Feb 222008
 

barcamp_italia_mattina.gifAll’alba del Torinobarcamp 2008 (e rivedendo un po’ lo stato dei BarCamp italiani grazie al Google Docs che mi aiuta a tenerne le fila per BarCamp Italia), mi è venuta voglia di fare "il punto" e raccogliere qualche commento (e magari dare lo spunto a qualcuno… Vittorio o Riccardo, ad esempio?) per parlarne domani e/o nei prossimi giorni. Partiamo da qualche dato "numerico".

            Numero di BarCamp effettivamente tenuti durante il 2007
 Gen Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic 
1 2 3 3 6 4 1 2 5 1 2
Totale: 30

Ok… Trenta BarCamp tenuti nel 2007, con mesi "clou" come maggio ed ottobre.
Ho davanti a me il "programma" dei BarCamp effettuati, annunciati e/o attivi fino a maggio 2008:

            Numero di BarCamp effettuati, annunciati e/o attivi fino a maggio 2008
 Gen Feb  Mar  Apr  Mag 
1 2 1 4
Totale: 8

Al di là del dato puramente numerico (che evidenzia comunque un decremento del numero di BarCamp in Italia), sta emergendo un fenomeno che non tutti avranno notato… ma che a me non è sfuggito: quello dei "BarCamp fantasma", ovvero BarCamp annunciati come mesi di anticipo e poi… boh? Qualche esempio?

  • CattoliCamp Italia, che si sarebbe dovuto tenere il 29 settembre 2007
  • Advcamp, che si sarebbe dovuto tenere il 6 ottobre 2007
  • LibCamp, che si sarebbe dovuto tenere il 6 e 7 ottobre 2007
  • Publishingcamp, che si sarebbe dovuto tenere il 27 ottobre 2007
  • Art+BizCamp, che si sarebbe dovuto tenere il 7 dicembre 2007
  • Communicamp, che si sarebbe dovuto tenere il 26 e 27 gennaio 2007
  • Javacamp, che si sarebbe dovuto tenere il 18 febbraio 2008

Fra questi NON ho incluso altri BarCamp che invece sono stati annunciati ma che (correttamente, aggiungerei) hanno dato comunicazione sui rispettivi wiki dell’impossibilità ad effettuarsi nei tempi previsti, e sono stati rimandati a data da destinarsi:

Il "fenomeno" dei BarCamp fantasma, quindi, mi lascia perplesso. E mi lascia perplesso perchè non vedo il motivo di annunciare un camp, fissare una data, magari fissare anche un posto e poi… lasciarlo andare a se stesso, fregandosene di tutto e non avendo neanche il riguardo di comunicare sul wiki che poi non si terrà più. Passerò per radicale, ma mi sembra una forte mancanza di rispetto nei confronti della comunità.

O forse… si sta spegnendo la "febbre da BarCamp" in Italia, ed in futuro assisteremo a "meno BarCamp, ma più qualità?" (non che quelli effettuati non siano stati di qualità, eh… non mi fraintendete!). Che ne pensate?

Feb 212008
 

pd_logo.gifAhi ahi ahi…. tempi duri per il neonato (sito del) Partito Democratico… e tranquilli, NON mi metterò a parlare di politica (non è il mio campo). 😛

Giusto qualche giorno fa Massimo puntava l’attenzione del web sul fatto che, per visitare il nuovo sito del PD, fosse necessario installare un plugin "non standard" come quello di Silverlight (tecnologia Microsoft). Beh… personalmente non ci vidi niente di strano… sono le nuove tecnologie che avanzano, è normale che vengano utilizzate (specie se il sito è realizzato interamente con tecnologia Microsoft). Ieri invece Matteo faceva notare al web come avessero sostituito Silverlight con Flash (ed infatti il video ero in Flash). Oggi riapro il sito e ti ritrovo Silverlight… mmm… c’è qualcosa che non torna.

Ma… vabbè… a parte questi veniali errori di gioventù, niente di grave.

… se non che ieri pomeriggio mi cade l’occhio su una notizia flash di Punto Informatico dove si "lancia" che il sito del Partito Democratico fosse bucabile. Oibò… sarà mai vero? Vado a visitare il blog di Roberto Scaccia, che ha scoperto il bug, e con due click del mouse riesco a visualizzare nel browser il file web.config (che, in parole povere per i non addetti al settore, è il file di configurazione della web application… in questo caso l’intero sito del Partito Democratico). In questo file è possibile leggere la stringa di connessione al database, che mostra IP del server, user a password in chiaro… (P.S. NON è mai una buona idea usare l’utente di default SA)

Inoltre, il server SQL che contiene il database è raggiungibile dal web (ma per fortuna NON accetta connessioni SQL dall’esterno, altrimenti chiunque avrebbe potuto collegarsi all’istanza del server e fare un backup del database… con eventuali dati degli iscritti al sito, documenti potenzialmente riservati ecc).
Non metto screenshot, url o altro perchè è facilissimo arrivarci… e per non indurre in tentazione chiunque voglia giocarci. 

E’ un buco GROSSO e potenzialmente molto pericoloso, che mostra quanto NON sia stata curata in alcun modo la sicurezza nello sviluppo del sito (e di quanta poca cura sia stata impiegata nella programmazione, purtroppo). Ma… la cosa VERAMENTE GRAVE è che, dopo  quasi 24 ore, non sia ancora stato chiuso. Stanno aspettando che qualche lamer ci si diverta? Mah…

Feb 202008
 

Stanotte ho fatto un sogno… e non è stato affatto un sogno piacevole.
Complice le troppe puntate di Jericho viste negli ultimi giorni, ho sognato che scoppiava la Terza Guerra Mondiale.

Poi mi sono svegliato… sono andato al lavoro… ed ho letto su Repubblica: "Mosca: Kosovo indipendente minaccia la stabilità mondiale". Non sono un esperto di politica estera e potrei anche "allarmarmi" per niente… ma mi piace guardarmi intorno, e "cogliere segnali".
Ed i segnali che sto cogliendo non sono affatto tranquillizzanti. Certo… parlare di "Terza Guerra Mondiale" può sembrare esagerato, ma… basta tornare un po’ indietro nel tempo (e l’ho fatto DOPO aver iniziato a scrivere questo post) ed ho trovato altri articoli come:

E proprio in quest’ultimo articolo (un editoriale del bravo Zucconi), ho potuto leggere questa frase:

"Se l’Iran diventasse una nazione nucleare, sarebbe la Terza Guerra Mondiale", vede e rilancia Bush, che ha capito come ormai sia la Russia, e non più l’Iran, il vero avversario.

Mmm… Bush usa esplicitamente le parole "Terza Guerra Mondiale" ed altrettanto esplicitamente addosso la causa di questi problemi alla Russia. La Russia addossa tutti i suoi problemi (compreso quello di aver riconosciuto l’indipendenza del Kosovo) agli Stati Uniti. Non va bene.

Un po’ di tempo fa vi parlai del "Doomsday Clock", l’Orologio dell’Apocalisse; quando lo feci, segnava sette minuti alla mezzanotte (nucleare), come nel 1947. Nel 1963, DOPO la Crisi dei missili di Cuba" e grazie alla firma del Partial Test Ban Treaty, l’orologio segnava 12 minuti alla mezzanotte.
OGGI questo orologio segna 5 minuti alla mezzanotte, e non si avvicinava così tanto all’ora dell’Apocalisse dal 1984.

Non voglio fare terrorismo psicologico, ci mancherebbe… ma mi piacerebbe sapere da qualcuno più esperto di me come viene vista la situazione politica mondiale… e se… anche lontana… c’è una pur remota possibilità di una World War III.

Feb 192008
 

logobctorino2008_250.gifVolevo andarci. Ma anche questo Torinobarcamp 2008, come il precedente BarCamp Turin, sarà off-limits per il sottoscritto… 🙁

Organizzato in maniera impeccabile dagli amici torinesi, il Torinobarcamp2008 si terrà sabato 23 febbraio, presso il Circolo dei Lettori di Via Bogino (qui la mappa per arrivarci dalla stazione di Torino Porta Nuova).

La scelta della data non è stata casuale; il Torinobarcamp2007, infatti, sarà affiancato (nella giornata di venerdì 22) da Webdays 2008, manifestazione dedicata a diffondere la cultura della rete fra i non addetti ai lavori.

Il programma di questo BarCamp si preannuncia molto interessante, con tantissimi talk su svariati argomenti, in modo da cercare di interessare e coinvolgere i numerosi partecipanti iscritti (al momento oltre 180). Non so se ci sarà anche uno streaming live dell’evento a beneficio di chi non potrà essere fisicamente a Torino, ma spero di si (P.S. Ma Robin Good si è ritirato da questo genere di attività?)
Inutile dire che tutto ciò fa presagire che sarà un GRANDE evento, e del resto basta dare anche un’occhiata agli sponsor (tra cui la Città di Torino) per rendersene conto.

Già lo so che rosicherò non poco nel leggere i resoconto, guardare le foto e le slide delle presentazioni… e i blogroll chilometrici che inevitabilmente verranno postati. Evvabbè… non si può avere tutto dalla vita e bloggando solo per passione, non posso permettermi purtroppo di girare per tutti i BarCamp come vorrei (specie quelli geograficamente così lontani).
Auguro a tutti un piacevole ed interessante Torinobarcamp2008 ed esorto i geek multimediali a darci (a tutti) la possibilità di seguirlo in diretta. 😉

Feb 162008
 

Con il termine "frangino" gli addetti ai lavori (tipicamente: sommelier e personale di servizio ai vini) intendono un’apposita tovaglietta, normalmente in cotone bianco, che usano durante il servizio per asciugare eventuali gocce di vino sul collo della bottiglia, per pulirla dalla polvere di cantina, per poggiarci su la stessa bottiglia e presentarla al commensale ecc. Nell’uso comune, però, il frangino è stato sostituito da dei normali tovaglioli, perchè non sempre si ha la possibilità di averne a disposizione qualcuno (a meno che non faccia parte del "corredo"del sommelier).

Un po’ di tempo fa, trovandomi a valutare Vinix (un wine & food social network tutto italiano), vidi un prodotto che mi colpì molto ed in quell’articolo scrissi:

"Ah… proprio mentre stavo scrivendo questa recensione e grazie ad una ricerca effettuata tra gli annunci, mi sono imbattuto in un prodotto spettacolare (per me) che spero un giorno di poter recensire qui sul mio blog."

Scrissi al produttore di questo prodotto, chiedendo informazioni su come poterlo acquistare e dove ma… per MOLTO tempo non ottenni risposta.
Un bel giorno di qualche settimana fa venni contattato dal loro responsabile commerciale che, scusandosi per il lungo silenzio, si offrì di inviarmi in omaggio il "prodotto dei miei sogni" per farsi perdonare.

ATTENZIONE: io mi presentai come SOMMELIER, e la persona che mi scrisse ignorava del tutto che fossi un blogger e/o che ne avrei potuto parlare; lo preciso per correttezza nei confronti di chi mi legge.

torciolo01.jpgIl prodotto di cui sto parlando è Il Torciòlo, prodotto dalla Torciolo S.r.l. su idea del collega sommelier Luciano Modenini.

Cos’è "Il Torciòlo"?
Il Torciòlo è la versione "hi tech", riveduta e corretta, del vecchio frangino di cui vi parlavo in apertura di questo post. Mentre il frangino è di normale cotone, il Torciòlo è fatto di un particolare tessuto antimacchina che… beh… non riuscirei a definire diversamente da "stupendo".

Stupendo sia per la bellezza del tessuto (sembra lucido), sia per la piacevole sensazione che si ha al tatto (liscio ma non scivoloso). Durante tutti i servizi che ho fatto come sommelier (e sono stati tanti, comprese alcune occasioni ufficiali) uno dei "problemi" più comuni è quello del tovagliolo di servizio che in breve tempo diventa inguardabile/inutilizzabile e deve essere sostituito con uno pulito. Il Torciòlo NON ha questo problema… e l’ho potuto sperimentare in occasione del pranzo per il mio compleanno, dove ho aperto una delle bottiglie della mia cantina ed ho inaugurato il Torciòlo.

Diviso in due parti (una bianca più larga, una rossa più piccola), vi permette di adagiare il vino sulla parte bianca (facendo risaltare la bottiglia e rendendo la presentazione più elegante) mentre con la parte rossa andrete ad asciugare eventuali gocce o pulire il collo della bottiglia prima di servirla (polvere, eventuale muffa ecc). Va da sè che sulla parte rossa le gocce di vino sono quasi invisibili, merito sia del colore che del particolare tessuto di cui è fatto il Torciòlo.

Ma… se fosse solo un "tovagliolo" di due colori, sarebbe poco innovativo (anche se tecnologicamente avanzato). Il Torciòlo presente inoltre un’asola (visibile nell’immagine a fianco) in cui inserire il collo della bottiglia, e che permette al Torciòlo di essere sempre a posto e di non scivolare via dalla bottiglia (facendovi rischiare di perdere la presa, con risultati disastrosi per la bottiglia stessa e per la vostra professionalità) 😛

Inoltre, asciuga velocemente e vi evita di avere in mano uno "straccio" bagnato di vino (o acqua, per bottiglie immerse nel ghiaccio). Sul loro sito è presente una bella fotogallery che vi mostra il Torciòlo nel dettaglio e ve ne illustra tutti gli utilizzi possibili.

Tutte queste particolarità (tessuto, concezione a due colori per differenti impieghi, asola per il collo) ne fanno un prodotto DAVVERO particolare ed espressamente dedicato ai sommelier (ma non solo… chiunque serva vino in maniera professionale ne guadagnerebbe in eleganza e funzionalità, ovviamente). Chiaramente non è un prodotto indispensabile "per le masse", così come anche un tovagliolo potrebbe andare bene.
… ma se siete dei professionisti del settore (o anche dei semplici appassionati come me, che non sono un sommelier professionista ma lo faccio solo per passione), sicuramente avrete modo di apprezzare il Torciòlo (come l’ho apprezzato molto io).

Ringrazio ancora Simone Patti in persona per la gentilezza dimostrata, e tutto lo staff che c’è dietro il Torciòlo.

Feb 142008
 

Un po’ di tempo fa vi diedi la prima impressione d’uso dell’Asus eeePC, ricevuto da qualche giorno. Poi ho iniziato a giocarci, e ho installato un po’ di applicazioni "non standard" sulla Xandros di serie, usando Synaptic e vari repository. C’ho installato anche Windows Vista, dovevo vedere se andava (ed andava, senza alcun problema). Nei giorni scorsi c’ho installato anche eeeXubuntu, molto semplice e decisamente più potente della Xandros di serie. Ma… mi mancava ancora Windows XP… ed alla fine c’ho installato anche quello.

Dopo tutti questi smanettamenti (che probabilmente non sono ancora terminati… chissà… la tentazione di metterci Mac OS X è molto forte ma non mi va di metterci una copia pirata, non avendone a disposizione), mi sento di fermarmi un attimo e "fare il riassunto con alcune PERSONALI considerazioni".
Addendum: apprezzo sempre chi interviene in maniera costruttiva, ma ogni volta prego sempre di evitare di essere intolleranti/intransigenti/puristi verso questo o quel sistema operativo.

Xandros (sistema operativo di serie sull’Asus eeePC): velocissimo nel boot, semplice ed immediato da usare, anche un bambino ci si sentirebbe a proprio agio. E proprio per questo, forse, io mi ci sono sentito a disagio. Ci sono un sacco di cose che trovo assolutamente inutili, e mancano un sacco di cose che invece mi servono molto. E’ vero… è possibile installare altro software, è possibile personalizzarlo, è possibile espanderlo ma… a fronte di diverse ore di "lavoro aggiuntivo" mi sono trovato con qualcosa che non funzionava, con alcuni software che non andavano come volevo, con la webcam che non voleva saperne di funzionare via browser web e Flash (gravissima pecca, rende impossibile fare trasmissione live in streaming via browser). Se sostituite la memoria RAM con un banco più grosso (2 GB, ad esempio) il sistema operativo ne vedrà al massimo 1 GB, costringendovi ad un hack per sfruttare tutta la memoria.

In definitiva: ok se volete giocarci un po’ appena l’avete comprato, ma se siete dei power user, dovete sostituirla subito.

Windows Vista: l’ultimo sistema operativo di casa Microsoft gira senza alcun problema sull’Asus eeePC. Ovviamente è necessario ridurlo al minimo usando vLite, altrimenti non avrete neanche la possibilità di installarlo, ma… parlando in termini di prestazioni, non c’è alcun rallentamento nel farlo andare con 504 MB di RAM e l’interfaccia Aero (NON Glass) abilitata. Il VERO problema dell’installazione di Vista sull’eee è la mancanza di spazio. Anche riducendolo al minimo, saltano subito almeno 3 GB di spazio. Se riuscite a spostare la directory \Windows\WinSxs recuperate 1 GB, ma io non ci sono riuscito anche seguendo pedissequamente tutte le guide trovate online. Se abilitate gli aggiornamenti automatici, in due giorni lo spazio è terminato. Se installate anche solo Office su una scheda esterna (impensabile installarlo sul disco SSD) vi giocate metà dello spazio restante.

In definitiva: ok solo se volete stupire i vostri amici, ma inutile nell’uso quotidiano

eeeXubuntu: semplice da installare, sfrutta senza alcun problema eventuali espansioni di memoria ed ha pieno supporto per l’hardware dell’eeePC. E’ molto più potente della Xandros di serie, si possono utilizzare tutti i software che girano su Ubuntu ma… è una distribuzione per smanettoni. Francamente (e guardate che io sono sicuramente uno smanettone) non mi ci vedo la sciura Pina ad installare ucview da terminale, dopo aver aggiunto l’apposito repository, solo per far funzionare la webcam di serie. No… penso di no…
Chiariamoci: io sono sicuro che eeeXubuntu sia il meglio per chi vuole un sistema funzionante, potente e configurabile ma…

In definitiva: NON penso che eeeXubuntu sia il meglio per chi vuole anche la semplicità (facendo venire meno le tre E dell’eeePC: Easy to learn, Easy to play, Easy to work). E’ sicuramente una delle distribuzioni migliori per chi vuole "il massimo" dall’eeePC in termini di versatilità, però.

Windows XP: questo sistema operativo è la "seconda scelta" se non si vuole la Xandros di serie, dal momento che Asus ne fornisce i driver direttamente sul cd di installazione. Utilizzando nLite per ridurre il file di installazione, riuscirete (come me) a far stare TUTTO il sistema operativo in 600 MB (molto meno della Xandros). Installarlo è semplice come ogni installazione di Windows XP, l’installazione dei driver è del tutto automatica utilizzando il cd di Asus e… avrete a vostra disposizione tutto il software che utilizzate giornalmente sulla vostro PC (beh, se usate Mac OS X questa frase non è per voi). Espandendo la memoria dell’eeePC, Windows XP la utilizzerà senza alcun problema, e potrete fare tranquillamente a meno del file di paging (che pare sia "dannoso" a lungo andare per il disco SSD dell’eee, a causa dei continui accessi in lettura e scrittura). Dopo aver installato (su una memoria esterna, eh… non esageriamo!) Office e tutte le applicazioni che uso quotidianamente, mi restano disponibili ancora 3 GB di spazio sul disco.

In definitiva: se non avete problemi morali nell’utilizzare Windows XP su un sistema che nasce con Linux (sto scherzando, un po’ di humour!) e volete mantenere le tre E di cui sopra non rinunciando alla semplicità ed alla versatilità, la scelta migliore è Windows XP.

Tips and tricks: qualunque sia il sistema operativo che andrete a mettere sull’eeePC, vi do qualche consiglio dettato dall’esperienza

  • espandete la memoria: se avete intenzione di usare un sistema operativo diverso dalla Xandros di serie; 1 GB va più che bene, 2 GB sono perfetti (ed il costo di tale espansione è inferiore ai 50 euro)
  • usate schede di memoria SDHC: sicuramente vanno bene anche le comuni SD, ma la velocità delle SDHC vi permetterà di installarci e farci girare su anche applicazioni complesse. E "bigger is better", il taglio minimo che vi consiglio è 4 GB.
  • NON installate sistemi operativi su scheda SDHC: non perchè non sia possibile, ma semplicemente perchè le prestazioni sono davvero scarse. Anche avendo una scheda SDHC di classe 6, fare il boot da scheda di memoria richiede tre o quattro minuti, sia con eeeXubuntu che con Windows XP.
  • seguite le varie guide all’ottimizzazione: installare un nuovo sistema operativo è solo il primo passo. Ottimizzandolo sfrutterete al meglio l’hardware dell’eeePC, lo farete "vivere di più" (vale per il disco SSD) e la vostra esperienza d’uso sarà più piacevole. Per ottimizzare un sistema operativo impiegherete pochi minuti, ma ne vale la pena
  • Windows Vista: NON installate l’aggiornamento facoltativo per la scheda wireless Atheros che vi viene proposto fra i primi aggiornamenti disponibili… ve ne pentirete subito dopo.

Link utili: in rete si trova una miniera di informazioni, howto e FAQ sull’eeePC… potete partire da questi indirizzi

Feb 122008
 

Control + C (CTRL+C) è una delle combinazioni di tasti più usate nel mondo Windows (e già lo so che dicendo questo presto il fianco alla classica battuta: "Sbagli, la più usata è CTRL+ALT+CANC!") insieme a CTRL+V (rispettivamente: copia e incolla negli appunti).

Ogni volta che copiate un nuovo oggetto negli appunti, quello precedente viene sostituito dal nuovo (a meno di non usare software appositi che tengono traccia dei vari appunti incollati, come Clipboard Magic). Quante volte vi siete trovati, però, nella necessità di recuperare un appunto (o un link) che avevate copiato in memoria ma avete "perso" perchè nel frattempo avete copiato altro? 😛 Beh… oggi vi presento una soluzione a questo problema… 😛

controlc_logo ControlC è un nuovo servizio web 2.0 (attualmente in beta chiusa ad inviti) che viene incontro proprio all’esigenza espressa sopra: quella di avere uno storico (possibilmente online, ed accessibile da ogni computer collegato ad Internet) dei vari contenuti (esclusivamente testuali, in questo caso) copiati negli appunti.

Per far si che avvenga tutto ciò, dopo essersi registrati a ControlC si scarica ed installa un piccolo software che intercetta ed invia (ovviamente in maniera criptata e sicura) il contenuto testuale della vostra clipboard ai server di ControlC. Qui, dalla vostra area utente, avrete accesso a tutti i "copia" che avete fatto e potrete recuperarli facilmente in caso di bisogno. Da notare che il software in questione è disponibile per TUTTE le piattaforme (Windows, Mac OS X, Linux) e sopratutto è open source sotto licenza Creative Commons (e sono disponibili ovviamente anche i sorgenti)

Ovviamente… nel web 2.0 tutto questo non avrebbe avuto senso senza una la possibilità di condividere qualcosa con il resto del mondo… ed infatti (opzionalmente) è possibile rendere pubblici i vostri appunti in modo che tutti possano eventualmente beneficiarne (se, ad esempio, avete copiato qualche link interessante). Inoltre è presente la possibilità di socializzare con gli altri membri di ControlC, scambiarsi messaggi, lasciare commenti sui loro appunti ecc… Gli appunti pubblici sono mostrati sul sito in maniera "interattiva": se copiate un link ad un’immagine e lo rendete pubblico, sul sito verrà mostrata l’immagine; se copiate un link ad un video su YouTube, sul sito verrà mostrata una miniatura del video ed il link allo stesso. Se vi va, oltre che lasciare commenti, potete anche votare i vostri appunti preferiti (pretty useless, ma tant’è) 😛

Giudizio di Giovy: ControlC è un servizio interessante come implementazione (anche se non del tutto nuovo come concetto, dal momento che lo storico offline degli appunti esiste già da tanto tempo); la possibilità di recuperare testo copiato anche giorni/settimane/mesi prima per alcuni potrebbe essere molto utile (penso a chi scrive codice, ad esempio, ed ha bisogno di ricordarsi uno snippet preso chissà dove).
La privacy policy di ControlC è abbastanza "stretta" e curano molto questo aspetto (crittografia forte applicata a tutti i vostri contenuti, che possono essere decriptati SOLO ed esclusivamente da voi, e che risiedono in maniera criptata sui loro server).
Le uniche "pecche" che posso trovare in questo servizio sono dovute al fatto che è necessario installare l’ennesimo software che risiederà nella tray (e, per quanto leggero, contribuirà inevitabilmente ad occupare un po’ di memoria e che è necessaria una connessione ad Internet always-on perchè tutto funzioni. Purtroppo al momento la beta è chiusa, ma appena avrò disponibile qualche invito sarà mia cura renderlo disponibile a chi mi segue. 🙂