Feb 262005
 

Succede in Iran, paese che avrà un ruolo importante al prossimo Summit ONU sulla Società dell’informazione. Il giovane blogger aveva osato criticare il regime
(Fonte: Punto Informatico)

Quant’è bello vivere in Italia, dove non solo puoi scrivere quello che vuoi sul tuo blog (ovviamente nel rispetto delle leggi italiane), ma altri ” blog” (per modo di dire) si sentono autorizzati a prendere i tuoi pezzi, modificarli come gli pare ed attribuirtene onori (pochi) ed oneri (eventualmente molti).
Non voglio entrare sulla questione LiberoBlog perchè altri ne hanno già parlato diffusamente (colonna destra, i commenti al blog di DElyMyth sono proprio riguardo quest’argomento), ma voglio parlare di questo poveretto iraniano, chiamato Arash Sigarchi, che si è beccato 14 anni di carcere in direttissima, per aver (a detta del governo iraniano) “cospirato, spiato e vilipeso alcuni leader iraniani”.
Va da se che in realtà le accuse sono assolutamente ridicole, e che niente del genere sia stato effettivamente commesso da Arash.
E’ troppo frequente, ultimamente, osservare come alcuni paesi cerchino di imporre una censura fortissima su tutto quello che passa per la rete, limitando anche il “libero pensiero” dei “sudditi”.
Cina, Cuba, Corea, Tunisia, Iran sono solo alcuni esempi di questa “tirannia” contro la liberà di pensiero (e di parola), che commina carcere e punizioni corporali a persone colpevoli solo di aver avuto un loro spazio sulla rete, dal quale esprimere le loro idee (non necessariamente politiche, e non necessariamente contro il regime).
Ah… se pensate di andare in quei paesi e di essere al sicuro, perchè siete stranieri ed avete un blog su server fuori da quella giurisdizione… beh, lì mettono in galera anche se vi azzardate a mandare una mail “reazionaria” a vostro padre in Italia, descrivendogli cosa avete visto, da un Internet Cafù (ovviamente tutti sotto attento controllo da parte dello Stato).

Ho trovato poi (sempre nell’articolo di Punto Informatico) il link ad un sito, ovvero il “Comitato per proteggere i bloggers” (Committee to Protect Bloggers, in inglese), dove si può fare il punto su questo ed altri episodi di censura e/o prevaricazione ai danni dei bloggers.

Feb 242005
 

Stamattina entro nella macchina di mio padre, come tutte le mattine, e trovo sul cruscotto i biglietti (erano almeno cinque) che vedete nella scansione (e che sono arrivati sul cruscotto perchè distribuiti da uno di quei simpatici personaggi con divise circensi fermi ai semafori).
Lo guardo e sono subito colpito dalla scritta: ” Biglietto omaggio. Entrate in due“.

Biglietto Circo 01

Cacchio, da quando un circo regala biglietti omaggio come noccioline?
Ma… osservate con attenzione il biglietto, nella zona indicata dalla freccia…

Biglietto Circo 02

Clicca sull’immagine per ingrandire

Ecco il trucchetto!
In realtà NON si entra in due gratis, ma uno dei due DEVE PAGARE.

Riflettiamo un’attimo: io sono grande, e ci ho messo cinque secondi per accorgermi della scritta (e del sottile inganno, molto simile alle clausole scritte in minuscolo nei contratti capestro) ma… se il biglietto fosse finito nelle mani di un bambino? Avrebbe letto solamente “Biglietto omaggio – Entrate in due”, non facendo caso alla piccola scritta vicino la stellina, abbagliato da quell’OMAGGIO gigante scritto in giallo.

Come definireste voi un comportamento del genere? Sicuramente NON è una truffa (in quanto, anche se piccolo, è pur sempre scritto che uno deve pagare), ma come minimo mi sembra un COMPORTAMENTO SCORRETTO ed INGANNEVOLE, specie se rivolto ai bambini (che sono il target di quel biglietto, ai grandi il circo interessa poco…), non trovate?

Feb 222005
 

Trovo da Andrea (via Tambu), questo articolo di Portel sulla lettera di minaccia (eggià, è proprio il caso di chiamarla minaccia!) che Tiscali sta inviando ai propri utenti colpevoli di utilizzare l’ADSL fornita da Tiscali stessa!.
Il titolo di Andrea è perfetto… ridere o piangere per quest’ennesima cazzata tutta italiana?
Se tu gestore NON VUOI che io utilizzi la tua preziosa banda perchè ne hai poca, e ti trovi a navigare in cattive acque, fammi il piacere di fare alcune cose:
1) DIMMELO chiaramente nel contratto che non posso utilizzare il servizio come voglio, ma sono soggetto a limiti di quantità di banda utilizzata, in modo da permettermi di mandarti a cagare ed utilizzare un altro gestore
2) NON PROPORRE ADSL da 4 MBit, quando poi mi romperai le palle se mi faccio il mirroring di interi siti web per poi consultarmeli con comodo, o archiviarli riempiendomi gli hard disk. Sai che cacchio me ne faccio dei tuoi 4 MBit, se ci metto due giorni ad utilizzare la banda che mi dai?
3) Vedi di usare toni diversi nelle comunicazioni con gli utenti, e non “… le comunichiamo che, qualora l’anomalia dei volumi di traffico non cessi immediatamente, il Servizio Le verrà sospeso entro e non oltre 72 ore dalla presente comunicazione e che Tiscali si riserva di adire le competenti autorità giudiziarie al fine di vedere tutelati i propri diritti e richiedere il risarcimento dei danni patiti, perchè così ci metto solo due secondi a telefonarti e disdire il contratto, caro il mio gestore cazzone
4) Cerca di migliorare il servizio, invece di scrivere cazzate agli utenti, perchè a quanto si legge nei diversi newsgroup, le adsl di Tiscali fanno davvero schifo come qualità del servizio

… fortuna che sono un felice utente Telecom, almeno per quanto riguarda l’adsl… 😀

Feb 162005
 

Non ne ero a conoscenza, e ne ho preso brutalmente coscienza mentre ero comodamente seduto a tavola.
Il video di Giuliana Sgrena mi ha colpito come un pugno allo stomaco, impedendomi di buttare giù il boccone che avevo in bocca.
Il mio primo pensiero è andato alla famiglia, a quello che potevano provare nel vedere Giuliana in televisione.
E’ viva, ok… ma sta chiedendo qualcosa che MAI avverrà.
– E cosa le succederà se gli italiani resteranno in Iraq? – si staranno chiedendo il marito, il padre, il fratello di Giuliana, con le lacrime agli occhi…
L’Italia non lascerà mai l’Iraq perchè è SERVA degli Stati Uniti, in un’occupazione inutile PER TUTTI.
Il leccaculismo di Silvio nei confronti di Giorgio mette gli italiani che sono in Iraq per fare il loro lavoro nella condizione di essere rapiti (e morire) da un momento all’altro.
Ed allora vorrei tanto dire al nostro caro Silvio… vacci tu, in Iraq, a farci vedere come risolvi i problemi! Facci vedere come OPERA un vero italiano!.
E’ facile stare in Parlamento a legiferare sui nuovi stanziamenti da disporre per la permanenza degli italiani in Iraq, perchè lasciato il Parlamento andrai nella tua bella casetta romana, con tutti i lussi e gli agi che ben conoscono (per sentito dire, ovviamente) gli italiani che si spaccano il culo in fabbrica, o in ufficio, o nei campi, o in tutti gli altri settori dove lavorare NON è sinonimo di “passare la giornata a dire minchiate contro i comunisti”, o sorridere a cinquantaquattro denti dicendo: “Noi non ci muoveremo dall’Iraq”.
Spero solo che non succeda niente alla povera Giuliana ma… alla fine… chissenefrega, no, Silvio?
Lei non è che una sporca terrorista comunista che scrive per uno sporco giornale comunista… può anche morire… una in meno, no?
Vaffanculo!

Jan 312005
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana (o forse dovrei anche dire di mese, dato che febbraio è alle porte).
Stamattina vi parlerò di qualcosa di “inconsueto” per questo blog, ovvero di… un gioco di ruolo online.

Fovea OnlineNon sono avvezzo (passatemi qualche termine “arcaico”, per calarmi meglio in quanto sto per scrivere) a giocare, ed ancor meno a giocare online (ho sempre avuto di Internet una visione diversa).
L’altro giorno ho però ricevuto una mail in cui, oltre ai complimenti (graditissimi) per il blog, mi si indicava il sito che testè vado a proporvi: Fovea Online.
Non ho perso occasione per visitarlo (dubbioso, in realtà… lo spam è sempre in agguato) 😛
Invece mi sono dovuto subito ricredere.
Prendo a prestito alcune righe di presentazione dal sito stesso:
Con questo nuovo strumento è desiderio della redazione mettere in relazione la vera storia di Foggia con gli aspetti di quotidianeità medievale ed infine riporli in un gioco, il GdR Fovea, ove poterli interpretare giocando.
Gli obiettivi saranno quelli di un gioco sempre più realistico, scolpito dalla fantasia di chi vi accede e basato su fatti, situazioni e caratteri di un periodo di cui sappiamo tutto e nulla, ma che ancora e sempre ci affascina.

Per chi non sapesse cos’è un gioco di ruolo c’è una breve spiegazione sul sito, insieme alle regole, ad una descrizione dell’ambientazione e molto altro.
L’ambientazione mi ha affascinato subito… Fovea infatti è ispirata alla Foggia medievale, città in cui lavoro e nella quale passo molte ore della mia giornata.
Non potevo quindi non lasciarmi attrarre dagli aspetti storici che questo gioco reca con se, e che spero mi permetteranno di conoscere meglio la storia di questi luoghi.
Sotto l’aspetto ludico non posso ancora narrarvi niente, perchè sto cercando di vincere la mia diffidenza a giocare online (ed iscrivermi alla comunità, quindi).
Vorrei invitare uno dei “gestori” a descriverne quelle parti che mi sono ignote, in modo da permettervi di conoscere meglio questo mondo fantastico, dove la fantasia si mescola alla realtà storica, e dove tutti possono vivere una nuova vita… 🙂
Dategli un’occhiata… se vi piace iscrivetevi e cominciate a giocare… e fatemi sapere cosa ne pensate. 🙂

Jan 272005
 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

da “Se questo è un uomo” di Primo Levi

Probabilmente è uno dei brani più famosi tratti dal libro di Primo Levi, e nonostante abbia cominciato la giornata parlando di un argomento frivolo, mai e poi mai avrei fatto a meno di scrivere anche una sola riga sull’anniversario di oggi.
Sono passati sessanta anni dalla liberazione di Auschwitz, eppure ancora oggi mi tocca girare per Foggia è vedere manifesti del Nuovo Ordine Nazionale, con tanto di fascio littorio nero. Che schifo…
Fortuna che qualcuno, armato di buon senso, ha provveduto a dipingere di nero quegli orrori.
Orrori che ricorrono spesso, in ideologie che purtroppo troviamo ancora nella nostra vita, a volte sedute in Parlamento dietro cognomi “storici”.
Mi fanno pietà quelle persone che dietro la maschera del “revisionismo” cercano di stravolgere e negare una realtà storica che, in quanto italiani, ci ha toccato in maniera diretta, sia come vittime che come carnefici.

Non dimentichiamo, mai…

Jan 232005
 

… al… Ministro Sirchia!.

Sono di ritorno da un locale dove, fino a ad un mese fa, era necessaria la maschera ad ossigeno per starci dopo le 22.00.
Oggi invece sono felice, e non solo perchè sono riuscito a respirare o sono tornato a casa con i vestiti NON puzzolenti di fumo, ma perchè nel locale c’erano delle famiglie con bambini piccoli, una cosa che prima era anche solo difficile immaginare!
Normalmente vedere i bimbi che scorrazzano tra le sedie e fanno casino senza controllo dei genitori è seccante (per me), ma oggi mi ha fatto davvero piacere.
E probabilmente avrà fatto ancora più piacere alle coppie di giovani genitori che finalmente possono godersi un sabato in un locale portandosi dietro anche i bambini.
Bravo, mr. Sirchia… 😉