Dec 202005
 

Suppongo che quando Trenitalia parli di "super sorprese", non si riferisca alla sorpresa di venir morso da uno scorpione in treno, con relativa corsa all’ospedale!
Eh già, perchè sui treni di Trenitalia succede anche questo!
Ho il dubbio che in realtà le carrozze ferroviarie della compagnia di stato siano uno zoo pubblico, piuttosto che dei mezzi di trasporto!
E’ infatti possibile trovarci zecche, cimici, topi e scorpioni
Cosa potrebbe mancare all’appello? Mmmm… qualche serpente, dei vermi (da cercare rigorosamente nella carrozza ristorante), delle api assassine… 😛
Se a tutto ciò aggiungiamo anche le cose incredibili che succedono sul lato "servizi di stazione", ci rendiamo conto dell’inutilità dei soldi investiti in servizi come Tbiz (il costoso Eurostar Roma-Milano riservato ai superfighi con il portafogli pieno) a discapito dei normali servizi riservati ai normali utenti.
Per mia fortuna, non ho ancora fatto "incontri ravvicinati" con animali o insetti vari sui treni (e si che ne prendo spesso, anche se preferisco viaggiare in Eurostar, lievemente più curati di Intercity o regionali, vere e proprie carrozze bestiame per pendolari!).

E voi? 😛

Dec 162005
 

Qualche giorno fa leggevo su Emuleitalia di un meteorite che potrebbe colpire la terra nel 2036.
Ho sorriso, tenendo presente anche il tenore del post (sicuramente NON drammatico) 😛
Ma… stamattina, guardando le statistiche sulle keyword di ingresso al mio blog, ho trovato una sopresa…

Pericolo meteorite

Come potete vedere, al primo posto fra le ricerche su Google c’è proprio la parola "meteorite", con un po’ di incertezza circa l’anno di arrivo, a quanto pare… 😀
Peccato che sul mio blog l’unica volta che abbia usato la parola "meteorite" sia stata in questo post scritto per dare l’ultimo saluto all’attore Cristopher Reeve (in arte Superman). 😛
In ogni caso, ho pensato: se i miei lettori vogliono meteorite, diamogli meteorite! 😉
Ho quindi fatto qualche ricerca su Internet, e l’associazione più frequente è stata fra le parole "asteroide" e "killer".
Questo spiega quindi perchè le persone stiano cercando così freneticamente informazioni al riguardo.
La colpa di tutto questo panico improvviso (oh, cavoli… mancano ancora altri 31 anni al PRESUNTO impatto!) è anche di articoli catastrofisti come questo sul Corriere della Sera o questo sul Guardian.
Fortunatamente, a cercare bene si trova anche qualcosa di "serio", come questo articolo su Space.com, dove è chiaramente espresso il pensiero di Steven Chesley, del NEO (Near Earth Objects) Program Office della NASA:

 

“The key conclusion to be taken from this analysis,” Cleave explained in the letter, “is that aggressive (i.e., more expensive) action can reasonably be delayed until after the 2013 observing opportunity. For Apophis, the 16 years available after 2013 are sufficient to recognize and respond to any hazard that still exists after that time.”

Quindi… fino al 2013 non è neanche concepibile cominciare a preoccuparsi, dato che l’orbita del meteorite Aphophis è ancora estremamente variabile, e la sua "pericolosità" potrà essere stimata con una ragionevole precisione solo a partire dal 2013.

Se volete approfondire seriamente la questione Apophis, ho due link interessanti (uno per un pubblico non tecnico, ed uno per gli esperti di ingegneria aerospaziale…)
1) Apophis su Wikipedia (con diversi link di approfondimento), adatto a tutti
2) Deflection Scenarios for Apophis su Spaceref.com, adatto ad un pubblico "tecnico".
In ogni caso, è presto per cominciare a costruire rifugi sotterranei o su montagne altissime, così come è presto per sottoscrivere polizze sulla vita che comprendano gli impatti di asteroidi o meteoriti sulla Terra (occhio che eventi del genere sono FUORI da ogni polizza, e devono essere inclusi a parte!) 😉

Dec 022005
 

Explicit ContentIl titolo di questo post mi è venuto pensando alla famosa espressione di Palmiro Cangini, il “sindaco” di Zelig, ribaltandola totalmente… 🙂

In realtà il contenuto di questo post è misto fra il serio ed il faceto e riguarda l’ultima “uscita” del RatzingerPapa: la castità è uno dei migliori metodi per combattere l’aids!
Grazie al ca**o, mi verrebbe da dire!

Peccato che il caro papa non abbia pensato a tutti gli altri possibili metodi di trasmissione dell’aids (trasfusioni non controllate, scambio di siringhe infetta tra tossicodipendenti e via dicendo), ed in questi casi l’astinenza “gli fa una pippa” (tanto per rimanere in tema). 😀
Chiaramente altri metodi per prevenire l’aids, come i preservativi, sono assolutamente tabù per la Chiesa ed ovviamente “fortemente sconsigliati”.

Odio queste intromissioni della Chiesa nella vita delle persone, specie quando NON portano nulla di costruttivo/utile, anzi…
E’ ovvio che un cattolico che vuole fare sesso se ne sbatte se il Papa gli dice di farsi una doccia fredda invece che una scopata!
Ma lo stesso cattolico (probabilmente) userebbe il preservativo, se ANCHE il Papa glielo dicesse (perchè, sia chiaro, la scopata se la farebbe comunque). 😉

Ergo… fottetevene di quello che dice il Papa… usate SEMPRE il preservativo nei rapporti occasionali e non fatevi incantare dalle “belle parole” sulla castità, dette da una persona che il sesso non l’ha mai provato…
E’ facile parlare, per lui… 😀

Nov 302005
 

Buongiorno a tutti.
Stamattina ho da scrivere qualcosa di “particolare”, e che non viene direttamente da me.
Il mio compito (per preciso volere dell’autore) è quello di divulgare la sua storia, in modo che “il mondo” sappia cosa succede in paesi come la Serbia.
Lascerò il testo della sua (lunga, sappiatelo…) mail quasi invariato; per sua richiesta, eviterò di menzionare il suo nome completo, quello degli altri protagonisti della vicenda ed alcuni particolari di cui sono a conoscenza, perchè lui è ancora in Serbia, ed ha paura di eventuali ritorsioni.

Il testo è scritto in prima persona perchè indirizzato a me, ed eventuali mie modifiche/note/aggiunte saranno indicate in corsivo.


Ciao a tutti, questa mail è per raccontare una storia allucinante. E’ principalmente diretta a Giovanni, affinchè possa raccontare con il suo blog e tramite il mondo libero della rete diffondere un messaggio. (segue testo personale rimosso per privacy)

All’inizio di novembre come forse sapete già sono partito da Roma per venire qui a Belgrado a trovare la mia donna. Ho comprato un biglietto della (compagnia aerea) per un volo con scalo a (paese estero). Essendo già stato in Montenegro (che è lo stesso stato) con la carta d’identità non mi sono fatto molti problemi. Tuttavia c’è da dire che sono stato anche in Questura a (città dell’autore) a chiedere informazioni ed una persona molto competente mi ha detto che per Serbia e Montenegro non avevo bisogno del passaporto. Inoltre arrivato a Roma Fiumicino ho chiesto giusto per un’ulteriore sicurezza ad una hostess molto competente della (compagnia aerea) se c’era bisogno del passaporto. Ed ovviamente mi ha risposto che non ce n’era bisogno. Quindi sono partito alla volta di (scalo intermedio), dove uno steward della (compagnia aerea) mi ha controllato i documenti (carta d’identità valida per l’espatrio) non trovando nulla da eccepire, e mi ha fatto passare. Alle 12.15 mi sono quindi imbarcato per Belgrado dove sono arrivato alle 14.00 circa. Sbarcato dal velivolo mi sono recato al controllo documenti dove sono cominciati i miei problemi. Qui infatti la polizia di frontiera mi ha detto che non potevo passare con la carta d’identità e che quindi dovevo tornare indietro. Io ho ovviamente detto che ero già stato nel loro paese con la carta d’identità e che quindi una cosa del genere era impossibile. Per tutta risposta mi sono sentito rispondere che in Montenegro la polizia non rispetta la legge e che quindi l’errore era stato causato dalla mia disinformazione (per fare un esempio è come se in Italia entri dalla Val d’Aosta e ti chiedono la carta d’identità, mentre entrando dalla Sicilia ti chiedono il passaporto). Comunque nonostante il disappunto per il biglietto perso, ho chiesto di poter comprare un biglietto per ritornare a casa. Ed a questo punto mi sono reso conto di che cosa significhi essere in un paese dove la legge la fanno i babbuini: il bellimbusto della frontiera infatti mi ha risposto che non potevo ritornare con un aereo diverso da quello con cui ero arrivato. E qui ho iniziato a sudare un po’ perche ho capito di essere nei guai. Ho chiesto allora molto gentilmente un modo per poter risolvere la cosa in maniera veloce e indolore. Ho dato loro il nome e cognome della mia ragazza e gli ho detto che mi stava aspettando oltre la “barricata”, sperando che lei potesse in qualche maniera aiutarmi a risolvere la questione. Anche qui ho sentito un leggero malessere poichè, dopo averla chiamata e averle detto come stavano le cose (tutto ciò senza tuttavia poterla vedere), ho realizzato che nonostante tutto non c’era nessun modo per lei di aiutarmi a uscire dall’impiccio. A questo punto parlare di malessere vorrebbe dire non esprimere a dovere la sensazione. Una giusta espressione sarebbe aver realizzato di essere nella merda fino al collo. Tuttavia, avendo dei genitori a cui voglio un bene dell’anima ed essendo mio padre cardiopatico non ho voluto chiamare casa per non farli spaventare. Ho quindi preferito far risolvere il problema a V. (questo è il nome della mia ragazza) tramite il suo avvocato e le sue conoscenze. Tuttavia dopo un paio di ore avevo gia iniziato a perdere le speranze. Per tutta risposta mi hanno condotto in un area dell’aereoporto dove portano le persone con problemi simili al mio (per intenderci una cella per i rifugiati dell’Onu che loro chiamano molto simpaticamente “Transit Area”) e mi hanno chiuso in questa cella senza darmi una spiegazione. Quando mi hanno rinchiuso ho provato una sensazione che spero di non riprovare mai: essere privato della liberta per non aver commesso alcun reato.
In quel momento mi sentivo come il personaggio de Il processo di Kafka. Ho iniziato allora una raffica serrata di telefonate con V. per vedere a che punto era la situazione e per spiegarle dove mi trovavo. Tra i suoi pianti e i miei sudori freddi abbiamo cercato di contattare l’ambasciata per vedere se con il loro aiuto era possibile uscire da questa spiacevole situazione. Purtroppo l’ambasciata era già chiusa e non sono riuscito a contattare il numero di emergenza (non ho tuttavia intenzione di criticare queste persone poichè il loro appoggio nel giorno successivo è stato importante e perchè dopo quello che mi è successo, apprezzo lo stato in cui sono nato nonostante tutti i disservizi e le magagne, poichè in confronto a questo governo (quello serbo) è oro colato). Quindi mi sono messo l’anima in pace e mi sono preparato ad affrontare la notte consapevole che non c’era nessuno in grado a quell’ora (le 18.00 circa) di risolvere la situazione. Ho chiamato mio padre per fargli sapere che ero arrivato e che stavo bene, nonostante una serie di piccoli problemi burocratici mi avesse impedito di superare la frontiera. La verità è che non volevo farli preoccupare, quindi ho mentito dicendo che mi tenevano in una stanza all’interno dell’aereoporto dotata di tutti i comfort (e ovviamente di cibo e di acqua). Perchè la cosa piu bella (per modo di dire) è stata che queste grandissime teste di cazzo mi hanno tenuto chiuso là dentro non dandomi da bere per oltre 10 ore e non dandomi da mangiare per quasi 20 ore nonostante io li implorassi per avere dell’acqua. Il loro spasso più grande deve essere stato rispondermi ogni mezz’ora di aver già chiamato il catering, già in viaggio per portarmi tutto il necessario. Per tutta la notte l’unica persona che mi ha tenuto compagnia mandandomi dei messaggi, evitando di farmi impazzire è stata V. che non mi ha mai lasciato.
Al risveglio (se tale si può chiamare dopo una notte insonne) la mattina ho sentito che c’era un volo Alitalia per Roma e ho implorato il mio carceriere di farmi comprare il biglietto ma non c’è stato verso. A questo punto non ce l’ho fatta più e ho ceduto chiamando mio padre e spiegandogli tutta la situazione. Nel frattempo però V. ha chiamato l’ambasciata e io ho richiamato mio padre per rassicurarlo sulle mie condizioni e per non farlo preoccupare. Da quel momento infatti ho stabilito un filo diretto con gli uomini del consolato, i quali sono stati disponibilissimi e gentilissimi, portandomi da mangiare e da bere e facendomi vedere V. per dieci minuti. Mi hanno rassicurato dicendomi che sarei ripartito alle 14.00 per l’Italia con lo stesso aereo dell’andata. E qui finisce la mia disavventura.
La cosa piu triste che ho capito in questa storia è che non conta se il governo sia di destra o di sinistra quanto il fatto che continuando a fare queste cosiddette “missioni di pace”, buttando bombe su paesi che non ci hanno fatto nulla di male e uccidendo uomini donne e bambini come se fosse un videogioco, non fa nient’altro che aumentare la lista dei nostri nemici, alimentando sempre piu l’odio fra i popoli. Perchè in effetti non esistono missioni di pace quando i
nostri militari sono armati con armamenti d’assalto, elicotteri, carri armati e portaerei. Questa si chiama guerra e non esiste una guerra di pace. Dovremmo essere degli uomini d’onore e combattere solo per la difesa delle nostre famiglie e delle nostre case. L’unica guerra giusta è quella che noi facciamo per difendere le persone che ci vogliono bene. Io nonostante tutto sono riuscito a comprendere il loro comportamento anche se non l’ho condiviso e l’ho ritenuto ingiusto. Ma voi pensate che sia possibile per loro perdonare ciò che abbiamo fatto? Io non credo sia umanamente possibile.
Comunque sono felice sapendo che ci sono delle persone che mi vogliono bene. E’ tutto ciò di cui ho bisogno.
Vi ringrazio del vostro appoggio. Ci sentiamo presto.


Termina qui la mail di F., che adesso è ancora in Serbia (ci resterà fino a fine dicembre), con la donna che ama.
Il mio “compito” era di farvi sapere e termina qui, quindi lascio a voi la parola per eventuali commenti.

Nov 262005
 

Questo sabato voglio chiudere la settimana con la segnalazione di un cortometraggio (ma sopratutto, visto che sono bastardodentro, con la NON pubblicazione dell’ultimo episodio di The Wall, che forse leggerete lunedì) 😀

Il cortometraggio in questione si chiama Geek Geek, ed è (cito direttamente dal sito):

un corto(medio)metraggio goliardico/grottesco sulla “vita” di due geeks, che sperano di guadagnare tramite un sito di vendita di t-shirts online.

Realizzato da Sikkolo e Flavio (che me l’ha segnalato) e nato dai blog (dopo Kandinskij, di Alberto), e liberamente scaricabile dal sito (da questa pagina).
La visione di questo corto è caldamente raccomandato ai seguenti “soggetti”:
# Geek
# Nerd
# Programmatori
# Detenuti di penitenziari
# Ingegnieri in Fisica
# Aspiranti laureandi in tecnologie della comunicazione
# Psicologi
# Casalinghe arrapate
# Chi almeno una volta ha scaricato un film col titolo famoso da un programma P2P ma ci ha trovato al suo posto un porno
# Psichiatri
# Mutanti
# Chi è iscritto a suicidegirl.com
# Farmacisti
# Chi sa parlare dicendo le parole al contrario
# Aspiranti serial killers
# Persone che hanno “il dono”
# Chi mangia i polli nonostante l’aviaria
# Dottori con idee originali
# Chi è rimasto rimasto deluso quando ha scoperto che il laser non può essere limitato in lunghezza, rendendo di fatto impossibile l’esistenza di una spada Jedi
# Feticiste dei piedi
# Trekkies
# Anarco-insurrezionalisti che si sono lanciati da una finestra
# Cinefili convinti
# Cinofili convinti a cui piace guardare film d’autore
# Coltivatori di piante carnivore
# Chi almeno una volta ha sognato di essere in un videogioco
# Chi ha installato un aggregatore di feed RSS sul proprio computer
# Ornella Muti (ma anche Stefania Sandrelli o la figlia)
# Chiunque lavori o abbia lavorato in passatto per una delle seguenti ditte: Nike, Apple, McDonalds, Mediaset
# Maniaci di X-Files (correttamente x-philes)
# Chi è stato rapito dagli alieni
# Enrico Ghezzi
# Chi crede di essere stato rapito dagli alieni
# Chi vorrebbe essere rapito dagli alieni
# Giocatori di D&D sopra il 12esimo livello
# Persone che hanno visitato rotten.com almeno due volte nella vita
# Chi parla in parmigiano
# Chi ancora non ha capito che fine ha fatto Laura Palmer
# Possessori di iPOD
# Chi ha visto cose al largo dei Bastioni di Orione
# Persone con dei problemi
# Membri del MOIGE
# Chi si veste da struzzo e si guarda allo specchio per compiacersi
# Chi sa chi è Gianluca Neri
# Chi crede che i piccioni siano causa di malattie
# Clown e prestigiatori
# Chi ha un palmare
# Chi ha mangiato carote metodicamente per settimane per vedere se diventava arancione
# Chi vorrebbe un palmare
# Luca Sofri
# Chi almeno una volta ha fatto una finta foto di UFO
# Chi ha riso leggendo questa lista
# Chi non ha riso ma comunque vuole vedere il limite della dignità umana frantumarsi

Prima di scaricarlo, però, date un’occhiata all’intervista ai due pazzi che hanno prodotto questo corto (che ho in download in questo momento). 😉
Buon divertimento, e buon fine settimana. 🙂

Nov 222005
 

Notizia di oggi (che ho sentito in TV, e mi ha fatto sobbalzare dalla sedia): la Guardia di Finanza ha sequestrato trenta milioni di litri di latte Nestlè destinato ai neonati, perchè probabilmente contaminato dalla vernice utilizzata per l’etichetta!!!
Oh… ma dico… stiamo scherzando???
NON si sta parlando mica di di qualche bottiglia d’acqua contaminata da qualche pazzo, ma di TRENTA MILIONI DI LITRI di latte PER BAMBINI!!!!
Provate a pensarci bene… a ripetere la frase… TRENTA – MILIONI – DI – LITRI…
Ed a chi erano destinati questi TRENTA MILIONI DI LITRI? Non a me… o a qualche altro uomo/donna… erano destinati a dei neonati!!!
Maporcadiquella!!!
Già un bimbo appena nato è naturalmente indifeso e più sensibile agli agenti esterni, e cosa succede? Che la NESTLE’ (ultra-mega-grande multinazionale del settore alimentare) mette in commercio del latte contaminato da vernice!!!
E si affetta a dire: “… non si ritiene che la presenza di ITX rilevata nei prodotti analizzati costituisca un rischio per la salute”.
Eh??? Cazzo…. io vorrei far bere del LATTE SANO a mio figlio, e non della vernice (anche se PROBABILMENTE innocua…).
La cosa agghiacciante (oltre il grave episodio in se) è che questo latte superfigo costa uno sproposito, in Italia!!!
Al riguardo ricordo un post di Maxime, neopapà alcuni mesi fa, in cui faceva il punto proprio su questa situazione.
Dategli una lettura… e se siete genitori, e state dando del latte Nestlè a vostro figlio/a…. beh, mandate affanc*** ‘sti idioti, e fate una scelta intelligente (seguendo i link che trovate in questo post)!

Nov 112005
 

Titano FilmsHo ricevuto da Luca De Nardo di ICTBlog.it una mail circa l’ultima iniziativa presa riguardo la vicenda TitanoFilms, che ICTBlog sta seguendo da diverso tempo.

L’iniziativa in questione è l’Ultimo Atto – Gita a Padova, volta a mettere la parola FINE ad una vicenda controversa che ha portato gli amici di ICTBlog.it a Mi Manda Rai Tre.

L’invito di ICTBlog è esplicito:

IctBlog invita tutti coloro che volessero far valere le proprie ragioni a partecipare ad una gita spontanea di fronte agli uffici della TitanoFilms e chiedere a gran voce la restituzione dei soldi per un importo pari al lettore DVD in Omaggio mancato, magari attingendo dal fondo garanzia depositato presso il Ministero delle Attività produttive, prima che venga ritirato.

Un’iniziativa “forte”, ma che dimostra a tutti come da un “semplice” blog possano nascere movimenti destinati a farsi sentire in modo deciso (e speriamo risolutivo).

Un plauso quindi agli amici di ICTBlog.it, e la richiesta a tutti gli amici/lettori/visitatori casuali di pubblicizzare (per quanto possibile) tale iniziativa. 😉

Grazie.