che mal si conciliano… 😀
Il motivo per cui ho fatto le ore piccole è la festa cittadina del mio paese.
Vorrei tanto parlarvi della storia di questa festa, quella della Madonna della Fontana, ma sono poco ferrato in materia.
Vi illustrerò invece (aiutandomi con alcune foto che ho scattato in questi due giorni) alcuni aspetti “sociologici” e mediatici che questa festa comporta.
Non aspettatevi analisi sociali o elucubrazioni del genere, però… sono un’informatico, mica un sociologo o uno psicologo… 😛
Ma… iniziamo con la galleria… 🙂

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Festa della Fontana - Lunedì 01 Festa della Fontana - Lunedì 02 Festa della Fontana - Lunedì 03

Queste immagini sono di lunedì sera. La festa si apre con la “benedizione dei camion”, dove centinaia di autotreni (ma anche molti mezzi agricoli ed alcune automobili) ricevono la benedizione della Madonna della Fontana, e portano in dono fiori (e sostanziose offerte per l’omonima Chiesa della Fontana).
Segue la benedizione il tradizionale spettacolo pirotecnico (che come avrete modo di vedere è una costante in tutta la festa).

Festa della Fontana - Martedì 01 Festa della Fontana - Martedì 02

Ed eccola, la Madonna della Fontana. La statua lignea, raffigurante la Madonna con bambino e due santi in adorazione, è portata in processione su un piedistallo, da 10 persone appartenenti ad una Confraternita, che si danno il cambio durante il percorso (che dura circa 6 ore). Il “diritto” di portare la Madonna è ereditario, e per avere l’onore di portare la Madonna i membri di questa Confraternita sborsano somme “considerevoli” (non so quanto di preciso, ma direi nell’ordine di centinaia di euro a testa).

Festa della Fontana - Martedì 03 Festa della Fontana - Martedì 04 Festa della Fontana - Martedì 05

Una delle tradizioni più antiche (forse quanto la festa stessa) è quella dei fuochi pirotecnici che vengono incendiati durante il passaggio della processione.
La statua della Madonna si ferma, e delle “batterie” di fuochi vengono accese (da alcuni dei pirotecnici più famosi d’Italia, come la soc. Fontana, eletta pirotecnica del mese dal portale del settore Fire-works.it).

Festa della Fontana - Martedì 06 Festa della Fontana - Martedì 07

Questo è invece, a parer mio, l’aspetto “meno intelligente” delle Festa. Gruppi di giovani (ma non solo, ci sono anche uomini sopra i 40) sprezzanti del pericolo (o forse solo stupidi), si divertono a correre davanti alle batterie, a circa 1 mt. dalle stesse, con lo stesso gusto (forse) che anima le persone che corrono davanti ai tori a Pamplona.
Inutile dirvi che ovviamente non si vince niente, se non magliette bruciate e sordità per diverse ore, quando va tutto bene…
Se poi si ha la sfortuna di cadere, o di attardarsi ed essere raggiunti dal fuoco… ahia…

Bonus video: Grazie a TORRENet sono disponibili per il download due video che mostrano le batterie di cui sopra (ed anche i corridori, of course!) [:D]
Video 1 (2.26 MB)
Video 2 (2.33 MB)
Sono davvero spettacolari, specie il secondo… dategli un’occhiata! 😉

Festa della Fontana - Martedì 08 Festa della Fontana - Martedì 09

Per finire un’immagine delle bellissime luminarie che fanno da cornice al corso principale del paese, ed una (non eccezionale come qualità, purtroppo) dello spettacolo pirotecnico serale, che chiude la giornata di martedì.

Termina qui la prima parte del mio piccolo “reportage fotografico”, che dovrebbe proseguire oggi (la processione esce anche oggi pomeriggio), e FORSE domani sera con l’esibizione (che sinceramente NON attendo con ansia) di Gianni Bella (chi cacchio è!!! Ditemi almeno una sua canzone famosa!!!!). 😀

Mar 292005
 

… anche se qualcuno, in fondo, l’ha sperato… 😀
In realtà mi sto godendo (approfittando del bel tempo, sole caldo e cielo limpido) la festa di cui ho parlato nel blog precedente, facendo un po’ di foto per “documentare” questa tradizione centenaria.
Anzi.. ho appena finito di mangiare, e fra un’oretta mi rivedrò con gli amici per seguire la “ritirata” della processione, ed i relativi fuochi pirotecnici.
… e domani al lavoro, sigh… 😛

Mar 262005
 

YAWNNNN!!!!
Buongiorno Giovy, e ben svegliato all’alba delle 10 di un sabato mattina…
Che bello NON andare in ufficio il sabato, cosa che per il sottoscritto succede solo nei festivi (come oggi) e nei mesi di luglio ed agosto, sigh…
Quindi eccomi qui, a casa, ancora in pigiama (e già vedo qualcuno inorridire… tranquilli, la webcam, se l’avessi, sarebbe spenta), a leggere gli ultimi feed.
E proprio dai feed dell’Ansa prima e di Repubblica poi vengo a sapere che… Jennifer Aniston pare stia divorziando da Brad Pitt!!!.
Si, lo so che normalmente non tratto di pettegolezzi e gossip, ma… il blog è mio e ne faccio quello che voglio! 😀
E comunque è solo per l’eccezionalità dell’evento in se, in quanto “da esterno” mi sono sempre sembrati la classica “coppia perfetta”, destinata a durare per sempre.
Ed invece, anche loro seguono le norme non scritte dello star system americano, che impongono di sposarsi e dopo divorziare, per intavolare immense bagarre giudiziarie fra tribunali, assegni e via dicendo.
Beh, buon divertimeno, Jennifer e Brad. 😛

Passiamo alle cose serie: avete deciso cosa farete a Pasquetta? Alcuni amici ed amiche blogger sono già partiti (emptyspiral & ilallallero, ad esempio… beate loro).
Io invece avevo in programma la classica “gita fuori porta” con gli amici, e la sera una cena di laurea.
Peccato che la simpatica donzella che avrebbe dovuto festeggiare lunedì sera abbia deciso di anticipare a lunedì a pranzo, e quindi… addio gita con gli amici… 😀
Vabbè… sarà per l’anno prossimo…
Quest’anno, inoltre, ho deciso (se ci riuscirò) di preparare per questo blog un piccolo “reportage” fotografico di quelle che sono le “tradizioni post-pasquali” del mio Paese, dato che nei giorni da lunedì a giovedì dopo Pasqua è festa (in onore della “Madonna della Fontana”).
Il giovedì, poi, c’è l’inimitabile concerto in piazza di qualche “big” della musica italiana (di solito sempre ex-big ormai in disarmo, ma alcune volte ci sono state piacevoli sorprese… solo alcune volte).
Quest’anno “voci di popolo” davano la presenza dei “Cugini di Campagna”, ma apprendo ora cercando su Internet che lo spettacolo in piazza sarà di… Gianni Bella (chi cacchio è!!!!!!) 🙁

Ad ogni modo… porgo a tutti i miei migliori auguri di Buona Pasqua, sperando che la possiate passare al meglio.
A presto! 😉

Mar 242005
 

Tutti (a meno che non viviate in qualche sperduta isola della Polinesia) avrete sentito parlare della vicenda di Terri Schiavo, e della battaglia legale che si è scatenata fra “pro” e “cons” la decisione del marito di lasciarla spegnere dopo 15 anni di agonia.
I genitori vorrebbero tenerla ancora in vita, il marito invece vorrebbe porre fine a questa “non vita” (è come un vegetale, da 15 anni…).
Per lei si sono mossi avvocati, tribunali, la Corte Suprema, persino il caro Giorgio (che invece di pensare alla vita dei suoi soldati che ogni giorno muoiono a decine in Iraq, si accanisce per prolungare quella di Terri).

Sono stato lungamente indeciso se parlarne o meno…
Oggi ho deciso di farlo, e per esprimere la mia opinione.
Opinione secca, assoluta (e che vorrei fosse applicata al sottoscritto, se mai dovessi trovarmi nella stessa situazione): io mi sarei comportato come il marito… avrei deciso di “staccare la spina”.
Trovo assolutamente ingiusto, sbagliato e crudele (si, per me il comportamento dei genitori di Terri è crudele) voler continuare a far soffrire una persona che da 15 anni non ha più ragioni di vita.
Dopo i primi anni si perde la speranza (ed infatti il marito si è fatto un’altra vita), ed ora è giusto (per me) che la povera Terri riposi in pace.
Prendere una decisione come quella presa dal marito di Terri deve essere difficile. Molto difficile. Ed estremamente doloroso.

Non sono a favore dell’eutanasia “indiscriminata”, per ogni caso.
Ma NON sono assolutamente favorevole ad un accanimento terapeutico (ed ancor di più “legale” e mediatico) come questo.
E’ vero… un genitore vorrebbe avere sempre il proprio figlio vicino, ma… la loro figlia loro non ce l’hanno più vicina da 15 anni.
Ed allora… lasciatela andare… non fatela continuare a soffrire…

Qualche giorno fa ne parlavo con mio padre.
Lui ha detto (presente mia madre, e parole testuali): “Se dovesse succedere a me, staccate la spina”.
Mia madre gli ha risposto: “Io non lo farò”.
Mio padre si è rivolto a me ed ha detto: “Allora fallo tu”.
Gli ho risposto: “Non so se ci riuscirei, ma non ti farei soffrire così, per così tanto tempo”.

Mar 212005
 

Gillette M3 PowerBuongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
Spero mi abbiate dato retta, e vi siate riposati/divertiti/fatto tanto sesso.
Il mio week-end è stato (come quasi sempre) di assoluto riposo, incluse però una serata “tete a tete” con la mia dolce fanciulla in un bel locale, ed una pizza con amici ieri sera (ivi compreso l’attraversamento di un banco di nebbia modello “Pianura Padana”, con visibilità di 1 mt…. forse… per alcuni KM.)
Non del mio week-end in se voglio parlarvi, però, ma di come è cominciata la mia domenica mattina, ovvero con… la rasatura!
Io ho un pessimo rapporto con i rasoi.
Sarà per la pelle particolarmente delicata, sarà perchè fondamentalmente mi rompo le palle a farmi la barba.
Proprio per questo, quindi, faccio la barba normalmente una volta a settimana, di solito il lunedì mattina.
Questo significa che a fine settimana sembro “uno dei due ladroni che hanno crocifisso insieme a Gesù” (definizione realmente attribuita al sottoscritto sabato mattina).
Però… questa domenica avevo un motivo “valido” per farmi la barba: il test del nuovo rasoio Gillette M3 Power (tutte le info qui).

Acquistato alcuni giorni fa perchè “dovevo comprarlo, in quanto rasoio tecnologico”, l’ho comprato con una certa diffidenza. Perchè:
1) un rasoio che vibra? Cacchio… mi massacrerà la faccia!
2) costa una botta: 15 € con due lamette incluse, e le ricariche (4 lamette) costano 11 €.
3) cosa lo prendo a fare, se mi faccio la barba una volta ogni tanto?
Ma… era molto “hi tech”, e quindi DOVEVO prenderlo… 😀

Torniamo alla rasatura di domenica mattina.
Scarto il rasoio (molto bello come design, e più grande come impugnatura del Mach3 Turbo che usavo prima, il che lo rende più pratico per la mia “manona”), verifico che funzioni il motorino (la batteria è inclusa), mi armo di gel da barba Gillette (quello l’ho sempre usato) e faccio rotta verso il bagno… 😀
Doccia propiziatoria per placare gli Dei delle Abluzioni, e… in accappatoio… mi glasso la faccia con la schiuma da barba, inizio a far “vibrare” il mostro verde, lo accosto alla faccia (un po’ preoccupato) e… spettacolo!
Innanzitutto, la prima sensazione che si prova è assolutamente piacevole, ed è quella di un micromassaggio mentre ci si rasa, che rende decisamente più allettante un’operazione per me sgradevole. Pensavo fosse “pericoloso” accostare qualcosa che taglia e vibra alla gola, ma non è affatto così, la microvibrazione non solo NON disturba o rende difficoltosa la rasatura, ma la agevola!
Ho provato a fare delle “passate” comparative per testare l’effettiva utilità della vibrazione nel taglio della barba (è stata introdotta per migliorare il taglio, non per massaggiarci la faccia!), ed effettivamente la barba viene tagliata “meglio e prima”, rispetto ad una passata con la vibrazione disattivata.

Giudizio conclusivo: ottimo, davvero ottimo.
Mi piace molto la sensazione che si prova nel radersi, e di sicuro ciò mi invoglierà a farmi la barba più spesso (niente più “effetto ladrone”, quindi…).
Inoltre il fatto di passare meno volte per tagliare tutta la barba limita le irritazioni, fattore da non trascurare.
Piccolo svantaggio di tutto ciò: il costo delle lamette, che NON è affatto trascusabile.
Considerato che ciò aumenterà (presumibilmente) la frequenza delle mie rasature, non vorrei cadere in povertà per le lamette da barba… 😀

Mar 122005
 

HP Pavilion dv1168EA E’ sabato… ultimo giorno della settimana e giorno tradizionalmente riservato a tutti i peggiori incasinamenti (chissà come mai, ma gli utenti il sabato diventano ingestibile… sarà il malcontento di essere costretti a lavorare in un giorno normalmente riservato al riposo… mah).
In ogni caso, stamattina ho deciso di scrivere una piccola recensione NON tecnica del mio HP Pavilion dv1168EA, comprato qualche settimana fa perchè in parecchi mi hanno scritto in mail (o nei commenti) chiedendomi un parere dall’uso di questo portatile.
Ragion per cui metterò da parte i benchmark, i grafici, le schede tecniche e tutte ste cosine che farebbero la gioia dei geek, e vi darò le mie impressioni “da utente”, paragonandole ad altri portatili che mi sono passi per le mani.
Per parlarne, però, è meglio riassumere un attimo almeno le caratteristiche tecniche:

HP Pavilion dv1168EA (la brochure in pdf la trovate qui).
– Microsoft® Windows® XP Home Edition
– Tecnologia Mobile Intel® Centrino™, Processore Intel® Pentium® M 735 Tecnologia avanzata Intel® SpeedStep®
– 1024 MB DDR PC2700 a 333MHz (2×512 MB)
– 80 GB Disco fisso EIDE, ATA 100 4200 rpm
– Monitor TFT WXGA BrightView Widescreen da 14,0”
– Intel® Extreme Graphics 2
– Fino 64 MB di memoria video condivisa
– Interfaccia IEEE 1394
– DVD Writer dual format (+/-R +/-RW)
– Connessione di rete wireless Bluetooth®
– Lettore di supporti digitali (6 in 1) (xD, SD, Smart Media, Memory Stick, Memory Stick Pro, Multimedia Card)
– LAN wireless integrata Intel® Pro/Wireless 2200 802.11b/g
– HP Mobile Remote Control

Recensione:
Le dimensioni ed il peso: è un portatile piccolo, salta subito all’occhio. Con il suo peso di 2.4 KG e le dimensioni di 334 x 235 x 30 mm (38,6 mm sul lato posteriore) è possibile infilarlo agevolmente in qualunque borsa per notebook e portarselo dietro senza rischiare di slogarsi una spalla, ed io sono riuscito a metterlo agevolmente in una borsa nella quale il mio Acer Travelmate 292 non sarebbe entrato neanche a pensarlo. E’ molto più “corto” di un normale portatile, merito anche del display in formato “wide”.
Finiture e design: ottime finiture, ben rifinito nei particolari ed assemblato in modo impeccabile. Da una sensazione di solidità notevole, ed il sistema di blocco del display utilizza due gancetti in acciaio, che sicuramente non si romperanno così presto…
Aprendolo ci troviamo di fronte ad una tastiera standard, che ho trovato un po’ “cedevole” alla pressione. Sul lato superiore ci sono i tasti del sistema QuickPlay e quelli per la gestione di audio/video, nonchè il pulsante per l’attivazione dei sistemi wireless.
Tutti i tasti funzione superiori hanno una “retroilluminazione” blu scuro molto bella, che al buio da un bel tocco di fascino a questo portatile.
Il touchpad è molto particolare: ha una superficie ruvida, molto piacevole da utilizzare e capace di dare un feedback migliore di un classico touchpad liscio. E’ inoltre presente un pulsante per attivarlo/disattivarlo, immediatamente sopra lo stesso.
Il display: è stupendo! In formato WXGA da 14.0″, utilizza la tecnologia BrightView (simile alla TrueBright di Sony) ed ha una risoluzione nativa di 1280×768. Non ho trovato (per fortuna) neanche un pixel bruciato, ed è davvero un display superiore alla norma. Molto luminoso, rivestito da un pannello nero lucido (che non crea comunque fastidiosi riflessi).
Connettività “fisica”: tre porte USB 2.0 (disposte sui due lati “corti” del notebook), una FireWire, modem ed Ethernet sul lato sinistro (scelta inconsueta, di solito sono sul lato posteriore), VGA ed S-Video per collegarla ad un televisore.
Connettività wireless: WI-FI 802.11g (a 54 MBit teorici) e BlueTooth classe II. La “portata” del wireless (così come la sua velocità) dipende molto anche dall’infrastruttura alla quale si appoggia, ma l’ho trovata molto “performante”, e mi ha permesso di utilizzarlo tranquillamente da ogni stanza di casa (e casa mia è grande…). Il BlueTooth ha la solita portata di classe II, ovvero 10 metri, e non ho avuto modo di testarlo a distanze maggiori (anche perchè forse non ne ho avuto bisogno). Da notare che per usare il Bluetooth è necessario installare il software apposito (il classico pannello di controllo Widcomm) dal software setup del notebook.
Memorizzazione dati Il disco rigido da 80GB gira a 4200 RPM (non velocissimo, quindi, ma capace di fornire prestazioni accettabili), ed è presente un multilettore 6in1 di schede di memoria. Per avere un sistema più performante bisognerebbe sostituirlo con un disco a 7200RPM, ma di taglio inferiore.
Il masterizzatore DVD dual standard presente è molto veloce (per essere quello di un portatile) e mi ha permesso di scrivere benissimo un supporto Verbatim certificato 8x alla massima velocità. NON è Double Layer, ma… alla fine… io nonostante abbia un masterizzatore Double Layer da moltissimo tempo sul mio computer fisso, non ne ho masterizzato mai neanche uno (perchè costano molto e sono difficili da reperire).
Prestazioni CPU e durata batterie: la CPU (un Pentium M735, con 2 MB di cache) è in linea con le normali performance di un processore Dothan, anche se ad essere sincero non mi è parsa particolarmente “scattante”. Mi ha fatto il SuperPI (calcolo del Pi Greco) da 1 MB in 50 secondi. Il mio portatile precedente (un Dothan 1.5 GHz) me l’ha fatto nello stesso tempo. Mah…
Durante l’utilizzo il portatile scalda in maniera accettabile, ma vi sconsiglio di tenerlo sulle gambe scoperte…
La durata delle batterie… mmm… forse è questo l’unico punto dolente di questo portatile…
Con il wireless attivato (WI-FI e Bluetooth, che si attivano INSIEME premendo l’apposito tasto), la CPU in modalità risparmio energetico (che gira quindi a 600 MHz) ed il disco rigido sempre attivo, si riescono a fare sulle due ore e mezzo, tre al massimo. Spegnendo il wireless qualcosa si guadagna, ma neanche tanto…
Come termine di paragone ho il mio Centrino precedente, un Dothan a 1.5 GHz, che tirava anche 4 ore con il wireless attivo, e ben 5 ore senza connettività wi-fi. Forse la batteria non particolarmente “capiente”, forse il processore che “ciuccia” un po’, forse il fatto di dover tenere tutte e due le interfaccie wireless accese insieme (cosa perfettamente inutile, per me)… sta di fatto che la durata NON è eccezionale.
Nessun problema per la rumorosità: le ventole si attivano di rado, e comunque sono molto silenziose.
Prestazioni audio e video: la scheda video (integrata, una Intel Extreme Graphics 2) ha delle buone performance per le applicazioni da ufficio, ma nonostante sia una scheda con funzioni 3D probabilmente non riuscirebbe a darvi un buon feedback nei giochi di ultima generazione. Considerate inoltre che NON ha memoria dedicata, ma ne ruba 64 MB al sistema (che comunque con i suoi 1024 MB di serie non ne soffre in alcun modo). La scheda audio è integrata ed è di buon livello. Superlativo è invece l’audio che viene fuori dai due speaker Harman/Kardon di serie, con un suono davvero di alto livello (per un portatile, ovviamente).
Dotazione software: di buon livello, con molte applicazioni utili all’uso quotidiano (ed anche qualcuna inutile per me, tipo Microsoft Works Suite).
Il sistema QuickPlay: qui vorrei spendere qualche riga. Il sistema QuickPlay (proprietario HP) vi permette in pratica di utilizzare il portatile come un sistema audio-video senza doverlo accendere (e caricare quindi il sistema operativo).
Una serie di pulsanti dedicati vi permette di avviare il QuickPlay e di gestirlo senza nessun problema, tenendo il sistema operativo “lontano” dai vostri DVD o dalla vostra musica.
Una interfaccia semplice da usare, molto chiara e razionale, vi permetterà di disporre di un “media center” senza dovervi piegare ad utilizzare quello di Microsoft (e che comunque vi sconsiglio).
Inoltre il Pavilion dispone di un telecomando (in dotazione di serie, ed alloggiabile nello slot PCMCIA) che vi permette di gestire totalmente il sistema QuickPlay, e di interagire con i software di riproduzione audio/video che girano sotto Windows.

Considerazioni finali: un gran bel prodotto, sotto tutti i punti di vista. Se vi serve un portatile leggero per lavorare, con un ottimo display e che vi permetta di godervi anche un bel film in DVD all’occorrenza, è il portatile giusto per voi.
Se prevedete di utilizzarlo parecchio “in giro”, ricordatevi di portare con voi l’alimentatore.
Se volete giocarci… forse vi conviene prendere un’altro portatile, o un computer fisso. 😀

Mar 032005
 

AHHHHHHH!!!!!
Pensavate mi fosse sfuggito (o avessi deliberatamente evitato di parlarne).
Ed invece NO, eccomi qui…
Come sono felice… in questo periodo le cazzate regnano sovrane, e pare ci sia una segreta gara a premi (con un milione di voti e di posti di lavoro come premio) per il vincitore (o i vincitori).
Da ieri, però, abbiamo un’ottima rosa di candidati per il mese di marzo: potete scaricare la lista in formato pdf qui.
Ma cosa potranno mai aver fatto questi simpatici figuri per meritare un premio così importante?
Hanno sottoscritto il… “Patto di Sanremo“.
Già il nome… “Patto di Sanremo”, nel periodo di Sanremo, non brilla certo per originalità…
Aggiungiamoci anche degli echi storici poco piacevoli (Patto di Varsavia, Patto di Londra…), ed una sana voglia di incul…care agli utenti un uso “consapevole” dei sistemi P2P, ed avremo questo ottimo cocktail a base di veleno, da servire rigorosamente amaro.

Il Patto di Sanremo in pillole (Fonte: Punto Informatico)
Il “patto” in realtà è un’intesa fra i sottoscrittori che mira a creare un ambiente digitale definito “sicuro”, pensato per incoraggiare chi detiene i diritti sui contenuti a metterli a disposizione sulle reti telematiche “creando così un punto di confronto e di collaborazione tra quanti sono impegnati nella diffusione della cultura on line: il Governo, i fornitori di connettività, i titolari dei diritti, le case di produzione musicale, cinematografica, televisiva, editoriale, di intrattenimento, nonché i gestori delle piattaforme distributive (QUI il pdf).

In teoria vorrebbe essere un modello legale per la fruizione di contenuti online… in teoria…
In pratica (ed in estrema sintesi) non è altro che il voler ribadire i concetti della Legge Urbani, cercando di coinvolgere provider, associazioni dei consumatori, e sopratutto le lobby dei diritti audiovisivi (SIAE, FIMI, AFI e compagnia brutta) che tanto hanno spinto (e continuano a spingere) per criminalizzare gli utenti dei sistemi P2P (ma non solo).
Inutile spiegare a questi signori che shop online di musica legale come l’iTunes Music Store NULLA hanno a che vedere con i sistemi P2P, come sono stati definiti erroneamente.

Ma… attenzione, utenti!.
Il ministro Stanca ha ripetuto diverse volte, durante gli ultimi giorni, che “gli utenti comuni, ovvero quelli fruiscono in proprio di contenuti digitali, anche se di provenienza illegale, stiano tranquilli. Per loro non ci sarà la mano pesante, ma solo delle sanzioni pecuniare”.
Sanzioni pecuniarie il cazzo! C’è L’ARRESTO!!!
La Legge Urbani, allo stato attuale, prevede l’arresto e la detenzione per chi usufruisca illegalmente di contenuti protetti da copyright PER TRARNE PROFITTO, e non solo per FINI DI LUCRO.
Ovvero… scaricate un mp3? Andate in galera!!!
Nulla è cambiato, anche se qualcuno vorrebbe far credere agli utenti il contrario.
Non bevetevi le chiacchiere, continuate a seguire questa aurea regola (che continuo a ripetere fino allo sfinimento agli utenti del canale di supporto #emule-italian): scaricare materiali protetti da copyright (audio/video/testo/software) è REATO PENALE in Italia. E’ possibile utilizzare il P2P in modo assolutamente legale, ed i materiali free non mancano di certo! Regolatevi di conseguenza.

… ed ora non correte a scaricarvi i CD di Sanremo… fate i bravi… 😀

Aggiornamento ore 11.00:
Dopo averlo aggregato sul Journal, mi sono reso conto che ieri The Rat Race ha scritto un articolo sullo sullo stesso tema e con praticamente lo stesso titolo. Ovviamente non l’avevo ancora visto, e dopo averlo letto vi consiglio di fare altrettanto (se siete interessati all’argomento, ovviamente), perchè affronta lo stesso problema da un diverso ed interessante punto di vista.