Apr 022007
 

Ebbene si, rieccomi qui, con il blog tornato alla normalità e raggiungibile dal solito URL.
Già… perchè per tutta la giornata in molti hanno provato a visitare questo blog e… "Giovanni… non so se te ne sei accorto, ma andando sul tuo blog si finisce da qualche altra parte! Cosa succede?" oppure "Giovy, se vado sul tuo blog vengo dirottato su altri blog, sempre diversi. Sarà un virus?" oppure "Giovà, ovviamente NON è normale che andando sul tuo blog si finisce chissà dove, vero?".

Questo e tanto altri messaggi mi sono arrivati via mail/Gtalk/Skype, in seguito a quello che Punto Informatico (per mano di Tommaso, altro aderente al maxi-scherzo blogger che abbiamo messo in atto) ha definito: "l’esperimento-scherzo più riuscito della rete italiana da quando esistono i blog".
E come non poteva riuscire, quando in uno scherzo del genere vengono coinvolti una trentina tra i blog più visitati e/o conosciuti d’Italia? 😉
Grazie ad un javascript creato da Giavasan, visitando uno dei blog "partecipanti" con Firefox si veniva rediretti casualmente ad un altro blog "scherzoso".
Visitandolo con Internet Explorer, poi…. si entrava in un loop che rimandava da un blog all’altro senza soluzione di continuità, o almeno fino a che non si arrivava ad uno dei pochi blog senza javascript che c’erano.
… ed il panico si è scatenato, con sms di allarme ricevuto nel primo mattino, e-mail impazzite, Twitter che riportava casi di "avvelenamento DNS" .
In realtà nella maxichat audio/testuale di ieri pomeriggio, ci siamo fatti un sacco di risate, scambiandoci le reazioni di panico che ricevamo man mano… 😀

Quindi… onore ai Ciccsoft per l’idea e per aver dato il via all’organizzazione (cominciata oltre una settimana fa, e che ha visto centinaia di mail scambiate) ed un saluto a tutti i blogger partecipanti: Ciccsoft, http://www.ciccsoft.com – Francesco Costa, Progetto Mayhem http://www.bloggers.it/progettomayhem – Trentamalboro, http://trentamarlboro.splinder.com – Eiochemipensavo che la vita del blogger… http://eiochemipensavo.diludovico.it – Fran, Uccidi un grissino: salverai un tonno, http://fran.splinder.com – Giulia, Sai tenere un segreto, http://www.saitenereunsegreto.com – Luca Conti / Pandemia, http://www.pandemia.info – Giovy, https://www.giovy.it – Axell aka Andrea T, http://www.axellweb.com – Rotaciz, http://www.rotaciz.com – Fulvia Leopardi, http://www.fulvialeopardi.it – Samuele Silva, http://www.samuelesilva.net/dblog – SW4N, http://www.sw4n.net – Giavasan, http://giavasan.diludovico.it – Maxime, PensierInEcCesso, http://www.pensierineccesso.it – Akille, Akiller Application, http://www.akille.net – Il boss, http://www.ilboss.net/blog – Magenta e Woland, http://magentaewoland.splinder.com – Jtheo, http://www.jtheo.it – Kayblog, http://kayblog.splinder.com – Proeta, Proesie, http://proesie.diludovico.it – Far finta di esser sani, http://farfintadiesseresani.blog-city.com – Gianluca Neri, http://www.macchianera.net – Suzukimaruti, http://www.suzukimaruti.it – Sviluppina, http://sviluppina.co.uk – Personalità confusa, http://personalitaconfusa.splinder.com – Inkiostro, http://inkiostro.splinder.com – Mae, no need to argue, http://mae.splinder.com – Gattostanco, http://gattostanco.diludovico.it – Estroversa, http://www.estroversa.net – Mauro Biani, http://maurobiani.splinder.com – Placida Signora, http://www.placidasignora.com – Tommaso Tessarolo, http://tommaso.tessarolo.it

Spero non vi siate "spaventati" troppo… 😀

Mar 172007
 

Oh, finalmente una novità dal mondo Google… 😀

Pare infatti che il gigante di Mountain View abbia acquisito Trendalyzer, un software di data visualization creato da un’organizzazione non-profit chiamata Gapminder.
Trendalyzer è un software che permette di visualizzare (in maniera grafica, immediatamente comprensibile) una serie di dati, correlandoli fra di loro nel tempo, grazie ad un’interfaccia utente realizzata in Flash,

Google ha subito "messo all’opera" il software di GapMinder, realizzando "The Gapminder World 2006".

Clicca sull’immagine per ingrandirla

Google Gapminder World 01

Come potete vedere, l’interfaccia è intuitiva e mostra tutte (o quasi) le nazioni del mondo, con un "pallino" grande a seconda della popolazione (per default, ma il parametro può essere cambiato con uno qualsiasi dei tanti indicatori presenti).
Selezionando per l’asse X un indicatore (in questo caso il reddito pro capite in dollari internazionali) e per quello Y un altro (il numero di utenti internet per 1000 abitanti), si ha un colpo d’occhio immediato sui "numeri" di cui si sta parlando.
Giocando un po’ con i parametri e con le varie opzioni, poi… si riescono a vedere cose del genere:

Google Gapminder 02

In questo caso ho raffrontato la popolazione italiana dal 1990 al 2004 con il numero di utenti internet, e quello che salta all’occhio è che sostanzialmente l’Italia è un paese a crescita demografica zero, mentre il numero di utenti con accesso ad internet è cresciuto da 0.18 per mille del 1990 a 501 del 2004.
E’ inoltre possibile "animare" i risultati, premendo il pulsante "Play" in basso a sinistra, visualizzando l’evoluzione dei dati in esame nel corso degli anni.

Allo stesso modo potete "mixare" i dati per tutte le nazioni del mondo (Il numero di anni per ogni indicatore varia a seconda dei dati in possesso di Google), tirando fuori delle considerazioni molto interessanti, dal momento che sono presenti indicatori come:

  • mortalità infantile per 1000 abitanti
  • crescita economica
  • aspettativa di vita
  • budget militare
  • percentuale di donne che lavorano in rapporto al totale dei lavoratori
  • tempo

A voi il compito di produrre i confronti più interessanti. 🙂

Mar 072007
 

Uff…. lo sapevo io che quei bollini "Parental Advisory" che applico quando i miei articoli diventano troppo cattivi mi avrebbero creato problemi ma… non immaginavo fossero così "estesi" 😀

Da questo articolo di Downloadblog sono venuto a conoscenza di un sito chiamato Great Firewall of China che, tramite un server situato in Cina, permette di verificare se un sito (o blog) è bloccato dal Grande Firewall Cinese (che filtra contenuti "non graditi" al regime, impedendone l’accesso).
Ho quindi pensato di testare l’url di questo blog e… sorpresa! E’ bloccato!!!

Ehi! Ma io non vi ho fatto niente di male! Non ho mai sparlato del regime, i comunisti mi stanno anche simpatici e non ho mai parlato male dei ristoranti cinesi! 😀
E’ vero… alcune volte mi sono fatto prendere dalla foga ed ho usato toni "eccessivi", alcune volte ho dato spiegazioni tecniche che potevano essere usate in modo "creativo", ma… se io sono stato eccessivo, perchè EccessivaMente invece può essere eccessiva senza alcun blocco? 😀

Ok… capisco anche che Wikipedia (in questo caso la versione italiana) non vi stia simpatica… LORO sono spesso "cattivi" con voi, perchè dicono la verità su fatti che preferireste tacere e quindi immagino che decidiate di bloccarli…

… ma perchè lasciate che personaggi come Fullo o Napolux scrivano su Downloadblog impunemente, permettendo a tutti i cinesi di leggerli? Non è giusto!!! 😛

Persino Luca Conti ottiene un trattamento di favore (vabbè…. lui è importante… non vorranno mica mettersi contro "il" primo blogger italiano secondo BlogBabel!)

site_pandemia.jpg 

Ok… magari si è trattato di un errore… un problema temporaneo che può succedere… nell’About dite chiaramente che un sito potrebbe apparire bloccato per motivi tecnici (magari in quel momento è irraggiungibile).
Riprovo una seconda volta… poi una terza mentre sto scrivendo questo post… ed infine una quarta…. non si sa mai…
Sigh… niente… sono proprio bloccato, non ci sono santi… 🙁

E voi? Siete bloccati in Cina o sono io l’unico sfigato?

Mar 012007
 

Ogni giorno, accedendo ad Internet, siamo esposti (consapevolmente o meno) al meglio… ed al peggio delle Rete: malware di ogni genere, virus, phishing e chi più ne ha più ne metta.
A questi mali si deve poi aggiungere la piaga dei "contenuti non desiderati" come popup o popunder a carattere più o meno pornografico, che se a noi "grandi" non creano grossi problemi (chissenefrega se in un banner mi appare una donnina nuda), ad un bambino dovrebbero essere preclusi del tutto.
Inoltre, in determinate situazioni (come i luoghi di lavoro) alcuni tipi di contenuti dovrebbero essere filtrati a prescindere; normalmente si interviene in entrambe i casi (casa per i bimbi ed ufficio per i lavoratori) con soluzioni di content filtering che cercano di impedire l’accesso a contenuti "indesiderabili".

Esistono moltissime soluzioni per proteggere i bambini da pornografia, violenza, gioco d’azzardo online e via dicendo come CyberPatrol o Davide.it, così come esistono diverse soluzioni di content filtering adatta all’azienda, come Websense Web Security Suite o ISS Web Filter (ora IBM) tra le tante.
Ma… sono tutte soluzione che lavorano con enormi database di URL, categorizzate in base al contenuto dei siti e sopratutto sono soluzioni "a pagamento" (una tantum o in abbonamento) che richiedono un’installazione, una configurazione ed un costante aggiornamento.

E’ proprio impossibile, allora, riuscire a "ripulire" un po’ il web da contenuti indesiderabili?
La risposta è NI (nè no, nè si), ma ci si può provare… 😛

scrubit_logo.gifScrubIT è un nuovo servizio Internet che, utilizzando la risoluzione DNS, cerca di filtare in modo GRATUITO la navigazione internet da siti pericolosi (perchè distributori di malware), da contenuti pornografici indesiderati e da errori di digitazione che spesso portano su siti sgradevoli.
Questo genere di approccio non è del tutto nuovo, dato che anche OpenDNS protegge da siti maliziosi o errori di digitazione, ma… ScrubIT protegge anche dall’accesso a contenuti pornografici o pedo-pornografici, rendendolo molto utile come primo filtro per i bambini (va da se che il miglior filtro è il controllo dei genitori, che non dovrebbero mai lasciare i bambini soli davanti ad un computer collegato ad Internet).

Come funziona ScrubIT?
Semplice: basta impostare il proprio computer (o il proprio gateway, eventualmente) per utilizzare i dns di ScrubIT (DNS primario: 67.138.54.100 – DNS secondario: 207.225.209.66) per risolvere gli indirizzi Internet; quando si cercherà di accedere ad un sito "pericoloso", si riceverà un messaggio di blocco. E’ inoltre disponibile un piccolo programma (Windows only) per farlo in modo automatico, qualora si avessero problemi nello smanettare con la configurazione della propria connessione di rete.
Opzionalmente (ma solo accedendo alla beta, potete provare a chiedere un invito) è possibile personalizzare la lista dei siti bloccati e consentiti.
Il servizio è GRATUITO e resterà sempre gratuito anche in futuro, ma sarà introdotta la possibilità di personalizzare i DNS a pagamento (quello che adesso è possibile fare ai beta-tester). Se non usate OpenDNS (male, dovreste farlo!) o se avete "qualcuno" da proteggere (bambini dagli altri o dipendenti da se stessi… 😀 ), potreste provarlo e farmi sapere come vi trovate… 🙂

Feb 282007
 

Arrivo buon ultimo (beh, proprio ultimo penso di no, ma sicuramente dopo tanti altri) nel parlare di un progetto che sta nascendo "dal nulla" della rete, con la speranza di diventare qualcosa di concreto.
Ho già parlato di Italia.it e del suo logo, e come me ne hanno parlato praticamente TUTTI nella blogosfera.
Ma parlare è una cosa, agire è un’altra. E proprio per "agire" è nata l’idea dell’RItaliaCamp, un BarCamp dove tante persone (al momento sono già 68, ma diventeranno molte di più con il passare del tempo) si ritroveranno per pensare, ideare, progettare, studiare, costruire ex novo il portale Italia.it, secondo tutti i criteri di accessibilità, usabilità, stile e semantica che un portale istituzionale di questo livello avrebbe già dovuto avere.

E’ già stata fissata una data (il 31 marzo 2007), il luogo è in forse fra Milano e Roma ed i partecipanti… beh, oltre che agguerriti sono davvero molto competenti nei diversi campi di applicazione (ci sono web-designer, programmatori, sistemisti, editor, publisher, giornalisti e comunicatori per tutti i gusti).
Al momento si è ancora in fase "organizzativa" iniziale, si stanno definendo metodologie, strumenti ed idee… e sono sicuro che il risultato di tutto questo lavoro sarà ottimo, ma…

Mi piace moltissimo l’impegno che ci si sta mettendo e se ne avessi "fisicamente" la possibilità (fino a fine aprile non posso più muovermi in giro per l’Italia) parteciperei più che volentieri portando quel poco di conoscenza che ho, ma…
Il "problema" VERO per come la vedo io è che tutto ciò non servirà assolutamente a nulla! E’ fantastica l’iniziativa, fantastico lo spirito e la voglia di migliorare un prodotto pessimo che ci rappresenta in maniera indegna, fantastica l’idea di coinvolgere media e istituzioni (l’appoggio di un’Università è un segnale "forte", in questo caso) ma alla fine tutto finirà in un "beh, siamo stati bravi, ci abbiamo provato, ma… pazienza perchè non se ne potrà fare nulla".

Non se ne potrà fare nulla perchè dove ci sono 45 milioni di euro investiti, si deve dar conto a troppe persone e troppi "amici" per buttare alle ortiche un lavoro (pessimo) di diversi anni per adottarne uno (sicuramente migliore) creato da una Gruppo di Lavoro Collaborativo come quello che si sta creando, a costo zero!
Se lo si approvasse e si sostituisse il portale esistente con il nuovo RItalia.it, si avallerebbe uno spreco di denaro pubblico senza precedenti, con aziende e società che ci rimetterebbero la faccia (ed i soldi). 

Si… sono pessimista e cinico… dovrei appoggiare senza remore un progetto del genere (e lo faccio, credetemi… se fosse necessario verrei anche a portare il caffè o del ghiaccio per raffreddare i cervelli in ebollizione che stanno lavorando già da diversi giorni), ma… sono molto scettico al riguardo.
Nonostante tutto, però, rinnovo il mio supporto sotto ogni aspetto e faccio a tutti i partecipanti i miei migliori auguri ed i miei complimenti per quello che sto vedendo e che, lo spero nel profondo del mio cuore, possa davvero CAMBIARE il volto dell’Italia(.it). 🙂

Feb 212007
 

Stamattina DEVO esprimere un pensiero che mi frulla per la mente da un po’, alla luce di un po’ di cose che sto vedendo in giro per la blogosfera ultimamente.
Un paio di mesi fa si è tanto parlato (e si continua a farlo tutt’ora) della fantastica "autoreferenzialità" dei blogger, al punto che si organizzarono addirittura delle autoreferenziali presentazioni barcampistiche al riguardo (tanto di cappello, se la discussione viene trattata in modo costruttivo).
All’autoreferenzialità dei blogger si arrivò dopo un lungo "il blog che linka un altro blog, che a sua volta viene linkato da quell’altro blog, che regala un link al blog suo amico" e via dicendo.

Conclusione di questa prima fase: tanti "circoli" di amici autoreferenziali che ogni tanto "accettano" qualche nuovo amico.
Non c’è da scandalizzarsi, per carità, è normale e succede anche nella vita reale, dove nuovi amici vengono introdotti in "comitiva" da membri già appartenenti, e dopo un po’ ne entrano a far parte in pianta stabile acquisendo il diritto di invitare altre persone a farne parte.
Nella blogosfera sono stati individuati tanti "circoli": i blog tecnici (di cui penso di far parte anch’io), i blog politici (che ruotano tutti, a quanto pare, intorno ad un paio di comunità abbastanza forti), i blog letterari (che sono, a mio modesto parere, i più autoreferenziali), i blog "cazzeggiologici" e via dicendo…
Ogni tanto esponenti dei diversi "circoli" si incontrano ai BarCamp, discutono, parlano, si relazionano e… rimescolano un po’ le carte.
Tornati a casa, forti dei nuovi acquisti all’interno dei propri circoli, cosa fanno?
Partono con la seconda fase: lanciano un "meme", coinvolgendo prima i blogger che conoscono direttamente (autoreferenziandosi), in modo che questi estendano a loro volta il meme a chi conoscono in maniera virtutale.
Risultato: decine, centinaia di persone che si mettono contemporaneamente a parlare della stessa cosa.

Ok… a volta da un meme ben congegnato si riescono a trarre interessanti spunti di discussione e partorire anche idee che poi finiscono sui giornali (su cui ovviamente scrivono moltii blogger di cui sopra, ca va sans dire), fornendo una splendida visione del "collaborare online".
Ma… questi meme sono sempre "a fin di bene"?

Non amo fare la parte di quello che "vede il marcio anche quando non c’è" ma cosa pensereste se vi dicessi che un meme, partorito da un blogger e passato "via link" ad altri blogger, ha come effetto principale (involontario?) quello di innalzare il proprio rank (su Technorati o nelle varie classifiche che considerano i backlink fra i blog), la propria popolarità (link di primo, secondo, terzo, quarto livello… man mano che il meme va avanti) e… il proprio "ritorno" economico (più visitatori = più impression pubblicitarie = più click potenziali sulle stesse)?

Fantascienza? Esagerazione? Mah….
Badate bene: non sto parlando delle "catene", che normalmente si passano a 4-5 persone e che di solito generano un ritorno di traffico relativo; il meme favorisce sopratutto chi lo lancia… 😛
E non sto neanche parlando di quei meme "utili" che aiutano a comprendere meglio certe dinamiche.

Non a caso in questo post NON ci sono link ad alcuni dei meme che sono passati per la blogosfera ultimamente (e che stanno ancora girando), ma se siete blogger "attivi" (e leggete e commentate la blogosfera) sicuramente ne avrete letto o partecipato a più d’uno.

Pensate mi stia sbagliando? 😛