May 082007
 

Con questo post inauguro una nuova categoria, chiamata "Questions & Answer" dove cercherò di dare una risposta (semplice e meno tecnica possibile) a quesiti che mi arrivano quotidianamente via mail/IM/altro.

Domanda: quali sono le differenze fra Kaspersky Antivirus (KAV) e Active Virus Shield (AVS)?
Risposta:
le principali differenze fra Kaspersky AV e AVS sono a livello di funzionalità aggiuntive. Significa che, nonostante il motore di scansione sia lo stesso (realizzato da Kaspersky), Active Virus Shield si può considerare una "versione povera" di KAV.

Mancano in AVS:

  • lo scan in tempo reale del traffico web (Web Antivirus)
  • la difesa proattiva (funzione che permette all’antivirus di monitorare
    il comportamento di tutti i programmi eseguibili, e bloccarli qualora
    compiano azioni "sospette"
  • lo script blocker (quella feature che blocca eventuali script nocivi inseriti in pagine web)
  • il controllo di eventuali modifiche sul file system o nel registro di configurazione (sintomo spesso di attività virale)
  • il blocco delle macro nocive (documenti di Office, file VBS)
  • la creazione di un disco d’emergenza
  • regole di esclusione ed inclusione su specifici oggetti
  • impostazioni avanzate per file antivirus e mail antivirus

Come potete vedere, le differenze sono parecchie e valgono sicuramente i soldi necessari all’acquisto di Kaspersky Antivirus (vi ricordo che Active Virus Shield è gratuito).
Di contro, se avete bisogno di un antivirus leggero e funzionale, e non vi servono funzionalità avanzate perchè comunque la vostra attività online è "pulita" a prescindere, AVS potrebbe essere la scelta giusta per voi.

May 072007
 

Chi mi legge da un po’ sa bene che una delle mie passioni è la fotografia.
Ho iniziato a fare foto dall’età di 12 anni, con la reflex di mio padre (una Yashica FX-D semiautomatica), sono passato al digitale con una macchina di quelle "giocattolo" che faceva foto a 640×480 su memoria interna, poi ho preso una Olympus da 1.3 MPixel, poi una Konica Minolta da 5 MPixel, poi la EOS 350D, una breve "storia" con una Ixus 700 dopo il furto della EOS, per poi ricomprare la EOS dopo qualche mese (segno che la compatta me la porto in giro quando ho bisogno di mobilità).

Ho sempre vissuto la fotografia digitale con lo stesso spirito di quella analogica, ovvero: le foto le mostri come le hai fatte. Errore, grave errore. E me ne sono accorto REALMENTE durante lo ZenaCamp, dopo aver parlato con palmasco ed aver visto come "lavora" le foto (rigorosamente scattate in RAW) con Apple Aperture.
Peccato che Aperture sia solo per Mac, ma… per fortuna… ho trovato una validissima alternativa per PC.

lightroom_logo.pngAdobe Photoshop Lightroom 1.0 è l’ultimo nato di casa Adobe, software pensato per fotografi amatoriali e professionisti, dedicato a gestire l’intero workflow digitale delle vostre foto.
Pensato per seguire l’intero ciclo di vita di una foto digitale, è organizzato in cinque moduli:

  1. Library: gestione ed organizzazione delle foto appena scaricate, con funzioni base di ritocco
  2. Develop: editing delle foto
  3. Slideshow: presentazione delle foto
  4. Print: creazione di album e foto per la stampa
  5. Web: creazione di album per il web

Come potete vedere, l’intero lifecycle di una foto digitale trova posto in Lightroom.
Dal sito di Adobe è possibile scaricare una versione trial valida per 30 giorni (quella che ho usato io per il mio test), più che sufficienti per apprezzare in pieno le enormi potenzialità di questo software.
In realtà questo post non vuole essere una recensione "full immersion" di Lightroom (lo uso da troppo poco tempo) ma un input per gli appassionati di fotografia (ed io ne conosco diversi) a considerare seriamente di "post-produrre" le proprie foto, dopo lo scatto (e scattare in RAW!!! Grazie palmasco!)

Per farvi vedere come Lightroom è capace di intervenire su una foto, con un minimo di "buon senso" e di tecnica da parte del fotografo (ovvero: NON usate la funzione di correzione automatica!), ho preso una foto scattata al recente ZenaCamp che presenta un evidente problema: è molto sovraesposta (ovvero: alcune parti della foto sono troppo chiare) a causa del muro bianco che c’era alle spalle del soggetto (la bella e simpatica Mescaline, che ringrazio per essersi prestata a fare da "cavia" per questo test).

Foto originale

Come potete vedere, tutto quello che c’è alle sue spalle è bianco e si intravede qualche dettaglio del muro. Il suo braccio destro si fonde con il muro a causa del riflesso. Insomma… una foto infelice (tecnicamente).
Per evitare di metterla online così, l’ho leggermente "elaborata" con Paint.NET, cercando di renderla meno luminosa.

Foto modificata con Paint.NET 

La foto è migliorata leggermente, la maglietta forse è diventata troppo scura e risalta di più ma… proprio questo risalto mette ancor più in evidenza la differenza di luminosità fra il soggetto e lo sfondo. Purtroppo con Paint.NET non è possibile fare di meglio (è un semplice programma di qualche MB, adatto ad un ritocco veloce delle foto).

Ho aperto la foto con Lightroom (che opera in maniera "non distruttiva", lasciando sempre la vostra foto intatta ed operando sui metadati della foto), c’ho lavorato su per qualche minuto, ed ecco il risultato.

Foto modificata con Adobe Photoshop Lightroom 

Come potete vedere, il risultato è eccezionale! La foto ha mantenuto i suoi colori (foto originale) ma a differenza di questa nel muro dietro sono apparse due finestre (che si intravedevano appena nelle foto 1 e 2) e si vede bene uno degli archi del cortile di Palazzo Ducale. Toh… il braccio destro adesso non si fonde più con il muro, ed anche le punte dei capelli sono chiaramente distinguibili (per vedere questi particolari, ingrandite la foto).

Il risultato ottenuto è più che buono, se pensate che sono partito da una foto compressa in jpg (dove, a priori, c’è sempre e comunque una perdita di informazioni a causa sia dell’elaborazione compiuta dalla macchina fotografica che della compressione). Avendo a disposizione una foto in RAW il risultato sarebbe stato probabilmente migliore.

Adobe Photoshop Lightroom permette quindi di compiere tutta una serie di elaborazioni sulle foto che non è possibile effettuare con semplici software di fotoritocco (ovviamente non sto parlando di Photoshop, Aperture o simili).
Il costo di Lightroom non è bassissimo (costa 299$, esattamente lo stesso costo di Aperture) ma è sempre molto inferiore ai 649$ necessari per Photoshop CS3 (che comunque ha un altro target e potenzialità molto maggiori).
Personalmente sto valutando l’acquisto… molto seriamente.

Risorse e ringraziamenti per questo post:

  • interessante articolo di Paolo Castagnini per Photodigit su Lightroom
  • il sito personale di Paolo, dove è possibile acquistare (io l’ho fatto) una guida in italiano ad Adobe Photoshop Lightroom, che spiega nel dettaglio l’interfaccia, i menù ecc.
  • Mescaline per "averci messo la faccia". 😉
May 042007
 

Oggi ci si diverte! 😀
Un po’ di tempo fa si parlava (non ricordo in che post) di desktop ed icone. Si lanciò anche l’idea di una "mostra" dei propri desktop, da far ammirare ai vistatori di questo blog. Beh… è arrivato il momento di far sfoggio dei vostri desktop! 😀
Qualche "regola" ed un po’ di indicazioni operative (niente di complesso, tranquilli).

  1. Il "print screen" del vostro desktop (un qualsiasi computer che usate, anche più di uno se vi fa piacere) deve essere "REALE", ovvero non deve essere modificato apposta per l’occasione; non eliminate icone, non cancellate nulla. Ovviamente se dovessero esserci dati sensibili (ma chi lascia dati sensibili sul desktop?) potete nasconderli come meglio credete
  2. Se possibile, lasciate l’immagine nelle dimensioni reali, in modo da rendere palese la risoluzione che usate

Come mostrare i vostri desktop senza complicarvi la vita (e senza dovervi registrare a servizi esterni)?
Semplice:

  1. catturate il vostro schermo con un "print screen" (tasto STAMP o PRINT)
  2. incollatelo in un programma di grafica (il freeware e leggero Paint.NET va benissimo) e salvate l’immagine in PNG (o jpg con una compressione e qualità accettabile)
  3. caricate l’immagine su Divshare, da "Share" copiate il codice "Mid-size" (o Blog-size) ed incollatelo nel commento.
    Postate solo il link all’immagine nel vostro commento (tipo questo: http://www.divshare.com/download/562519-475), dato che seguendo le vecchi indicazioni (quelle barrate) il post finiva sicuramente bloccato da Akismet ed il codice html veniva comunque segato via. 😛
    In questo modo mi occuperò io di modificare il post per rendere l’immagine visibile, e per voi sarà ancora più semplice mostrare il vostro desktop.

Comincio io, mostrandovi lo sceenshot del mio desktop in ufficio qui nel post, e del portatile come primo commento… 😉

May 032007
 

Chi sono io, nel mio piccolo, per non dare visibilità ai "numeri di Lost che non sono di Lost"? 😉

Accade infatti che venga segnalata su DIGG questa simpatica sequenza di numeri (altro non è che il codice per "craccare" gli HD-DVD, scoperto dal solito smanettone che si è divertito a fare un dump della memoria mentre un player software riproduceva uno di questi dischi, ed a ragionarci su insieme a tanti altri amici). Dopo un po’ di tempo, il team di digg riceve la classica letterina di Cease & Desist che tanto va di moda e decide di rimuovere la segnalazione. Non l’avessero mai fatto! Segnalazioni su segnalazioni si accavallano per ripescare dal web la stringa e fare in modo che le multinazionali non riescano a piegare al silenzio chi vogliono.

Visto l’andazzo, quindi, Kevin Rose si mette dalla parte dei "deboli" e pubblica sul blog di digg un post con la chiave, invitando tutti a "diggarla". E’ il delirio! Centinaia, migliaia di blogger in tutto il mondo riprendono il post e ripubblicano la chiave, che intanto viene stampata su magliette, cantata in musica e via dicendo… 😀

Voglio vedere adesso la RIAA mandare centinaia di migliaia di lettere in giro per il mondo… 😀

May 022007
 

ZenaCampLo ZenaCamp è stato il mio terzo BarCamp e, non volendo assolutamente sminuire i precedenti BarCamp, è stato il migliore. 🙂

Ma… prima di cominciare a raccontarvi della mia esperienza, devo assolutamente ringraziare un amico e  blogger a cui devo la mia partecipazione "in tempo utile" allo ZenaCamp: Stefano "Keper" Turinetti.

Cominciamo dal viaggio: agghiacciante! Partito con 38 minuti di ritardo, il treno arriva a Bologna verso le 6 di mattina con solo 8 minuti di ritardo. Fantastico, le Ferrovie dello Stato fanno cagare, ma almeno i ferrovieri sono capaci di recuperare mezz’ora di ritardo. Partiamo da Bologna, il treno percorre un paio di chilometri e… si ferma. Per 40 minuti. Ripartiamo con me incazzato come una biscia, che aggiorno via Twitter lo stato del viaggio, lamentandomi per l’estremo ritardo accumulato (48 minuti). Fortuna che… c’è Keper che, letto su Twitter del ritardo, mi telefona e si offre gentilmente di deviare verso Voghera per passare a prendermi. Mi aspetta in stazione per quasi un’ora, leggendosi un Dylan Dog ed una volta arrivato e verificato che effettivamente causa ritardo causato da Merdovie dello Stato sarei potuto arrivare a Genova solo alle 13.00, partiamo in direzione Genova. Arrivati a Genova e fatto un giro nella metro più breve e lenta in cui sia mai stato, arriviamo a Palazzo Ducale. Una gentilissima ragazza (poi scoperto trattarsi di Marina) ci riempie di gadget (il fantastico pacco-regalo con trofie e pesto genovese di San Lorenzo, la borsa di Yoo+ con la spettacolare maglietta dello ZenaCamp, spillette, adesivi e via dicendo). Ci affacciamo in sala e… cavoli, quanti amici! I padroni di casa Andrea e Marco corrono di qua e di là, mentre Jtheo fa gli onori di casa stringendo mani e dando pacche sulle spalle… 😛 Incontro Sergio (e mi ricordo di aver lasciato a casa il suo libro che volevo portare con me, mentre quel disgraziato di Eio se n’è ricordato e se l’è fatto firmare). Vedo decine di macchine fotografiche in giro, ma quella di PseudoTecnico è quella con l’obiettivo più grande). Anche Dely va in giro a fotografare e filmare, ma con il Nokia. Nel frattempo, seduto ad un tavolo, Tommy smanettava su un computer, e non avendo un blog non riesco proprio a capire cosa stesse facendo… 😀
Casualmente do un’occhiata al tabellone delle presentazioni (preso dal salutare e conoscere molti dei presenti, mi era passato di mente che ci trovavamo ad un BarCamp, con tanto di interventi in programma nelle tre sale). Mi accorgo di essermi perso (causa coda in autostrada) la presentazione di palmasco (grrrrr…. e si che ci tenevo tanto a sentirla!), così come la presentazione di Yoo+,una nuova startup sponsor dello ZenaCamp (peccato, ma avrò modo di testarla e parlarne in futuro). Prendo la macchina fotografica ed inizio a fare qualche foto, mentre Stefano ed Elena ne approfittano per fotografare me…

Più figo del papà... :-) Giovy, Luca ed Elena Mescaline Robin

Nel frattempo conosco realmente blogger che erano solo virtuali fino a qualche minuto prima come Tambu, Axell, Federico, Giovanni, Riccardo, Natascia, Alberto, Ludo ed Enrica mentre vecchie conoscenza come Gaspar, Antonio, Giorgio & Giorgio, Davide, Fabio, Alessandro, Maurizio, Lele con il suo bellissimo bimbo sono piacevoli re-incontri. Moltissimi blogger che leggo (e che erano presenti) mi sono "sfuggiti", purtroppo (tipo gattostanco, Suzukimaruti, Dotcoma o Placida Signora). Ridendo e scherzando arriva l’ora di pranzo, ed io non ancora ho seguito neanche una presentazione (che vergogna!). Si scende giù e, molto ordinatamente, si sfila intorno ad uno strepitoso buffet mentre una ragazza prepara delle fumanti trenetté al pesto, leit motif di questo ZenaCamp. Al tavolo con me palmasco, Delymyth, Eio, Keper e Marco. Dopo il pranzo ed il caffè, è ora di tornare alle presentazioni… e questa volta DEVO seguirne qualcuna… 😛
La prima in programma è proprio una di quelle che mi interessava seguire, quella di Luca intitolata "Informatici vs. Rompiscatole". Come informatico sono direttamente coinvolto (così come molti dei presenti in sala) ed anche la discussione seguente è molto partecipata ed interessante. Nel frattempo anche la presentazione di Maurizio era cominciata, su come funzionano i template di WordPress. Il tempo di fare qualche altra foto e si avvicina il momento di un’altra presentazione molto attesa, quella di Ludo sui "numeri" di Blogbabel, la famosa classifica dei blog italiani che sta perdendo sempre di più l’aspetto di mera classifica per elevarsi a qualcosa di più utile all’intera blogosfera; special guest della presentazione Paolo. Prima di Ludo, però, tocca a Nicola parlarci della sua Democrazia 2.0, presentazione che ha sviluppato un acceso dibattito che ha coinvolto diversi blogger, partendo da Gaspar. Dopo Nicola e Ludo, si avvicenda nella sala Stefano, che presenta il progetto BlogLab; anche in questa presentazione mi sento molto "partecipe", essendo uno dei fellow del progetto, così come sono editor di BlogBabel… 😉
Comincia ad avvicinarsi la conclusione di questo camp, ma non prima di avere la possibilità di godere di un personale "bis" della presentazione di palmasco (che diventa, insieme a Keper, il mio eroe della giornata) sul perchè debba essere abolito il formato jpg dalle macchine fotografiche digitali, a favore del RAW. Beh… ha ragione da vendere, cavoli, e da oggi comincerò a scattare anch’io in RAW (in accoppiata al jpg, all’inizio, anche se spero di poter poi abbandonare questo formato). Alle 18 circa Andrea comincia a girare per le diverse sale annunciando che lo ZenaCamp volge al termine, e quindi mentre si smantella e cominciano i saluti, c’è ancora tempo per conoscere Intempestiva e Surreale, e fare due chiacchiere con Gaspar sui blog e sulla "socialità" dei blog e degli eventi collegati (come i BarCamp). Ci trasferiamo per due chiacchiere nel cortile di Palazzo Ducale, e dopo un po’ un nutrito gruppo si ferma a prendere un aperitivo, dandosi poi appuntamento per la cena successiva. A malincuore sono costretto ad abbandonare una così piacevole compagnia per prendere nuovamente la mini-metropolitana con destinazione stazione Genova Porta Principe, dove mi aspetta il treno per Voghera e poi l’espresso per Foggia. (con una toccata e fuga a Bari, in mattinata).

Andrea alle prese con le trenette Elisa Un'interessante tavola rotonda Onino, Folletto e Jtheo


Concludendo:
quasi 2000 KM macinati in 36 ore, partecipazione ad uno dei BarCamp meglio organizzati ed interessanti che abbia visto, conosciuto moltissime persone (sicuramente ne avrò scordato qualcuna, mea culpa… se vi va, segnalatemi le dimenticanze nei commenti) e ri-visti altrettanti amici. Unica cosa che mi ha lasciato "insoddisfatto" (per modo di dire): il non aver presentato nulla… ma sarà per il prossimo PubCamp, dato che purtroppo non potrà essere presente nè al LitCamp nè al BarCamp Matera (causa impegno improvviso a Roma il 12 maggio).

L’intero fotoset realizzato dal sottoscritto allo ZenaCamp è qui su Flickr

Infine, una nota per Twitter: NON venitemi a dire che è solo l’ennesima applicazione stupida per farsi i cavoli degli altri, perchè al sottoscritto Twitter ha permesso di "salvare" la partecipazione allo ZenaCamp.

Apr 302007
 

EOS_logo.jpg
Finalmente (e con finalmente intendo che lo stavo aspettando da molto tempo) Canon si è decisa a rilasciare i driver WIA per Windows Vista della fotocamera Canon EOS 350D.

Ok… dovendomi scaricare le foto dello ZenaCamp e volendolo fare sul portatile con Windows Vista, ho dato un’occhiata al sito di Canon per vedere se c’era qualcosa di nuovo su quel fronte… e finalmente ho trovato i driver per Vista. Inoltre, Canon ha rilasciato anche i Canon RAW Codec, che permettono la visualizzazione dei file RAW prodotti da tale fotocamera direttamente in Windows Vista (senza dover passare per software di grafica). Perfetto… scarico ed installo entrambi, riavvio il computer, connetto la fotocamera che viene immediatamente riconosciuta e… "Dispositivo non supportato". Oibò… ma se ho appena installato i driver WIA appositi, come fa a non essere supportato? Stacco, riattacco, verifico, smanetto con le impostazioni… niente da fare! 🙁

Vabbè, vediamo che si dice in rete di questa cosa; faccio qualche piccola ricerca con Google e… scopro che non sono l’unico a cui succede una cosa del genere (mal comune, mezzo gaudio). L’autore di quel post ha "risolto" (per modo di dire) usando un lettore di schede di memoria USB (in pratica come facevo io fino a questa mattina), ma… non è una soluzione, è un workaround! Per fortuna che un suo lettore, nei commenti, segnala che è riuscito ad acquisire ugualmente le foto. Come?

Se riscontrate il messaggio di errore "Dispositivo non supportato" alla connessione in Windows Vista della vostra Canon EOS 350D (dopo aver installato i driver WIA appositi), andate nelle impostazioni della macchina (Pulsante Menù), poi nel menù Manutenzione 2 e cercate la voce Comunicazione; l’impostazione dovrebbe essere su "Connes. PC". Attivate la modifica della voce "Comunicazione" premendo il pulsante SET e modificate l’impostazione in "Stampa/PTP". Immediatamente apparirà in Vista il menù che vi permetterà l’importazione delle foto tramite wizard oppure l’accesso all’unità come disco removibile. In questo modo potrete visionare, scaricare e modificare le foto come più vi piace (e se avete installato anche il plugin Camera RAW, avrete la possibilità i visualizzarle direttamente con il visualizzatore integrato di immagini di Windows Vista o con Esplora risorse). 🙂

Apr 272007
 

zenacamp_big.gifCi siamo quasi… domani mattina a quest’ora sarà già ZenaCamp! 😛

Proprio in vista dell’evento, ho approfittato per ricaricare tutte le batterie dalla macchina fotografica (4, quindi capite bene con che spirito fotografico "attaccherò" Genova) 😀
Devo ancora decidere se portare il mega-flash o usare quello integrato della macchina… consigli?

Prenotati già da un po’ i biglietti, ho scritto questo post anche per condividere con voi i dettagli del viaggio, qualora qualcuno si trovasse sugli stessi treni e non volesse fare il viaggio da solo… 😛

Partenza: ore 1.06 (che orario infame!) con l’Espresso 906 "Freccia Adriatica" destinazione Voghera e che ferma a:

  • Pescara Centrale (2.35)
  • Ancona (4.01)
  • Rimini (5.00)
  • Bologna Centrale (6.12)
  • Modena (6.38)
  • Reggio Emilia (6.54)
  • Parma (7.13)
  • Piacenza (7.53)
  • Stradella (8.14)
  • Voghera (8.31)

a Voghera poi si prende l’ICPlus 1533 "Maremma" alle 8.51, che arriva a Genova Brignole alle 9.53.

Da lì poi dovrebbe essere semplice arrivare a Palazzo Ducale, seguendo le indicazioni che si trovano qui (oppure la Google Maps creata da eio).
Purtroppo, causa impegno inderogabile domenica mattina, non potrò trattenermi per la cena post-BarCamp (anche se non ne ho viste, in programma), e quindi ho un treno in serata per il ritorno, l’EC 148 "Ligure" alle 21.19 dalla stazione di Genova Porta Principe fino a Voghera, e poi l’Espresso 901 "Freccia Adriatica" alle 22.33 (il fratello di quello preso all’andata) fino a San Severo (arrivo alle 6.04).
Non vi invito a condividere il viaggio perchè ho preso una cuccetta proprio in vista del "non ritorno" a casa domenica mattina per riposare. 😛

Qualora vi trovaste su uno di questi treni, contattatemi senza problemi! A tal riguardo gli utenti Tabber che possono visualizzare la mia scheda, potranno vedere anche il mio numero di cellulare.
P.S. NON autorizzo chiunque a vedere i miei dettagli, sia chiaro! Quindi a meno che non vi conosca o non abbia modo di vedere i vostri dettagli, non vi autorizzerò; tutto questo solo per evitare chiamate da perfetti sconosciuti per soluzioni a problemi di vario tipo.