Oct 042004
 

Ringraziamenti: la cara DElyMyth che mi ha dato spunto per questo blog (io continuo a linkarti, visto?). 😀

Accadde un giorno nella blogosphera che mi trovai a commentare, sul blog di un’amica un’articolo che aveva scritto, facendo un paragone stilistico non positivo (in senso buono, non era una critica nei confronti di ques’amica, che ritengo una persona splendida!) con un’altro blog che sta trattando lo stesso argomento con lo stesso stile (e che ho già commentato, esprimendo il mio disappunto).
AHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!
Non l’avessi mai fatto! La padrona di questo secondo blog si è incazzata a morte per il fatto che io abbia commentato in un altro blog il suo modo di scrivere che ultimamente non apprezzo (mentre fino a qualche mese fa mi piaceva molto).

Da qui sorge il mio interrogativo: commentare o non commentare
In realtà la faccenda è un po’ più complessa di così.

Una persona (a caso) apre un blog. E’ pubblico. I commenti sono liberi.
Io ci passo, mi piace, lo linko, comincio a seguirlo ed a commentarlo.
Posso mai immaginare che per commentare su quel blog bisogna esprimere SOLO pareri positivi sul blog stesso o sul proprietario?
Posso mai immaginare che è vietato da una sorta di regolamento interno (di cui NON sono a conoscenza) parlare di quel blog in altri blog?
O forse è vietato parlare MALE di quel blog in altri blog, mentre è consentito farlo se se ne parla bene?
E’ una questione annosa, quella dei commenti.
Alcuni vivono per loro (per vedere decine, centinaia, migliaia di commenti), altri se ne fregano.
Alcuni commentano i commenti, altri se ne fregano.
Ognuno è libero di fare quello che vuole, e di scrivere quello che vuole nel proprio blog.
Allo stesso modo però ognuno è libero di commentare come vuole, nei blog che legge.
Se al proprietario del blog non sta bene, cerca di tenere fuori il/i rompiscatole ingegnandosi in vari modi (vedi il tentativo di Macchianera e di TypeKey, ora abbandonato e ritornato al commento libero).
Si può censurare lo scritto (riservandosi di non pubblicarlo nel PROPRIO blog), ma non si possono censurare i pensieri (che porterebbero il/i soggetti a parlarne dove più ritengono opportuno).
Siete “personalità pubbliche” nel momento stesso in cui aprite un blog aperto al pubblico.
Non potete lamentarvi se qualcuno parla male di voi.
Così come succede per i personaggi famosi.
Siete un VIP? Non potete lamentarvi che i paparazzi vogliano fotografarvi.
Può non piacervi, questo si, ma è lo scotto da pagare per la propria “celebrità”.

Altrimenti, se non volete commenti negativi nel vostro o in altri blog, chiudete baracca e burattini e scrivetevi le vostre cose nel chiuso del vostri diario cartaceo, che nessuno mai leggerà e nessuno mai commenterà (negativamente o positivamente).

Oct 032004
 

Telefonare a casa di un povero Giovy che all’alba delle 12.00 si è appena svegliato, dopo aver cercato inutilmente di reperirlo al telefonino (ovviamente spento), per dirgli che il vostro computer (Win98 e migliaia di programmi in esecuzione automatica) non apre più i fogli di Excel per “esaurimento di memoria”, e proporvi di andarlo a prendere a casa (mentre lui è ancora in pigiama) per portarlo in ufficio e fargli risolvere il problema…

… e non sto scherzando, nè tantomeno l’ho inventato,sigh… 🙁

Ah… inutile dirvi che sono ancora a casa in pigiama… 😀

Oct 022004
 

Sottotitolo: del commentare e tener traccia

Leggevo alcuni giorni fa da qualche parte (ecchissiricordadove!) di uno dei “problemi” annosi che si trova ad affrontare un povero blogger: ricordarsi dove si è lasciato un commento, per leggere poi eventuali risposte.

Cazzarola, io mi ci trovo SEMPRE alle prese con questo problema.
Certe volte ricapito casualmente su blog che avevo commentato, e rileggo con piacere contro-commenti o lo svolgersi della discussione.
Altre volte, invece, me ne scordo… e vattelapesca!
Ho quindi pensato all’uovo di Colombo (per me): aggiungere l’ennesimo (ehehehe… sto facendo la collezione) box al mio blog con una “raccolta” di permalink ai diversi blog che ho commentato.
E’ utile sopratutto a me, conoscendo la mia cronica smemoratezza, ma potrebbe essere interessante anche per i visitatori sapere dove vado a “dire la mia” per conoscermi meglio e conoscere i posti che frequento.
E’ in ordine cronologico inverso, e quindi i blog commentati per ultimi sono in alto… 🙂
Ogni tanto (quando la lista diventerà troppo lunga, o le discussioni si fermeranno) farò un po’ di pulizia… 😛

E quindi… ecco a voi… Blog che commento. 😉

Oct 012004
 

Sottotitolo: del come “interfacciarsi” con altri umani via Internet e vivere (più o meno) felici.

Avviso: questo blog potrebbe contenere considerazioni/spunti/idee personali, per esperienze vissute in prima persona.

All’inizio (per me) Internet era lavoro. Puro. E basta.
E per me l’inizio di Internet era taaanti anni fa, quando ancora Internet non era “di massa” come oggi, quando non esisteva il P2P, non esisteva lo spam (quasi), i virus ti arrivavano con il contagoccie e dovevi cliccarci su, per infettarti.
Parlo di una Internet “primordiale” (per me).
Di una Internet vista con gli occhi di un ragazzo smanettone che mandava agli amici, invece di lettere cartacee, floppy disk con ipertesti HTML scritti in Blocco Note (ricordi, Arcadi, tanti anni fa?).

Ed Internet per me erano i newsgroup, dai quali traevo informazioni utili per il lavoro e la mia conoscenza.
Le mie letture preferite erano i newsgrop della gerarchia it.comp.sicurezza.*, dove conobbi (virtualmente) alcuni anni dopo DElyMyth (che ho poi ritrovato come blogger).
I newsgroup quindi come materiale per il lavoro, ma anche per relazionarsi con gli altri, scambiare idee e pareri.
L’unico pensiero che MAI mi era venuto in testa era quello di utilizzare Internet per “conoscere” persone, dove per “conoscere” intendo nella vita reale.
Poi, un giorno (e per una serie particolare di circostanze) conobbi una ragazza, cominciammo a sentirci per telefono, dopo due settimane di telefonate continue ci vedemmo e… per tre mesi stemmo insieme, REALMENTE e molto fisicamente. Tre mesi intensi, vissuti al 110%, tre mesi che valsero molti anni di vita precedente.
Finì per altri motivi, e questa ragazza ora è parte del mio passato.
Ma quell’esperienza mi servì per conoscere un lato di Internet che ignoravo (o che semplicemente non mi interessava).
Iniziai ad usare ICQ, Messenger, IRC… a “comunicare” davvero, a farmi conoscere ed a conoscere persone.
Con altri partecipanti di un newsgroup organizzammo un raduno a Torino, e passai tre giorni stupendi (grazie anche alla compagnia di una ragazza speciale che mi fece da guida, e che è una delle mie più care amiche nonostante abiti così lontano da me) insieme a persone stupende.

Internet era più che lavoro. Internet era più che uno schermo con dei caratteri neri su fondo bianco. Internet era vita reale, erano persone in carne ed ossa. Erano parole, sentimenti, a volte dolore.

Il lavoro crescente (e la mancanza di tempo) mi ha spinto ad abbandonare questi ambiti, ed ora Internet è tornata ad essere PRINCIPALMENTE lavoro.

Aprire questo blog (e cominciare a leggerne altri) è stato un po’ come tornare indietro, senza però ricadere nel coinvolgimento che la “comunicazione in tempo reale” (instant messaging e chat) porta.
E’ bello conoscere persone, leggere nel loro animo e scoprirle per quello che “loro” vogliono farci conoscere.
E’ bello anche l’inverso, farsi scoprire e conoscere da chi è lontano centinaia o migliaia di chilometri, e condividere con perfetti sconosciuti pensieri e idee.

Domanda: quanto (e come) influisce (o ha influito) Internet nelle vostre relazioni personali? Avete mai conosciuto persone, vi siete innamorati, avete “relazionato” con persone conosciute in rete? E se si, come vi è sembrato?

Sep 302004
 

Leggo da Invernomuto, che tramite vari passaggi è venuto a conoscienza di questo articolo, e vado a dargli un’occhiata.
Innanzitutto il mio ringraziamento alle due fonti (Inverno e yusaku), ed in secondo luogo arriva il mio commento: sono letteralmente agghiacciato da quello che ho letto!
yusaku parla di revisionismo storico, io invece parlerei di stravolgimento cosciente di realtà storiche differenti, con il puro scopo di inculcare nelle menti di chi legge (in questo caso ragazzi in età scolare, essendo quello un testo scolastico destinato a studenti di scuola media) un’idea distorta e “di parte” del corso della storia.

Il “genio” in questione è una signora/ina, e si chiama Bellesini Federica, che nel suo libro di storia contemporanea “I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento”, Istit. Geogr. De Agostini, 2003, Novara scrive al Capitolo 2, paragrafo 1 (La Sinistra storica al potere): “Gli uomini della Destra erano aristocratici e grandi proprietari terrieri. Essi facevano politica al solo scopo di servire lo Stato e non per elevarsi socialmente o arricchirsi; inoltre amministravano le finanze statali con la stessa attenzione con cui curavano i propri patrimoni. Gli uomini della Sinistra, invece, sono professionisti, inprenditori e avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo, talvolta sacrificando perfino il bene della nazione ai propri interessi. La grande differenza tra i governi della Destra e quelli della Sinistra consiste soprattutto nella diversità del loro atteggiamento morale e politico”
Che aggiungere oltre, se non di cercare altre “perle” del genere, sicuramente presenti in tanti altri testi scolastici, e diffondere quanto possibile questi orrori moderni onde evitare che altri si mettano in testa di insegnare ai “nostri” figli cose che NON SONO e non saranno.

Sep 292004
 

Ok, ieri dicevo a proposito della liberazione delle sue Simone di mettere da parte le polemiche…
… ed invece stamattina mi trovo a volerne accendere una… piccola… innocua…

Ieri sera guardavo (come penso milioni di italiani) il TG e le immagini del rilascio delle due Simona.
Incappucciate, sono state condotte in un posto ed affidate a Maurizio Scelli che, appena loro si tolgono il cappuccio, che fa?
Con tutta la calma di questo mondo le stringe la mano!!!
Ma come?!?! Qualunque italiano, dopo settimane di attesa spasmodica ed ansia terribile, le sarebbe letteramente saltate addosso, per la felicità!
Se ci fossi stato io le avrei come minimo abbracciate forte (e probabilmente soffocate), ed avrei fatto salti alti due metri per la gioia.
Ed invece lui che fa? Le stringe la mano, abbozza un sorriso e basta!!! Mah…
E poi c’è sta storia della pistola
Sarà, ma a me è sembrata tutta un’immensa sceneggiata…

Altra questione: il riscatto.
E’ stato pagato? Non è stato pagato?
Non voglio sindacare o meno se sia stato giusto perchè se fosse stato pagato sarebbe stato sicuramente giusto e probabilmente anche più di un milione di dollari ma… dico io… mettetevi d’accordo! Chi dice una cosa, chi ne dice un’altra… persone diverse che danno versioni diverse…
Non che sia fondamentale saperlo, per carità, ma… se ci dicono cazzate su cose come queste, figuriamoci le cazzate che ci diranno quotidianamente su questioni ben più importanti…

Giovy estremamente perplesso…

Sep 272004
 

Bel modo di cominciare questa settimana: apro gli occhi… è buio fuori.
Cazzarola, saranno le cinque…
No, sono le 7 meno un quarto, è ora di alzarsi, lavarsi, farsi la barba ed andare al lavoro.
Ieri è stata una giornata di relax, sabato sera ho partecipato ad una manifestazione enogastronomica, e come sempre in questi casi si è fatto tardi.
Quindi ieri me ne sono stato comodo in casa, a vedere film per tutto il giorno, mentre fuori faceva freddo.
Una bella pizza con un’altra coppia di amici ha chiuso la serata di ieri.

Oggi invece il tempo è orrendo, sta piovendo e tutto ciò non mi ispira granchè voglia di abbandonare il mio comodo letto.
Mi tocca, però, non posso farne a meno.
Ed eccomi qui, a darvi il buongiorno e ad augurarvi un buon inizio settimana.
Abbandonate anche voi i vostri caldi giacigli, e recatevi (per solidarietà) al lavoro (o a scuola, se ci andate ancora).
Se invece potete permettervi di restare nel letto a poltrire…
… avete la mia invidia per oggi! 😉