May 272006
 

Leggendo la notizia, ho avuto qualche problema a credere che fosse vera, ed invece… pare proprio di si.

La nota O’Reilly ha inviato una lettera di "cease and desist" (in pratica una diffida) agli organizzatori della "Web 2.0 half-day conference" per aver utilizzato il termine "Web 2.0" nel titolo della loro conferenza; questo perchè secondo O’Reilly tale "nome" sarebbe stato da loro registrato come "marchio di servizio".

E’ come se oggi io registrassi il termine "social bookmark" e da domani tutte le conferenze trattanti i social bookmark non potessero più utilizzare tale termine nella presentazione.

Inutile dirvi che i commenti a tale ENORME E RIDICOLA CAZZATA si sono sprecati, ed in diversi "luoghi" sul web infuriano dibattiti su tale questione.
In Italia non ne ho letti ancora da nessuna parte, e quindi… dai… facciamo scoppiare la bomba anche qui. 😉

Che ne pensate?

May 172006
 

Interessante articolo (anche se non introduce niente di nuovo) di Punto Informatico di questa mattina: Lavorare al computer? Stressante e pericoloso.
L’articolo fa il punto sullo stress a cui sono sottoposti i lavoratori IT, sia sotto l’aspetto fisico (la sedentarietà, innanzitutto) che psicologico (stress).
Quale lavoratore IT (come ben sapete, faccio l’amministratore di sistema) non posso che dare ragione (per esperienza personale) all’autore dell’articolo, purtroppo… ma con i dovuti "distinguo".

La mia giornata "tipo" è al computer, davanti ad un monitor, a cercare di "far andare avanti la baracca".
Il telefono squilla in continuazione per via degli utenti che hanno problemi di ogni tipo, ci sono i server da amministrare, alcune procedure da gestire, i software da aggiornare, gli alert che arrivano in mail perchè l’utente x sta "facendo il cattivo", i log di antivirus e software vari da guardare ogni tanto… una pazzia, insomma.
Fortunatamente (ed a parziale mitigazione della sedentarietà) ogni tanto mi tocca alzarmi ed andare fisicamente a "mettere le mani" su un computer che ha problemi che non posso risolvere telefonicamente. Questo mi ha permesso di non soffrire di RSI (Repetitive Strain Injury), almeno fino ad ora.
Ogni tanto mi tocca uscire fuori sede, e nelle giornate belle può anche essere piacevole… 🙂

Lo stress… questo è un punto dolente…
L’unico modo per evitarlo è… non lavorare. 😛
Succede quindi che, dopo una giornata intera, torni a casa totalmente "svuotato" di ogni forza, e con il solo desiderio di buttarmi sul letto per un paio d’ore, mangiare qualcosa e ributtarmi nuovamente sul letto.
Non sempre posso farlo, e non sempre sono in condizioni così "critiche", ma… capita… 😛

Spesso (come avrete visto) sono fuori sede per lavoro, fra convegni, manifestazioni, corsi e via dicendo.
Partecipare ad un convegno è piacevole, farsi una settimana di corso intenso mattina e pomeriggio un po’ meno (anche se qualcosa di positivo la si trova anche lì) 😉

In definitiva: per quanto mi riguarda può essere vero che i lavoratori IT siano particolarmente esposti a disturbi professionali. Può anche essere vero che alcuni di questi disturbi (come trombosi ed embolia) possano essere a volte fatali.
Ma… ehi… non scordiamoci che alla fine ci sono persone che, durante il loro, rischiano di morire ogni minuto (minatori, operai, agricoltori e via dicendo).

May 132006
 

Non parlo spesso di siti che scopro (a meno che non abbiano a che fare con nuove tecnologie, AJAX, WordPress e via dicendo), ma oggi voglio farvi conoscere un sito che ho visitato ieri per la prima volta, grazie ad un link trovato in qualche blog (che ora non ricordo, non me ne vogliate…).

Quasi tutti, nella società moderna, sono quotidianamente costretti a fare i conti con quella che per alcuni è diventata ormai una voce "pesante" sul bilancio familiare: il costo dei carburanti.
Il prezzo del petrolio sale ogni giorno, e con esso il costo di benzina, gasolio e GPL.
Quando invece il prezzo del petrolio scende, i costi dei carburanti alla colonnina restano sostanzialmente invariati (e questo fa riflettere su quanto le grosse multinazionali dei carburanti gonfino senza ritegno tali prezzi).

L’unica "alternativa" (se non volete andare a piedi o in bicicletta) è cercare quei distributori che hanno prezzi più bassi per i carburanti (e nel mercato italiano è possibile, anche se le differenze sono minime, a volte).
Ma… non è immaginabile nè plausibile il mettersi a girare come una trottola (con la macchina magari in riserva) per risparmiare qualche euro.
Ci viene quindi in aiuto un sito che trovo GENIALE ed utilissimo: Pieno Risparmio.it

Pienorisparmio

Grazie alle segnalazioni degli utenti ed all’integrazione con Google Maps, è possibile cercare e localizzare le stazioni di rifornimento presenti in una data zona, e confrontare i prezzi dei carburanti (nello screenshot potete vedere le stazioni di servizio nell’area di Foggia).
E’ possibile visualizzare le stazioni di rifornimento che erogano benzina e gasolio, quelle che erogano GPL, quelle che erogano metano e… visualizzare anche gli autovelox fissi e mobili… 😉
In questo modo è possibile riuscire a risparmiare qualche soldo ad ogni pieno, ed alla lunga il risparmio diventa consistente.
Inoltre, gli utenti stessi possono contribuire a mantenere aggiornati i prezzi in modo molto semplice, direttamente dall’interfaccia di PienoRisparmio.it.

Un plauso ad HT&T Consulting che ha creato e reso disponibile questo servizio.

May 112006
 

Sono rientrato al lavoro (finalmente, non ce la facevo più a restare a letto!), anche se non mi sento benissimo, e dopo un inizio mattina "impegnativo" riesco a trovare qualche minuto per parlarvi di una perplessità che mi è sorta da un paio di giorni.

L’altro ieri ero davanti alla tv (oh, quando una persona è a letto malata, non può fare molto di più) ed ho notato che, in 5 minuti di spot televisivi su una rete televisiva Mediaset (nello specifico era Italia 1) saranno passate almeno 4 pubblicità di società che offrono PRESTITI PERSONALI.

Tutte promettono "prestiti in 48 ore", alcune anche "a pensionati e disoccupati", alcune altre addirittura "a protestati".
Ok, nessun problema fin qui.

Una di queste pubblicità, però, mi ha colpito in modo particolare.
Nelle microscopiche note che si leggono in fondo e per alcuni secondi, ho letto: "TAEG a partire dall’8.90% fino al massimo consentito dalla legge antiusura".
Ah, però… fortuna che esiste una legge antiusura, altrimenti chissà "questi signori" quanto avrebbero fatto pagare di interessi!!!
E comunque: NON MI FIDEREI MAI di una società che ti concede un prestito e poi ti chiede come interesse "il massimo che ti può chiedere legalmente".
Fanno finta di aiutarti e poi finiscono di ucciderti, perchè ovviamente una persona che chiede un prestito lo fa perchè ne ha bisogno, e concederglielo a tassi "simil-usurai" non significa aiutarlo.

Oltre alle agghiaccianti clausole, comunque, mi ha meravigliato "il numero" di offerte disponibili, segno evidentemente che le persone ne hanno bisogno.
E se ne hanno bisogno, probabilmente, significa che chi ha detto "che adesso viviamo meglio perchè sono state ridotte le tasse, e tutti hanno più soldi" ha detto una bugia.

Vabbè, non è sulla politica che voglio portare la vostra attenzione, ma su queste società di "prestito personale".
Cosa ne pensate? Avete esperienze personali in merito, o comunque "di prima mano" (magari di amici che ve ne hanno parlato perchè si sono rivolti ad una di queste società)?

May 042006
 

Doomsday ClockE’ il 1947.
Per la prima volta appare sulla copertina del “Bullettin of the Atomic Scientist” quello che sarebbe diventato il simbolo del pericolo nucleare: il “Doomsday Clock” (L’orologio dell’Apocalisse).
La simbolica “ora dell’Apocalisse” è la mezzanotte, di un giorno che mai nessuno vorrebbe vedere.
Nel 1947 il Doomsday Clock segna sette minuti alla mezzanotte.

E’ il 1949.
L’Unione Sovietica fa esplodere la sua prima bomba atomica.
Il Doomsday Clock segna tre minuti alla mezzanotte.

E’ il 1953.
In nove mesi, sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica testano diversi ordigni nucleari.
La lancetta del Doomsday Clock fa un altro piccolo passo verso l’Apocalisse, e segna due minuti alla mezzanotte.

Da allora, la lancetta si è mossa altre 15 volte, raggiungendo la minima distanza dalla mezzanotte proprio nel 1953, e la massima distanza nel 1991 quando USA e URSS firmano il Trattato per la riduzione delle armi strategiche, raggiungendo i 17 minuti alla mezzanotte.

Attualmente il Doomsday Clock segna sette minuti alla mezzanotte, come nel 1947, e segna tale “ora” dal 2002, con l’annuncio degli USA di voler ritirarsi dal trattato sui missili balistici, e con la ricerca di acquisire armi nucleari da parte di diversi gruppi terroristici.

Perchè vi ho parlato di tutto ciò?
Perchè ho paura che presto le lancette possano fare un ulteriore passo avanti, avvicinandosi alla mezzanotte.
NON sono un esperto di politica estera, ma la tensione fra USA e Iran mi sta facendo pensare.
Gli Stati Uniti hanno minacciato di usare addirittura le armi atomiche, in caso di estrema necessità.
L’Iran ha risposto che in caso di attacco, si rifarebbe immediatamente su Israele.
La Russia non resterebbe con le mani in mano, in caso di attacco all’Iran, dato che appoggia quest’ultimo e gli ha fornito la tecnologia nucleare…

Speriamo di no… 🙁

Apr 262006
 

ChernobylDa Wikipedia: Il 26 Aprile 1986 alle ore 01:23:58 locali, nel corso di una prova, definita di sicurezza, in cui si voleva verificare se la turbina potesse continuare a produrre energia per inerzia anche quando il circuito di raffreddamento fosse stato incapace di produrre vapore, vennero disabilitati alcuni circuiti di emergenza, l’impianto di raffreddamento secondario e poi quello principale. In manuale si tentò lo spegnimento del quarto reattore. Entrato in zona di instabilità dopo pochi secondi emise una potenza di circa 100 volte superiore a quella di targa: 100GW, la temperatura del reattore raggiunse i 700°C e l’acqua reagì con la grafite, iniziò a decomporsi in idrogeno ed ossigeno dando inizio all’esplosione. Questa distrusse tutte le parti in muratura del reattore e liberò nell’aria tonnellate di materiali radioattivi, in gran parte residui di combustione atomica. La centrale non era dotata di un edificio di contenimento, atto a prevenire anche le fughe più catastrofiche di elementi radioattivi.

Quello che segue è tristemente noto a tutti: centinaia di persone furono mandate a morire nel tentativo di seppellire il reattore con piombo e cemento. Sono stati chiamati “liquidatori”, e “forse” sono stati i più “fortunati” (se tali possono definirsi delle persone condannate a morte) perchè le dosi di radiazioni che ricevettero furono così massicce che la morte per loro arrivò in tempi relativamente brevi.
Non così “fortunati” furono gli abitanti delle zone limitrofe, che ancora adesso stanno morendo per tumori, leucemie ed alterazioni genetiche prodotte dalle radiazioni assorbite.

La nube radioattiva che venne prodotta girò l’Europa, e giunse anche in Italia.

Ricordo bene quei giorni, li ho stampati a fuoco nella memoria (nonostante avessi solo 8 anni).
Ricordo la paura di mia madre, che ci tenne in casa nei due giorni in cui la nube passò sopra la Puglia.
Ricordo i giorni successivi, dove ogni verdura a foglia larga venne bandita dalla tavola.
Ricordo anni dopo i “bambini di Chernobyl” che venivano mandati qui in Italia durante l’estate, affidati a famiglie italiane, per cercare di “disintossicare” il loro organismo dalla radiazioni.
Ne ho conosciuto uno, di questi bambini; una bellissima bimba bionda di nome Alla, sveglissima, intelligentissima.
Era in campeggio a Vasto, affidata ad una famiglia di Isernia.
Il caro Invernomuto la ricorderà bene, così come Arcadi.
Non penso avesse coscienza di quello che era successo alcuni anni prima a Chernobyl… adesso, dopo tanti anni, avrà saputo e capito tutto.

Il governo ucraino NON chiuse la centrale, ma mantenne attivi gli altri tre reattori presenti.
Lo spegnimento definitivo della centrale avvenne solo il 15 dicembre 2000.

Potete vedere un “viaggio” attraverso la zona interdetta, Chernobyl e Ghost Town in questo reportage fotografico.

Probabilmente per tutto quello che successe a Chernobyl, il referendum sul nucleare che si tenne un anno dopo (nel novembre 1987) si concluse con l’abrogazione delle tre leggi che favorivano l’insediamento e la messa in opera di centrali nucleari in Italia.
Se dovessi votare adesso per lo stesso referendum, ci penserei su… abbiamo davvero bisogno di energia, ma abbiamo anche bisogno di sicurezza, e probabilmente voterei per l’abrogazione.

Incidenti nucleare ce ne sono stati tanti, nel mondo; oltre Chernobyl (il più grave in assoluto) è tristemente famoso anche quello di Three Mile Island.
In Francia sono in funzione diversi reattori nucleari, ed in caso di incidente anche noi in Italia ne subiremmo le conseguenze…

Speriamo non succeda… speriamo che intelligenza e sicurezza prevalgano.
E speriamo che il mondo non dimentichi tutte quelle persone che sono morte in questa immane catastrofe e quelli che hanno dato la loro vita per salvare gli altri (i liquidatori).

Apr 202006
 

Le elezioni: prima, durante e dopo.
I presunti brogli (ovviamente inesistenti).
L’arresto di Provenzano.
L’arresto di Ricucci.
Molte altre news, alcune prive del minimo interesse…

… e l’influenza aviaria???
Un collega di lavoro mi ha dato ieri lo spunto, e mi ha fatto riflettere su questa cosa: da quanto tempo non sentite parlare di influenza aviaria in Italia? Cos’è successo, tutti gli animali infetti sono morti ed è morta anche l’influenza? O l’attenzione per le elezioni ed altro ha fatto si che stormi di uccelli infetti invadessero l’Italia passando inosservati?

Sinceramente non penso che l’influenza si sia spenta di colpo, così come non penso si sia spento l’interesse della popolazione verso questa problematica.
Forse… però… si è spento l’interesse DEI MEDIA, perchè magari Provenzano "tira di più", o gli italiani discutono meglio sul "coglione" di Berlusconi o sulle idiozie di Calderoli.

… o magari sono stato disattento io, e mi sono sfuggite le centinaia di servizi che andavano quotidianamente in onda prima delle elezioni, gettando nel panico la popolazione.

Forse gli italiani avranno anche ricominciato a mangiare pollo, chissà… (io non ho mai smesso, sinceramente).

Voi che ne pensate? 😉