Sep 202008
 

Tutti (o quasi) conoscete Tumblr e la “rivoluzione” che ha portato nel mondo del microblogging.
In pochi, però, conosceranno il servizio che vi presento oggi e che ha delle interessanti potenzialità.

Soup è un nuovo servizio di microblogging che unisce alle feature presenti in Tumblr (ovvero la possibilità di inserire velocemente post, immagini, video, quote ecc.  tramite dashboard o bookmarklet) una inedita (per questo genere di servizi) funzione di lifestreaming che rende possibile aggregare in Soup anche contenuti prodotti da altre piattaforme come:

  • Tumblr
  • Flickr
  • Delicious
  • Digg
  • Ipernity
  • Last.fm
  • Mister Wong
  • Twitter
  • Plurk
  • Sevenload
  • Yigg
  • YouTube
  • StumbleUpon
  • Vimeo
  • Zooomr
  • Feed RSS

Interamente AJAX powered, presenta un’interfaccia semplice ed intuitiva che, a differenza di Tumblr, vi permette di “postare” direttamente dalla vostra pagina senza dover ricorrere alla dashboard o alla bookmarklet.

Tramite il pannello di controllo (slide in laterale) è possibile personalizzare gli elementi dell’interfaccia da mostrare, cambiare skin (scegliendola fra le quattro già presenti o creandosela via CSS come in Tumblr), impostare il posting via mail ed il dominio personalizzato, aggregare le fonti del proprio lifestream, gestire i gruppi.

Tutte le modifiche all’interfaccia appaiono in tempo reale, mentre i nuovi elementi del lifestream vengono scaricati e resi disponibili per la visualizzazione dopo un refresh.

Soup è una delle sette startup vincitrici del Seedcamp 2008, e ciò significa che riceverà fondi ed investimenti dai vari venture capitalist interessati.

Ah… stavo cercando di dare “forma” ad un lifeblog che aggregasse un po’ dei miei contenuti (principalmente foto, ma anche testi e foto prodotte “in mobilità” via iPhone) ed ho scelto Soup come piattaforma. Potete trovare questo esperimento qui: http://life.giovy.info.
Tutti i contenuti postati dall’iPhone vengono da un Tumblr che li riceve direttamente da Tumblrette, una fantastica applicazione che rende semplice e veloce postare su Tumblr.

Giudizio di Giovy: se amate Tumblr ma cercate “qualcosa in più” per renderlo più flessibile e potente, Soup.io potrebbe essere la soluzione giusta. Al momento non dispone ancora di API pubbliche ma… non dubito arriveranno in futuro, insieme a molte altre interessanti feature.

Sep 172008
 

Un po’ di tempo fa mi trovai a raccontarvi di un ottimo acquisto che feci quasi casualmente, ovvero un paio di auricolari Creative EP-635.
Molto buoni… ne fui subito entusiasta e ve ne parlai in termini più che positivi (considerando anche rapporto qualità/prezzo). Purtroppo anche mia sorella ne fu molto entusiasta, e me li “rubò” subito dopo (in realtà glieli regalai io) 🙂
Trovatomi nella condizione di doverne prendere un paio di nuovi, la mia scelta cadde su un prodotto di fascia leggermente più alta (ed anche un po’ più costose), ovvero delle Sennheiser CX 400; ottime, senza dubbio… non mi fecero rimpiangere di certo le Creative che avevo abbandonato.

Grazie ad Amelia di Text100 (per avermi gentilmente inviato il prodotto di cui vi sto per parlare), sto utilizzando da qualche giorno un paio di auricolari Philips SHE9850.

Gli auricolari Philips SHE9850 sono (al momento) il top di gamma fra gli auricolari prodotti da Philips.
Caratterizzati da un design raffinato e da una grossa cura per i particolari che si vede già dalla confezione (una scatola in metallo molto stylish, con avvolgicavo e accessorio per la pulizia della cuffia), questi auricolari sono dotati di trasduttori ad alta definzione, un design Angled Acoustic per una migliore trasmissione dell’audio, contatti placcati in oro ed altre caratteristiche tecniche avanzate che potete trovare nella scheda prodotto direttamente sul sito di Philips.

Ma… più che delle caratteristiche tecniche, volevo parlarvi delle mie impressioni d’uso. NON sono impressioni d’uso “tecniche”, scritte ascoltando determinati brani campione accuratamente scelti per mettere in evidenza questa o quella caratteristica, quanto impressioni d’uso di un normale utilizzatore che ama la musica e cerca di ascoltarla “al meglio” (che le sue tasche gli possano permettere, perchè sono sicuro ci siano cuffie molto più avanzate di queste ma anche tre o quattro volte più costose).

Ho utilizzato queste cuffie per ascoltare diversi generi musicali sul mio iPhone, impostando un’equalizzazione che enfatizzasse le caratteristiche proprie di ogni genere musicale (es: equalizzazione “rock” per la musica di questo tipo, classica per la musica classica ecc), perchè non avrebbe senso utilizzare un’equalizzazione “flat” (che però avrebbe messo tutti i brani allo “stesso livello”) del momento che nella realtà non la utilizzo.

Isolamento acustico: sono auricolari del tipo “in-ear”, che vi isolano dal mondo attenuando moltissimo i suoni esterni; l’isolamento di questi auricolari è molto efficace (e più efficace sia delle Creative che delle Sennheiser), le spugnette in dotazione (di diverse misure e diversi materiali, ce n’è anche un paio in spugna oltre le tre paia in silicone) aderiscono perfettamente all’orecchio anche grazie alla diversa forma rispetto ai modelli precedenti. In queste condizioni potete utilizzare un volume d’ascolto notevolmente più basso rispetto alle altre cuffie.

Qualità audio: qui entra in gioco l’ascolto puro, effettuato scegliendo brani convertiti in AAC da CD audio con l’impostazione predefinita di iTunes. Al mio orecchio (da normale ascoltatore, ripeto) la resa delle diverse tonalità è davvero molto buona. Normalmente gli auricolari “cadono” sulle tonalità basse, difficili da riprodurre con elementi così piccoli; a tal scopo ho mandato in play diversi brani caratterizzati da un basso molto presente e… wow, il “basso” era davvero basso, non gracchiava nè distorceva in alcun modo. Le tonalità medie sono perfette (beh, difficile non lo fossero) mentre quelle alte sono limpide e vibranti. La differenza rispetto alle Creative è percepibile, rispetto alle Sennheiser un po’ meno (sono pur sempre auricolari di buona qualità). Come dicevo su, si nota tanto la differenza rispetto all’isolamento (davvero di livello superiore) ed all’impatto che produce sulla musica che si ascolta.

Prezzo: unica “nota negativa” di questi auricolari è il prezzo; su Internet le si trova fra gli 80 ed i 100 euro, che per un paio di auricolari non è proprio pochissimo (le creative costavano 35 euro, le Sennheiser 60 euro).

Giudizio di Giovy: beh, il giudizio non può essere che positivo, visto il livello di prodotto di cui si parla. Il rapporto qualità/prezzo può anche essere buono, se si pensa che anche spendendo cifre doppie o triple si ottengono incrementi audio non proporzionali, ovviamente. NON sono auricolari destinati ai puristi del suono (che oltretutto probabilmente non le utilizzerebbero mai con audio “lossy” come mp3 o mp4) ma a chi cerca “qualcosa in più” rispetto ai normali auricolari in-ear in commercio, ed è disposto a spendere “qualcosa in più” per ottenere questa differenza.

Sep 082008
 

Mi si passi il termine “medico” di sindrome (è volutamente esagerato) ma… è per rendere bene l’idea di quello che significa possedere un iPhone e del perchè l’abbia scelto (e ne sono immensamente felice) rispetto al Nokia E71 (diverse persone mi hanno chiesto appunto il perchè di tale scelta).

Ho iniziato a pensare al termine “sindrome” un paio di giorni fa, in una circostanza precisa: ero con un amico in attesa di un terzo amico, che tardava ad arrivare. Allora lui prende dalla tasca il suo BlackBerry Pearl, scorre la rubrica con il “mouse” centrale, sceglie il numero e lo chiama.
Io, al suo fianco, ho assistito all’intero processo e… vi giuro… ho pensato: “Cavoli che interfaccia preistorica!”.

E lì ho realizzato che, dopo aver usato un iPhone per due settimane, probabilmente non sarei più riuscito ad usare un “vecchio” cellulare (usare si legga come: possedere ed usare un normale cellulare come telefono unico, non certamente come impossibilità globale): utilizzando un iPhone si perde il concetto di “menù testuale”, di sfogliare diversi sottomenù per accedere alle varie funzioni del telefono, di uno schermo “microscopico” ecc.
Possedere ed usare un iPhone cambia davvero il proprio modo di concepire il telefono (ed è una cosa che NON si verifica con gli smartphone Windows Mobile, ancora molto legati ad una “vecchia” logica cellulare: l’iPhone è totalmente diverso.

Se non avete mai usato un iPhone probabilmente avrete difficoltà a capire realmente quello che sto dicendo (e sarete liberi di pensare stia esagerando), ma… provatelo… e vedrete che difficilmente riuscirete a tornare indietro.
Non riuscirei più a stare senza una rubrica contatti “ricca” come quella dell’iPhone (non che quella dei Nokia fosse male, tutt’altro… ma quella dell’iPhone è ad un altro livello), non riuscirei più ad utilizzare un browser mobile diverso dal Safari Mobile dell’iPhone, ho “fatto fuori” il Moleskine cartaceo che avevo (e che occupava tanto spazio nel marsupio) sostituendolo con Moleskinery+ (che mi permette di inserire nelle note anche istantanee o appunti vocali).

Aggiungo: il software per la correzione predittiva dei testi di cui dicevo peste e corna subito dopo l’acquisto, ha imparato il mio modo di scrivere… ed ora è più un’utilità che un fastidio (mi corregge errori di battitura a volte “intenzionali”, proprio per farmi correggere ed evitare di dover scrivere altre lettere).

Concludendo: avere un iPhone non espone il proprietario a nessuna “sindrome” reale, sia chiaro… ma provatelo per uno o due giorni… e poi mi saprete dire… 🙂

Sep 052008
 

E’ da un po’ che la domanda mi frulla in testa, e l’aver “messo mano” alla musica che ascolto (causa passaggio dal mio vecchio iPod nano all’iPhone) ha fatto si che questa curiosità malsana prendesse corpo nell’interrogativo: “Cosa c’è nel vostro iPod?
Ovviamente la domanda va letta come “Quali album completi avete nel vostro lettore mp3?“, perchè da queste parti non si è mica razzisti e si accettano tutti i lettori mp3, non solo quelli con una Mela su… 😛
Ho scelto inoltre di chiedervi solo degli album completi perchè fare una lista dei singoli mp3 sarebbe una pazzia (beh, potrebbe essere una pazzia anche la lista degli album completi se avete un iPod Classic da 160 GB) 😀

Naturalmente, come portatore sano di curiosità, vi propongo la mia personale playlist… e NON BARATE, se avete qualche album di Nino D’Angelo o Gigi d’Alessio, non fate finta di scordarvelo… che di “fighi” che si fingono fini conoscitori di musica colta su Muxtape ce n’erano già troppi… 😛

iPhone di Giovy (lista per ALBUM in ordine alfabetico):

  1. … And Justice For All – Metallica
  2. Demon Box – Motorpsycho
  3. Devils & Dust – Bruce Springsteen
  4. Disease – GGFH
  5. Divenire – Ludovico Einaudi
  6. Garage, Inc – Metallica
  7. Go, The Very Best of Moby – Moby
  8. Greatest Hits – Red Hot Chili Peppers
  9. Hotel – Moby
  10. How To Dismantle An Atomic Bomb – U2
  11. ll Volo a Colazione – AA.VV. selezionati da Fabio Volo
  12. In Time: The Best of R.E.M. – R.E.M.
  13. Individual Thought Patterns – Death
  14. Into The Wild – Eddie Vedder
  15. Jar Of Flies – Alice In Chains
  16. Load – Metallica
  17. Master of Puppets – Metallica
  18. Maxinquaye – Tricky
  19. Metallica – Metallica
  20. Mezzanine – Massive Attack
  21. Nome e Cognome – Ligabue
  22. Notte della Taranta 2003 – AA.VV.
  23. Ovunque Proteggi – Vinicio Capossela
  24. Psalm 69 – Moby
  25. Remanufacture – Fear Factory
  26. Sehnsucht – Rammstein
  27. Stars: The Best of 1992-2002 – The Cranberries
  28. Studentessi – Elio E Le Storie Tese
  29. Ten – Pearl Jam
  30. The Best of 1980-1990 & B-Sides – U2
  31. The Best of 1990-2000 – U2
  32. The Best of Deicide – Deicide
  33. The Burning World – Swans
  34. The Crow O.S.T. – AA.VV.
  35. The Ethereal Mirror – Cathedral
  36. The Fat of The Land – Prodigy
  37. The Ghost of Tom Joad – Bruce Springsteen
  38. The Key – Nocturnus
  39. The Magic Of – Enya
  40. Troublegum – Therapy?
  41. Vivere in Italia (single) – Nino Moroni
  42. Vs. – Pearl Jam
  43. Wop – Raiz

Come potete vedere è una raccolta decisamente eterogenea, con un po’ di musica italiana (Ligabue, Capossela, Einaud, iil simpatico Nino Moroni gentilmente regalato e promozionato da Zeno), un po’ di rock ed un po’ di pop estero, una spruzzata di musica elettronica ed una di thrash/death metal (amori di gioventù mai abbandonati come l’album dei Nocturnus, il primo album death metal che ascoltai in cassetta nel 1992).

Se avete voglia di perdere qualche minuto a trascrivere la lista dei vostri album (e magari far conoscere il vostro lato nascosto, così come un po’ di musica interessante), siete i benvenuti… 🙂
Inutile dire che sarei molto curioso di ascoltare le playlist di noti esperti del settore come Enrico, lo stesso Zeno, Matteo o Federico, fra i tanti… 🙂

Aug 182008
 

Ormai è ben più di una settimana che sono tornato dalle mie ferie (una settimana ed un giorno, per la precisione) e devo ancora fare i conti con il trauma del rientro al lavoro (anche se al lavoro ci sono tornato già dal giorno dopo).
In realtà volevo aspettare ancora un po’ per scrivere questo post per farlo coincidere con la disponibilità di qualche foto da farvi vedere ma… beh… diciamo che le foto le vedrete “presto” (si fa per dire).

Perchè il titolo di questo post non parla della Sicilia ma dei blogger siciliani? Semplice: perchè, nonostante la Sicilia sia una terra splendida, i blogger siciliani sono ancora meglio… e lo dico sinceramente.

L’idea di questo tour siciliano nacque a Roma durante l’evento Tiscali, proprio grazie all’invito di Roberto… che, da perfetto padrone di casa, non solo ci ha ospitato nella sua bellissima (e freschissima, viste le temperature medie siciliane) casa alle pendici dell’Etna, ma ci ha fatto da guida per tre giorni in tutto il catanese, arrivando con noi fino a quota 3000 sull’Etna (beh, non in auto, eh!) 😛

Addendum: prima di giungere nel catanese, non posso non citare l’incredibile tour di Palermo, ad opera del mitico Tony, che in una giornata ci ha fatto vedere il meglio di una città semplicemente stupenda.

Sempre Roberto ha organizzato la FishCena di mercoledì, che mi ha dato la possibilità di conoscere (finalmente) di persona Gianni (e della sua dolce metà Margaret) e Davide, che conosco online da tantissimo tempo ma che non avevo ancora avuto il piacere di incontrare.
Inutile dire che è stata una cena molto, molto piacevole… con tante chiacchiere, tanto vino siciliano, ottimo pesce e una compagnia incredibile (a cui si è aggiunta, in seconda serata, anche quella di Leandro)

Proprio in occasione di questa cena è arrivato l’invito (che ad onor del vero Gianni mi aveva già fatto) a trascorrere qualche giorno con loro in quel di Avola… e… beh, dal momento che avevo preso due settimane di ferie ed in Calabria potevamo andarci quando volevamo… perchè non accettare? 🙂

Arriviamo quindi ad Avola, dove Gianni e Margaret ci hanno accolto come se fossimo “di famiglia”, si sono fatti in quattro (ed anche in otto, se possibile) per farci vedere dei posti stupendi e che sono sicuro non dimenticherò mai (ma di cui vi parlerò solo dopo aver sistemato il supporto fotografico) 🙂

A Roberto, Tony, Gianni, Margaret e rispettive famiglie va il mio grazie per l’accoglienza a e l’ospitalità… che spero di poter ricambiare presto, in modo da fargli vedere un po’ della mia terra.

Jul 272008
 

Quando leggerete questo post, io sarò già partito… e sarò in direzione Napoli, prima tappa (di passaggio) delle mie ferie.
Da Napoli infatti ci imbarcheremo nel pomeriggio per raggiungere (viaggiando di notte in una comoda nave) la bella Palermo, approdo siciliano di questa vacanza.
Sarà infatti la Sicilia la meta “scelta” per trascorrere qualche giorno a gironzolare, fare foto a dei posti meravigliosi, fare una cenetta con alcuni amici siciliani (ehi, se avete voglia di cenare con il sottoscritto e qualche altro blogger siciliano, contattate Roberto).
Ah, Roberto… a lui va il mio grazie più grande già da ora, dal momento che è proprio grazie al suo invito che si è organizzato questo viaggio.. 🙂
Anyway, sarò a Palermo e dintorni tutto lunedì e martedì mattina… per poi far rotta verso il catanese, dove mi tratterrò qualche giorno (non conosco ancora il programma dettagliato, il tour è a cura del mitico Roby). Nel fine settimana si riparte destinazione Calabria, dove ci fermeremo per qualche giorno a San Nicola Arcella a rilassarci e prendere il sole.

Io NON avrò con me alcun computer, ma solo la macchina fotografica ed il cellulare. La posta elettronica avrà una priorità molto bassa ma la controllerò ogni tanto dal telefono… quindi, chiamate o mandate messaggi per qualunque cosa (il mio numero di cellulare è su Facebook, e comunque gli amici ce l’hanno già).

Divertitevi… rilassatevi… e fate i bravi, il blog è anche casa vostra. 🙂

Jul 242008
 

Anche stavolta mi trovo a fare il “bastian contrario” con questo mio post su FriendFeed rispetto alle posizioni del mio buon amico Antonio, che in passato abbandonò Facebook per poi riprovarci… per poi decidere di abbandonarlo definitivamente… 😛
Non per questo, però, ieri non ho potuto fare a meno di apprezzare l’ottimo post di Sergio su perchè “non ama (ancora) FriendFeed”.

Penso sia chiaro a questo punto (ma forse lo era già dal titolo, direi) che sono un forte sostenitore di FriendFeed (come lo sono di Facebook), ed il motivo è l’esatto opposto di quanto espresso da Antonio: FriendFeed tende (essendo un aggregatore di quello che è il proprio lifestream) ad essere “totalizzante”. Se iniziate ad usare FF ed aggregarci prima i vostri contenuti e poi ad utilizzarlo come strumento per seguire i contenuti proposti dai vostri amici, tenderete a passarci sempre più tempo.

Perchè? E’ semplice:

  1. perchè su FriendFeed ci finisce Twitter e se io seguissi su FF le stesse persone che seguo su Twitter, non avrei bisogno di avere la finestra di Twitter aperta (potendo postare sia su Twitter che su FF direttamente da Twhirl). Inoltre, le risposte che prima davo su Twitter come @reply possono essere date su FriendFeed in modo più costruttivo, diventando conversazioni vere e proprie e non contribuendo ad alzare il rumore “sparso” in Twitter
  2. perchè su FriendFeed ci finiscono i post dei blog che seguo, ne ho una notifica immediata e posso leggere subito un articolo che mi interessa (specie se lo vedo commentato o votato come “buono” da altre persone che l’hanno letto); dovendo fare affidamente solo sul feedreader, probabilmente me lo perderei, perchè non sempre ho il tempo di aprire ANCHE Google Reader, mentre FF è sempre aperto
  3. perchè su FriendFeed ci finiscono le foto dei miei contatti, e dal momento che non posso girare i 617 contatti di Flickr che ho, riuscirò a vedere almeno le foto delle persone che mi interessano di più (e, con gli “imaginary friends”, posso seguire le foto dei miei amici su Flickr anche se questi non hanno un account su FriendFeed)
  4. perchè su FriendFeed ci finiscono anche gli altri social network che non seguo molto (come Plurk, identi.ca, Pownce) e non avrò bisogno di “passarci” ogni tanto, se tutti gli amici che ho su questi social network sono anche su FF
  5. perchè le conversazioni che si svolgono su FF sono molto più interessanti delle “chiacchiere sparse” su uno stesso argomento che è possibile raccogliere frammentate su altri social network

Già solo questi motivi dovrebbero bastare… 🙂
Ovviamente, se preferite avere “piccole piazze” (Antonio docet) da andare a spulciare per trovare argomenti specifici o posti di discussione di vostro interesse, è normale che servizi come FriendFeed non facciano per voi.

Fortuna che… esistono gli imaginary friends, appunto… e se il buon Antonio non fosse presente su FriendFeed con i suoi 16 servizi aggregati (‘mazza… complimenti, Antò!) l’avrei “costruito” io… 🙂
Ovviamente mi interesserebbe avere tutti quelli che conosco su FriendFeed ma probabilmente NON andrei ad aggiungere tutti su FriendFeed, perchè magari per una persona posso trovare interessanti i suoi post o le sue foto ma molto meno i suoi twit (o viceversa) ed in tal caso continuerei a seguirla solo tramite il servizio che usavo prima (che sia Twitter, Google Reader, Flickr ecc)

Quindi… iscrivetevi a FriendFeed, su.. 🙂