Jan 052005
 

Cos'è?

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Foto scattata da me, ieri mattina, mentre venivo al lavoro.
Ore 07.15 circa, sulla Strada Statale 16 direzione Foggia, ero in macchina (chiaramente non guidavo io), e la foto è stata fatta con la macchina in movimento (ma ho tenuto il tempo di apertura del diaframma molto basso, per evitare che venisse mossa o con “effetto scia”, e ci sono riuscito)
Il cielo era lievemente nuvoloso (come potete vedere) ma l’oggetto era chiaramente visibile anche ad occhio nudo, ed era fermo.

Secondo voi… cos’è?

Dec 132004
 

… mi pare che il tizio in questione abbia un po’ esagerato, non vi pare? 😀

Balcone trash natalizio

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Sinceramente mi fanno un po’ impressione tutti quei “pupazzi” seduti sul balcone, come se volessero suicidarsi e fossero in attesa della “spinta di incoraggiamento”.
Per non parlare poi del Babbo Natale che si arrampica sulla grondaia; probabilmente in casa manca il camino… 😛

Dec 112004
 

… ed io che pensavo di conoscere discretamente tutte le “evoluzioni” a livello di core dei processori Pentium 4.
Evidentemente fra i vari Coppermine, Northwood e co., mi sono perso il Pentium 4 “Countach” montato in questo computer, pubblicizzato da questo manifesto che avevo già visto da qualche giorno alla fermata del bus, ma che solo stamattina sono riuscito a fotografare. 😀

Pentium IV Countach

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Ad essere sinceri di “Countach” qualcosa ricordo, ma è ben lontana dall’essere un nuovo processore…
E’ la mitica Lamborghini Countach, sogno “americano” di molte persone fino a qualche anno fa… 😛

Nov 272004
 

Sono alcuni giorni che l’Italia non smette di “ballare”.
Dopo la forte scossa di giovedì 25/11 (sentita in tutto il nord Italia, e riportata da QuattroPassi in diretta, e subito ripresa da Andrea, Apock, Fabbrone e kAy fra i tanti) ce n’è stata una la mattina successiva in mare, di fronte alle coste di Abruzzo, Puglia e Molise (riportata subito da _Maxime_).

Fortunatamente abito lontano dai luoghi interessati da ques’ultima forte scossa, ma…
… ma il leggere (e per coincidenza il commentare un blog che parlava di un terremoto prima di quello di giovedì) di questi eventi mi ha fatto tornare alla mente il mio “ultimo terremoto”.
Purtroppo si tratta di un terremoto tristemente famoso, perchè mi riferisco a quello accaduto in Molise il 31 ottobre 2002 alle ore 11.32, di magnitudo 5.4 della scala Richter, e che si è portato in cielo i bimbi di San Giuliano di Puglia.
San Giuliano dista “ben” 25 km in linea d’aria da dove abito, e di conseguenza potete immaginare come si sia quella scossa qui (ed i danni che abbia fatto).
Per darvi un’idea, vi faccio vedere alcune foto che feci allora:

Terremoto 01 Terremoto 02 Terremoto 03

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La prima foto illustra l’effetto della scossa sulla mia scrivania, la seconda e la terza invece sono le crepe che provocò in alcuni muri perimetrali (che sfortunatamente erano quelli “a contatto” con la casa del vicino, che NON è antisismica).
Io quel giorno ero al lavoro, più o meno alla stessa distanza di casa mia, e ricordo ancora benissimo la mia macchina davanti all’ufficio che si muoveva (insieme a tutta la struttura dell’edificio).
Ma la cosa più brutta in assoluto sono stati i giorni successivi, con una serie di scosse forti quasi quanto la prima (come quella del 1 novembre 2002 alle ore 16:08, magnitudo 5.3 Richter) e centinaia di scosse di assestamento.
Vi dico solo che per alcune settimane ho dormito di notte con la televisione accesa a volume normale, perchè preferivo sentire voci e suoni piuttosto che il rombo sordo delle scosse.
Ormai qui al sud siamo abituati ai terremoti, le nostre sono tutte regioni altamente sismiche e purtroppo ancora adesso moltissime abitazioni NON sono costruite con criteri antisismici (e qui dovrebbe entrare in gioco lo Stato, ma questo è un’altro discorso).
Proprio per questo, ora, paesi come San Giuliano (o Casalnuovo Monterotaro) non esistono più… 🙁

Nov 092004
 

Floppy!

Floppy

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Il mio dubbio è: stava dormendo prima di mettersi a “leggere” il mio blog, o si è addormentato leggendolo?
O magari è svenuto nel vedere “l’uomo della camicia”? 🙂

Un grazie gigante al proprietario del bellissimo Floppy, ovvero Arcadi, per avermi mandato questa foto stupenda. 🙂

Oct 292004
 

A grande (si fa per dire…) richiesta, il viaggio all’indietro nel mondo dell’Archeoinformatica prosegue, e stavolta si fa un balzo davvero grande…
Non so datarle di preciso, ma probabilmente siamo intorno agli anni ’60, o giù di lì…
In quegli anni anche solo il pensiero di un disco da 8 pollici era già futuro…
… erano gli anni delle schede perforate!!!

Questa è una scheda perforata VERGINE:

Scheda perforata vergine

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Queste invece sono schede perforate già “programmate”:

Schede perforate

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Sul foglio arancione in primo piano potete osservare i “dettagli” del programma. Tale foglio precedeva ogni “pacchetto” di schede perforate che componeva un determinato “programma”.
Come prima cosa è indicato il job, ovvero il tipo di lavoro (nel nostro caso una stampa) e la sua durata (2 ore… lunghetto, a quanto pare). E’ indicato il programmatore, la procedura che si andrà a programmare e la data.
Sotto sono indicati il nome del lavoro, se deve essere eseguito o schedulato, e nella descrizione è riportato il database che si deve andare ad interrogare per effettuare quel lavoro.
Seguono altre note ed informazioni utili all’operatore.

Ogni scheda formante il pacchetto esegue una determinata operazione (come ad esempio l’accorpamento particellare automatico – stampa moduli), e tutte insieme eseguono il “job” programmato.

Inutile farvi riflettere sulle ore di lavoro necessarie sia per programmare le schede, che per eseguire i diversi “job”.

Prossimamente, poi… vi farò vedere quello che c’era a monte di una scheda… 😉

Oct 282004
 

Prosegue la mia raccolta di reperti di Archeoinformatica (ho creato una categoria apposta, perchè nel trasloco del mio ufficio ne sono saltati fuori tanti, ed ho fatto taaante foto) 😀
Tutti conoscerete i floppy da 3.5 pollici (i comuni floppy utilizzati ancora adesso, anche se in via di abbandono in favore dei più pratici e capienti pen drive USB).
Pochi conosceranno invece i floppy da 5.25 pollici (utilizzati nei PC “vecchi” e negli home computer come i Commodore 64 e successivi).
Pochissimi invece conosceranno i floppy da… 8 pollici!
Mai usati nei PC e home-computer, erano invece utilizzati nei grandi sistemi aziendali, come i mainframe.
Per quelli che non li conoscono, quindi… ecco a voi…

La famiglia Dischetti al completo!
Da sinistra: Nonno 8 Pollici, Papà 5 Pollici e mezzo e Figlio 3 Pollici e 25.

Dischetti