Jan 112008
 

Come ho detto in passato, ritengo Facebook IL social network definitivo (nonostante giornalmente mi trovi a leggere articoli di persone che Facebook l’hanno abbandonato o meditano di farlo) e continuerò a farlo fino a che la pubblicità (o i worm, o malware di altro tipo) non diventerà così fastidiosa da costringermi a farne a meno (o fino a che non sarà possibile portarsi dietro i propri dati e quelli del proprio social network, dal momento che anche Facebook ha aderito al progetto Dataportability.org insieme a tanti altri big player di questo settore.
Non mi ha stupito apprendere via Techcrunch del lancio di Social.IM, un instant messenger espressamente dedicato a Facebook.

Cos’è e come funziona Social.IM?
E’ semplice: avete presente Google Talk, Windows Live Messenger et similia? Bene… Social.IM è molto simile, ed utilizzando le API di Facebook permette la comunicazione testuale (via chat, no audio) con i propri friends in Facebook che hanno installato Social.IM, ovviamente… 🙂
Disponibile unicamente per piattaforma Windows (anche se è in sviluppo la versione per Mac) ed ancora in alpha (quindi potenzialmente instabile), non potevo esimermi dal provare per voi questo messenger… 😛

Ho scaricato il client dal sito web di Social.IM, l’ho installato facilmente su Windows Vista (nessun problema rilevato) e lanciato. Mi sono autenticato su Facebook, autorizzando Social.IM ad interagire con il mio account e… ho scoperto che c’era già un’altra persona fra i miei contatti ad averlo installato: Marco. Ne abbiamo approfittato quindi per testarlo un po’ è scambiare qualche battuta sul nuovo IM….

socialim_screen

L’interfaccia utente è semplice e chiara, lo scambio di messaggi è istantaneo (come ci si aspetta da un instant messenger, del resto) ed è apprezzabile il fatto che, oltre alla chat, Social.IM ci notifichi anche la presenza di aggiornamenti dello status dei propri contatti, di nuovi messaggi nella inbox, di nuove friend request ecc… Nelle preferenze è possibile impostare se ricevere notifiche per eventi diversi dalla chat, se farlo avviare insieme a Windows ecc.

Giudizio di Giovy: beh… se per voi Facebook è importante, Social.IM potrebbe essere "la svolta" per accellerare quello che è l’uso di un social network basato sopratutto su messaggi "in differita", senza dover costringere i vostri contatti su Facebook ad installare o configurare messenger diversi per parlare con voi (dal momento che ne avete uno in comune per tutti, Social.IM).
L’applicazione è ancora da raffinare ed arricchire di funzioni, ma è già perfettamente fruibile. E… quando ho detto a Marco che speravo qualcuno ci raggiungesse dopo aver letto questo post, lui ha risposto: "Digli che ci sentiamo soli, ad essere solo in due". Quindi… raggiungeteci! 😉

Jan 092008
 

Chi mi segue su Twitter avrà letto che oggi pomeriggio sarei andato dall’ortopedico per capire quale possa essere il problema che da ormai tanto tempo mi crea dolori ricorrenti al ginocchio sinistro (l’ultimo episodio avvenuto il 23 dicembre, in seguito ad una lieve distorsione). Questo perchè dall’ultima volta, a differenza delle volte precedenti, il senso di fastidio non mi ha mai abbandondato.

In definitiva: dopo avermi visitato, il primario di ortopedia dell’ospedale di Termoli, dr. Roberto Regnoli, ha emesso la seguente (ed infausta, purtroppo) diagnosi: rottura del legamento crociato anteriore. Avete presente il trauma più frequente che si presenta nei calciatori (o negli sportivi in genere)? Ecco… ho esattamente la stessa cosa, con la piccola differenza che NON gioco a calcio (nè faccio più sport a livello agonistico), NON sono un calciatore e non ho i loro soldi (purtroppo).

Le soluzioni al mio problema in teoria sono due:

  • tutore al ginocchio per tutta la vita
  • ricostruzione del legamento crociato con auto-trapianto

Ovviamente l’unica soluzione plausibile per me (ho trent’anni… figuriamoci se potrei portare il tutore per tutta la vita!) è l’operazione chirurgica. L’operazione in se non è complessa o rischiosa (tranne un minimo ed eventuale rischio post-intervento di riassorbimento del legamento, che mi costringerebbe ad una eventuale nuova operazione dello stesso tipo), ma è il decorso post-operatorio a darmi particolarmente fastidio.
Dopo l’operazione (una settimana in ospedale) sarò costretto a camminare con le stampelle per un mese (senza poter far alcuna pressione sulla gamba operata) e mi dovrò sorbire 6 mesi di riabilitazione.

Va da se che non sono particolarmente felice per questa cosa… avrei piuttosto preferito (e sperato) un problema al menisco (molto più semplice da trattare). Vabbè… pazienza…
Nei prossimi giorni vedrò di fare la risonanza magnetica per valutare l’entità della rottura e… poi dovrò decidere quando operarmi (compatibilmente con gli impegni di lavoro, che fra gennaio e febbraio sono tanti ed importanti); presumibilmente direi in marzo… e così facendo saltano un po’ di viaggi che avevo preventivato (come andare a trovare mio fratello in Inghilterra).

Beh… cercate di non organizzare BarCamp in quel mese di pseudo-immobilità in cui sarà stampellato… 😛

Jan 082008
 

Un paio di giorni fa mi è capitato di assistere ad una scena che, credetemi, mi ha straziato il cuore: una ragazza aveva necessità di liberare un po’ il suo portatile da giga di foto, musica e video… e per farlo ha comprato un disco esterno USB 2.0 da 750GB.

Il tempo di fare il backup di tutte le foto (mesi/anni di amicizie, incontri, eventi) e… distrattamente… con un colpo di gomito fa volare il disco (acceso) dal tavolo… facendolo finire sul pavimento.
Inutile dirvi che questa cosa è stata fatale al disco, ed ho ancora nelle orecchie il rumore metallico della testina impuntata contro i piattelli… clak… clak… clak…. 🙁

Vedere il volto di questa ragazza, disperata per aver perso una parte della sua vita… mi è davvero dispiaciuto… ed ho pensato che se succedesse a me, probabilmente sarei più che dispiaciuto…
Non è possibile neanche dirle: "Colpa tua, potevi fare un backup" perchè è quello che stava facendo (anche se magari avrebbe dovuto fare prima una copia, e solo successivamente eliminare tutte le foto) e perchè un evento del genere è del tutto imprevisto.
L’unica cosa che ho potuto fare è stato consigliarle, per il futuro, di tenere una copia dei suoi dati online, al sicuro da eventi catastrofici…. e come l’ho detto a lei, lo dico ora anche a voi…

adrive_logo ADrive è un nuovo servizio di storage online che, a differenza dei servizi di cui ho già parlato in passato, vi offre uno spazio ENORME (per gli standard attuali di questo genere di servizi) per archiviare i vostri dati: ben 50 GB.

Se avete foto, video, musica e documenti NON riservati che volete salvaguardare, potete usare ADrive per tenerne una copia di backup online, utile in caso di perdita di dati o problemi ai vostri dischi.

Come servizio NON è molto evoluto in quanto a "special features":

  • non ci sono feature sociali come su Box.net
  • non ci sono tool per l’upload ma tutto avviene da interfaccia web
  • non è previsto l’upload via ftp
  • non ci sono tool per il backup automatico
  • è necessario Java per l’uso dell’interfaccia di upload via web
  • quando uploadate qualcosa, non potete usare il browser per altro
  • non è possibile settare livelli di accesso e permessi sulle singole cartelle

di contro, ha a suo favore:

  • 50 GB sono TANTO spazio
  • la possibilità di caricare intere cartelle
  • la velocità di upload/download è molto buona
  • l’interaccia è semplice, chiara ed immediata
  • potete condividere i singoli files

Giudizio di Giovy: piuttosto che perdere dati, impiegate un po’ di tempo per caricare su ADrive i documenti che non volete assolutamente perdere. In caso di documenti riservati, abbiate cura di criptarli/proteggerli in qualche modo. ADrive fa il suo lavoro bene: vi fornisce un grosso spazio di storage online, senza frizzi nè lazzi. Il fatto che sia gratuito (e NON siano previsti, al momento, piani "Premium" a pagamento) è sicuramente positivo, e non è da escludere che in futuro alcune delle special features mancanti vengano implementate. Quindi… dategli un’occhiata! 😉

Jan 042008
 

kiva_logo Colpevolmente, non ne avevo mai sentito parlare prima di ieri (o se l’avevo fatto, non lo ricordavo).
Poi, grazie a Luca prima e Sergio poi… ho avuto modo di scoprire Kiva e…

Kiva è un servizio Web 2.0 che permette a singoli individui di prestare piccole somme di denaro (tramite aziende locali che si occupano di gestire il microcredito locale) ad imprenditori (generalmente di paesi in via di sviluppo) che useranno tali somme per migliorare/espandere la propria attività… e ripagare il prestito ricevuto in piccole rate.

Ovviamente la somma richiesta dall’imprenditore è ripartita fra tutte le persone che scelgono di "investire" in quella persona. Normalmente è necessario qualche giorno per raggiungere la somma richiesta ma… ultimamente, grazie ad un forte passaparola amplificato anche da media tradizionali e da alcuni personaggi famosi, sono necessarie solo alcune ore per recuperare i fondi necessari ad ogni singolo imprenditore.

Come funziona Kiva?
Il funzionamento è semplice: dopo essersi registrati, si aggiungono al proprio account dei fondi tramite PayPal. Sono sufficienti anche 25$ per cominciare, e dopo averli aggiunti al proprio account si passa a scegliere gli imprenditori/attività da finanziare (con possibilità di filtrarle in base a diversi fattori geografici e/o sociali)
Per ogni persona è presente una scheda che illustra nel dettaglio chi è quella persona, la sua storia, la storia dell’attività, come pensa di investire i soldi richiesti ed in quanto tempo pensa di restituirli, avendo un immediato feedback visivo della somma richiesta e di quanto manca a raggiungerla.
Scelte le attività da finanziare, le si aggiunge al proprio cestino in modo del tutto simile a quando si fa shopping e… si fa checkout, destinando le somme richieste ad ogni singola attività.
Quando verrà raggiunta la somma richiesta, il prestito verrà erogato dall’associazione/ente locale che si occupa materialmente del microcredito, e che riceverà poi i fondi direttamente da Kiva. Appena l’imprenditore restituirà il prestito ricevuto, potremo decidere se reinvestire tale somma in altre attività o riavere indietro il denaro.

NON si guadagna alcunchè, a prestare del denaro in Kiva… se non nella soddisfazione di aver dato la possibilità di avere una vita migliore a qualcuno che, altrimenti, non avrebbe potuto recuperare MAI somme del genere.

Personalmente non sono riuscito a restare indifferente (e spero, nel mio piccolo, di convincere qualcuno a fare altrettanto) e ieri ho trasferito 50 dollari dal mio conto PayPal in Kiva, ed ho scelto di prestarne 25 a testa a:

  • Bakhriddin Eshonov, che li userà per incrementare la sua attività di commerciante a Mastchoh, in Tajikistan
  • Mahsudjon Mulloijonov, che li userà per acquistare nuove merci da vendere a Gafurov, in Tajikistan

Nei prossimi mesi potrò seguire dalla mia pagina in Kiva come stanno evolvendo le loro attività, ed eventualmente ricevendo gli aggiornamenti anche via mail o feed RSS. Ho scelto di indicare "blogger" come mia attività perchè ho intenzione di investire in Kiva parte dei (pochi) soldi che recupero dagli AdSense e dai link sponsorizzati; in fin dei conti scrivere sul mio blog è una cosa che faccio per piacere e non certo per guadagno e… dato che non voglio guadagnarci, mi fa piacere dare ad altri la possibilità di mettere a frutto quei soldi che a me permetterebbero poco (o nulla) ma che per altri sono somme considerevoli.

Consiglio di Giovy: niente giudizi ma solo un consiglio, questa volta (anche perchè non è possibile dare un giudizio negativo ad un’iniziativa del genere): se avete nel vostro account PayPal delle somme che non utilizzate… perchè non pensate di investirli in Kiva? Bastano 25 dollari per aiutare chi ne ha bisogno… ed alla fine quei soldi restano sempre e comunque vostri, e li riavrete alla fine del prestito, se ne avrete bisogno… quindi… investite! 😉

Jan 022008
 

Sicuramente qualche amico/a particolarmente spiritoso/a, in occasione della notte di San Silvestro,  se ne sarà uscito con la frase: "Chi fa sesso a Capodanno, fa sesso tutto l’anno" (frase ripulita, magari ve l’avranno detta in altri termini). 😛

Se rientrate nella schiera di persone che possono permettersi di cambiare spesso partner o avere incontri sessuali occasionali, sicuramente l’applicazione web che vi presenterò oggi potrà interessarvi…

myblackbook_logo MyBlackBook è la versione digitale del "libriccino nero" che alcuni (pare) tengano per tener traccia dei propri incontri (si, proprio quello che tenevate da giovani, mettendo le stelline alle ragazze che conoscevate).

Scherzi a parte, MyBlackBook è un’applicazione interessante che NON vi servirà a valutare le ragazze/i conosciuti, ma a tener traccia in maniera sicura (perchè la sicurezza e la riservatezza sono uno dei punti principali di cui si cura MBB) di ogni "incontro sessuale" avvenuto.
A prima vista, il tener traccia della propria vita sessuale può sembrare una cosa superflua, ma…. per chi ha una vita sessuale attiva e non è legato da rapporti stabili, ricordare CHI, COME e QUANDO può essere molto importante.

Le malattie sessualmente trasmissibili, infatti, sono sempre in agguato e… ovviamente… avere partner occasionali aumenta di molto le probabilità di incorrere in rischi del genere (penso sia inutile raccomandarvi di usare/fare usare il preservativo, no?).

Vediamo però nel dettaglio cosa permette di fare MyBlackBook.
Dopo esservi registrati (vi verranno chiesti alcuni dati personali a scopo statistico, usando una privacy policy abbastanza stringente) e loggati, avrete la possibilità di inserire i partner con i quali avete avuto rapporti e tener traccia di ogni rapporto successivo (eventualmente anche con partner multipli).
Tutte le informazioni inserite sono criptate con algoritmi forti a chiave multipla; questo significa che sui server di MBB tutti i dati sono criptati e quelli "personali" (che non verranno utilizzati a scopo statistico) sono indecifrabili da MyBlackBook perchè solo voi ne conoscerete la chiave.  Tutto il traffico da/verso il sito viaggia criptato utilizzando SSL.

Inoltre, MBB mette a disposizione un tool chiamato VDNote che, utilizzando un algoritmo brevettato e basandosi sui dati da voi inseriti (quelli NON privati, chiaramente) vi fornirà un indice di rischio per l’esposizione a malattie sessualmente trasmissibili.
Naturalmente è un dato puramente statistico, nessuno potrà mai "predire" realmente se avrete la sfortuna di contrarre malattie di questo tipo.
Guardando le statische del sito, pare che la malattia sessualmente trasmissibile più probabile sia l’Herpes Simplex, seguita dalla Virus del Papilloma Umano.

Giudizio di Giovy: parlarvi di MyBlackBook mi ha dato l’occasione di ricordarvi quanto sia importante la propria salute e quanto poco ci voglia per esporsi a rischi seri, tenendo comportamenti "leggeri" come il non utilizzare precauzioni nei rapporti occasionali. Nonostante non se ne parli più molto, l’AIDS esiste ancora ed è ancora un pericolo mortale da cui non esiste cura. Sicuramente non sarà l’uso di un servizio web come MBB a darvi sicurezza ma… se avete più partner, ricordarvi quelli che avete avuto in passato potrebbe fare la differenza in caso di (eventuali) problemi.

Jan 012008
 

Ogni anno, durante il classico pranzo di Capodanno (che in teoria dovrebbe chiudere la settimana di "vacche grasse" aperta dal Natale), è possibile ascoltare il bilancio dei feriti e/o dei morti che ogni anno inaugurano l’anno nuovo decidendo (ed in alcuni casi subendo, purtroppo) di passarlo al pronto soccorso e/o al cimitero.

Stanotte, accompagnando delle amiche a casa, mi sono imbattuto (in mezzo alla strada, eh!) in quello che "doveva essere" un cassonetto dell’immondizia. Doveva essere perchè ormai del cassonetto era rimasto solo il fondo e le ruote; il resto (immondizia compresa) era sparpagliato in un raggio di 10 metri.
Stamattina, parlando con mio padre che era appena uscito per buttare l’immondizia della festa di ieri sera, ho saputo che anche i cassonetti vicino casa avevano subito un trattamento simile.

cassonetti_01    cassonetti_02

Ora mi (e VI) chiedo: cosa può passare nel cervello bacato (se un cervello fosse presente, è ovvio) di una persona che per divertimento distrugge un bene di tutti con una bomba carta?

Divertimento? Mah…
Voglia di trasgressione? Mah..

Sta di fatto che fino a ieri sera io (e anche questi emeriti idioti) potevo usare il cassonetto normalmente; adesso non potrò più farlo o lo potrò fare dovendomi respirare gli effluvi dell’immondizia, dato che come potete vedere il coperchio non esiste più. Inoltre, fino a che non verranno sostituiti (a spese MIE, NOSTRE, DELLA COLLETTIVITA’ che paga le tasse) è improbabile che possano venire svuotati normalmente (andrebbero in pezzi al secondo, terzo tentativo).

Al che poi uno deve pensare: ma se quella bomba carta gli fosse scoppiata "vicino", non sarebbe stato meglio? Non dico in mano (mali di questo tipo non si augurano a nessuno) ma "vicino", al punto da farlo… chessò… diventare temporaneamente sordo per qualche giorno. In tal modo sicuramente non avrebbe potuto sentire i vaffan**** che gli sto mandando… perchè se poi aumenta la TARSU, lo voglio proprio vedere a protestare contro il comune.

Complimenti… cari vandali idioti… complimenti vivissimi.
E se il buongiorno si vede dal mattino… anche questo sarà un anno di merda, per la società italiana.

Jan 012008
 

… si, lo so.. la fantasia non è il mio forte (e non per niente sono un blogger "tecnico", se avessi fantasia scriverei cazzate pseudo-filosofiche spacciandole per cose interessanti, come fanno alcuni blogger "letterari" che purtroppo ho avuto modo di leggere alcune volte) e questo titolo è il clone di quello che ho utilizzato per Natale. Anche gli auguri rischierebbero di essere dei cloni… ragion per cui non la faccio lunga, e vi auguro…

felice_2008.jpg

(photo by Max Graziani)

… e da domani si torna al solito regime di post pseudo-tecnici). 😛