Apr 262007
 

invitr_logo.pngNo, tranquilli, non è cambiato il logo di Flickr nè dovete andare dal vostro oculista per farvi controllare la vista… 😀

Quello che vedete su è il logo di invitr, un nuovo servizio Web intimamente legato a Flickr (al punto da ricalcarne in modo estremamente fedele anche la grafica).

Cos’è invitr?
Tutti gli utilizzato di Flickr (me compreso) conservano in Flickr foto "private" che non vogliono far vedere a tutti, o che vorrebbero far vedere solo a determinate persone.
Finora l’unica possibilità per permettere la visione di queste foto private a gruppi di persone era quella di obbligarli ad iscriversi a Flickr, aggiungerli come "friends" o "family" e restringere la visione delle foto private a questi gruppi.
Ma… se avevate già un gruppo friend popolato di amici che comunque non avrebbero dovuto vedere quelle foto? E se nel gruppo "family" avete messo anche il padre della vostra ragazza, e poi caricate su Flickr foto che lui non dovrebbe assolutamente vedere? 😀

Beh… con invitr avete la possibilità di invitare (da qui il nome, ovviamente) singole persone a vedere una o più foto private che avete su Flickr, senza costringerla ad iscriversi, senza doverla aggiungere ad un gruppo e senza doverle per forza darle la possibilità di vedere TUTTE le foto private assegnate ad un gruppo.

L’interfaccia di invitr, come ho detto, è praticamente identica a quella di Flickr…

Clicca sulle immagini per ingrandirle

invitr_screen01.jpg

salvo poi avere specifiche pagine per selezionare le foto (prendendole da determinati fotoset o da tutte le foto insieme)…

invitr_screen02.jpg 

…e per rivedere le foto da inviare, inserire gli indirizzi a cui inviarle ed assegnare (eventualmente) una validità temporale al vostro invito, scaduta la quale non potranno più accedere alle vostre foto.

 invitr_screen03.jpg

Ovviamente, non essendoci successivamente forme di autenticazione di chi va a vedere la foto (l’unico modo è utilizzare il link fornito), se tale link viene divulgato, anche altri potranno visualizzare le vostre foto riservate.

Commento di Giovy: invitr risolve brillantemente ed in maniera "indolore" un problema che tutti i power user di Flickr avranno avuto e che non aveva soluzione finora. Se migliorassero appena un po’ l’usabilità (ad esempio: è impossibile cancellare rapidamente le foto selezionate, bisogna ri-selezionarle andandole a pescare dai diversi set), l’applicazione sarebbe davvero fantastica!

Apr 242007
 

twitter.pngNe stavo leggendo in giro, e fortunatamente vedevo tutta una serie di nomi diversi da mio che si avvicendavano nelle risposte.
Ok… me la sono scampata, questa volta, nonostante sia uno dei Twitters più "anziani". 😀

… ed invece NO, la catena (impropriamente definita "meme") ha colpito anche me via Elena… 😛

"Perchè uso Twitter?"

Nonostante lo utilizzi molto meno di prima (per "prima" intendo quando è stato lanciato), adesso uso Twitter perchè:

  1. con un solo Twit posso raggiungere immediatamente 220 persone (i followers che mi seguono)
  2. posso essere aggiornato sulle ultime novità della blogosfera in tempo praticamente reale
  3. se non voglio essere disturbato, posso spegnerlo con un "OFF"
  4. quando ho GTalk chiuso ricevo tutta la cronologia direttamente in Gmail (comodissimo)
  5. mi ha fatto ampliare la lista di blog che seguo (e questa è una cosa sia positiva che negativa, il tempo purtroppo non è infinito)

Come mia consuetudine, la catena arriva a me e NON viene rilanciata ad altri, quindi… don’t worry! 😉

Apr 232007
 

Mi piacerebbe vedere (e prima o poi indirò un qualche genere di contest al riguardo) quante icone avete sul desktop, e sopratutto COME sono distribuite. Perchè? Semplice: sono dell’idea (almeno vale per me, non so voi) che le icone sul desktop debbano essere una "scorciatoia" per quelle applicazioni che utilizziamo più spesso. Normalmente il mio desktop è MOLTO ordinato, anche se ci sono decine di icone; seguo un mio "ordine mentale", che mi porta a raggruppare le icone in base a criteri del tutto personali (tipo: ho una zone del desktop dove sono raggruppate le icone ai vari remote-desktop di diversi server, una zona per le icone di admin dei vari applicativi, una dove ci sono le icone per i software che uso quotidianamente (Firefox, GTalk ecc). In questo modo ci metto una frazione di secondo per attivare una di queste icone.

Ma se le icone sul desktop sono shortcuts per le varie applicazioni, i bookmark del brower (o di del.icio.us) sono le shortcuts per altrettanti siti web.
Perchè quindi non sfruttare la "memoria visiva" per avere a disposizione i propri bookmark su un desktop SENZA dover incasinare quello del proprio computer?

deskload_logo.gifDeskload è una simpatica applicazione Web 2.0 che vi permette di creare un desktop virtuale (ma anche più di uno) con una serie di bookmark "visuali" da disporre secondo i propri criteri.
I bookmarks possono essere personalizzati con icone diverse (ed eventualmente anche con immagini proprie, residenti su uno spazio web), così come può essere personalizzato il colore dello sfondo e dei testi, l’immagine di sfondo e via dicendo.
Come dicevo prima, è possibile creare diversi desktop virtuali, accessibili da dei "tab" simili a quelli di un browser web.

Clicca sull’immagine per ingrandirla 

deskload_screen.jpg 

L’applicazione è ancora in via di sviluppo, e la "to-do list" delle prossime feature è molto interessante:

Favicon as default bookmark icon
Enable bookmarks import from html file
Create Firefox extension for easy bookmark adding
Enable bookmarking and reading RSS feeds
Enable deskload sharing (inviting friends to use your deskload)
Make deskloads visible to public with address deskload.com/user

Se visitate quotidianamente una serie di URL e non volete doverli pescare ogni volta dai preferiti del vostro browser, Deskload potrebbe essere una simpatica alternativa. 😉

Apr 212007
 

Oltre 480 contatti… tanti sono presenti nella mia contact-list in Gmail. Ovviamente una buona metà saranno solo indirizzi e-mail con i quali in qualche modo sono venuto in contatto (magari uno dei tanti lettori che quotidianamente mi scrivono per informazioni su questa o quella cosa), ma tanti sono indirizzi di persone che conosco o che mi conoscono.
A volte magari potrei aver bisogno di ulteriori informazioni su un determinato contatto (il suo IM o il suo indirizzo postale per spedirgli qualcosa, ad esempio) e l’unica strada percorribile è scrivergli e chiedere questi dati.
A meno che….

tabber_logo.jpg… il vostro contatto non usi Tabber! 🙂

Tabber è un online address book con una spiccata tendenza "sociale".
Una volta registrati a Tabber, potete inserire le vostre informazioni di contatto e decidere se renderle pubbliche o meno. Allo stesso modo andrete ad inserire i vostri contatti (manualmente o importandoli tramite un’apposita funzione da una miriade di sorgenti) e… se qualcuno dei vostri contatti è registrato in Tabber con un indirizzo e-mail che conoscete ed ha reso pubblici i propri dati personali, avrete la possibilità di vederli.

I dati che potete "conservare" in Tabber sono da quelli classici (indirizzi, numeri di telefono, IM) a quelli "avanzati" come indirizzi di blog, social bookmarking, photogallery e via dicendo.
Se i vostri contatti avranno inserito queste informazioni, potrete raggiungere questi siti con un semplice click dalla scheda del vostro contatto.
Inoltre, ogni contatto avrà una pagina che "riepiloga" la propria attività online (presa dai feed RSS, dal proprio blog, da Twitter, da Flickr… se ha aggiunto tali fonti al proprio profilo), in modo da vedere tutto quello cha ha fatto/sta facendo.

tabber_contact_view.png 

E’ possibile taggare i vostri contatti e visualizzare una tag cloud di tali tag.
Un breve "feature tour" è disponibile in questa pagina, in modo da avere un’idea più precisa di cosa permette Tabber.

Privacy:  Tabbed ha una privacy policy precisa, e come utente avete la possibilità di decidere SE rendere i vostri dati pubblici o meno. Se decidete di renderli privati, potete decidere di consentirne comunque l’accesso a determinati contatti.

Più utenti "joinano" (che brutto termine, lo so…) Tabber, meglio è… 😉

Apr 202007
 

Mi fa molto piacere vedere un progetto in cui credo molto (in questo caso sto parlando di FON) che prende sempre più piede nel nostro paese.
Ormai le iniziative che vedono coinvolta FON (per mano del grande Stefano Vitta) sono innumerevoli. Alle iniziative ufficiale si aggiungono progetti "personali" come quello del primo hotel in Italia con WiFi FON, ad opera di Antonangelo Demartini. Ma… l’ultima iniziativa di FON è stata pensata davvero "in grande stile"!

toscana_fonera.jpgLa Toscana Fonera è un accordo tra FON, il Portale Ufficiale della Toscana e la Fondazione Sistema Toscana, che prevede la distribuzione in maniera GRATUITA di ben 5000 router sociali La Fonera ad altrettante strutture turistiche toscane. In tal modo queste strutture potranno offrire una connessione wireless a banda larga ai loro clienti e contemporaneamente a tutti i foneros in passaggio per la Toscana! E’ una fantastica opportunità sia per le strutture turistiche (che offrono un servizio molto utile e richiesto dai turistiche che alloggiano presso alberghi/agriturismi/B&B ecc) che per tutti i foneros che, anche non alloggiando in una di queste strutture, potranno ugualmente usufruire della loro connessione.

Per aderire all’offerta è necessario soddisfare questi requisiti:

  • essere una struttura turistica riconosciuta dalla Regione Toscana
  • avere la connettività a banda larga (adsl)
  • registrarsi su www.intoscana.it/fonera per fare richiesta
  • garantire che il router venga collegato, configurato e tenuto acceso.

Le prime 100 La Fonera sono già disponibili, quindi… se siete un operatore turistico toscano ed avete una connessione adsl… perchè non fare un salto di qualità ed offire internet wireless veloce ai vostri clienti ed a tutti i foneros del mondo? 😉

Ulteriori informazioni sul blog italiano di FON o su inToscana.

Apr 192007
 

BarCamp: ormai ogni giorno ne nasce uno, in Italia è diventata una vera e propria mania (al punto che, avendo tanti soldi da investire in questo genere di attività, si riuscirebbe a passare quasi ogni fine settimana in qualche città d’Italia, fra conferenze e "cene pre e post BarCamp")

zenacamp_big.gifIl prossimo BarCamp in ordine di tempo è lo ZenaCamp, che si terrà a Genova fra 9 giorni (il 28 aprile) presso Mentelocale, al Palazzo Ducale di Genova. Nonostante fossi (in teoria) l’iscritto numero 57, sono rimasto "da confermare" proprio perchè non sapevo se sarei riuscito a partecipare; un po’ la distanza, un po’ il fatto che a breve distanza di tempo ci sarà anche il BarCamp Matera.. insomma, disperavo sul farcela.
… ed invece… poco fa ho prenotato il treno che mi porterà a Genova il 28… 😉

Partenza venerdì sera, viaggio durante la notte (sperando di riuscire a dormire almeno qualche ora, in modo da non sembrare un cadavere sabato), arrivo a Genova in tempo per l’inizio del BarCamp…. e ripartenza in serata (niente cena post-camp, purtroppo), con una cuccetta che mi aspetta per farmi arrivare domenica mattina in uno stato decente (purtroppo non sono riuscito a trovare una cuccetta per il viaggio di andata).

NON porterò alcuna presentazione, questa volta, per una serie di motivi:

  • un Vino 4.0 avrebbe probabilmente rotto le scatole e sto pensando a qualcosa di innovativo in questo campo… 😛
  • ci sono tantissime presentazioni già in programma e molte di queste sono davvero interessanti (alcune sono "reduci" da altri BarCamp dove non hanno avuto luogo per mancanza di tempo, quindi spero che palmasco riesca a fare la sua presentazione al grande pubblico e non ad un ristretto ed interessatissimo gruppo di geek)
  • non c’è Samuele che se ne va (beato lui) in Inghilterra… e nonostante ci sarà sicuramente PseudoTecnico in tenuta da battaglia, vorrei fare anch’io un po’ di foto… 😛
  • vorrei fare MOLTE chiacchiere con amici/blogger/ di tutta Italia, quindi se mi vedete non abbiate timore e venite pure a dirmi: "Oh, Giovy… sono Tizio!" 😉

Vi lascio con un interessante servizio sui BarCamp (grazie a Theo per la segnalazione e ad Alberto per averlo registrato, digitalizzato e messo online) andato in onda qualche giorno fa su La7, dove per qualche secondo si intravede anche il sottoscritto che tiene la sua presentazione al MarCamp. 🙂

Apr 182007
 

Ultimamente Google si sta dando parecchio da fare sul versante "online office", di cui è esponente con il suo Google Docs.
Proprio ieri, infatti, Google ha annunciato l’acquisizione di Tonic Systems, società creatrice di un’applicazione in Java per produrre presentazioni.
In tal modo, a Google Docs si affiancherà presto una nuova applicazione web che andrà ad arricchire la suite office di Google.

Nel frattempo gli ingegneri di Mountain View non stanno certamente con le mani in mano, ed in modo abbastanza "silenzioso" (dato che non hanno ancora dato un annuncio ufficiale, nè la pagina delle nuove feature è ancora stata aggiornata) hanno introdotto la possibilità di creare grafici in Google Spreadsheets.
Questa era una delle feature più attese e richieste dagli utenti… ed ora è live! 🙂

Clicca sull’immagine per ingrandirla

gspread_chart.jpg

Sono diverse le tipologie di grafici che possono essere creati (a torta, a barre, a colonne, a linee ecc.) ed ogni grafico può avere un sottotipo.
La selezione delle celle da includere è del tutto simile a quella che fate normalmente in Excel/Openoffice Calc, grazie all’uso di AJAX.

Personalmente uso poco i fogli di calcolo, ma vedo avvicinarsi sempre di più il momento in cui la soluzione online di office made in Google soppianterà le applicazioni stand-alone più usate (Excel in primis, appunto). E se aggiungiamo anche il software per le presentazioni… 😉