Nov 272007
 

Nella frenetica vita che tutti abbiamo, a volte capita di non prestare attenzione a quello che ci sta succedendo intorno.
Se poi quello che sta succendendo avviene a migliaia di chilometri di distanza, la nostra attenzione non viene minimamente distolta. Ed è un male.
Perchè a distanza di qualche migliaio di chilometri è in atto una catastrofe che i media hanno fatto troppo in fretta a dimenticare (e devo ringraziare Enrica per avemela ricordata, ieri).

Il ciclone Sidr ha colpito il Bangladesh quasi due settimane fa, provocando (al momento) oltre 3400 morti, oltre 1 milione di famiglie colpite ed oltre 3 milioni di senzatetto. Sono dati stimati per difetto, perchè quelle zone sono ancora difficilmente raggiungibili, ed il bilancio potrebbe essere molto, molto più grave.

bangladesh

Non voglio fare pietismo… non sono il tipo.
Ma ieri mi sono fermato davvero a riflettere un minuto, e pensare che mentre io mi lamentavo del fatto che una macchina da 25.000 euro non ancora mi sia arrivata, ci sono persone che in Bangladesh fanno VIVERE una famiglia di 4 persone per un mese con 25 euro. Con i soldi della mia macchina, potrei far vivere bene per un mese 4.000 persone…. Quattromila persone… sono davvero tante, se ci pensate…

… ma non sono Bill Gates, e non avrei mai la possibilità di donare 25.000 euro (che oltretutto non ho).
Ma 1 euro si… Un euro è quello che spendo al mattino per il caffè, ed è quanto è possibile donare inviando un SMS al numero 48581 (valido per Tim, Vodafone e Wind). Un euro è poco per noi… ma è 1/25 della somma di cui sopra… Se 25 blogger come me inviassero tutti UN SOLO EURO, 4 persone in Bangladesh potrebbero vivere meglio (ma sopratutto potremmo aiutarli ad uscire da quella che è una immensa catastrofe umanitaria).

Ovviamente, se ne avete la possibilità, è possibile donare ad AGIRE (l’Agenzia Italiana RIsposta alle Emergenze) somme maggiori con bonifico, posta o donazione online.
… ed altrettanto ovviamente, è possibile PARLARNE, ed invito tutti a farlo. Perchè anche queste cose, come i regali umanitari di Terre des hommes, non restino solo un’idea ma diventino qualcosa di concreto. Grazie.

Nov 202007
 

E’ tanto tempo che non leggo più un fumetto, ed è tanto tempo che non vedo un film sui supereroi. Ma… alcuni giorni fa un SuperHero ha fatto breccia nella mia giornata… ed ora non posso fare a meno di parlarne.
Durante la Cena Lunga ho avuto il piacere di avere a tavola gli amici di BigChief Design che, nel corso della serata, mi hanno svelato di avere un "regalo" per i partecipanti alla cena…

Il regalo in questione era il SuperHero Terre Des Hommes di cui voglio parlarvi oggi, simbolo di un’iniziativa che mi sta molto a cuore e che vi prego di diffondere il più possibile. Il SuperHero è un Paper Toy  (un gioco di carta) scaricabile gratuitamente dal sito di Terre des Hommes italia, con il quale potrete aiutare a diffondere l’iniziativa "Superegali" di TDH. Ma… prima di parlarvi dei Superegali, voglio parlarvi di Terre des hommes.

Terre des hommes (Tdh) Italia onlus è una delle più attive e riconosciute organizzazioni non governative (ONG) focalizzate sulla difesa dei diritti dell’infanzia nei paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso.
È membro della Federazione Internazionale Terre des hommes (IFTDH) con sedi in Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Siria e presente con 1.164 progetti in 72 paesi.
Terre des hommes Italia agisce in 22 paesi e 3 continenti con progetti di aiuto umanitario d’emergenza e di cooperazione internazionale per assicurare i diritti fondamentali dei bambini, in particolare per garantire il diritto al gioco, alla formazione, all’istruzione e alla salute.
Nella realizzazione dei propri progetti segue i principi di rigore e trasparenza finanziari, valorizzazione del patrimonio sociale e ambientale dei Paesi nei quali opera e della sostenibilità dei progetti.
In Italia è impegnata in campagne di sensibilizzazione e di advocacy in difesa dei diritti dell’infanzia e combatte contro il fenomeno del traffico dei minori.

Personalmente conosco (per sentito dire, ammetto la mia ignoranza in materia) TDH da molto tempo, ma mai mi ero interessato alle loro iniziative… ed ho fatto male a non farlo.
Proprio in occasione del prossimo Natale e dei tanti, consumistici regali che vengono fatti in questo periodo, Terre des hommes ha lanciato un’iniziativa chiamata "Superegali". I Superegali, a differenza dei tanti ed inutili regali che riceverete, sono regali utili per davvero.

Decidendo di acquistare un Superegalo, acquistate la possibilità di far ricevere cure mediche ad un bambino di Bogotà, dare un kit per l’acqua potabile ad un villaggio birmano, portare dal medico un bambino palestinese,  fare andare a scuole 20 bambini della bidonville di Lima… e tanto altro.

Ci sono Superegali per tutte le tasche e… per favore… sono sicuro che per noi 12 o 15 euro siano un’inezia… e chi ha partecipato alla Cena Lunga ne avrà spesi sicuramente di più in una sola serata. Proprio per questo vi chiedo (e raramente chiedo un favore a chi mi legge) di contribuire in qualche modo a questa iniziativa. Non dovete necessariamente acquistare un Superegalo, se non volete farlo… ma almeno aiutate me e Terre des hommes a diffondere il SuperHero TDH ed i Superegali. Qualche riga sul vostro blog non vi costa niente, ed invece di partecipare a questo o quel contest, dedicate qualche minuto a regalare una speranza a chi non ha avuto la fortuna di nascere in questo continente e poter passare la propria giornata dedicando tempo a Twitter o ai blog, piuttosto che a trovare il modo di procurarsi del cibo e non ammalarsi.

Vi lascio con il video promozionale del SuperHero TDH… e conto su di voi… davvero…

Nov 132007
 

Uno degli aspetti estremamente positivi di Facebook è l’avermi dato la possibilità di conoscere persone "fuori" dal mio ristretto (ed autoreferenziale, of course) circolo di blog che seguo.
La "colpa" in questo caso è aver aggiunto il simpatico Alex ai miei contatti, cosa che ha innescato una reazione che mi sta spingendo (con mio grosso piacere) a scoprire ed approfondire un campo che ho sempre ignorato: quello del marketing e dell’advertising online.
Dopo essere stato invitato ad aderire al gruppo creato su Facebook, da ieri faccio ufficialmente parte del Crazy Marketing Network, un network di amici (più che di blogger) che hanno la comune passione per il marketing non-convenzionale, nato dall’omonimo blog.

Ok… non sono un marketer nè un advertiser, ma sto trovando estremamente stimolante scorrazzare fra tutti i blog aderenti ed apprendere cose che nemmeno immaginavo, non essendo appunto il mio campo.
Spero di riuscire a dare al network un mio contributo sopratutto sotto l’ambito "social". Se vi interessa il marketing, non potete non dare un’occhiata ai blog degli amici di network:

crazy_marketing_network

Approfitto inoltre di questo post per segnalare un evento molto interessante (ma che purtroppo non potrò seguire… sigh… non posso essere tutte le settimane a Milano…) 🙁

L’amico Francesco D’Orazio sta partendo con un progetto chiamato Social Media Lab, ovvero una serie di incontri su web2.0, social media e  nuovi scenari della comunicazione e del business online organizzati con il supporto dello IULM di Milano.

Ogni incontro e’ strutturato in tre parti:

  1. Scenari sociali, culturali ed economici della comunicazione in rete
  2. Focus su un tipo specifico di applicazione web2.0
  3. Progetti e startup internazionali e italiani.

Il primo e’ dedicato al web 2.0 e ai social network con focus sulle applicazioni “sociali” in ambito universitario.
Avevo pensato di indirizzarvi direttamente alla pagina su Upcoming relativa all’incontro, ma il programma è troppo ghiotto ed interessante per non farvelo vedere direttamente qui… 😛

Programma Completo

Craig Smith, O’Reilly Media 
Cos’e’ il Web 2.0

Christian Ahlert, OpenBusiness / Creative Commons UK  
The More you Give, the More You Get: modelli di business dell’impresa 2.0

Francesco D’Orazio, IULM / MYRL / ZZUB 
Breve storia dei social network: da i sei gradi di separazione ai quindici miliardi di Facebook

Gianandrea Giacoma, Psicologo, Ricercatore nell’Osservatorio PKM360, Dip. Univ. Cattolica 
Elementi Teorici per la progettazione dei social network. Dinamiche psicologiche e sociali motore dei Social Network

Stefano Mizzella, Dottorando in Società dell’Informazione, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Bicocca 
University 2.0: user-generated-content e social networking per l’innovazione nel contesto accademico

Mario Pireddu, Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica dell’Università di Roma Tre 
Moodle e la dimensione sociale dell’apprendimento www.moodle.org

Ivan Carta, Responsabile Marketing Radio24, UnyOnAir
UnyOnAir, il progetto ideato da Radio 24 che aiuta gli atenei italiani a creare la propria web radio.
http://www.radio24.it/unyonair

Michele Finotto, Unilife
Social network per le universita’ italiane 
http://unilife.it

 

L’incontro si terrà dalle 15.00 alle 18.00 nell’Aula 117 Iulm 1 (edificio centrale), primo piano, in Via Carlo Bo, 1.
Se siete a Milano e non avete impegni, il mio consiglio è di non mancare, perchè sarà sicuramente molto interessante.

Nov 062007
 

Oggi NON vi presento un nuovo servizio web 2.0 (o almeno, non ve lo presento per metterne in luce gli aspetti tecnici e/o funzionali come faccio di solito), ma vorrei far fermare la vostra attenzione su come un progetto (che potrebbe anche essere interessante) possa venire vanificato proprio da quella che dovrebbe esserne la caratteristica basilare.

Sto parlando di italki.com, che in teoria dovrebbe essere un sito dove fare community per apprendere le lingue.
Peccato che, già dal titolo, l’impressione che si ha è di un sito messo su utilizzando un traduttore automatico (e per di più malamente implementato):

l’ italki è una Comunità di scambio ed imparare di lingua. Il relativo obiettivo è di contribuire a popolare impara che italki di lingue è libere ed il registro occorre soltanto un minuto!

Ah, beh… tutto chiarissimo… 😀
Vediamo cosa si può trovare su italki.com…. mmm… dei "soci di scambio di lingua" (non pensate a peccaminose pomiciate con qualche bella donna straniera, eh!):

Trovi un socio e una pratica che parlano una lingua straniera! Potete usare un messaggero istante (Skype, MSN, Yahoo) o testo dei italki e chiacchierata di.

Io uso Skype da tanto tempo, ma non ho mai saputo che fosse un "messaggero istante". 😛
Ma non di soli scambi di lingua vive italki.com… anche di "tribune di lingua":

Discuta qualche cosa circa le lingue imparanti. Faccia ad altri membri le domande riguardo ai metodi, alla grammatica, alla coltura ed a più imparanti.

Ok…. io non voglio essere pignolo, per carità…
Ma cavoli, se un sito (che ha ambizione di permettere ad altri di imparare le lingue) è tradotto con degli strumenti di traduzione automatica… che affidabilità mai potrà dare???

Oct 312007
 

Spero non me ne vorranno gli amici che lavorano in Vodafone, ma oggi sono leggermente incazzato con quello che da sempre è il mio gestore telefonico e che ogni tanto mi sorprende per come sia predisposto a "fregare" l’utente/cliente.
Ho messo la parola "fregare" fra virgolette perchè Vodafone gioca su comunicazioni errate (non so se in buona fede) per riuscire a far tirare fuori al cliente più soldi di quelli che deve (vedasi il precedente capitolo "Vodafone Revolution"). La "fregatura" di cui vi parlerò oggi si chiama "Promozione Mobile Internet".

Un po’ di tempo fa (in concomitanza con l’offerta per il Samsung SGH-i620v) mi venne regalata la possibilità di attivare una promozione chiamata "Mobile Internet" che permetteva di navigare su Internet dal proprio cellulare al costo di 9 euro al mese, iva inclusa (tranne il primo mese, per me gratuito). Direttamente dal sito di Vodafone, vi riporto i dettagli dell’offerta:

Clicca sull’immagine per ingrandirla

mobile_internet_vodafone

Leggo testualmente: "Con la Promozione Mobile Internet navighi con il tuo cellulare su Vodafone Live e su tutto Internet a 9 euro al mese tutto incluso".
Ottimo! Mi serviva proprio una promozione per poter twittare e navigare in libertà mentre ero fuori. Ovviamente leggo anche le "note a margine":

"La promozione è utilizzabile solo ed esclusivamente per l’accesso ai siti web e wap visualizzandoli sul display del proprio cellulare e per l’utilizzo di applicazioni certificate da Vodafone. L’offerta non è utilizzabile usando il cellulare come modem, utilizzando Internet come protocollo di comunicazione (ad esempio: VoIP, instant messenger, peer to peer) o per l’utilizzo di applicazioni non certificate da Vodafone"

Beh, non ci sono problemi… io voglio navigarci dal cellulare, NON fare P2P o instant messaging, e controllare la posta su Gmail da web. Perfetto.
Peccato che ieri, andando a controllare il traffico non ancora fatturato, abbia trovato tutte le mie connessioni dati dal cellulare fatturate a caro prezzo.

Scatta immediatamente la telefonata al servizio clienti Vodafone (dove oltretutto, come cliente Top Club, ho diritti ad un servizio clienti riservato e senza "risponditori automatici") dove invito una gentile operatrice a verificare perchè mi sia stato fatturato del traffico quando invece non doveva esserlo (essendo attiva la promozione Mobile Internet). Risposta dell’operatrice: "Il traffico in questione è traffico web e non wap, la promozione copre solo il traffico su siti wap". COSA???? Gentilmente ma con decisione, le faccio notare che sul sito di Vodafone c’è scritto tutt’altro, e che è chiaramente indicato che è compreso "tutto Internet, tutto incluso" e "accesso a siti web e wap". Quindi… perfettamente in norma con quello che ho fatto io.

Mi mette in attesa per verificare ed al suo ritorno dice: "Si, effettivamente sul sito non è molto chiaro, ma si intende il traffico effettuato usando il punto di accesso wap e NON quello web". Al che le rispondo che del traffico wap non ci faccio niente, che non mi serve in alcun modo navigare sul portale Vodafone Live! e che ho bisogno di accesso ad Internet dal cellulare. Ovviamente gli ho detto di provvedere a stornarmi il traffico dati effettuato fino a quel momento a causa dell’erronea informazione data dal sito Vodafone. Capite quindi le mie esigenze, decidiamo di disattivare la Promozione Mobile Internet (che comunque non avevo pagato) e che mi avrebbe attivato gratuitamente la Promozione Internet UMTS 15 Ore in LIbertà, che mi permette di navigare per 15 ore al mese a 15 euro (mmm… potrebbe valerne la pena… tanto 15 ore al mese dal cellulare sono più che sufficienti per leggere la posta e twittare ogni tanto, e comunque posso provarla gratuitamente per un mese).

Peccato che… (leggo dal sito Vodafone): "Le ore di navigazione incluse nell’offerta sono conteggiate in base a sessioni di tempo della durata di 15 minuti". In pratica se mi connetto per postare un singolo twit da web, vengono bruciati 15 minuti; se scarico una singola mail via POP3 o IMAP, vengono bruciati 15 minuti… bella fregatura! Ok… anche questa promozione è praticamente inutile per l’utilizzo che voglio farne.

Complimenti Vodafone… già hai la fama di "gestore più caro in assoluto per quanto riguarda le tariffe" (ed è vero) ma almeno i servizi offerti pensavo fossero  validi. Mi sto ricredendo… e mi sta venendo voglia di mandare al diavolo Vodafone (che uso da quando nacque la prima ricaricabile Omnitel, la famosa "Libero Ricaricabile", sempre con lo stesso numero, e da almeno 10 anni con un abbonamento), se non fosse per il fatto che a casa mia è l’unica ad avere un segnale buono (TIM e Wind sono indecenti, e 3 è inesistente).

Lancio quindi un appello a voi, sommi conoscitori delle offerte Internet Mobile: tenendo presente che devo tenere Vodafone per il traffico voce (non ho alternative), quali possibilità ho di poter accedere ad Internet per navigare ogni tanto dal cellulare, consultare la posta sempre da cellulare (IMAP, o al massimo POP3, anche se Vodafone ha un’offerta per la posta POP3) e non spendere un’enormità? Potrei valutare anche soluzioni dedicate al traffico dati fornite da altri operatori, eventualmente, ma sempre da terminale Mobile….
Su… consigliatemi! 🙂

AGGIORNAMENTO 22/12/07: il 19/12/07 mi è arrivato un messaggio da Vodafone che diceva: "La informiamo che si è verificato un disservizio sulle offerte internet adesso risolto. A riaccredito eseguito invieremo un sms. Ci scusiamo per il disagio" Ieri mi è arrivato un altro sms da Vodafone che recita testualmente: "La informiamo che il riaccredito per il disservizio sulle offerte Internet è stato effettuato. Ci scusiamo per il disagio".

Beh… io ce l’ho fatta a farmi riaccreditare quanto mi avevano indebitamente addebitato. Auguri a tutti quanti di ricevere lo stesso trattamento, specie per quelle persone che si sono viste addebitare somme ingenti a causa di un "disservizio" (che ipocrisia!)

Oct 202007
 

Mi sono astenuto fino ad ora dal parlare (o meglio: sparlare, come hanno fatto in molti) sul disegno di legge Levi che riforma l’editoria e che tanto sta facendo parlare tutta la blogosfera, ma è giunta l’ora che dica la mia cercando di far capire che NON è più il caso di preoccuparsi, lanciare petizioni ed aprire diversi gruppi su Facebook contro questo disegno di legge.

Innanzitutto stiamo parlando proprio di un disegno di legge, NON un decreto legge, NON una legge.
Come tale, un disegno di legge è suscettibile di modifiche in fase di esame da parte delle Camere, e benchè la preoccupazione di molti poteva essere sicuramente giustificata (dal momento che il testo del Ddl è effettivamente "pericoloso" così come è posto, proprio perchè potrebbe essere interpretato a danno dei blogger di tutta Italia), alla luce delle dichiarazioni dello stesso Levi in prima battuta (ben riassunte in questo post di Elena che a sua volta cita Gianni Cuperlo) che chiaramente dice che NON è nello spirito del legislatore colpire i blogger equiparandoli in alcun modo agli editori (ok, non era nelle intenzioni, ma il testo è così mal posto che li colpirebbe ugualmente) si poteva essere già ragionavolmente rassicurati.

Beh… non ci vuole un genio per capire che un blogger è lontano anni luce da un editore elettronico e che oltretutto non ha alcun interesse nel registrarsi al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) per usufruire dei contributi per l’editoria.
Per cercare di chiarire ulteriormente i dubbi (legittimi) sollevati dai tanti blogger, deputati e ministri preoccupati è intevenuto proprio il ministro delle Comunicazioni Gentiloni che ha ammesso l’errore dicendo chiaramente che il Ddl è sbagliato per come è posto perchè ammetterebbe gravi errori di interpretazione, e che sarà sicuramente modificato in fase di esame da parte della Camere, onde evitare di colpire appunto i blogger e chiunque non sia realmente un editore online.

Ergo… penso che ora si possa smetterla di diffondere il panico ma comunque è bene tenere una "vigile attenzione" per far si che non si dimentichino di modificare un Ddl che è una vera idiozia per come è stato scritto.

Oct 192007
 

Un po’ di tempo fa vi parlai per la prima volta di Second Life (da poco ri-scoperta dal sottoscritto) e qualche giorno fa del lancio della prima offerta di telefonia "convergente" proprio con Second Life, realizzata da Vodafone. Oggi ho un po’ di notizie interessanti riguardo questo mondo, che negli ultimi tempi sta vivendo una "seconda giovinezza", dopo un periodo di crisi dove qualcuno paventava anche una sua chiusura.
Stanno partendo infatti una serie di iniziative che riguardano Second Life, in barba a chi (in chat) mi ha detto che "Second Life è un gioco come The Sims", segno ovviamente di ignoranza su quello che "può essere" anche un gioco, ma allo stesso modo può essere molto, molto di più (e che comunque non ha nulla a che vedere con The Sims, per quanto riguarda le dinamiche che lo riguardano).

unacademy La prima notizia è quella della creazione di unAcademy, l’Accademia Non Convenzionale della Cultura Digitale.
Nata ad opera di Giuseppe Granieri (mio "mentore" in Second Life, che mi ha assistito nei primi passi in questo mondo) con la partnership della Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino "Carlo Bo" e di Genesi, vede in prima fila un comitato scientifico di alto livello (qualche nome: Giovanni Boccia Artieri, Sergio Maistello, Antonio Sofi, Andrea Rossetti).

Cos’è "unAcademy" lo si può comprendere meglio leggendo le FAQ, ma ne cito un pezzo per darvi un’idea immediata del progetto che c’è alla base di questa Accademia Non Convenzionale:

unAcademy, o Accademia Non Convenzionale della Cultura Digitale, è un lugo metaforico ma anche un luogo fisico, un loft postindustriale nella fisica del mondo di Second Life, attrezzato con aule, sala conferenze e spazi allestiti per esperimenti di didattica e di riflessione. E’ un blog, aperto, su cui far confluire temi e percorsi di ricerca.  E’ un sito che interfaccia funzioni di organizzazione (calendario degli eventi, iscrizioni) con questo blog e con Second Life.

Se avete già un account su Second Life e volete visitare l’Accademia, potete cliccare su questo link per essere immediatamente teleportati sul luogo all’interno di SL.

cappella-sistina-second-life_5 Da ICTBlog vengo invece a sapere della creazione della riproduzione della Cappella Sistina all’interno di Second Life.
Realizzata dal Vassar College (che una nostra amica dovrebbe conoscere molto bene), si fa ammirare per la perfezione fotorealistica della riproduzione, frutto di un collage di migliaia di "pezzi" e di tantissime ore di lavoro.
Il Vassar College è uno dei primi college ad aver pensato di sfruttare Second Life a fini didattici, così come è possibile leggere nel post di presentazione di questo progetto di riproduzione.

Vassar is among the earliest colleges to explore the educational potential of Second Life, with art history, computer science, and cognitive science professors already employing the technology in their courses. Applications for many other disciplines are also being considered, including foreign language learning, since, as Taylor points out, "There are Second Life participants from all over the world interested in conversing.
In fact, some of Taylor’s earlier work with a historian of the Italian Renaissance moved him to pursue the creation of a Sistine Chapel in Second Life. Already several art historians who have visited the virtual chapel have e-mailed to say that they expect to use the site in their courses in the coming year.

Ancora una volta, quindi, Second Life punta al valore formativo e/o didattico, piuttosto che al mero "gioco".
Se volete visitare la riproduzione della Cappella Sistina in Second Life, potete cliccare su questo link per essere teleportati a dare un’occhiata a questa meraviglia.

SLcampWebFI Dall’ "esclusivamente virtuale" mondo di Second Life, torno sulla terra ma resto in tema per segnalare il primo BarCamp italiano dedicato a Second Life; il SecondLifeCampItaly si terrà infatti a Firenze sabato 27 ottobre dalle 14.30, presso la Fortezza da Basso, Palazzina Lorenese, stanze I ed L.

Organizzato da Fabrizio Pivari, ha una scaletta di interventi in programma molto interessante, con nomi noti di questo metaverso come David Orban, lo stesso Fabrizio Pivari o Natascia Edera, già organizzatrice del TrainersCamp di Vicenza. Qui sotto i talk in programma al momento:

  1. Fabrizio Pivari RL marketing, Internet marketing, SL marketing
  2. David Orban L’evoluzione degli oggetti
  3. Antonio Bonanno Metaverse Republic: un sistema legale per Second Life
  4. Natascia Edera Second Life: Scatole Cinesi
  5. Andrea T SL per l’Università, il caso UNITO
  6. J.Simone Riccardi From RL-Architecture to SL-Architecture
  7. Davide Borra Ho bisogno di bellezza! Fotorealismo in SL
  8. Michele Carannante un network di web tv in SL

Si prevede di "collegare" il SecondLifeCampItaly con un evento parallelo e "virtuale" in Second Life, dando così la possibilità di partecipare alle discussioni anche a chi non potrà essere fisicamente presente a Firenze. Potete trovare ulteriori informazioni sia sul wiki del camp che sul blog dedicato all’evento.

Considerazioni di Giovy: è da un po’ di tempo che mi sto muovendo in questo mondo, e più passa il tempo e più ho modo di apprezzarne le molteplici possibilità in campo didattico, sociale e commerciale. Pensare a Second Life come ad un semplice gioco è riduttivo, se si considera che quotidianamente vengono movimentate ingenti somme di denaro "vero" per la creazione ed il mantenimento di questo mondo virtuale.
Progetti di tutti i tipo nascono in continuazione, sempre più aziende scelgono di lanciare i loro prodotti attraverso campagne in Second Life e quello che sembrava un mondo in declino sta tornando ad essere punto focale di interessanti sviluppi sociali.
Se non avete ancora provato a dare un’occhiata a Second Life… registratevi… ed aggiungete Giovy Springvale come amico; sarà un piacere invitarvi a casa mia (in Second Life) per fare due chiacchiere ed offrirvi un "caffè virtuale". 😉