Ok, scusatemi il titolo, che vuole scimmiottare quello di una delle pubblicità che più ho odiato (una sorta di nemesi?), quella della Tim di qualche tempo fa con la tizia delle quattro paperelle (e dei solo due neuroni, purtroppo) 😛
Tutto questo per dire che oggi questo blog compie quattro anni.
Inutile parlare di numeri… in quattro anni ho scritto un sacco di post, ci sono stati tanti commenti ed ancor più spam-comment (sia sempre lode ad Akismet). Il mio blog è iniziato per gioco (e lo porta ancora, dopo quattro anni, come tagline). Grazie al mio blog ho conosciuto tante persone (e con alcune di queste il rapporto di amicizia è andato oltre il virtuale) ed è questo uno degli aspetti più belli ed interessanti di questa esperienza.
Ho seguito, grazie alla mia piccola microsfera di blog amici, il fenomeno BarCamp sin dall’inizio… ed in qualche modo ne sono stato promotore e aggregatore (anche grazie a BarCamp Italia).
Ultimamente sto vivendo un periodo di "rigetto" verso tutto quello che è polemica o litigio all’interno della blogosfera (attenzione: NON ho detto "discussione", perchè le discussioni costruttive aiutano sempre), ma… la causa è da imputarsi alla mancanza di tempo da dedicare alla lettura dei blog, e di conseguenza al voler evitare di leggere "cose inutili". Vabbè… è una cosa mia.
In definitiva…. quando si compiono gli anni non si sa mai cosa dire… e questo post ne è la prova. Quindi…. "So long, and thanks for all the fish" 😀
Qualche settimana fa sembra che la cosa più importante del mondo, per quasi tutti i blogger che conosco, fosse fare una "cassettina" da far sentire a tutti tramite MuxTape, una web application che permetteva di creare delle compilation da far ascoltare al mondo. E dopo la cassettina arrivarono anche le considerazioni "filosofico-sentimentali".
Servizio carino… mi è piaciuto ascoltare qualche brano di qua e di là, così come notare quanto alcuni blogger tendessero a far ascoltare solo "il meglio" della loro cultura musicale, escludendo deliberatamente musica "ignorante". Peccato che… passato il periodo di entusiasmo generale, adesso nessuno ne parli più.
… chissà invece se MuxMaster riuscirà a far tornare in auge MuxTape… 😛
Creata utilizzando il framework Adobe AIR, MuxMaster permette di ascoltare dei MuxTape random, presentati in stile CoverFlow. Basta cliccare sul titolo di una canzone per riprodurla, come succede nell’interfaccia web del servizio. Cliccando sul bottone "Random 10" ne vengono caricati altri 10 a caso, mentre è possibile caricare dei MuxTape specifici, cliccando sul pulsante "Load a MuxTape". Insieme al MuxTape che desiderate, verranno caricati anche nove MuxTape che il creatore della cassettina scelta ha indicato come preferiti.
MuxMaster è un’applicazione dall’interfaccia semplice ed immediata, che vi permtterà di ascoltare ore ed ore di musica, navigando a caso fra tutte le cassettine create.
E’ da notare che la versione precedente di MuxTape permetteva anche il download dei brani ascoltati, ma questa funzionalità è stata rimossa dalla versione attualmente disponibile dietro richiesta dei creatori di MuxTape.
Mmmm…. quando ho letto questa cosa su Techcrunch sono rimasto abbastanza perplesso. Pare infatti che Twitter stia testando (durante uno dei tanti down di manutenzione) la possibilità di inserire pubblicità nel flusso dei twit, così come accade per gli account free di Pownce.
Al momento sembra che alcuni di questi spazi pubblicitari siano apparsi nell’interfaccia web di Twitter (non visualizzati quindi nei client che usano Twitter via API, come Twhirl) di alcuni utenti.
Se Twitter dovesse introdurre la pubblicità nella Twitlist, sareste eventualmente disposti a pagare per un account premium senza pubblicità? O accettereste la pubblicità fra i twit, pur di non pagare nulla?
I risultati elettorali ormai li conoscerete (e se non li conoscete, un’occhiata all’home page di una qualunque testata online e colmerete questa lacuna) e non è mia intenzione commentarli. Tutto è andato come mi aspettavo e non mi sono meravigliato più di tanto dei numeri visti. L’unica cosa che davvero non sopporto è che nei prossimi cinque anni saremo costretti ad una serie interminabile di figure di merda nei confronti di tutto il mondo, dall’unica persona che ci rappresenterà agli occhi del mondo (purtroppo).
Preparatevi a foto in cui farà le corna alle spalle degli altri capi di stato, insulti ad eurodeputati, incidenti diplomatici a sfondo sessuale (di cui parlai anch’io, all’epoca dei fatti), foto in cui è attorniato da un harem di donne, sceneggiate matrimoniali in pubblico e tanto, tanto altro…
Purtroppo per ottenere la cittadinanza svizzera servono 12 anni di residenza…
Eh, no… leggendo il titolo qualcuno potrebbe aver pensato di leggere "CHI" voterò alle prossime elezioni. ERRORE.
Sapete già che la politica ha un ruolo davvero marginale nella mia vita, e nonostante non mi piaccia affatto, capita sempre di averci a che fare (purtroppo). Rispetto al post in cui mi vergognavo della politica italiana non è cambiato nulla… la vergogna permane…
Ma… nei tre mesi passati ho acquisito (come è successo in passato, del resto) la convinzione che non andare a votare sia la scelta sbagliata (per me).
Chiarisco: i politici sono "tutti uguali" (con le dovute differenze dovute alla correttezza individuale del singolo, ovviamente) e la politica fatta in Italia (che sia di destra o di sinistra) rappresenta poco il cittadino (ed il fatto di non poter scegliere da chi farsi rappresentare, a causa del sistema elettorale "porcata" che abbiamo, ne è perfetta espressione).
Massimo rispetto per chi sceglie di non esprimere il proprio voto… lo capisco. Ma… anche per queste elezioni seguirò il principio di votare "il meno peggio". Non credo cambierà molto, ma "ci provo". Votare "turandosi il naso" non sarà il massimo, ma… non riesco a credere alle promesse elettorali sentite in questi giorni, e non voterei mai basandomi su quanto sentito dire in questi mesi.
Quindi… se ritenete di non andare a votare, non fatelo… ma se in fondo al vostro animo siete sdegnati come me ma sperate ancora che qualcosa si possa fare… beh, prendete la vostra brava scheda elettorale e provateci…
Con il termine "frangino" gli addetti ai lavori (tipicamente: sommelier e personale di servizio ai vini) intendono un’apposita tovaglietta, normalmente in cotone bianco, che usano durante il servizio per asciugare eventuali gocce di vino sul collo della bottiglia, per pulirla dalla polvere di cantina, per poggiarci su la stessa bottiglia e presentarla al commensale ecc. Nell’uso comune, però, il frangino è stato sostituito da dei normali tovaglioli, perchè non sempre si ha la possibilità di averne a disposizione qualcuno (a meno che non faccia parte del "corredo"del sommelier).
Un po’ di tempo fa, trovandomi a valutare Vinix (un wine & food social network tutto italiano), vidi un prodotto che mi colpì molto ed in quell’articolo scrissi:
"Ah… proprio mentre stavo scrivendo questa recensione e grazie ad una ricerca effettuata tra gli annunci, mi sono imbattuto in un prodotto spettacolare (per me) che spero un giorno di poter recensire qui sul mio blog."
Scrissi al produttore di questo prodotto, chiedendo informazioni su come poterlo acquistare e dove ma… per MOLTO tempo non ottenni risposta.
Un bel giorno di qualche settimana fa venni contattato dal loro responsabile commerciale che, scusandosi per il lungo silenzio, si offrì di inviarmi in omaggio il "prodotto dei miei sogni" per farsi perdonare.
ATTENZIONE: io mi presentai come SOMMELIER, e la persona che mi scrisse ignorava del tutto che fossi un blogger e/o che ne avrei potuto parlare; lo preciso per correttezza nei confronti di chi mi legge.
Il prodotto di cui sto parlando è Il Torciòlo, prodotto dalla Torciolo S.r.l. su idea del collega sommelier Luciano Modenini.
Cos’è "Il Torciòlo"?
Il Torciòlo è la versione "hi tech", riveduta e corretta, del vecchio frangino di cui vi parlavo in apertura di questo post. Mentre il frangino è di normale cotone, il Torciòlo è fatto di un particolare tessuto antimacchina che… beh… non riuscirei a definire diversamente da "stupendo".
Stupendo sia per la bellezza del tessuto (sembra lucido), sia per la piacevole sensazione che si ha al tatto (liscio ma non scivoloso). Durante tutti i servizi che ho fatto come sommelier (e sono stati tanti, comprese alcune occasioni ufficiali) uno dei "problemi" più comuni è quello del tovagliolo di servizio che in breve tempo diventa inguardabile/inutilizzabile e deve essere sostituito con uno pulito. Il Torciòlo NON ha questo problema… e l’ho potuto sperimentare in occasione del pranzo per il mio compleanno, dove ho aperto una delle bottiglie della mia cantina ed ho inaugurato il Torciòlo.
Diviso in due parti (una bianca più larga, una rossa più piccola), vi permette di adagiare il vino sulla parte bianca (facendo risaltare la bottiglia e rendendo la presentazione più elegante) mentre con la parte rossa andrete ad asciugare eventuali gocce o pulire il collo della bottiglia prima di servirla (polvere, eventuale muffa ecc). Va da sè che sulla parte rossa le gocce di vino sono quasi invisibili, merito sia del colore che del particolare tessuto di cui è fatto il Torciòlo.
Ma… se fosse solo un "tovagliolo" di due colori, sarebbe poco innovativo (anche se tecnologicamente avanzato). Il Torciòlo presente inoltre un’asola (visibile nell’immagine a fianco) in cui inserire il collo della bottiglia, e che permette al Torciòlo di essere sempre a posto e di non scivolare via dalla bottiglia (facendovi rischiare di perdere la presa, con risultati disastrosi per la bottiglia stessa e per la vostra professionalità) 😛
Inoltre, asciuga velocemente e vi evita di avere in mano uno "straccio" bagnato di vino (o acqua, per bottiglie immerse nel ghiaccio). Sul loro sito è presente una bella fotogallery che vi mostra il Torciòlo nel dettaglio e ve ne illustra tutti gli utilizzi possibili.
Tutte queste particolarità (tessuto, concezione a due colori per differenti impieghi, asola per il collo) ne fanno un prodotto DAVVERO particolare ed espressamente dedicato ai sommelier (ma non solo… chiunque serva vino in maniera professionale ne guadagnerebbe in eleganza e funzionalità, ovviamente). Chiaramente non è un prodotto indispensabile "per le masse", così come anche un tovagliolo potrebbe andare bene.
… ma se siete dei professionisti del settore (o anche dei semplici appassionati come me, che non sono un sommelier professionista ma lo faccio solo per passione), sicuramente avrete modo di apprezzare il Torciòlo (come l’ho apprezzato molto io).
Ringrazio ancora Simone Patti in persona per la gentilezza dimostrata, e tutto lo staff che c’è dietro il Torciòlo.