Sep 102004
 

C’è un po’ di trambusto nella blogosphera.
Alcuni blog famosi (quello di Kiki, innanzitutto, ma anche quello di Kela) sono stati chiusi ieri, per motivi molto simili e riconducibili alla vita privata che si è “sovrapposta” a quella del blog.
Io NON conosco Kiki (o meglio, non conosco bene il suo blog, dato che l’avrò letto un paio di volte, probabilmente) e non voglio giudicare nè lei nè Kela (che non avevo MAI letto prima di ieri).

Voglio parlare invece di quello che penso succeda nella vita di chi apre un blog.

Quali sono i motivi che spingono una persona ad aprire un blog? Curiosità (come nel mio caso)? Esibizionismo? Desiderio di fama? O tutti questi motivi insieme?

Parlo per me: ho cominciato a scrivere qui per curiosità, quasi per gioco (e lo potete leggere come sottotitolo del mio blog).
Ma un po’ alla volta il blog è diventato “qualcosa di più”.
Non solo qualcosa alla quale dedicare un po’ del mio (poco) tempo libero, ma un modo di “farsi conoscere” fuori dal proprio “microcosmo”.

In parte è il mio lavoro (lavoro per il web, ma il mio ambito d’azione è un computer con relativo monitor, non sono un commerciale o uno che gira per cercare clienti) che mi “costringe” a passare ore ed ore davanti ad uno schermo, il più delle volte solo…
In parte è il mio desiderio innato di comunicare a qualcuno quello che so, quello che provo e quello che penso.

Ho sempre scritto un diario; all’inizio era cartaceo (come moltissimi ragazzi e ragazze), poi è diventato digitale (circa 400 file di Word, pari a qualche anno della mia vita).
Posso quindi pensare che quei file di Word erano il mio “blog personale”, blog che è rimasto (e rimarrà sempre) chiuso nel mio computer, e che MAI NESSUNO ha potuto leggere, a differenza del mio diario cartaceo, che invece è stato letto da una delle ragazze che più ho amato (e con la quale NON sono stato insieme) in vita mia, proprio perchè quel diario era anche parte della sua vita.
Non ho mai inventato niente (nè mai lo farò) per “accattivare” i lettori.

Perchè, diciamocelo sinceramente, se una persona scrive in pubblico è proprio per essere letta.
Vedere tanti commenti, migliaia di visite, decine di utenti collegati contemporaneamente… molte persone potrebbero fare carte false per ciò.
A me interessa in parte.
Sono felice se quello che scrivo suscita interesse, attenzione, curiosità e voglia di parlarne.
Ma allo stesso modo se non succede non mi cambia niente, la mia vita resta uguale.
MAI infiocchetterò la realtà per renderla “più godibile = più interessante = più facilmente “smerciabile”.
Io sono così, o mi si ama o mi si odia.
Le cose che scrivo possono piacere o meno, ma chissenefrega se non piacciono.
Kiki ha scritto il suo blog con un fine: DOVEVA essere una blogstar, DOVEVA piacere, DOVEVA far parlare di se perchè DOVEVA scrivere un libro.
Io NON DEVO scrivere nessun libro, NON SONO una blogstar, NON DEVO far parlare di me (al massimo, se lo fanno gli amici, lo fanno sicuramente male… 😛 )

This is my life… so…

Sep 092004
 

Antefatto: per una serie di circostanze, in un ufficio dove faccio consulenza sto usando il cavo di rete di un ex vicino di tavolo, staccato dal suo computer (che non usa più, essendo scaduto il suo contratto e quindi non lavorando più qui).
Prima di andare via, stacco il cavo dal mio portatile (ovviamente) e lo poggio sul case del suo ex computer (spento).

Fatto: arrivo in ufficio, e prima di attaccare il mio portatile alla rete (utilizzando il cavo suddetto) accendo il computer (di cui ovviamente conosco user/pwd dato che lo amministravo io) per controllare il blog (in attesa che arrivi la ragazza del bar con la pappa).
Chiaramente, prendo il cavo di rete che era poggiato sul computer, faccio per avvicinarlo al retro del computer per inserirlo nella scheda di rete e… vedo che è già attaccato un cavo… [:strano:] [:0]
Oibò… e sto cacchio di cavo da dove esce? E sopratutto: dove va a finire???
Stacco il cavo (grigio, mentre quello di rete è bianco) e lo seguo a ritroso… seguo… seguo… seguo… toh, sono arrivato!

Il cavo andava a finire… NEL FAX!!!

Figo! Il primo fax/telefono analogico 10/100 della mia vita!

Un sorriso si è disegnato sul mio volto…
… ma subito dopo ho pensato che qualcuno abbia cercato di collegare il computer alla rete aziendale, pluggandoci dentro il cavo del fax per navigare su Internet, ed ho immaginato la sua faccia perplessa quando si sarà reso conto che (ovviamente) non funzionava una beneamata mazza…
… e giu risate a crepapelle! 😀

Sep 072004
 

Le agenzie e le testate online stanno battendo da un’ora la notizia dell’ennesimo rapimento in Iraq.
Questa volta, però, il rapimento ci riguarda da vicino.
Due donne, di un’organizzazione umanitaria, sono state rapite mentre si trovavano negli uffici della loro organizzazione.
E’ un’escalation senza fine, e che diventa sempre più cruda.
Prima si rapivano i giornalisti “beccati” per strada senza scorta, o in agguati mentre facevano il loro lavoro, ora invece si rapiscono due donne che erano nel loro ufficio a lavorare per aiutare il popolo iracheno.
Restare in Iraq sta diventando pià pericoloso che camminare bendati in un campo minato in Cambogia.

Il titolo di questo blog, però, è riferito a qualcos’altro: chi sarà il primo a dire: “Noi restiamo qui, e non ce ne andremo mai! I terroristi facciano quello che vogliono, ma noi resteremo fedeli a sua maestà GiorgioDabliu” quando i rapitori avanzeranno le loro richieste?
Ci penserà mr. SorrisoATrentadueDentiEBandana o mr. IntevistaAdAljazeeraPerDireNo?

Pensate quello che volete…
Io sono stanco, come migliaia di italiani, di vivere con angoscia il momento di sentire il telegiornale.
Che cazzo ci stiamo a fare, in Iraq?
Gli iracheni non ci possono vedere, il bene che facciamo alla loro popolazione è ripagato con sangue italiano, e sarà sempre peggio.
Spero con tutto il cuore che non succeda… lo spero con tutto me stesso…
ma… chi sarà il primo a dire ai genitori di Simona e Simona: “Vostra figlia è morta in mano ai terroristi, perchè abbiamo detto no al loro ricatto”?

Sep 062004
 

Qualcuno vuole rompere il silenzio che circonda le possibili modifiche alla Legge Urbani, una normativa che però nessuno vuole cambiare davvero. Urbani, anzi, ora sembra persino andarne fiero

Leggi tutto l’articolo…
(Fonte: Punto Informatico)

Commento di Giovy:
Ho deciso di dare un maggior risalto a questa notizia perchè mi coinvolge personalmente.
Quel “qualcuno” che ha rotto il silenzio, infatti, è lo staff di Emuleitalia.net, uno dei maggiori forum italiani dedicato all’assistenza TECNICA al software open-source eMule.
Staff di cui sono felice di far parte da moltissimo tempo, ormai.
Le motivazioni che hanno portato Emuleitalia.net alla chiusura sono note, e si possono leggere in home page, così come abbiamo deciso di rendere note le motivazioni che ci hanno portato alla riapertura (parziale, per il momento).

Siamo sicuri che niente cambierà, riguardo la Legge Urbani, ma almeno proviamo a dare un segno di vita in un panorama decisamente “morto” e desolante.

Sep 052004
 

Ho deciso di inserire un nuovo box nel mio blog, chiamato Blog che osservo. Lo potete trovare sulla destra, immediatamente sotto al box Blog che leggo.
Partendo dal presupposto che il box “Blog che leggo” serva principalmente a me come “bookmark” dei blog che leggo abitualmente, da quando sono iscritto su The Filter sto cominciando a leggere nuovi blog, trovati non solo tramite link di altri blog, ma conosciuti per quello che scrivono…
Una scelta ponderata, quindi… 😉
Da ciò la mia decisione di creare un’area con i link ai blog che ho “scoperto” da poco, e che sto osservando…
Qualora mi dovessero piacere, finiranno di diritto nel box superiore, altrimenti (e senza rancore alcuno) spariranno così come sono apparsi. 😛

I primi due “fortunati” (se così si possono definire i blog oggetti delle mie attenzioni) sono Cocci di vetro di Redrum, e Scrivere può essere una cura? di sempreindeciso.
Sono tutti e due interessanti… dategli un’occhiata, se vi capita… 😉

Sep 052004
 

YAWNNNN!!!!
Sorpresa!
Vi chiederete tutti: “Che ‘azzo ci fai sveglio sul blog, a quest’ora?”
Beh, sono appena rientrato da una serata mooolto particolare.
In estrema sintesi: avevamo progettato di andare in un locale con alcuni FIDATI amici, poi si sono attaccati alle scatole altri (pseudo)amici che non ci stanno per niente simpatici, ci hanno fatto fare tardi e non siamo riusciti a trovare un posto per tutti nel locale all’aperto dove avevamo intenzione di andare (e dove avremmo trovato posto tranquillamente se fossimo andati solo noi, ed all’orario che avevo suggerito io).
Sta di fatto che abbiamo abbandonato i tizi lì, e (solo il gruppo originario) siamo andati in pizzeria perchè nel frattempo un po’ di fame aveva cominciato a farsi sentire.
Arriviamo per le 23.00 in pizzeria, decidiamo cosa prendere, ordiniamo… ed aspettiamo…
Purtroppo il fato ci è stato avverso, e per una serie di problemi al forno a legna, le pizze ci sono arrivate solo alle 0.40 (miiii, che fame!)
Mangiamo le pizze (io avevo preso una boscaiola con aggiunta di mozzarella di bufala, che visto la tarda ora è terminata prima che il pizzaiolo guarnisse la mia pizza… grrrrrr…..), ordiniamo il gelato e…
cazzarola, il gelato che volevo io era finito! Merda… che serata sfigata!
Preso e mangiato il gelato alternativo, abbiamo perso un po’ di tempo a fare due chiacchiere e siamo tornati a casa poco fa.
Pro della serata: la compagnia era giusta (in pizzerie), la pizza era buona (nonostante la mancanza della mozzerella di bufala) e le risate garantite. 🙂
Ora però, se permettete, andrei a letto… i due litri di birra che hanno accompagnato la pizza stanno cominciando a farsi sentire…
Notte a tutti! 😉

Sep 042004
 

ARGH! Che trauma…
Tornare a lavorare il sabato mattina, dopo due mesi in cui il sabato me ne rimanevo a letto fino a tardi, è stato abbastanza traumatico.
Lavorare il sabato, a mio parere, non permette di godersi appieno il week-end, neanche il tempo di riposarsi e si torna già al lavoro…
Vabbè, tocca farmene una ragione… 😛
Vorrà dire che affiderò alla domenica tutte le mie speranze di riposo… se non sorgono impegni improvvisi di altro tipo… 😀