Buongiorno, buon lunedì, buon inizio settimana e buon ritorno al lavoro a tutti gli “assenteisti” che sono stati in ferie finora!
Archiviato il discorso “estate” (almeno per me), ora è il momento di mettersi il cuore in pace (e la mente al lavoro). 😛
Lunedì “moscio” causa poco sonno, in quanto ieri sera mi sono fatto una serata come sommelier e sono tornato a casa tardino (come immaginavo) 😀
Poco male, dopo il secondo o il terzo caffè riuscirò a svegliarmi anch’io…
Ed ora… armiamoci di tanta buona volontà e vediamo di mettere le mani in moto (sui tasti), dato che ho tanto codice da scrivere (ed anche lavoro extra-codice per dare una mano ad alcuni colleghi) 🙂
Mi sono promesso di non scriverne più, per rispetto verso di lui, verso di me e per cercare di uscire da questo momento nero.
La morte di Enzo mi ha davvero lasciato il segno, come se fosse successo ad un caro amico che vedo tutti i giorni, e la cosa mi fa pensare molto.
Io non avevo mai visto Enzo, nè tantomeno l’avevo conosciuto di persona, eppure mi sono trovato a passare ore terribili in attesa che si avessero notizie, e momenti ancor più brutti dopo la sua morte.
Ma la vita va avanti, e devo andare avanti anch’io.
Del resto Enzo sarebbe stato il primo a mandarmi affanc… se sapesse che per giorni e giorni non ho pensato nè scritto praticamente di altro.
Oggi sono stato all’Aqualand del Vasto, un grande parco acquatico in Abruzzo, con la mia ragazza ed un’altra coppia di amici.
Il clima è stato clemente (nonostante non facesse proprio caldissimo, e passare da un’attrazione all’altra tutti bagnati non era proprio piacevolissimo), non c’era tutta la folla dei primi finesettimana di agosto, e quindi il parco era “vivibile”.
Abbiamo passato la mattina (e parte del pomeriggio) ad uscire da piscine, salire e scendere da scivole, slider, kamikaze e cose del genere.
Ho guadagnato una bella abbronzatura (simil-ustione, come al solito) ed un po’ di stanchezza (e purtroppo stasera mi tocca uscire, gli amici hanno minacciato rappresaglie se non sono con loro stasera, e la mia ragazza anche…). 😀
Domani mattina arriverà il meritato riposo, e domani sera invece sarò a San Giovanni Rotondo (FG) in veste di sommelier per rappresentare una grossa azienda vinicola pugliese (per i curiosi, l’azienda è “Tormaresca, emanazione pugliese della grande famiglia toscana Antinori).
Ciao Enzo.
Non ci conoscevamo di persona, e purtroppo non potremo mai più farlo.
Le nostre vite si sono incrociate grazie ad un amico comune che mi fece conoscere il tuo blog alcune settimane fa.
Allora eri da poco arrivato in Iraq, e ci presentavi questo mondo con le tue foto ed i tuoi racconti, facendoci conoscere realtà che probabilmente non avremmo mai conosciuto dai canali ufficiali.
Mi sei piaciuto subito, ed ho cominciato a seguirti ogni giorno, così come seguivo Pino (l’altra “grande voce” dall’Iraq).
Ho avuto modo di parlare di te e Pino, e di quello che facevate. Ti ho definito “un fotografo”, e tu mi hai risposto nei commenti:
Caro Giovy, grazie delle cose carine che scrivi. Non sono un fotografo. Sono più che altro un viaggiatore pigro, o se prefersici un fesso che scrive.
e.
Non sei un fesso, nè mai lo sei stato.
Sapevi bene quello che stavi facendo, e purtroppo sapevi anche i rischi che correvi.
Nel tuo ultimo post hai scritto:
“Mettiamola così: nelle prossime 24 ore ho la possibilità abbastanza concreta di crepare. Ovviamente non succederà – ma, se dovesse succedere, sappiate che sono morto felice facendo quello che più mi piace al mondo: viaggiare in paesi che non hanno mai visto un turista prima di me.” e.
Sei stato tristemente profetico, purtroppo…
In questo momento il mio pensiero va alla tua famiglia, ai tuoi figli ed in particolare a Gabriella, che ha quasi la mia età ed ho avuto modo di leggere personalmente sul tuo blog nei giorni immediatamente successivi alla tua cattura.
Non ho parole per esprimere quello che provo… lo stato d’animo che mi accompagna…
E’ tutto così ingiusto… far pagare a te le colpe di altre persone…
Con questo blog ti saluto, caro Enzo.
Sei stato un grande, e resterai sempre un grande nei nostri cuori.
Cinque minuti fa ero sul letto… tranquillo, guardavo la tv.
Avevo in mano il palmare, ed ho pensato di dare un’occhiata al blog di Pino.
Mi è apparsa la Torre di Babele… simbolo del suo blog…
… e subito dopo una parola sola:
Ho fatto un salto dal letto, ed ho iniziato a girare come un pazzo i canali TV, in attesa di un riscontro… niente.
Stavo guardando Sky, metto immediatamente su Sky News 24, ed ecco la notizia che non avrei mai voluto sentire…
I minuti successivi sono stati una rincorsa fra agenzie stampa, siti, blog… tutti dicono la stessa cosa: Enzo Baldoni è stato ucciso!.
Ucciso da questi figli di puttana di terroristi, che non hanno capito COSA era andato a fare Enzo in Iraq! Altro che guerra… era lì per combattere la guerra!
E questi bastardi l’hanno ucciso senza pietà…
Non è ancora una notizia ufficiale, ma pare che sia così.
Ora sto vedendo il TG5 in finestra, mentre vi scrivo…
Non ho parole, se non una tristezza immensa…
… e spero ancora che non sia vero…
Cavoli… sono alcuni giorni che non riesco a scrivere qualcosa di decente sul blog (e probabilmente ve ne sarete accorti).
Purtroppo non me la sento… se potesse servire, trasformerei questo blog in un’agenzia stampa per Enzo.
In realtà continuare a scriverne non serve a niente, e proprio per questo anche Bloghdad ha “chiuso i battenti”, in attesa che il “proprietario” torni a casa a narrarci le sue avventure (e di cose da raccontarci ce ne saranno, al suo ritorno!)
Come tanti, quindi, aspetto…
Scusatemi perciò se non mi vedete particolarmente brillante, o se non troverete cose eccitanti o particolarmente interessanti da leggere.
L’unica vera notizia che non vedo l’ora di dare è quella della liberazione di Enzo.
Speravo di passare una domenica di relax.
In realtà non sono affatto rilassato.
Sono in casa, sono al computer, e cerco di ingannare il tempo vedendo un film in DVD.
In realtà lo guardo in finestra, perchè ho sempre un occhio alla posta, sperando che Gmail mi indichi che c’è posta dalla mailing list di Enzo, mentre le finestre dei blog di Pino ed Enzo sono sempre aperte ed in aggiornamento ogni 2 minuti.
Non sto guardando le agenzie, anche perchè sono sicuro che se una notizia positiva arriverà saremo prima “noi” a saperla, e successivamente i media.
Noi PERSONE che, a livelli diversi e con modi diversi, conosciamo Enzo e ci siamo riuniti in un grande “abbraccio virtuale” intorno alla famiglia.
Del resto basta dare un’occhiata al suo blog e leggere i commenti all’ultimo articolo, per rendersi conto della moltitudine di persone che stanno aspettando notizie, a partire dalla famiglia, passando per Pino e finendo a tutti i blogger o i curiosi che hanno scoperto Enzo solo ieri, dai telegiornali.
L’ansia è vera, è reale… così come è reale l’affetto che queste persone stanno esprimendo.
Non vorrei scriverlo, fino a che la notizia non sarà ufficiale, ma quello che leggo in giro non mi lascia tante speranze…
Per il momento si sa solo che Ghareeb, l’amico (prima ancora che autista ed interprete) di Enzo Baldoni, (di cui ho parlato qualche blog fa) pare sia rimasto ucciso in seguito ad un agguato subito al ritorno da Baghdad.
Nello stesso agguato sembra che Enzo sia stato rapito da dei balordi.
Non sono ancora notizie certe, ed io (come tantissime persone) sto vivendo questi momenti con grossa tensione.
La gioia per un inizio di giornata bello (il blog prededente) è sparita, ed al suo posto è apparso un grosso dolore, per quella che potrebbe essere la perdita di un amico.
Mi piace definire Ghareeb un amico anche se non lo conosco affatto personalmente, ma dai racconti di Enzo è facile attaccarsi a persone così speciali.
Enzo stesso sarebbe un “perfetto sconosciuto”, se non avessi avuto la fortuna di finire sul suo blog qualche settimana fa, grazie a Pino che ne aveva parlato sul suo blog.
Tante persone stasera non riusciranno a mangiare, ed a dormire, in attesa di avere notizie certe.
Io, come tutti, vorrei avere solo la notizia che Ghareeb è vivo e vegeto, ed Enzo stia bene e non sia stato rapito.
Lo spero fortemente… lo speriamo tutti…
Scrivendo questo blog mi è capitato di rileggere il suo commento a quanto ho scritto, e mi è scesa una lacrima.
E’ possibile attaccarsi così tanto ad una persona che non si conosce di persona, solo leggendo quello che scrive e vedendo le sue foto?
Non lo so. Nel frattempo, prego per Enzo, e per il buon Ghareeb.
Aggiornamento 24/08/2004 ore 17.00
Purtroppo, con la rivendicazione del rapimento di Enzo è arrivata anche la conferma che il corpo dell’uomo ucciso nell’agguato è quello di Ghareeb.
La preghiera che fosse ancora vivo diventa adesso in una preghiera per la sua anima, che possa trovar pace e serenità, dopo aver fatto e dato tanto per gli altri.